Lo scrigno delle farfalle NUTRENDO I NOSTRI CORPI METTIAMO LE ALI ALLE MENTI Progetto didattico per le scuole a cura di Cinzia Capitanio Progetto promosso e diffuso con il patrocinio del Progetto Scuola di EXPO Milano 2015 PRE M ESSA “Mens sana in corpore sano” sosteneva Giovenale duemila anni fa. Il poeta riteneva che l’uomo dovesse aspirare a due beni soltanto: la sanità della mente (intesa come anima) e la salute del corpo. Nella società di oggi di corpo si parla moltissimo ma non sempre nel modo corretto. Si punta alla bellezza, all’abbigliamento o all’avviamento sportivo…raramente si parla di come preservare la salute. Finché i bambini sono molto piccoli c’è una grande attenzione nei confronti dell’alimentazione e sul tema dello svezzamento ogni mamma ha letto almeno un libro o una guida. Non appena cominciano a crescere, però, si nota spesso una minor cura rispetto all’argomento. Spesso i genitori sono più preoccupati delle quantità (hai mangiato tutto oggi a scuola?) che della qualità o dell’equilibrio degli elementi nutritivi. Al frequente “ho fame!” del bambino si tende ad offrire rimedi sbrigativi (merendine confezionate, budini, cioccolata…) che non offrono il giusto equilibrio energetico. I piccoli consumatori, d’altro canto, sono sempre più ghiotti di cibi zuccherati, di bevande gassate e di tutta un’ampia gamma di alimenti poco adatti alla loro crescita. Parlare di educazione alimentare, perciò, significa entrare in un mondo complesso, variegato, diversificato. Significa scuotere equilibri, modificare abitudini, aprire nuove visioni in merito al ruolo del cibo. Molti studi hanno dimostrato che è più facile agire sul cambiamento partendo dai più piccoli. I bambini, cioè, possono aiutare i genitori a cambiare alcuni schemi comportamentali: per esempio, sono frequenti i casi in cui sono i figli ad indurre gli adulti a smettere di fumare. Come parlare di educazione alimentare ai bambini? Innanzitutto l’approccio deve favorire le seguenti condizioni: -Riuscire a generare e stimolare la curiosità; -Offrire spazio alle domande, alle risposte e alla rielaborazione personale; -Consentire la maturazione di conoscenze e abilità; -Dare strumenti per poter approfondire gli argomenti, compiere ricerche, sviluppare apprendimenti. Da che parte cominciare? Il mondo dei bambini di oggi è circondato da suoni e da immagini. Il linguaggio parlato e quello iconico sono veicolati attraverso la televisione e i mezzi di comunicazione. Un progetto rivolto ai bambini non può ignorare questi aspetti perciò, per parlare di cibo e alimentazione, sarà determinante riuscire a tener conto di questi canali espressivi. Va inoltre considerato che per ottenere l’attenzione dei bambini è importante riuscire a farli sentire partecipi e protagonisti del percorso. Ciò lo si può fare sia coinvolgendoli in attività pratiche, sia attivando un meccanismo di immedesimazione/riconoscibilità delle tematiche proposte. Il punto di partenza, insomma, deve essere il bambino di oggi con il suo modello alimentare. O BI E T T I VI DIDATTICI 1. Educazione alimentare: -Comprendere che l’uomo si deve confrontare con i limiti della salute e trovare i modi per proteggere il proprio organismo; -Riconoscere le esigenze del proprio corpo ed individuare l’alimentazione più adeguata alla crescita; -Scoprire dove si collocano gli alimenti nella piramide alimentare; -Valutare la composizione nutritiva dei cibi; -Conoscere le caratteristiche della dieta mediterranea; -Ampliare la gamma dei cibi assunti attraverso un’educazione al gusto; -Essere consapevoli della propria alimentazione; -Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso. 2. Storia e cultura del cibo -Conoscere come è stato rappresentato il cibo nella storia dell’arte; -Comprendere la funzione sociale del cibo nella società di oggi e sviluppare un atteggiamento volto al riciclo e all’eliminazione dello spreco; -Scoprire che il cibo caratterizza i diversi popoli del mondo e che può diventare un veicolo per entrare in contatto con altre culture; -Comprendere l’evoluzione futura del cibo tra scienza e tecnologia. D EST I NA TARI Il progetto è rivolto ai bambini di terza, quarta e quinta della scuola primaria. D E SCRI ZI ONE DEL PRO GETT O Il percorso si articola in due fasi: 1. Lettura animata L o IS sc Cin BN rig zia 97 no Ca 8-8 d pit 8-4 ell anio 72 e fa -2 rf 20 a 4-5 lle Cinzia Capitanio vive a Vicenza. È laureata e insegna da molti anni nella scuola primaria. Adora leggere e raccontare storie perché i libri sono un mezzo meraviglioso per viaggiare con la fantasia, sognare, ridere e pensare. Il libro è dotato di approfondimenti online su www.raffaellodigitale.it I S B N 978-88-472-2204-5 Lo scrig no delle farfa lle Un racconto per scoprire il valore della corretta alimentazione e il funzionamento del corpo umano, ma anche per affrontare tematiche relative alla crescita, tra cui l’accettazione di sé e degli altri, la scoperta delle proprie emozioni e dell’universo affettivo. Cinzia Capitanio Dalla quarta di copertina: — Bene Giulio, tu dovrai approfondire l’importanza dell’alimentazione per il benessere del corpo umano! — esclama una mattina la maestra. 41 Questo volume sprovvisto del talloncino a fronte è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE,GRATUITO, fuori commercio. Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). “Bene Giulio, tu dovrai approfondire l’importanza dell’alimentazione per il benessere del corpo umano!“ esclama una mattina la maestra. L’alimentazione? Proprio a lui? Giulio odia sentir parlare di quello che si deve o non si deve mangiare! Odia la verdura, la frutta e tutte le cose considerate “cibo genuino”. Ama la cioccolata, le torte piene di crema, le caramelle, il gelato, le patatine fritte, le bibite gassate… Non vuole saperne di sana alimentazione! E se poi la ricerca deve farla con Ji, una coetanea cinese, e con il misterioso nonno Chan… la faccenda si complica davvero! BLU SERIE Ascolto di brani tratti da racconto scritto da: Cinzia Capitanio, Lo scrigno delle farfalle, Raffaello Editrice. SERIE dai 9 Con dimenti approfon ria sulla sto ione entaz dell’alim BLU Cinzia Capitanio anni Lo scrigno delle farfalle Il cibo sano nutre il corpo e fa volare le idee Testo di riferimento LO SCRIGNO DELLE FARFALLE Cinzia Capitanio Collana: Il Mulino a Vento Raffaello Editrice Pagine: 152 Una storia sull’alimentazione L’alimentazione? Proprio a lui? Giulio odia sentir parlare di quello che si deve o non si deve mangiare! Odia la verdura, la frutta e tutte le cose considerate “cibo genuino”. Ama la cioccolata, le torte piene di crema, le caramelle, il gelato, le patatine fritte, la coca-cola… non vuole parlare di sana alimentazione! 9 788847 222045 E 7,50 Naturalmente Rocco, il suo compagno di classe, non perde l’occasione per sussurrargli all’orecchio: — Pesce Palla che bella ricerca ti è capitata! Chissà, forse adesso imparerai a vederti per quello che sei: un orribile grassone! E se poi a tutto ciò si aggiunge il fatto che la ricerca deve farla con Ji, una coetanea cinese, e il misterioso nonno Chan… la faccenda si complica davvero! I brani scelti (accompagnati da una presentazione in PowerPoint) serviranno a favorire il processo di identificazione con i personaggi del racconto aprendo, quindi, la discussione sul tema dell’alimentazione. La lettura viene intervallata a momenti di conversazione con i bambini in cui si risponde alle curiosità e si stimola la loro capacità critica con domande mirate. Le vicissitudini di Giulio, il protagonista, sono molto simili al vissuto dei bambini e favoriscono quel feedback positivo che consente di riflettere sull’alimentazione, sull’apporto energetico dei cibi, sulla scelta degli alimenti sani, sul valore nutritivo di ciò che mangiamo… con un piano comunicativo vicino a quello degli ascoltatori. Giulio non è un bambino perfetto: adora le caramelle, i dolciumi, le patatine fritte e le bibite gassate; è piuttosto pigro e, di conseguenza, un po’ cicciottello; non ama assaggiare i cibi definiti “sani”; ingurgita gli alimenti in fretta, senza gustarne il sapore… Gli errori alimentari del protagonista offrono molti spunti per ascoltare i bambini e stimolarli a riflettere. Nel racconto stesso, inoltre, vi sono dei passaggi narrativi in cui altri personaggi (l’amica Ji, nonno Chan, i genitori di Giulio) inducono alla riflessione sul tema dell’alimentazione con comportamenti, spiegazioni o aneddoti. 2. Laboratori (gli insegnanti possono scegliere fra quelli elencati) a) Approfondimento scientifico: con l’aiuto di slide da proiettare si compie un percorso descrittivo/informativo per comprendere quali sono i principi nutritivi degli alimenti (vitamine, proteine, carboidrati, grassi, acqua…) e la funzione della piramide alimentare. Con degli esempi pratici si propone di far comprendere quali sono i cibi che forniscono energia per crescere e quelli, invece, di cui è opportuno non abusare. Si pone anche attenzione ai concetti di spreco e di riciclo degli alimenti proponendo piccoli accorgimenti per evitare, per esempio, di acquistare alimenti in eccesso o inutili. Realizzazioni conclusive Con l’aiuto degli insegnanti e utilizzando gli strumenti didattici forniti (anche tratti dal materiale operativo offerto da EXPO), i bambini possono realizzare un piccolo manuale dell’alimentazione sulle tematiche affrontate. b) Scrittura creativa: i bambini vengono stimolati a riflettere sul tema dell’alimentazione inventando filastrocche divertenti sul cibo: per es. “Ode alla cioccolata”, “Le verdure nel mio piatto”, “Alieni dallo spazio: i cibi sani” etc… Realizzazioni conclusive I testi prodotti possono essere usati per costruire un libro da condividere e da conservare. c) Intercultura: partendo dagli spunti offerti dal racconto “Lo scrigno delle farfalle” dove si parla di cucina cinese, si propone ai bambini di raccogliere ricette provenienti da diversi popoli del mondo: l’ideale sarebbe di poter coinvolgere le famiglie di bambini italiani e stranieri che frequentano le stesse classi. Realizzazioni conclusive Le ricette raccolte possono essere utilizzate per costruire un libro di cucina da conservare e sperimentare con i genitori. d) Arte - facce di cibo: si propone un “viaggio” lungo la storia dell’arte per vedere come i pittori abbiano raffigurato il cibo nelle loro opere: da Leonardo da Vinci, Caravaggio, Carracci… a Van Gogh, Picasso, Andy Warhol e Botero. La concezione del cibo nell’arte Passa da una visione solo decorativa o simbolica, all’osservazione delle nature morte, fino all’immagine moderna del cibo in scatola o alla visione originale dell’obesità. Attraverso le immagini dell’arte, inoltre, si può scoprire l’evoluzione storica del cibo: come si mangiava una volta, quali piatti erano destinati alle tavole dei ricchi e dei poveri, quali cibi si mangiano ancora oggi. Ci si sofferma poi sulla tecnica utilizzata da Arcimboldo (richiamando anche l’immagine di Foody, la mascotte di Expo 2015); si propone di ritagliare da giornali e volantini pubblicitari, foto e disegni che rappresentano cibi. Successivamente i bambini provano a creare dei volti composti dai ritagli. Realizzazioni conclusive Le composizioni così realizzate possono essere utilizzate in un’esposizione scolastica sul tema dell’alimentazione. D A T A D I SVO LGIMEN TO DEL P R O G E T T O Il progetto è da considerarsi un percorso didattico che coinvolgerà le scuole primarie a partire dal 1 febbraio 2015. Potranno, per lo svolgimento dello stesso, esser previsti incontri con la scrittrice Cinzia Capitanio, referente del progetto. La referente provvederà in alternativa a ideare e fornire il materiale necessario per lo sviluppo dei singoli laboratori previsti. Il materiale didattico sarà scaricabile gratuitamente sul sito www.ilmulinoavento.it. R EF ERE NT E DI PROGETTO Cinzia Capitanio È nata a Vicenza il 20/03/1973. Si è laureata con il massimo dei voti in Scienze dell’Educazione presso l’Università di Padova. Insegna da circa vent’anni nella scuola primaria statale come docente di ruolo. Pro get t i didattici Nel 2010, in seguito ad un progetto didattico centrato sulla figura di Giovan Battista Tiepolo e con il coinvolgimento di circa 400 alunni, è stato pubblicato, da Confartigianato Impresa Famiglia, il libro “Luce, colore e fantasia. I bambini scoprono e raccontano Giovan Battista Tiepolo” di cui è stata curatrice e referente didattica. Nel 2013 ha svolto il ruolo di referente didattica per un progetto presentato nel POFT (Piano Offerta Formativa Territoriale) del Comune di Vicenza “COME SARANNO NEL 2030 VICENZA E DINTORNI? IDEE, SOGNI E SPERANZE PENSANDO AL FUTURO”. Questa iniziativa si è concretizzata con la pubblicazione di un libro promosso e finanziato da OGEP (Osservatorio Giovani dell’Economia e delle Professioni). Pubbl ica zioni e parte cipaz io n i a p remi l et t erari Nel 2012 uno dei suoi racconti si è classificato fra i finalisti (terzo posto) del Premio Letterario “Il Battello a Vapore”. Nel mese di ottobre 2013 è stato pubblicato il suo racconto “MATITE COLORATE IN FONDO AL MARE”, editrice MOL (Mamme on line). Nel novembre 2013 un racconto si è aggiudicato il riconoscimento in quanto opera segnalata nel Premio Nazionale Arpalice Cuman Pertile. Nel novembre 2013 uno dei suoi romanzi per ragazzi si è classificato fra i finalisti (terzo posto) del Premio Letterario “Il Battello a Vapore”. Nell’aprile 2014 il racconto “Il bambino di nessuno” è stato segnalato nel Premio Letterario Nazionale “Voci Verdi” di Bassano del Grappa – Vicenza (narrativa per adulti) e pubblicato nella raccolta “Voci Verdi 2014” con ISBN 978-88-85349-87-2. Nel mese di maggio 2014 il racconto per l’infanzia “Siamo amici?” è risultato vincitore del terzo premio al concorso “La casa della fantasia” 2014 nella sezione “I fiori”.