CICLO VITALE DEL TOXOPLASMA
STADI DEL CICLO VITALE DEL TOXOPLASMA
Recenti Sviluppi nella Diagnosi dellaToxoplasmosi
• JOURNAL OF CLINICAL MICROBIOLOGY, Mar. 2004,
p. 941–945 Vol. 42, No. 3
• MINIREVIEW
• Recent Developments for Diagnosis of Toxoplasmosis
• Jack S. Remington,1,2* Philippe Thulliez,3 and Jose G.
Montoya1,2
• Department of Immunology and Infectious Diseases,
Research Institute, Palo Alto Medical Foundation, Palo
Alto,1 and Division of
• Infectious Diseases and Geographic Medicine,
Department of Medicine, Stanford University School of
Medicine,
• Stanford,2 California, and Laboratoire de la
Toxoplasmose, Institut de Pue´riculture, Paris, France3
Diagnosi di toxoplasmosi: in quali pazienti?
• Gestante con infezione acquisita per la prima volta in
gravidanza
• Feti e neonati con probabile infezione congenita
• Pazienti immunocompromessi
• Pazienti PDO
• Pazienti con corioretinite
TOXOPLASMOSI E TRAPIANTI
• La toxoplasmosi è la più frequente e diffusa infezione
protozoaria nell’uomo. In particolari condizioni può
assumere caratteri di notevole gravità.
• La riattivazione di una precedente infezione è osservata
comunemente in casi di grave immunodeficienza, come
in pazienti con HIV e riceventi trapianti di organo.
•
La determinazione dello stato specifico immune nei
confronti del Toxoplasma in questi pazienti è quindi
necessaria per definire un follow up appropriato e misure
profilattiche.
TOXOPLASMOSI E TRAPIANTI
• In contrasto con il decorso relativamente favorevole della
toxoplasmosi nella maggioranza degli individui
immunocompetenti, i pazienti compromessi spesso
sviluppano una patologia grave .
• La possibilità di trasmettere il protozoo Toxoplasma
gondii è da prendere in considerazione specialmente per
i riceventi di trapianti di cuore, in considerazione della
predilezione del parassita per il tessuto muscolare.
• La toxoplasmosi post trapianto è stata riportata in
riceventi negativi di organi di donatori positivi.
• Fortunatamente, l’uso di trimethoprim-sulfametossazolo
nella profilassi dell’infezione da Pneumocystis carinii
previene anche l’ infezione da Toxoplasma.
Ann Ist Super Sanità 2004;40(1):81-88
Serodiagnosis of toxoplasmosis.
The impact of measurement of IgG avidity
Maija LAPPALAINEN and Klaus HEDMAN
(a) Helsinki University Central Hospital,
Department of Virology, Haartmaninkatu,
Finland
(b) Haartman Institute, Department of
Virology, University of Helsinki, Finland
Test diagnostici impiegati per la diagnosi di
toxoplasmosi
• ELISA
• ELISA - avidity
• Western blot
• ISAGA
• PCR
anticorpi anti toxoplasma in pazienti PDO
35
30
25
G+M+A+
20
G -,M -,A G +,M -,A G +,M -,A +
15
G -,M -,A +
10
5
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Sifilide e trapianti
• La sifilide è una malattia a trasmissione sessuale causata
dall’infezione con la spirocheta Treponema pallidum.
• Lo stesso può essere trasmesso dalla madre all’embrione o al feto.
Inoltre, esiste la possibilità di trasmettere il Treponema attraverso la
trasfusione di sangue o il trapianto di organi e tessuti.
• Negli anni 30 del secolo scorso, il Treponema pallidum era l’agente
più frequentemente trasmesso con le trasfusioni, e negli anni 50 fu
iniziato lo screening di routine dei donatori. Il rischio di trasmettere il
Treponema con la trasfusione di sangue o trapianto di organi è oggi
trascurabile.
Sifilide e trapianti
• Dal momento che, però, alcuni casi rari di sifilide successiva al
trapianto sono stati riportati, la ricerca di anticorpi anti Treponema
nei pazienti PDO è necessaria.
• La sifilide rappresenta, insieme ad altre patologie infettive come
malaria, tubercolosi e AIDS, a cui spesso si associa, un ulteriore
drammatico problema nei paesi in via di sviluppo.
• A partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, tuttavia, si è
verificato anche nei paesi industrializzati come gli Stati Uniti ed in
molti paesi europei un aumento dei casi di sifilide sia acquisita che
congenita.
• In uno studio retrospettivo condotto presso la U.O.C. di
Microbiologia, si è osservato negli ultimi anni un aumento nei casi di
sieri positivi per anticorpi anti Treponema.
Transmission of Syphilis by Solid Organ
Transplantation
Cortes,N.J.; Afzall, B., Mac Lean,D.; Goldsmith, D.J.A.; O’ Sullivan, H.;
Bingham, J.; Lewis, D.A.; MacMahon, E.; Tong, C.Y.; Koffman, G.
American Journal of Transplantation , Volume 6, Number 10, October
2006, pp. 2497- 2499.
• Caso: sviluppo di evidenza sierologica di infezione da
treponema in due pazienti dopo trapianto renale da un
donatore comune con una storia di sifilide trattata.
• I test sul siero del donatore, eseguiti dopo il trapianto,
diedero risultati interpretati come una infezione passata.
• Tuttavia, i test sierologici successivi nei pazienti
suggerivano la trasmissione dell’infezione all’atto del
trapianto dovuta ad una infezione attiva del donatore.
• Questo può essere spiegato con una re-infezione
recente del donatore, nell’ambito della corrente epidemia
di sifilide in Inghilterra.
• Un errore iniziale nel trattamento dei pazienti trapiantati
ha inoltre evidenziato la mancanza di familiarità
nell’affrontare questa infezione riemergente nel contesto
del trapianto d’organo.
Test diagnostici impiegati per la diagnosi di sifilide
• RPR (non treponemico, screening)
• TPHA (treponemico, screening)
• ELISA (treponemico, screening)
• ELISA IgM e IgG (treponemico)
• FTA (treponemico, di conferma)
• Western blot (treponemico, di conferma)
Test RPR
TEST NEGATIVO
TEST POSITIVO
Test TPHA
Controllo positivo
Controllo negativo
Siero positivo
Siero positivo
Siero positivo
Test ELISA
Bianco
Siero 2 positivo
Controllo negativo
Siero 3 positivo
Controllo positivo
Cut-off
Siero 1 positivo
Siero 4 positivo
Siero 5 negativo
Test FTA
TREPONEMA
Test Western blot
47
17 15,5
Controllo negativo IgG
Controllo positivo IgG
Siero1 positivo
Siero2 positivo
Controllo negativo IgM
Controllo positivo IgM
Siero1 negativo
Siero 2 negativo
Numero di campioni esterni per anno
400
350
300
250
RPR
TPHA
200
150
100
50
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Numero di campioni esterni positivi per anno
30
25
20
RPR
TPHA
15
10
5
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Relazione tra RPR e TPHA
47; 29%
RPR +, TPHA +
RPR -, TPHA +
113; 71%
Relazione tra TPHA ed ELISA screening
3; 9%
TPHA +, Ig SCREENING +
TPHA -, Ig SCREENING +
32; 91%
Anticorpi anti treponema in pazienti PDO
70
60
50
NEGATIVI
40
POSITIVI
DUBBI
30
20
10
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
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Iannello corso trapianti - Università degli Studi di Messina