Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2012 - IARG 2012 Padova, 2-4 luglio 2012 CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DI MISCELE SOVRASATURE LIMO-CEMENTO-BENTONITE Marco Del Fabbro Università di Udine e-mail: [email protected] Roberto Meriggi Università di Udine e-mail: [email protected] Sommario L’articolo riporta i primi risultati di una campagna di ricerca sperimentale volta a studiare il comportamento tensio-deformativo ed idraulico di miscele sovrasature costituite da limi di lavaggio delle ghiaie e da cemento e bentonite. E’ noto che l’impiego del cemento additivato al terreno conferisce alla miscela una resistenza elevata ma per contro un comportamento meccanico fragile mentre l’impiego della bentonite, usata prevalentemente per ridurre la permeabilità, ne riduce la resistenza e ne aumenta la compressibilità. Poiché la contemporanea presenza di entrambi gli additivi non si traduce nella semplice sovrapposizione dei loro singoli effetti, l’indagine sperimentale è volta ad individuare il comportamento di miscele in cui sono presenti ambedue gli additivi in percentuali diverse e studiare l’influenza del tempo di invecchiamento e della pressione di confinamento sulle caratteristiche di permeabilità, resistenza al taglio e deformabilità. Nell’articolo si riportano i valori delle proprietà indici delle diverse miscele preparate ed i loro valori di resistenza a compressione semplice e di permeabilità in funzione del tempo di maturazione. Per le miscele più ricche in cemento, tempi più lunghi di invecchiamento consentono il completo sviluppo dei fenomeni di cementazione e quindi il lento miglioramento delle caratteristiche di resistenza meccanica e di permeabilità mentre l’idratazione della bentonite nelle miscele in cui essa è presente in percentuale prevalente avviene in tempi relativamente brevi conferendo alla miscela un valore più basso della permeabilità. La ricerca della combinazione ottimale fra gli additivi da aggiungere ai limi, per ottenere determinate caratteristiche geotecniche delle miscele, è in corso di studio ma risulta di fondamentale importanza adattarla alle realizzazioni in sito al fine di valorizzare le specifiche proprietà delle miscele al carattere prevalentemente strutturale od ambientale delle opere. Introduzione I materiali di base utilizzati nella sperimentazione sono costituiti dai limi prodotti da un impianto industriale di lavaggio degli inerti, ubicato nella media pianura friulana ed oggetto di ricerca già da alcuni anni (Meriggi e Del Fabbro, 2007 e 2011). Le proprietà geotecniche dei limi allo stato naturale sono molto scadenti e non consentono altri impieghi al di fuori del loro riutilizzo come materiale di copertura per il ripristino delle cave dismesse. Lo scopo del presente lavoro è di studiarne il loro comportamento, miscelandoli con cemento e bentonite, per individuare la possibilità di utilizzarli in opere geotecniche alle quali si richieda bassa permeabilità ed adeguati valori di resistenza meccanica e di compressibilità. È infatti noto che il cemento viene generalmente utilizzato come additivo per migliorare la resistenza e la rigidezza dei terreni naturali argillosi plastici o molto plastici (Chew et al. 2004; Horpibulsuk et al. 2004; Bellezza et al. 1995, Consoli, 2010) e per modificare la permeabilità di terreni (Bellezza, Fratalocchi, 2006). L’impiego della bentonite come additivo per ridurre la permeabilità dei terreni utilizzati per la costruzione di sistemi barriera risulta diffuso ed è ampiamente documentato (Daniel, 1991). L’efficacia della bentonite e del cemento miscelati Del Fabbro Marco e Meriggi Roberto Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2012 - IARG 2012 Padova, 2-4 luglio 2012 con terreni limosi provenienti da processi industriali è stata invece raramente investigata (Bellezza et al. 1999). L’effetto delle miscele compattate ed additivate con singolo additivo è già stato investigato dagli autori nell’ambito di precedenti studi (Meriggi e Del Fabbro, 2007 e 2011). Proprietà geotecniche Le caratteristiche dei limi allo stato naturale sono state riportate in comunicazioni precedenti (Meriggi e Del Fabbro, 2007 e 2011): sono materiali prevalentemente carbonatici, poco plastici e classificabili come appartenenti al gruppo CL-ML del sistema di classificazione USCS. Le miscele confezionate in laboratorio sono state ottenute aggiungendo ai limi naturali, essiccati naturalmente e vagliati al setaccio ASTM#40, cemento, bentonite in percentuali diverse come riportato in tabella 1. Per ottenere miscele sovrasature, l’acqua è stata aggiunta in quantità sufficiente a raggiungere un valore pari a 1.5 WL dove WL è il limite liquido di ciascuna miscela. Tabella 1. Combinazioni delle percentuali di additivi nelle miscele plastiche sovrasature SERIE S0 SS5-2.5B+2.5C SS6-5B+5C SS7-2.5B+5C SS8-5B+2.5C SS9-7.5B+2.5C PERCENTUALE ADDITIVI nessun additivo 2.5% bentonite + 2.5% cemento 5.0% bentonite + 5.0% cemento 2.5% bentonite + 5.0% cemento 5.0% bentonite + 2.5% cemento 7.5% bentonite + 2.5% cemento B/C 1 1 0.5 2 3 Dopo il confezionamento, i provini sono stati lasciati maturare in ambiente umido e in assenza di pressione di confinamento per tempi variabili fra i 7 ed i 60 giorni prima di essere sottoposti ai test di laboratorio. Proprietà indici Oltre alle miscele studiate sistematicamente con le percentuali di additivi riportate in Tab.1, sono state confezionate anche altre miscele ausiliarie per confermare i risultati sulle proprietà indici delle prime. Nelle miscele bi-additivo sovrasature, in cui il cemento e la bentonite sono sempre presenti simultaneamente, si osserva generalmente l’aumento dell’indice di plasticità in funzione della percentuale di additivi presenti (Fig.1). Tuttavia, quando la percentuale di cemento supera quella della bentonite, l’incremento dell’indice di plasticità è molto minore di quello delle miscele con uguali percentuali di additivi. La causa di quanto osservato può essere individuata nei fenomeni di idratazione del cemento che riducono la quantità d’acqua disponibile per l’idratazione della bentonite. Questo fenomeno è stato osservato anche da altri autori (Chew et. al. 2004; Locat et. al. 1990). Figura 1. Plasticità delle miscele plastiche sovrasature.in funzione del rapporto fra gli additivi. 45 40 35 PI (%) 30 25 20 per B/C costante PI diminuisce riducendo gli additivi 15 10 5 Limi naturali 0 0 1 2 B/C Del Fabbro Marco e Meriggi Roberto 3 4 Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2012 - IARG 2012 Padova, 2-4 luglio 2012 L’incremento di plasticità dei limi mescolati con bentonite è ovviamente dovuto all’elevata attività dei minerali argillosi, tra cui la montmorillonite, presenti nell’additivo. La variazione delle caratteristiche di plasticità sembra invece strettamente correlata all’indice dei vuoti allo stato limite liquido, eL = Gs WL, di ciascuna miscela il cui peso specifico è risultato compreso fra 2.75<Gs<2.81 (Fig. 2). Figura 2. Plasticità delle miscele plastiche sovrasature in funzione dell’indice di liquidità. 45 40 35 PI (%) 30 y = 32.004x - 16.368 R² = 0.9622 25 20 15 10 5 0 0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 eL Resistenza e deformabilità La Figura 3 riporta le curve sforzi-deformazioni misurate durante le prove di compressione ad espansione laterale libera ed eseguite dopo tempi diversi di maturazione su campioni di miscele confezionate con uguale rapporto fra le percentuale di additivi. Figura 3. Risultati dei test di compressione ad espansione laterale libera sulle miscele plastiche sovrasature. ELL (LIMI + 2.5%B + 2.5%C) - w=1.5wL 9 8 7 resistenze residue qu (kPa) 6 5 7 gg 4 14 gg 3 28 gg 2 60 gg 1 ε (%) 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 ELL (Limi + 5%B + 5%C) - w=1.5 wL 60 7 gg resistenze di picco a lungo termine (t>60gg) comportamento fragile 50 14 gg 28 gg 60 gg qu (kPa) 40 147 gg 161g 168g 30 20 resistenze residue 10 ε (%) 0 0 1 2 3 Del Fabbro Marco e Meriggi Roberto 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2012 - IARG 2012 Padova, 2-4 luglio 2012 Le curve sperimentali risultano fortemente influenzate dal rapporto percentuale fra gli additivi presenti, dalle loro singole quantità e del tempo d’invecchiamento. Per i campioni confezionati con una bassa percentuale di cemento, pari al 2.5%, l’incremento di resistenza di picco con il tempo d’invecchiamento è stato modesto, passando da qu = 6kPa a qu = 8kPa in un arco di tempo compreso fra 7 e 60 giorni durante il quale il comportamento deformativo è diventato progressivamente meno duttile. La resistenza dei campioni della miscela avente lo stesso rapporto fra gli additivi, B/C=1, ma una percentuale maggiore di cemento, 5%, è stata invece fortemente influenzata dal tempo d’invecchiamento passando da valori relativamente bassi misurati dopo 7 giorni, qu = 14.4kPa a valori molto alti, qu = 55kPa dopo 168 giorni. Tuttavia i legami di cementazione che hanno conferito al materiale una resistenza elevata sono anche la causa della sua elevata fragilità; infatti, dopo il raggiungimento della resistenza di picco per valori della deformazione assiale compresi fra 1.8% e 2.4% la resistenza post picco si è stabilizzata su valori compresi fra 11kPa e 18kPa. La figura 4 riporta l’evoluzione temporale della resistenza di picco sviluppata dai campioni delle due miscele aventi lo stesso rapporto fra le percentuali di additivi, B/C =1, ma presenti in quantità diverse. Per campioni con ridotto contenuto di cemento e bentonite (2.5%) si raggiunge una stabilizzazione della resistenza di picco già dopo tempi di stagionatura relativamente brevi (28gg) mentre per contenuti più elevati di additivi (5%) la resistenza cresce ulteriormente con il tempo e sembra stabilizzarsi su valori molto più alti dopo circa 150 giorni di invecchiamento Figura 4. Inviluppo dei massimi di resistenza a compressione. 60 50 qr (kPa) 40 30 20 B/C=1 - Limi+5.0%C+5.0%B 10 B/C=1 - Limi+2.5%C+2.5%B 0 0 50 100 150 200 t (gg) Permeabilità La Fig 5 riporta i risultati delle prove di permeabilità eseguite a carico costante in cella triassiale. Come atteso, la permeabilità diminuisce al crescere del tempo di invecchiamento e della pressione di consolidazione mentre l’aumento del rapporto fra gli additivi presenti nella miscela oltre il valore di B/C=2 non sembra arrecare sensibili riduzioni della conducibilità idraulica. I valori medi di permeabilità dei limi additivati già con modeste percentuali di cemento e bentonite si attestano attorno al valore k=1x10-7cm/s che rappresenta generalmente il valore di riferimento per l’accettabilità dei materiali utilizzati per la realizzazione di barriere impermeabili. Interpretazione dei risultati La dipendenza della permeabilità (k) dal tempo di maturazione (t) è stata ricercata con una funzione potenza del tipo: k = ai tbi con ai = f(B/C; σc=cost.) bi = f(B/C; σc=cost.) assumendo per i parametri dell’interpolazione una dipendenza dal rapporto fra gli additivi (B/C) e della pressione di confinamento (σc). I valori calcolati dei coefficienti ai e bi (Tab. 2), Del Fabbro Marco e Meriggi Roberto Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2012 - IARG 2012 Padova, 2-4 luglio 2012 riportati in funzione del rapporto fra gli additivi, evidenziano un andamento pressoché costante del parametro ai oltre il rapporto B/C>2. Figura 5. Miscele sovrasature di limo-cemento-bentonite: risultati dei test di permeabilità a carico costante in cella triassiale per diversi tempi di stagionatura e di pressione di confinamento. t variabile - σc = 100 kPa 1.0E-06 7 gg 28 gg K (cm/s) 60 gg 1.0E-07 1.0E-08 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 B/C t variabile - σc = 200 kPa 1.0E-06 7 gg 28 gg K (cm/s) 60 gg 1.0E-07 1.0E-08 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 B/C t variabile - σc = 300 kPa 1.0E-06 7 gg 28 gg K (cm/s) 60 gg 1.0E-07 1.0E-08 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 B/C Tabella 2. Parametri delle interpolanti per la stima della conducibilità idraulica Del Fabbro Marco e Meriggi Roberto σc (kPa) B/C ai bi 100 100 100 0.5 2.0 3.0 9.0E-07 3.0E-07 3.0E-07 -0.386 -0.189 -0.218 200 200 200 300 300 300 0.5 2.0 3.0 0.5 2.0 3.0 5.0E-07 2.0E-07 2.0E-07 3.0E-07 1.0E-07 1.0E-07 -0.294 -0.176 -0.150 -0.257 -0.165 -0.256 Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2012 - IARG 2012 Padova, 2-4 luglio 2012 L’impiego dei coefficienti ai e bi consente di stimare il valore della permeabilità satura di una miscela dopo un tempo di maturazione (t) conoscendo il rapporto fra gli additivi (B/C), ed il livello tensionale agente (σc). Inoltre è possibile stabilire i valori di tempo e del rapporto B/C oltre i quali la permeabilità rimane, agli effetti pratici, costante. Ovviamente, al momento, l’impiego della correlazione proposta è affidabile nell’ambito della variabilità delle percentuali di additivi, di stato tensionale e tempi di maturazione impiegati nella sperimentazione mentre deve essere utilizzata con cautela per valori diversi. Conclusioni I risultati dei test di laboratorio condotti sulle miscele di limo-cemento-bentonite evidenziano che è sufficiente aggiungere modeste percentuali di additivi ai limi naturali per sviluppare caratteristiche di permeabilità, resistenza a compressione e deformabilità adeguate per l’impiego di questi geomateriali nella costruzione di barriere impermeabili. Per valori uguali dello stato tensionale agente sui provini di miscele sovrasature, tempi più lunghi di invecchiamento consentono il completo sviluppo dei fenomeni di idratazione e di mutua cementazione dei granuli e quindi il raggiungimento di valori più elevati di resistenza e rigidezza. La prevalenza di uno degli additivi sull’altro è di fondamentale importanza: se la bentonite è prevalente, la plasticità e la deformabilità delle miscele sovrasature rimangono elevate anche nel lungo periodo, le resistenze ultime a compressione non subiscono sostanziali miglioramenti rispetto ai valori misurati nel breve termine e la permeabilità risulta decisamente minore. Se invece è il contenuto di cemento a prevalere, si assiste ad un importante e progressivo aumento delle resistenze e rigidezze nel tempo ma anche ad un deciso infragilimento del materiale che potrebbe pregiudicare la sua funzione di barriera idraulica per la formazione di fessure che potrebbero manifestarsi in sito anche per valori di deformazione non elevati. Bibliografia Bellezza I., Fratalocchi E., Pasqualini E. (1995). Permeabilità e resistenza al taglio di terreni compattati additivati con cemento. XIX Convegno Nazionale di Geotecnica. Pavia 19-21 Settembre 1995, 57-64. Bellezza I., Pasqualini E., Stella M. 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