OBIETTIVO EUROPEI / ÉDER CITADIN MARTINS Eder (a lato) con le maglie del Frosinone, con la quale segnerà 20 gol in due stagioni e quella dell’Empoli con cui conquisterà la classifica marcatori della Serie B segnando 27 reti nella stagione 2009-10, infine l’Eder del 1982 L ’anno scorso si è guadagnato la maglia azzurra a suon di gol e dopo essere stato uno dei pezzi pregiati del mercato ha deciso di rimanere alla Sampdoria: ora è tra i favoriti alla vittoria del titolo di capocannoniere. Ma Éder Citadin Martins è partito da lonta- «GLI ANNI IN B SONO STATI IMPORTANTISSIMI: AVEVO VENT’ANNI E FACEVO FATICA A GIOCARE IN A. OGGI RICORDO IL PERIODO A FROSINONE ED EMPOLI CON AFFETTO. GIOCARE IN B MI HA PERMESSO DI FARE ESPERIENZA E DI ARRIVARE IN A PRONTO PER ESSERE PROTAGONISTA.» B MAGAZINE no e i campionati giocati in B sono stati fondamentali per la sua crescita. Ci racconti come è nata la tua passione per il calcio? «Sono nato in Brasile in una piccola cittadina che si chiama Lauro Muller, mio papà era tifosissimo di Eder, ex giocatore del Vasco da Gama che tutti penso conoscano (attaccante della Seleçao del 1982 n.d.a.). Quando avevo cinque anni ho iniziato a giocare a calcio a cinque, poi sono entrato nella prima squadra di club al Criciuma e dopo la prima stagione è arrivato l’interesse delle squadre italiane: Empoli, Fiorentina e Lecce. Era il 2004.» DAL BRASILE ALLA TOSCANA L’Italia era nel tuo passato, il tuo bisnonno, Battista Righetto, era originario della provincia di Treviso, ma anche nel tuo futuro... 8 «In verità sono venuto in Italia per la prima volta nel 2002. Quando avevo quindici anni, il direttore Pantaleo Corvino aveva chiesto al Criciuma di farmi sostenere un provino con il Lecce. Io ero ancora nel settore giovanile, il provino andò bene e successivamente Corvino venne in Brasile, incontrò mio papà e gli chiese se era interessato a trattare con la Fiorentina, la sua nuova società.» Però poi hai firmato per l’Empoli… «Abbiamo preparato il contratto, in pratica mancava solo la firma, ma quan- www.legab.it do sono tornato da San Paolo a Florianopolis ho trovato ad attendermi tutti i dirigenti dell’Empoli. Mi hanno detto che la loro realtà, città e società, era l’ideale per crescere e migliorare, aggiunsero anche che a Empoli avrei avuto più possibilità di giocare perché a Firenze in quel periodo c’erano Luca Toni e Adrian Mutu, due grandi attaccanti. Mio papà ha deciso di accettare la proposta dell’Empoli… Così sono arrivato in Italia.» Alla fine non ti è andata male… «Sono rimasto a Empoli due anni e mezzo, nei quali ho www.legab.it della B, quella è stata un’annata decisiva.» 52 gol in serie B anche esordito in Serie A. Poi l’Empoli mi ha dato in prestito al Frosinone dove ho giocato un anno e mezzo facendo molto bene prima di tornare a Empoli. Ritornato in Toscana ho disputato una gran stagione, nel 20092010 ho segnato 27 gol diventando il capocannoniere 9 Da quei ventisette gol è ripartita la tua carriera… «Quei gol mi hanno spianato la strada: in B avevo fatto più di 40 reti in due anni, tanto che l’Empoli chiedeva cifre importanti per il mio cartellino. C’erano tante società interessate e alla fine sono andato in Serie A, al Brescia. È stata un’annata difficilissima, perché la squadra era neopromossa, ma conservo comunque ricordi bellissimi: li ho segnato il primo gol in A. Ho dovuto portare pasticcini e spumante per tutti.» B MAGAZINE