MARILU’ E L’ALBERO DELLE FILASTROCCHE Nell’Anno Scolastico 2014-15, noi insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Mergo, abbiamo deciso di utilizzare come sfondo integratore delle varie attività due simpatici personaggi: Marilu’, una bambina molto curiosa che scopre il mondo, ed il suo migliore amico, Dante, un albero parlante, l’albero delle filastrocche, il quale si esprime solo attraverso le filastrocche, e tramite esse, risponde in maniera leggera e appropriata, a tutte le domande che la bambina gli pone. Entrambi, con le loro avventure, introdurranno i bambini alla conoscenza ed alla messa in pratica di un metodo, con il quale accostarsi in maniera scientifica all’esplorazione. Si cercherà di favorire nei bambini lo sviluppo del desiderio di esplorazione della realtà che ci circonda. Tramite l’incontro con i 5 sensi, i quali non fanno che litigare tra di loro, in quanto ognuno si sente più importante degli altri, si ribadirà che” la persona, non è per un attimo un occhio che vede e per un altro un orecchio che sente”. La persona è un meraviglioso e complesso percettivo, nel quale hanno grande importanza i 5 sensi, ma hanno un’importanza ancora maggiore la testa e il cuore. In un’intervista a Carlo Scattaglini, l’autore del libro “Marilu’ e i 5 sensi”, egli ribadisce: “L’ascoltare, il vedere, il toccare, il gustare, l’annusare, hanno ciascuno la propria completezza, la propria realizzazione. Non sono elementi incompleti. In effetti, nessuno di essi ha realmente un bisogno assoluto degli altri, oppure ne è in qualche modo dipendente. È la qualità della percezione che guadagna dall’integrazione dei cinque sensi. È la qualità della scoperta del mondo che ne riceve il massimo beneficio. Così il vivere sociale acquisisce qualità solo nella collaborazione. Il bambino è chiamato a guardarsi dentro e a capire ciò che vuole in rapporto a tutti gli stimoli, milioni di stimoli ogni giorno, che il mondo gli offre. E la scoperta è una vera e propria conquista se è condivisa con gli altri, se con gli altri si riesce a capire com’è vario il mondo e come sono differenti le modalità percettive di scoperta che ciascuno mette in atto. L’occhio, il naso, la bocca, il dito e l’orecchio sono personaggi della storia che trovano un equilibrio grazie a Marilù e all’albero delle filastrocche: “E se i sensi sono cinque, hanno qualità distinte, a ciascuno il suo lavoro, però insieme è un gran bel coro”. Le parti hanno qualità distinte e compiti diversi, ma solo operando insieme e con obiettivi comuni possono formare quel “gran bel coro” di cui parla l’albero delle filastrocche.” “MARILU’ E LA FARFALLA ARCOBALENA ” “DANTE, L’ALBERO PARLANTE ED IL BOSCO IN AUTUNNO ”: