INFORMATIVA
PER L’INDAGINE GENETICA MEDIANTE NEXT
GENERATION SEQUENCING NELLE
CARDIOMIOPATIE
D/1416/72-46
Ed. 1
del 12/03/2012
Rev. 0
SOD Diagnostica Genetica
A partire dal 2005 si è sviluppata la tecnologia NGS (Next Generation Sequencing) utilizzabile ad oggi
su larga scala anche in campo diagnostico. Questo nuovo metodo di sequenziamento massivo in
parallelo ha in breve tempo determinato cambiamenti significativi sia nel campo della ricerca che della
medicina traslazionale. Le piattaforme NGS offrono la possibilità di ottenere contemporaneamente
sequenze di milioni, addirittura miliardi in alcuni casi, di frammenti di DNA, con lunghezze fino a 200
paia di basi (bp), contribuendo notevolmente all'ampliamento delle conoscenze dei genomi degli
organismi viventi e dei meccanismi molecolari alla base della loro complessità. In campo diagnostico
la tecnologia NGS permette di identificare rapidamente mutazioni responsabili di malattie mendeliane
costituendo la tecnica elettiva per lo studio di patologie ereditarie geneticamente eterogenee come le
Cardiomiopatie.
In particolare la tecnologia NGS puo’ essere utilizzata per la diagnosi genetica delle seguenti patologie:
- Cardiomiopatia Ipertrofica (CMI)
La CMI è una malattia genetica del muscolo cardiaco (miocardio). La caratteristica più costante della
cardiomiopatia ipertrofica è un marcato aumento dello spessore della parete del cuore. L’ipertrofia può
coinvolgere l’intero ventricolo sinistro, sebbene non sempre, e non vi è nessuna localizzazione tipica
dell’aumento di spessore. La prevalenza della CMI è di 1/500. Le conseguenze della CMI sono legate
a questo aumento di spessore del muscolo cardiaco, che a sua volta è la conseguenza di un difetto
genetico di base. Nella maggioranza dei casi la CMI si trasmette con modalità autosomico dominante
con penetranza variabile ed è dovuta a difetti genetici in geni codificanti proteine del sarcomero
cardiaco.
- Cardiomiopatia Dilatativa (CMD)
La cardiomiopatia dilatativa familiare (CMD) è una malattia del muscolo cardiaco, caratterizzata dalla
dilatazione ventricolare sinistra e da funzione sistolica ridotta. I pazienti presentano insufficienza
cardiaca, aritmie e aumento del rischio di morte improvvisa. La prevalenza della DCM è 1/2.500. In
molti casi, la malattia è ereditaria e viene definita DCM familiare (FDC). La FDC corrisponde al 20-48%
dei casi di DCM ed è causata soprattutto da mutazioni nei geni FDC, che codificano per le proteine del
citoscheletro e del sarcomero delle cellule muscolari cardiache.
- Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro (ARVD)
La displasia/cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (ARVD) è una cardiopatia del muscolo
cardiaco, caratterizzata clinicamente da aritmie ventricolari, sincope ed aumentato rischio di aritmie
minacciose. La prevalenza è stimata tra 1:2.500 e 1:5.000. La malattia consiste in una distrofia
geneticamente determinata del miocardio del ventricolo destro, che viene sostituito da un tessuto
grasso-fibroso. Sono coinvolti geni che producono proteine delle giunzioni cellulari meccaniche. È
stata riscontrata la ricorrenza familiare con trasmissione autosomica dominante e penetranza variabile.
Sono state anche osservate forme recessive associate a cheratoderma palmo-plantare e capelli lanosi.
Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - sede legale: largo Brambilla, 3 - 50134 FIRENZE
SOD Diagnostica Genetica, padiglione 15 Piastra dei servizi, tel. 0557949363
www.aou-careggi.toscana.it
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Rev. 0
SOD Diagnostica Genetica
- Cardiomiopatia Restrittiva
É caratterizzata da un'alterazione della fase del ciclo cardiaco durante la quale il cuore si riempie (=
riempimento diastolico), che interessa uno solo o entrambe le cavità cardiache (ventricoli).
I volumi ventricolari sono ridotti o normali, gli spessori parietali e la funzione di pompa del cuore sono
normali; gli atri invece sono in genere dilatati. Sul piano clinico si manifestano con scompenso
cardiaco, edemi ed aritmie. All'analisi microscopica del tessuto cardiaco si osservano fibrosi
interstiziale e ipertrofia delle cellule miocardiche. La cardiomiopatia restrittiva può essere classificata in
idiopatica o secondaria a malattie sistemiche (per esempio, amiloidosi, emocromatosi, glicogenosi,
fibrosi endomiocardica, neoplasie).
-Cardiomiopatie non classificate
La categoria delle cardiomiopatie non classificate comprende patologie quali la fibroelastosi e il
ventricolo sinistro non compatto.
Modalità di esecuzione del test
Per effettuare la diagnosi molecolare è sufficiente un prelievo di sangue periferico. La consulenza è
parte integrante del test e deve essere sempre eseguita. La diagnosi molecolare si basa sui seguenti
metodi:
Sequenziamento massivo in parallelo (NGS) dei diversi geni associati alle varie Cardiomiopatie
Conferma mediante Sequenziamento in automatico delle varianti identificate
Per completamento dell’analisi può essere necessario eseguire ulteriori indagini sui genitori o su
altri familiari. In rarissimi casi è possibile dover ripetere il prelievo di sangue o di tessuto a causa di
problemi tecnici, assenza o scarsita’ di materiale (DNA), necessita’ di approfondimenti diagnostici.
Non è possibile effettuare il test genetico in epoca prenatale.
Nell’ambito delle malattie ereditarie, sia per analisi postnatali che prenatali, si eseguono studi familiari
per valutare la trasmissione della malattia; questo tipo di indagine oltre ad identificare soggetti affetti
può evidenziare casi di non paternità.
I risultati di un test genetico possono riguardare oltre al soggetto che lo ha eseguito, anche gli altri
componenti del nucleo biologico, in quanto le anomalie genetiche possono essere ereditabili e/o
trasmissibili.
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