DEGLUTIZIONE
O.SCHINDLER
Audiologia e Foniatria
DEGLUTIZIONE
E’ l’abilità di convogliare sostanze
solide, liquide, gassose o miste
dall’esterno allo stomaco.
Le sostanze possono sia fisiologicamente
che patologicamente avere direzione
- dall’esterno allo stomaco o
- dallo stomaco verso l’esterno
con percorsi completi o parziali
(il vomito non è un meccanismo della deglutizione)
o arrestarsi in determinati punti del transito
BUCCALITA’
E’ l’insieme delle funzioni che si svolgono nella
cavità orale e nell’orofaringe e che comprende
Una valutazione sensopercettiva
(tattile, chinestesica, gustativa, olfattiva)
Una practoesecuzione (sia potente che raffinatissima)
Una gestione “intelligente” di quanto
contenuto nella bocca
Una gestione edonistica, sociale, affettiva,
culturale
BUCCALITA’
La buccalità ha un ruolo nelle seguenti funzioni
- esplorazione dell’ambiente (compresa una
esecutività dell stesso)
- alimentare (assunzione del cibo,
masticazione, cernita, detersione, etc.)
- respiratoria
- comunicativa (non verbale, verbale)
- altre (ludica, sessuale)
FASI DELLA DEGLUTIZIONE
- Assunzione delle sostanze da deglutire dall’esterno o
mondo circostante
FASE ANTICIPATORIA
FASI DELLA DEGLUTIZIONE
FASE 0: preparazione extraorale delle sostanze
FASI DELLA DEGLUTIZIONE
FASE 1: preparazione orale delle sostanza da inghiottire o
preparazione del bolo
- In- e peri-salivazione
- detersione buccale
FASI DELLA DEGLUTIZIONE
FASE 2: stadio orale o coinvolgimento del bolo verso l’istmo
delle fauci ed elicitazione del riflesso della deglutizione
faringea
FASI DELLA DEGLUTIZIONE
FASE 3: stadio faringeo o transito del quadrivio
faringeo o incrocio della via respiratoria (ventilatoria)
FASI DELLA DEGLUTIZIONE
FASE 4: stadio esofageo
FASE 5: stadio gastrico-duodenale
CASI PARTICOLARI
- il rigurgito o reflusso
- la fuoriuscita nasale
- la penetrazione laringotracheale
- l’aspirazione tracheobronchiale
- il sondino naso-gastrico (od orogastrico) (-duodenale)
- la gastrostomia (o digiunostomia)
LE PATOLOGIE DELLA
DEGLUTIZIONE
In età evolutiva
* Deglutizione infantile o atipica in soggetti con
malocclusioni dentarie e dislalie correlate
* Deglutizione degli oligofrenici (e degli ineducati ed
iperprotetti)
* Deglutizione dei soggetti con paralisi cerebrale
infantile
* Deglutizione nelle schisi palatine
LE PATOLOGIE DELLA
DEGLUTIZIONE
In età adulta e senile
* Sindromi neurologiche centrali e periferiche (per
es. SLA, paralisi bulbari, sindrome di Wallenberg,
Parkinson)
* Sindromi post-traumatiche (in particolare
jatrogene conseguenti a chirurgia neoplastica del
capo e collo)
n. Glossofaringeo
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n. Vago
Masticazione
Respirazione
Leccamento
Sternutazione
Eruttazione
Tosse
Vomito
Nucleo
del V
n.c.
m. Milojoideo (ventre
ant. del m.
digastrico)
Respirazione
Nucleo
del VII
n.c.
m.Stiloglosso
m.Stilojoideo
(ventre post.
del m.
digastrico
n. Trigemino
Giro precentrale
Amigdala
Giro frontale ant.
Collicolo sup.
SISTEMA INTERNEURONICO:
- nucleo Solitario
- formazione Reticolare
CENTRO DELLA DEGLUTIZIONE
Nucleo retrofaciale di
Jacobson
Nucleo
Ambiguo
m. Palatoglosso
m.Palato-faringeo
m. Costrittore sup. del faringe
m. Costrittore medio del faringe
m. Costrittore inf. del faringe
Nucleo
di X e
XI n.c.
m. Tiroaritenoideo
m. Interaritenoideo
m. Cricotiroideo
m. Cricoaritenoideo
post.
Esofago
Organizzazione nervosa della deglutizione sec. Doty R.W. e coll.
Nucleo
del XII
n.c.
muscoli
intrinse
ci della
lingua
Motoneuroni
C1-C3
m. Geniojoideo
m.Tirojoideo
(m. Sternojoideo)
LE PIÙ SIGNIFICATIVE CAUSE DI
DISFAGIA SECONDO AGA
effetti collaterali di terapie
farmacologiche
• IATROGENE
post-chirurgia muscolare o
neurogena
radiazioni
corrosione (lesione da pillole o
intenzionale)
LE PIÙ SIGNIFICATIVE CAUSE DI
DISFAGIA SECONDO AGA
difterite
• INFETTIVE
botulismo
malattia di Lyme
sifilide
mucosite (herpes,
cytomegalovirus. candida, ecc.)
LE PIÙ SIGNIFICATIVE CAUSE DI
DISFAGIA SECONDO AGA
• METABOLICHE
amiloidosi
sindrome di Cushing
tireotossicosi
morbo di Wilson
LE PIÙ SIGNIFICATIVE CAUSE DI
DISFAGIA SECONDO AGA
malattie del connettivo (overlap
syndrome)
• MIOPATICHE
dermatomiosite
miastenia grave
distrofia miotonica
distrofia oculofaringea
poliomiosite
sarcoidosi
LE PIÙ SIGNIFICATIVE CAUSE DI
DISFAGIA SECONDO AGA
Tumori del tronco
Trauma cranico
Stroke
Paralisi cerebrale
• NEUROLOGICHE Sindrome di Guillain-Barrè
Morbo di Huntington
Sclerosi multipla
Polio
Sindrome post polio
Discinesia tardiva
Encefalopatie metaboliche
SLA
Demenza
LE PIÙ SIGNIFICATIVE CAUSE DI
DISFAGIA SECONDO AGA
barra cricofaringea
diverticolo di Zenker
cicatrici cervicali
• STRUTTURALI
tumori orofaringei
osteofiti e malformazioni
scheletriche
malformazioni congenite
(palatoschisi, diverticoli, tasche,
ecc.)
DISFAGIA POST CHIRURGIA DEL
CAPO COLLO
• Interventi demolitori orali (con compromissione XII, IX, V, VII, X n.c.)
• Interventi demolitori del quadrivio faringeo ( con comprom. IX, X)
• Interventi demolitori laringei ( con compromissione X, XI)
• Interventi sulla colonna cervicale
Alimenti da evitare in caso di rischio di
aspirazione
• Liquidi
• Alcolici
• Minestrine con pastina
• Legumi
• Frutta secca
Acqua, tè ed infusi di frutta o di erbe non zuccherati in quantità
opportune vengono utilizzati anche nelle prime fasi della rieducazione
nell’ambito della seduta riabilitativa perchè particolarmente idonei ad
elicitare il riflesso di deglutizione e a bassissimo /nullo effetto
infiammatorio. é sconsigliato/vietato bere mangiando.
Scala per la deglutizione
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10 Deglutizione normale: la persona nega qualsiasi difficoltà nel masticare o nel deglutire. Gli esami non
dimostrano alcuna anormalità.
9 Anormalità nominali. Solo la persona con SLA nota piccoli indicatori come ristagni di cibo orali e faringei.
PRIMI PROBLEMI NEL MANGIARE
8 Problemi minori nella deglutizione: lamenta alcune difficoltà nella deglutizione. Essenzialmente viene
mantenuta una dieta regolare. Isolati episodi di ingozzamento.
7 Tempo prolungato o bocconi di piccoli dimensioni: il tempo dei pasti è aumentato significativamente e sono
necessari bocconi di dimensioni ridotte. E’ necessario concentrarsi per la deglutizione di liquidi.
CAMBIAMENTI DI CONSISTENZA DELLA DIETA
6 Dieta morbida: la dieta è limitata primariamente a cibi morbidi. E’ richiesta un certa preparazione speciale dei
pasti.
5 Dieta liquida: introito orale inadeguato. Nutrizione limitata primariamente alla dieta liquida. Può sforzarsi per
manguare.
NECESSITA’ DI NUTRIZIONE TRAMITE SONDE
4 Alimentazione supplementare tramite sonda: l’introito alimentare di per sé è inadeguato. La persona usa o
necessita una sonda per supplire al deficit di introito, ma continua a introdurre una quota significativa di alimenti
(> 50%) per os.
3 Alimentazione via sonda con occasionale nutrizione per os: nutrizione e idratazione primaria attraverso sonda.
Riceve meno del 59% di nutrizione per os.
NIENTE PER OS
2 Le secrezioni sono gestite con aspiratore/medicazioni: il paziente non è in grado di gestire in modo sicuro
l’introito orale. Le secrezioni sono gestite con un aspiratore e/o farmaci. Deglutisce in modo riflesso.
1 Aspirazione di secrezioni: le secrezioni non possono essere gestite in modo non invasivo. Raramente
deglutisce.
NEONATAL SWALLOWING
• only liquid ( semiliquid ) food
•contemporary breathing and swallowing possible
•no intervention of masticatory muscles
•big importance of the labial sphyncter
•interdental position of the tongue
NEONATAL SWALLOWING
Fixing the infants tongue between the incisive alveolar cristae
allows
• the squezzing of the nipple
• the creation of a negative pressure in the mouth for the
sucking
The anterior part of the sucking-squeezing mouth
• upper alveolar cristae
•nipple
•tongue
•lower alveolar cristae
hold toghether by
the labial sphincter
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