Valli Varesine 28 Sabato, 5 maggio 2012 ● Da poco in libreria due riviste storiche che racconta la storia locale D ● Presenti numerose notizie e approfondimenti sulla Valcuvia ● Tra queste anche la storia di due garibaldini originari di Gemonio Curiosando tra la Storia della Valcuvia a pochi giorni sono in libreria, ed in distribuzione ai soci delle rispettive associazioni culturali , due riviste storiche annuali con tradizione pluridecennale. Si tratta di Verbanus, oggi al n. 32, e della Rivista della Società Storica Varesina, oggi al Fascicolo XXIX, rispettivamente presentate a Verbania il 14 aprile ed a Duno, in Valcuvia il 15 aprile; entrambe, come al solito si presentano corpose di articoli di interesse locale, anche per la Valcuvia. Scorrendo le pagine di Verbanus leggiamo nella rubrica “Tempo ritrovato – Il lago Maggiore dalla A alla Z” alcune segnalazioni: innanzitutto quella di don Marco Folladori, ora prevosto ad Olgiate Comasco ma qualche anno fa parroco a Gemonio, dove ha iniziato i lavori di restauro dei dipinti della chiesa di S.Pietro e che segnala qui alcuni graffiti rilevati su un affresco proprio di quella chiesa, graffiti con la data del 1631 probabilmente dovuti ad un parroco lì ricoverato per peste (“parroco graffitaro” è l’ironico e sagace titolo). A seguire nella rubrica senz’altro da leggere le segnalazioni di Gianni Pozzi che pubblica una lunga lettera di lamentela del prevosto di Besozzo (diocesi di Milano), datata 1609, per la probabile concorrenza dei frati francescani che ad Azzio stavano edificando un loro convento, poi una cronaca della ricomparsa del colera in Valcuvia nel 1866 ed anche un’inedita notizia circa l’escursione al Monte S.Martino in Valcuvia sul finire di settembre 1902 di Contardo Ferrini ( 1859 – 1902), illustre giurista, poi beato nel 1947, l’ultima sua gita prima della morte che lo colse a Suna, sulle rive del lago Maggiore, il 17 ottobre 1902. Ma di più ampio respiro ed interesse è lo studio, sempre di Pozzi, circa due garibaldini gemoniesi poco conosciuti, Anacarsi Jemoli e Leone Beltramini. Lo Jemoli ( 1844 – 1915) è certamente poco conosciuto, ma grazie al fatto che la famiglia è tuttora ben presente in paese non è del tutto ignoto per le sue vicende risorgimentali, che lo vedono sedicenne seguire Garibaldi in Sicilia nella sua spedizione; praticamente un carneade invece quel Leone Beltramini che, nato a Gemonio nel 1843, si trasferisce poi a Como con la famiglia, rientrando poi a Gemonio quale consigliere comunale nei primi anni dell’unità italiana e quale ingegnere progettista di alcune opere pubbliche. Qui ne vengono ricostruite le vicende familiari e politiche, dalla sua partecipazione alla battaglia di Monterotondo con Garibaldi, dove sarà anche ferito, alla fondazione dei circoli anticlericale comasco e quello mazziniano, alla direzione del giornale radicale comasco Il Baradello ed ancora alla fondazione nel 1872 della Società Comense di Ginnastica e Scherma. Forse anche un carneade a Como dove morirà nel 1887, ricordato ora solo da una fotografia nella sede della palestra della società di ginnastica e da un modesto ricordo in ferro battuto appoggiato ad un pilastro nel cimitero di Como; lo studio si conclude con la riproposizione di un articolo de Il Baradello del 18 maggio 1883 che riporta la dettagliata cronaca di una gita che ha portato gli atleti comaschi a Varese e sul Verbano, sia sulla sponda lombarda (Luino) che piemontese (Arona) nella primavera del 1883, insieme ad altre società. Molti altri ovviamente gli studi nelle quasi cinquecento pagine della rivista, qui sono stati citati solo quelli di interesse valcuviano; come notorio la rivista è edita dalla Società dei Verbanisti che accomuna coloro che amano e studiano il Verbano e quindi interessa Piemonte, Lombardia e Canton Ticino. Maggiori informazioni anche sul sito www.societadeiverbanisti.org , sito che sarà prossimamente aggiornato. Invece tra gli studi della Rivista della Società Storica Varesina, 250 pagine all’incirca, segnaliamo quelli di Alessandra Mita Ferraro ( “Note su una missione in Valcuvia di Giovanni Pellegrini e sulla viabilità varesina sul finire del XVIII secolo”) e di Gianni Pozzi (“Garibaldi e Ferrari, primi deputati deputati varesini e una elezione annullata”); ovviamente quest’ultimo studio tratta delle prime elezioni democratiche in Valcuvia e Varesotto, datate 1860 ed anche di una, finora non citata dagli storici, elezione del maggio 1860 poi annullata per vizi di procedura. Sempre di elezioni dall’Unità alla grande guerra tratta di G. Armocida, relativamente ai paesi della sponda lombarda del Verbano. Anche per questa rivista maggiori informazioni sul sito www.societastoricavaresina.it. Caravate: appuntamenti dai Passionisti D omenica 6 maggio, dalle 9.30 (con la S. Messa) alle 17.00, ci sarà l’ottavo incontro del Cammino di fede per adulti “perché riscoprano la propria fede a partire dall’ascolto della vita e della parola”, proposto dalla Comunità Passionista di Caravate e guidato dal superiore, P. Marcello. Per informazioni: Tel. 349/435.9771. www.passionisticaravate.it. D a sabato 12, alle ore 17.00, a domenica 13 maggio alle ore 16.00 si svolgerà la Due Giorni di Maggio che i Padri Passionisti organizzano mensilmente presso la loro casa di Caravate e destinata ai giovani e agli adolescenti, con un programma che prevede incontri, riflessioni e preghiera. Viabilità ■ Valcuvia Tre importanti opere in via di realizzazione In Valcuvia e nelle sue immediate vicinanze sono in corso di realizzazione tre importanti opere viabilistiche. Periodicamente diamo uno sguardo a ciascun cantiere per verificarne lo stato d’avanzamento e l’evoluzione dei lavori. L’ultimo aggiornamento lo abbiamo dato all’inizio di gennaio 2012; vediamo ora, per ciascuno di essi, a che punto sono arrivati lavori. SP 32: ROTATORIA A GEMONIO A Gemonio si lavora da ottobre 2011 per la formazione di una rotatoria all’intersezione tra la Strada Provinciale n° 32 “Del Campo dei Fiori” Gemonio – Azzio – Brinzio con la Strada Statale 394 “del Verbano Orientale”. Dopo un periodo preparatorio che ha portato alla realizzazione in opera dell’ampliamento dell’esistente ponte sul torrente Viganella, il nuovo svincolo ha preso forma all’inizio di aprile quando è stata realizzata la rotatoria centrale e con essa il nuovo regime di circolazione veicolare. Sono in corso attualmente i lavori di finitura dei cordoli e degli spartitraffici e le opere di livellamento del terreno nelle aiuole che sono state create a margine della rotatoria. BRETELLA GAVIRATE – BARDELLO È l’ultima delle infrastrutture iniziate (la prima pietra è stata posata il 4 dicembre 2011) ed è quella che collegherà la SP 1 con la SP 50 unendo, con una nuova strada Gavirate con Bardello. Il cantiere è in piena attività e sono in costruzione le basi del viadotto con il quale la nuova strada supererà il torrente Bardello. In particolare è già stata realizzata - sul rilevato che sostiene la SP 1 - la spalla nord su cui si appoggerà un’estremità del viadotto e sono state ultimate le fondazioni dei pilastri che sorreggeranno le altre campate del viadotto. SP 62: NUOVO PONTE ALLA RASA Lungo la strada che collega Varese con Brinzio e la Valcuvia, ove è in costruzione l’allargamento del ponte sull’Olona a sud della Rasa, finalmente si vede prendere forma il grande arco che sorreggerà l’impalcato. Dopo diversi mesi di attesa, infatti, sono arrivati in cantiere e sono stati montati in opera i conci prefabbricati che hanno formato la caratteristica arcata centrale del viadotto. In queste settimane sono in realizzazione i piedritti che collegheranno la soletta stradale con l’arco e trasferiranno a questo i carichi e le sollecitazioni della carreggiata soprastante. A.C. Fotonotizia. Brinzio e Cabiaglio Al Sacro Monte C ome da antica tradizione, domenica 29 aprile, le comunità di Brinzio e Cabiaglio si sono recate in pellegrinaggio al Santuario del Sacro Monte di Varese. Un bel numero di pellegrini con in testa don Enrico Parroco delle due Comunità ha sfidato la pioggia e il vento partendo dalla prima cappella e risalendo lungo la via sacra fino a raggiungere il Santuario recitando il rosario. Giunti in Santuario alle 10.00 S. Messa cantata dalle corali dei due Paesi e accompagnate all’ organo dal maestro Mario Vanini e sotto lo sguardo di Maria è continuata la celebrazione eucaristica. Una preghiera per chi è rimasto a casa non è mancata. Alla fine una delegazione con il Parroco si è recata a salutare e omaggiare le Romite Ambrosiane. Le due Comunità da oltre 500 anni si recano al Santuario in pellegrinaggio annuale e compaiono nei primi elenchi delle parrocchie che lì salivano con grande devozione e con maggiori sacrifici di adesso. Nella giornata di domenica si è recata in pellegrinaggio al Sacro Monte anche la Comunità Pastorale di Canonica, Duno, Cavona, Rancio, Cassano e Ferrera.