Palazzo Sarriod de La Tour. Spicca tra i palazzi e le case
nobili della parte bassa del borgo antico di Costigliole
Saluzzo, sull'antica Via Maestra, oggi Via Vittorio Veneto.
L'attuale edificio è il risultato degli interventi che hanno
modificato la struttura iniziale tardo-medioevale, di cui
rimangono visibili i muri perimetrali di una torre ghibellina
merlata. L'ampliamento verso sud è dovuto al Conte
Tommaso Alberto Saluzzo che, nel 1734, acquistò la signoria
sul paese di Costigliole.
Il Centro Miche Berra per l’arte del ‘900, espone la
collezione di oltre centocinquanta opere del decano dei
giornalisti d’arte di Cuneo, Miche Berra, consendendo un
loro collegamento con il patrimonio artistico e culturale del
territorio.
Alle ore 15.00 incontro a Palazzo Sarriod
de La Tour, in via Vittorio Veneto, 101
Costigliole Saluzzo
visita alla mostra “Convivium: i menù
della Confraternita dell'antipasto caldo"
allestita presso il Centro “Miche Berra per
l'arte del 900”
poi si prosegue con la visita all'Azienda
Agricola "Poderi del Palas" di Chiotti
Diego. Degustazione di vini e delizie
locali, visita al museo etnografico
'L Palas: Un profondo pozzo scavato in casa con uso di
pietre in stile etrusco è un buon indizio circa il fatto che la
casa abbia origini antichissime e tale pozzo servisse per
conservare il vino Aigleucos. Nei primi anni del 1400,
proprietario di beni allodiali in Costigliole era Peronetto
Costanzia del ramo De Domo (Palazzo) citato in un accordo
tra nobili per l'impianto di una vigna di moscadello.
Costruito sul sito di una precedente casaforte del X-XI
secolo, abbattuto dalle truppe francesi il giorno di San
Martino del 1693, ’l Palas viene ricostruito nel periodo che va
dal 1724 al 1736, l’attuale villa patronale, usata dalle nobili
famiglie come villa di campagna dove era d’uso venire a fare
l’ampeloterapia con l’uva Quagliano, da sempre considerata
ottima per le peculiari caratteristiche diuretiche. Dal Regesto
delle Valbe di Costigliole del 1761 risulta tra gli unici due beni
allodiali della comunità, in allodio alla nobile famiglia dei
Vassallo delle Torrette, successivamente passa ai Frossasco
che nel 1910 la vendono, inizia così un periodo travagliato per
questa casa poiché in nove anni passa ben cinque volte di
proprietà. Finalmente nel 1919 Chiotti Ambrogio la compra,
unitamente alla fidanzata, come pegno di nozze purtroppo
nel 1928 la fidanzata muore improvvisamente, quindi viene
divisa la proprietà. Alla conduzione aziendale, nel 1937
Ambrogio chiama il nipote Bartolomeo, al quale nel 1949 fa
donazione. Solo nel 1993 la famiglia Chiotti riesce a
riaccorpare l’intera proprietà. Da questo balcone naturale si
gode una stupenda veduta della sottostante pianura e nelle
giornate serene lo sguardo spazia dalla Bisalta alla Langa
spingendosi
sino
alle
Colline
torinesi.
Comune di Costigliole Saluzzo
Associazione Culturale Marcovaldo
Az. Agricola Poderi del Palas di Chiotti Diego
Domenica 6 settembre 2015
"Pomeriggio tra Gusto e Bellezza"
incontro con l' arte, la gastronomia, la cultura del
vino a Costigliole Saluzzo
visita alla mostra
"Convivium: i menù d'autore della Confraternita
dell'antipasto caldo"
Centro Miche Berra per l'arte del '900
Palazzo Sarriod de La Tour
Degustazione di vini e delizie locali
presso
Az. Agricola Poderi del Palas di Chiotti Diego
La quota di partecipazione di € 10,00 per gli adulti
ed € 8,00 per i ragazzi sino ai quindici anni
comprende:
ingresso alla mostra “Convivium: la Confraternita
dell'antipasto caldo ” allestita presso il Centro
Miche Berra per l'arte del '900 a Palazzo Sarriod
de La Tour
visita all'Azienda agricola "Poderi del Palas di
Chiotti Diego" con degustazione dei vini e
piccole golosità della zona
per informazioni e prenotazioni:
Monica Giraudo: 3334062819
Comune di Costigliole Saluzzo: tel.0175230121 –
3356602652
e.mail: [email protected]
Ecomuseo del Quagliano
In stretto rapporto con il territorio dove nei secoli gli uomini,
con grandi fatiche hanno plasmato un paesaggio armonioso,
vero patrimonio diffuso che unisce le vigne alla settecentesca
villa patronale; con la sapienza contadina, e stato allestito un
museo etnografico che ben si incastona negli antichi locali
dove gli oggetti comunicano al pubblico un insieme di
testimonianze umane e ambientali: non semplicemente
oggetti curiosi o ricchi di valore materiale, ma oggetti che
rappresentano in modo particolarmente intenso, raro e
significativo fenomeni o esperienze di ordine più generale:
vere testimonianze che il museo acquisisce e conserva con il
chiaro intento di sottrarle al rischio della scomparsa e di
tramandarle alle future generazioni. Grazie anche al supporto
di alcune famiglie, possiamo vantarci di avere uno dei musei
più ricchi e variegati del Piemonte con oltre 6000 oggetti,
suddiviso per ambientazioni articolato in ben sette locali,
attenendosi ad una ricostruzione il più fedele possibile alla
realtà originaria. Pur essendo molto variegato, la specificità di
questo museo etnografico è la cantina per la vinificazione del
Quagliano e gli attrezzi per la coltivazione della vite. Uno dei
pochi allestiti ai margini della pianura, sta a perenne ricordo
degli antichi fasti del Marchesato di Saluzzo. In campagna,
oltre al campo catalogo dei vecchi vitigni autoctoni, si
possono visitare le vigne impiantate dal 1944 in poi, tutto
questo fa si che possa essere considerato un vero e proprio
Ecomuseo
del
Quagliano.
L'esperienza diretta e il ricco bagaglio di cultura accumulata
negli anni fa si che i visitatori vengono guidati non soltanto
tra le sale del museo, ma anche lungo gli anni e le
consuetudini di un mondo ormai destinato a scomparire.
Nasce nel gennaio 1983 a Cuneo la Confraternita
dell’antipasto caldo, una libera associazione di
appassionati del buon cibo radunata in oltre trenta
“convivi” che si sono succeduti fino al dicembre 1990. La
Confraternita riuniva gastronomi, cuochi e giornalisti ogni
mercoledì sera in un diverso ristorante del territorio
cuneese per riscoprire le ricette e i prodotti della
tradizione. La storia della Confraternita è ora volutamente
narrata negli spazi di Palazzo La Tour, sede del Centro
Miche Berra per l’arte del ‘900. Lo stesso Miche Berra fu un
assiduo frequentatore delle “tavolate” organizzate dalla
libera associazione, portando personali contributi nel
recupero di alcune tradizionali ricette. La mostra
Convivium è la prima e accurata documentazione di una
iniziativa nata nel territorio cuneese e che rientra tra quelle
precorritrici di un fenomeno ora ben configurato sul tema
del cibo. In mostra i visitatori incontrano i principali
protagonisti, dotati di voce e sonoro, le cui figure sono
proiettate sulle grandi pareti e animano la regia di una
videoinstallazione realizzata da Ugo Giletta. La mostra
ripercorre la storia di ogni convivio, attraverso il
ritrovamento straordinario dei menù in carta pergamena
stampati dalla tipografia Corall di Boves, vergati in
caratteri gotici. I trentuno esemplari sono da sfogliare per
scoprire sia le immagini realizzate da alcuni artisti invitati
a illustrare i menù, vere opere d’arte, e sia i piatti che si
apprestavano a gustare gli aderenti alla Confraternita. A
completare il progetto espositivo, i volti dei fondatori della
Confraternita resi con arguzia in punta di penna dal noto
vignettista Danilo Paparelli e una selezione di dipinti
proveniente dal fondo Miche Berra e da altre collezioni del
territorio. Imperdibili tavole imbandite, nature morte e
scene di mercato all’aperto realizzate da artisti italiani e
stranieri, fino ad includere esponenti della comunità
artistica guatemalteca.
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Domenica 6 settembre 2015 "Pomeriggio tra Gusto e Bellezza"