Tra pensiero e azione: i concetti architettonici alla base del progetto Palas
Cerequio e i dettagli della sua concreta realizzazione.
LINEE GUIDA
Il pensiero architettonico alla base dell’intero progetto ha seguito, in particolare, alcuni concettibase sui quali vale la pena soffermarsi:
Luce
La forza della luce quale presenza/assenza atta a emozionare e coinvolgere, senza quasi sapere
che è la luce stessa una delle ragioni di questo piacere.
Coinvolgimento
Creare ambienti in cui l’architettura è forza attiva di relazione e contatto tra identità aziendale e
utente; uno scambio che rafforza e sottolinea emozioni sensibili al vivere con coinvolgimento un
momento di vita.
Armonia
Espressione del “giusto equilibrio”, armonia della forme e dei materiali. La materia è ciò su cui
si sviluppa e prende corpo il progetto. Terra, legno, acqua, pietra rappresentano l’embrione del
lavoro; materia essenziale quindi su cui insiste il costante lavoro dell’uomo.
Cuore
Sentimento del vivere; ambienti di una natura che rafforzano il piacere dell’essere in essi
coinvolti. Natura che trasla per il cuore e che attraverso il cuore viene rappresentata negli
ambienti capaci di contenere elementi che esprimono e donano emozione.
Tutti concetti che permettono di comunicare direttamente anche con la realtà della Michele
Chiarlo, quasi sottolineando con consapevolezza e il giusto tatto, tutto il grande lavoro che c’è
dietro una bottiglia di vino.
L’INTERVENTO
Il complesso di fabbricati costituenti l’intervento di restauro e risanamento conservativo è
collocato sul territorio del Comune di La Morra a confine con il Comune di Barolo, in una
borgata denominata CEREQUIO, costituita da pochi fabbricati inseriti in un contesto agricolo
tipico delle colline della zona del Barolo, circondati completamente da vigneti con ampia vista
sul territorio e sui paesi delle Langhe.
L’intervento prevede il recupero di tre porzioni di fabbricati aventi attualmente una destinazione
rurale per la realizzazione di nove unità abitative per l’ospitalità.
Il primo fabbricato presenta la tipicità dei fabbricati agricoli ad uso sosta e ricovero attrezzi e
risulta chiuso su tre lati da muratura in mattoni a faccia vista, con il quarto lato aperto con
pilastrature a tutt’altezza in mattoni. L’intervento prevede il mantenimento della tipologia del
fabbricato con sostituzione del manto di copertura con nuovo manto di copertura in coppi e la
chiusura delle ampie aperture presenti sul quarto lato mediante l’utilizzo di tamponamenti
costituiti da serramenti in ferro e vetro in parte mascherati da un rivestimento in doghe di legno,
in modo da garantire una lettura della struttura originaria del corpo di fabbrica.
All’interno è prevista la realizzazione di tre unità abitative aventi una superficie ciascuna di mq.
58,00 impostate su due livelli (duplex). Tutte le tre unità sono composte da zona wellness, bagno
turco, vasca idromassaggio e area relax, mentre la zona notte è posta al piano primo. Le finiture
interne sono previste con materiali di impronta moderna con pavimentazione costituita da pietra
di “Luserna”, particolare attenzione è stata data al progetto illuminotecnico dei vari locali.
Nel secondo fabbricato ex rurale è previsto il recupero al piano terreno del locale attualmente
destinato ad uso deposito con la realizzazione di un locale ad uso cucina, recepition e ritrovo
degli ospiti; mentre al piano primo è previsto il recupero dei locali ex fienile con la realizzazione
di due unità aventi superficie di 58 e 60 mq, entrambe dotate di zona wellness con bagno turco,
sauna, vasca idromassaggio e area relax.
L’intervento su tale fabbricato prevede una nuova sistemazione della facciata verso la corte con
giardino interno con elementi tipologici e costruttivi come il rivestimento di parte della facciata
con doghe in legno e ampie vetrate, tali da creare un elemento architettonico più attuale tra i due
corpi di fabbrica confinanti ben caratterizzati e conservati nella loro integrità. Per quanto
riguarda le restanti facciate, viene mantenuta l’attuale finitura esterna (intonaco e muratura in
pietra a vista) come pure la copertura, costituita da manto in coppi con orditura primaria e
secondaria in legno.
Il terzo fabbricato ha una particolare valenza di tipicità del “Palas” piemontese: datato 1781, ha
alcuni elementi caratterizzanti quali ballatoio in pietra, copertura in coppi, abbaino con inserita la
campana della vicina chiesetta, comignoli terminali di diversa tipologia e di particolare disegno,
finitura esterna con decori e serramenti in legno.
All’interno è prevista la realizzazione di quattro unità abitative aventi superficie di 38 e 60 mq e
dotate di zona wellness con bagno turco, vasca idromassaggio e area relax. Le finiture interne
sono previste con materiali quali pavimentazioni in graniglia, pareti e soffitti decorati in stile
barocco piemontese.
Esternamente è prevista la tinteggiatura delle pareti con prodotti a base di calce naturale con
colorazioni tipiche del luogo e con decorazioni di contorno alle finestrature.
L’intervento prevede la dotazione di una piscina a sfioro da ubicarsi nel cortile prospiciente il
primo corpo di fabbrica e aventi particolare forma geometrica dettata dalla forma del cortile, con
la realizzazione di una zona solarium della piscina con previsione di una pavimentazione
costituita da prato e da doghe in legno per la zona balconata.
Particolare attenzione è stata data in fase progettuale al risparmio energetico dove è previsto
l’installazione di pannelli solari da collocarsi sulla copertura di parte dei fabbricati, in modo da
garantire la produzione di acqua calda per i servizi igienici. È previsto l’installazione di pompe di
calore funzionanti a gas GPL a servizio dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento dei
locali, inoltre è previsto il recupero dell’acqua piovana per uso irrigazione delle aree a verde e la
realizzazione di un impianto di fitodepurazione delle acque provenienti dai servizi igienici.
L’area verde esterna ai tre corpi di fabbrica prevede la realizzazione di un giardino di spazi
disegnati con fiori, piante, essenze che sembrano crescere naturalmente con elementi quali le
“Topie” , pergole costituite da pali di castagno, che creano zone di luci e ombre e sostengono le
piante rampicanti.
Completano l’intervento, che si articola su una superficie lorda complessiva dei fabbricati di 800
mq, la sistemazione di un’area esterna da destinarsi a parcheggio, ricavata mediante interventi di
ingegneria naturalistica utilizzando muretti di contenimento costituiti da palificazione in legno.
Gli archittetti responsabili dell’intervento sono:
Arch. Luigi Duretto – Progettazione e direzione lavori
Arch. Mariano Mulazzani - Interior e light designer
Arch. Simona De Paoli - Restauro e risanamento conservativo
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