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Manuali di Conversazione Politica
URNE TRADITE
URNE TRADITE
Non si può, stante l’attuale procedura del
sistema elettorale, governare un grande Paese
industriale con uno scarto dello 0,6 per mille su
39.276.885 votanti.
Per questo, subito dopo il voto del 9-10
aprile sarebbe stato saggio non solo ricontare
con maggiore cura tutti i voti, ma costituire in
modo bipartisan un governo di larghe intese,
con un programma limitato al cambiamento
della legge elettorale e a poco altro, per tornare
al voto nel giro di uno o due anni. I leader del
centrosinistra, Romano Prodi in testa, hanno
però rifiutato fino dal primo istante questa proposta di puro buon senso. Anzi, dopo essersi
autoproclamati vincitori, hanno fatto pure la
politica del muso duro e si sono presi tutte le
maggiori cariche dello Stato: presidenza del
Consiglio, presidenze della Camera e del Senato, presidenza della Repubblica.
Ecco perché la richiesta del riconteggio
delle schede elettorali, fatta subito dopo il voto
da Silvio Berlusconi, ha guadagnato con il
tempo credibilità e legittimità. Riconteggio
diventato ineludibile dopo che a pretenderlo
sono stati i due milioni di uomini e donne scesi
in piazza San Giovanni il 2 dicembre 2006.
Soltanto così si potrà restituire a tutti i cittadini, non solo alla metà del Paese che oggi si
sente violentata, la fiducia nella democrazia. E
Prodi e il suo governo a casa. Su questo terreno, la sinistra lo sappia, non daremo tregua.
Da vendersi esclusivamente
in abbinamento a Libero.
Supplemento al numero odierno.
Euro 3,00 + il prezzo del quotidiano
URNE TRADITE
Manuali di
Conversazione
Politica
Perché bisogna ricontare tutte le schede
a cura di
Vittorio Feltri e Renato Brunetta
Tino Oldani, Donato Bruno, Giuseppe Calderisi
Gregorio Fontana, Alessandra Paola Ghisleri
Davide Giacalone, Lucio Malan, Antonio Palmieri
Rodolfo Ridolfi, Lucio Stanca, Antonio Tajani
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