Numero 03, 28 marzo 2011
UN VOLTO,
UNA PAROLA!
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Sudore e lunghezze d’onda
Manca poco e tutti i nodi verranno al pettine: visita pure del CdEs
Giovedì e venerdì sono stati dei caldi e intensi
giorni di istruzione. QG, radio e scaglione condotta sono stati permanentemente in azione: a
sorpresa ci ha visitato anche il CdEs.
Il tempo a disposizione del bat aiuto cond 9
scorre veloce come in una clessidra. Solo ancora
pochi giorni fino all’esercizio “MATRO” e molto
deve essere ancora allenato.
Oltre al ruolo di condotta dei quadri si porta
sempre alla più alla ribalta anche la conoscenza
tecnica, il mestiere del soldato. In alcuni casi
sono intervenuti nell’istruzione della truppa
anche i membri dello stato maggiore e lo stesso
comandante di battaglione.
App Christian Niederberger (30, Grafenort NW),
soldato circolazione nel
suo ultimo CR, pittore.
Questo CR lo visito con
sensazioni positive e
negative.
Sicuramente
sono contento di essere
giunto alla fine del mio
servizio, tuttavia i camerati di questi anni mi
mancheranno.
Inoltre,
avendo spostato due CR,
molti camerati sono già
partiti.
Con il primo sopralluogo dell’infrastruttura di
Prato (di cui non potremo mai mostrarvi le foto)
si definiscono anche le condizioni quadro
dell’esercizio. Ognuno dovrà dare il meglio e
lavorare con iniziativa personale e impegno.
“Bat aiuto cond 9; pochi ma buoni!“
Impegno al massimo durante il montaggio
delle antenne: ma sempre con un sorriso!
A sorpresa il comandante di corpo André Blattmann, Capo dell’Esercito, ci ha visitato venerdì
pomeriggio. (PIO)
METEO
Lunedì
7° / 14°
Martedì
7° / 14°
Mercoledì
7° / 16°
Un castello diverso dagli altri: la „cittadella“ dello scaglione condotta in azione!
Numero 03, 28 marzo 2011
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LA BUZZA DI BIASCA
Catastrofi naturali sotto casa: era il 20 maggio 1515 e da Biasca via fu solo morte
In passato, il Ticino è stato colpito duramente da varie catastrofi naturali. Una delle più gravi, ancora oggi ancorata nel
ricordo della popolazione e che viene ricordata ampiamente nei libri di storia cantonali, fu la cosiddetta Buzza di Biasca.
Si trattò di un’esondazione straordinaria che coinvolse il fondovalle da Biasca fino a Tenero-Magadino, lasciando alle sue
spalle, come nel caso di uno tsunami, una scia di morte e distruzione.
Il 30.9.1513 un enorme scoscendimento si produsse sul
fianco ovest del Pizzo Magn (chiamato anche Monte Crenone), a monte di Biasca. Il materiale caduto raggiunse un'altezza di 60 m, creando un vasto sbarramento, che ostruì lo
sbocco della valle di Blenio e il decorso del fiume Brenno.
Durante più di un anno e mezzo le acque formarono un lago
di 5 km di lunghezza con ca. 200 milioni di m3 di acqua, che
sommerse completamente il villaggio di Malvaglia (fino
all'altezza di metà campanile), altre località, vigne e colture
presenti nella valle. Il 20.5.1515 la diga naturale cedette alla
pressione e riversò le acque nella valle Riviera, sommergendo il Bellinzonese e il piano di Magadino; causò numerose vittime ed enormi danni. Preda delle acque fu anche il
ponte della Torretta, fatto costruire dai duchi Sforza nel
1487, con parte delle mura che lo congiungevano ai forti di
Bellinzona, interrompendo per secoli le vie di comunicazione
e il transito fra le due sponde del Ticino e fino alle rive del
lago Maggiore. A questo evento si ricollega la vicenda delle
accuse di ricorso alle arti magiche da parte degli abitanti di
Malvaglia, per liberarsi del lago, promossa contro di loro da
Biasca nel 1517; la sentenza assolse i bleniesi, ma la tradizione del loro ricorso alla magia perdurò a lungo. Il termine
dialettale buzza si riferisce al materiale di riporto portato e
abbandonato dall’esondazione di un fiume.
(Fonte: Dizionario storico della Svizzera, Christophe Bonnard
con aggiunte del PIO)
Obwm Shyla Buffenoir hatte eine Engelsstimme.
La posizione odierna della diga naturale: Biasca, deposito di Buzza di Biasca con nastri trasportatori (Fonte: Alptransit).
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