Complesso respiratorio del bovino Il vitello ed il suo ambiente TRATTAMENTI AGENTI INFETTIVI • virus • M. haemolytica • Pasteurella M. • Mycoplasma • Haemophilus • Antibiotici • Antinfiammatori • Antipiretici • Mucolitici VACCINI • Ventilazione • Umidità • Temperatura AMBIENTE IMMUNITA’ SISTEMICA • Passiva • Attiva LOCALE tratto respiratorio • Lettiera • Densità • Dimensione dei gruppi Agenti patogeni batterici e virali AGENTI PREDISPONENTI (danno soprattutto indiretto) AGENTI PRIMARI (danno diretto) • IBR • BVD • Parainfluenza 3 • Coronavirus • BoHV-4 • BRSV • M. haemolytica • P. multocida • H. somnus • M. bovis (*) (**) (*) (**) (***) (*) (*) (***) (*) (**) (*) (*) VIRUS A TROPISMO RESPIRATORIO (**) AZIONE IMMUNOSOPPRESSIVA (***) VIRUS A TROPISMO ENTERICO RESPIRATORIO Undifferentiated Bovine Respiratory Disease E’ azzardato associare un determinato quadro sintomatologico ed antomopatologico ad un determinato agente eziologico Q U A D R I C L I N I C I Forma lieve benigna • febbre lieve e transitoria • disoressia • tosse secca • evoluzione in 1-2 settimane • apatia ed anoressia improvvisa Forma acuta Forma grave dispnoica Forma complicata cronicizzante • febbre elevata • tosse secca e persistente • dispnea e murmure vescicolare • evoluzione rapida • evoluzione della precedente • respirazione molto difficoltosa (fame d’aria) • esito spesso infausto • graduale deperimento • ritardata crescita • tosse persistente e produttiva (tosse grassa) • respiro aumentato di frequenza Undifferentiated Bovine Respiratory Disease A N A T O M O P A T O L O G I A RINITE ESSUDAZIONE sierosa, mucopurulenta o fibrinosa (con possibile carattere necrotico) LARINGO TRACHEO BRONCHITE Iperemia, flogosi purulenta, necrosi, ulcere e formazioni di pseudomembrane fibrinose. Essudato catarrale, muco purulento o fibrinoso nei bronchi BRONCO POLMONITE Lesioni prevelentemente cranio ventrali, focolai di colore rosso scuro-grigiastre, con consistenza aumentata non crepitanti al taglio (consolidamento). Interessamento dei bronchi con materiale catarrale o mucopurulento. POLMONITE FIBRINOSA Di solito in forma lobare, con replezione degli alveoli con fibrina: epatizzazione rossa seguita da epatizzazione grigia (presenza di neutrofili). Marmorizzazione. POLMONITE INTERSTIZIALE Viene coinvolto l’interstizio polmonare. Risentimento peribronchiale, con enfisema interstiziale, interlobulare e sottopleurico, associato ad edema gelatinoso. Enfisema sottopleurico e atelettasia. Bovine Herpesvirus 1 (BoHV-1) - IBR Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Famiglia: Paramyxoviridae, genere Pneumovirus Sulla base di differenze antigeniche (proteine dell’envelope, G e F) si riconoscono tre sottogruppi: A , B ed A-B. Tale difformità antigenica sarebbe alla base: • di un diverso grado di virulenza • della insorgenza (spesso stagionale) in rapida successione nello stesso gruppo di animali (Furze e coll. 1994) di quadri clinici variabili Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Trasmissione Contatto diretto: • con animali infetti (che eliminano il virus da 2 a 11 gg dall’infezione) • probabili animali “portatori” (V. De Poel e coll., 1993) Infezione Replicazione: • nelle cellule della mucosa nasale (2 gg post infezione) • nelle cellule epiteliali del polmone (4-10 gg post infezione) Virus Respiratorio Sinciziale del bovino VRSB: mucosa respiratoria, ed epitelio ciliare integro VRSB: mucosa respiratoria, ed epitelio ciliare distrutto a seguito di infezione Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Ruolo degli Anticorpi passivi colostrali • Predominano le IgG1, che non vengono veicolate alle superfici mucosali • Gli Ac colostrali sono scarsamente protettivi • Gli Ac colostrali interferiscono con le vaccinzioni (in particolare con gli stipiti vaccinali vivi attenuati (assenza di sieroconversione post infezione o post vaccinazione) • Vitelli di 2-3 settimane con Ac colostrali, infettati, sviluppano una forma clinica; reinfettati 90 gg dopo mostrano una rapida risposta anticorpale (IgA e IgM) (Kimman e coll., 1989) Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Ruolo dell’immunità umorale e locale • Anticorpi anti proteina F mostrano attività sieroneutralizzante e prevengono la diffusione del virus (Walsh e coll., 1985) • Anticorpi sieroneutralizzanti a livello di secrezione nasale conferisce una solida immunità (Mohanty e Coll., 1978) Ruolo dell’immunità cellulo-mediata • In seguito ad infezione si sviluppa una risposta cellulo-mediata, anche in assenza di una risposta anticorpale in giovani vitelli infettati e/o vaccinati in presenza di Ac colostrali (Ellis e Coll., 1995) • L’attività dei Linfociti T CD8+ viene indotta dall’infezione, dai vaccini vivi e anche da vaccini inattivati (formulati con certi adiuvanti) (Ellis e Coll., 2001) Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Quadri clinici INFEZIONE NATURALE INFEZIONE NATURALE 1a fase 2a fase • Anoressia • Lieve depressione • Scolo nasale mucoide • Ipersalivazione • Ipertermia • Tachipnea • Tosse • Grave dispnea • Enfisema sottocutaneo • Diarrea transitoria • Costipazione • Calo di latte INFEZIONE SPERIMENTALE: lievi sintomi Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Dr. Filippini IZS Perugia Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Dr. Filippini IZS Perugia Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Dr. Filippini IZS Perugia Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Dr. Filippini IZS Perugia Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Dr. Filippini IZS Perugia Virus Respiratorio Sinciziale del bovino Parainfluenza 3 (PI3) • Famiglia Paramyxoviridae, genere Paramyxovirus • Estremamente diffuso • Normalmente l’infezione è lieve, asintomatica e ad esito benigno • Alcuni ceppi sono più patogeni • Distruzione delle ciglia vibratili • Esercita un effetto negativo sui meccanismi di difesa polmonare (riduzione dell’attività antimicrobica dei macrofagi alveolari EFFETTO “APRI PORTA” Virus della Diarrea Virale Bovina (BVDV) • Famiglia Flaviridae, genere Pestivirus • Ruolo nel determinismo di patologia respiratoria: controverso. Nel caso di infezioni acute: 1) azione sull’epitelio mucosale 2) SOPRATTUTTO: AZIONE IMMUNODEPRESSIVA (tropismo del virus per le strutture linfoidi. Lesione ulcerativa alla mucosa gastrica BATTERI E MICOPLASMI Pasteurella multocida Haemophilus somnus • Normale abitante del naso faringe • Frequente germe di irruzione secondaria • Induce un quadro di bronco - polmonite fibrinosa • Responsabile di patologia respiratoria e miocardica • Fattore complicante di altre patologie respiratorie • Colonizza la mucosa respiratoria, ma soprattutto le mucose genito-urinarie H.somnus pericardite H.somnus polmonite BATTERI E MICOPLASMI Mycoplasma bovis M. bovis polmonite • Trasmissione diretta x contatto (aerosol) • Animali escretori asintomatici • Possibile la via transplacentare • Azione patogena a livello bronchiale, ma notevole invasività. M. bovis polmonite apostematosa Mannheimia (Pasteurella) haemolytica M.(P.)haemolytica • Cocco bacillo gram negativo • Normale abitante del naso-faringe • Esistono differenti sierotipi Incidenza di isolamento dei diversi sierotipi, nel corso di episodi di pasteurellosi bovina Periodo A1 A2 A6 Non tipizzati 1982-86 56 9 1 24 1989-92 38 8 3 23 1993-97 30 10 32 17 Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Patogenesi della malattia Colonizzazione commensale del naso faringe nelle prime fasi di vita del vitello STRESS • affollamento • trasporto • virus + batteri • ambiente Colonizzazione polmonare In assenza di fattori predisponenti NESSUNA MALATTIA Moltiplicazione batterica Rilascio di leucotossina, endotossine e altri fattori di virulenza Degranulazione delle cellule, infiltrazione di macrofagi e neutrofili Lisi delle cellule causata dalla leucotossina, e liberazione di altre citochine Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Polmonite fibrinosa acuta Consolidazione emorragica del lobo cranio ventrale ed essudato sierofibroso interlobulare & pleurale Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Polmonite fibrinosa acuta Estesa consolidazione emorragica e fibrosa , con pleurite fibrinosa Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Polmonite Marmorizzazione policroma a carico del parenchima polmonare CRITERI DIAGNOSTICI ISOLAMENTO Da soggetti in vita: ANIMALI IN FASE ACUTA o SOGGETTI ASINTOMATICI ESAME NECROSCOPICO • INVIO organi refrigerati • Tamponi nasali • Lavaggio polmonare • Emocoltura (con anticoagulante-no litio-eparina) Da 4-5 SOGGETTI ASINTOMATICI o IN FASE ACUTA DOPPIO PRELIEVO a distanza di 14-21 GIORNI EPIDEMIOLOGIA COMPLESSO RESPIRATORIO DEL BOVINO Percentuale di isolamenti da polmoni di vitelli deceduti per forme respiratorie entro i 90 gg di età P. haemolytica 30% M. bovis 9% PI3 5% BRSV 19% P. multocida 18% H. somnus 19% Vida Statistics 1994-1998 EPIDEMIOLOGIA INDAGINI VIROLOGICHE (ISOLAMENTO e IFD) e SIEROLOGICHE (sieroconversione su doppio campione, acuto e convalescente) IN FOCOLAI DI MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO N° focolai Diretta VRSB PI3 IBR BVDV Altri virus * Negativi 96 Isolamento 18 (19%) 8 (9%) 10 (10%) 4 (5%) 7 (7%) 49 (51%) 96 Siero conversione 94 (60%) 71 (45%) 34 (22%) 24 (15%) 26 (17%) 19 (12%) * Adeno, Reo, Corona Virus M. haemolytica multocida P. Actinomyc pyogenes Escher. coli Haemoph. Haemoph. somnus Mycopl. Mycopl. Spp. Altri batteri Negativo Presenti 8 12 8 7 3 6 4 13 Assenti 11 0 2 3 3 1 1 14 Totale 19 (20%) 12 (13%) 10 (10%) 10 (10%) 6 (6%) 7 (7%) 5 (5%) 27 (28%) Da: CAVIRANI, ODV, 5, 7/8,2001 EPIDEMIOLOGIA RISPOSTA ANTICORPALE VERSO LEUCOTOSSINA DI M. haemolytica A-1 in SIERO ACUTO (1° PRELIEVO) e CONVALESCENTE (2° PRELIEVO) IN BOVINI CON MALATTIA RESPIRATORIA Categoria Bovini Esaminati C A R N E Animali focolai L A T T E Animali focolai Sieropositività Sieroconversione 1° prelievo 2° prelievo 1.310 137 49 ( 4%) 16 (12%) 363 (28%) 110 (89%) 314 (24%) 94 (69%) 810 125 17 ( 2%) 13 (10%) 170 (21%) 81 (65%) 153 (19%) 68 (54%) Da: CAVIRANI, ODV, 5, 7/8,2001 POLMONITE ENZOOTICA DEL BOVINO La VACCINAZIONE I punti principali. • Conferire protezione versi i “patogeni primari” batterici e virali. • Conferire protezione verso i più importanti “patogeni predisponenti”, allo scopo di limitare le infezioni secondarie. • Proteggere precocemente gli animali nei primi periodi di vita. • Ridurre la circolazione del patogeno nell’ambiente. FATTORI CHE INFLUENZANO LA RISPOSTA IMMUNITARIA • Gli anticorpi materni di derivazione colostrale (MDA). • Età del vitello. • Gli stress. POLMONITE ENZOOTICA DEL BOVINO La VACCINAZIONE E GLI ANTICORPI COLOSTRALI • Gli anticorpi materni proteggono efficacemente verso alcune patologie (quelle gastro enteriche in particolare), meno verso altre (respiratorie). • Gli anticorpi materni interferiscono con i vaccini (in particolare con i vaccini vivi attenuati, somministrati per via parenterale). La VACCINAZIONE E LO STRESS • Se l’animale è fortemente stressato (infezioni, trasporto, affollamento, etc.), l’efficienza del sistema immunitario è compromessa. • In ogni caso occorre raggiungere un compromesso tra rischio di minor efficacia della vaccinazione per lo stress e necessità di un intervento precoce (ad esempio negli animali importati o introdotti in allevamento). Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Proteine regolate dal ferro (Iron Regulated Proteins • M. haemolytica necessita di ferro per la sua crescita • L’organismo limita la disponibilità del ferro tissutale, utilizzando enzimi specifici (i.e. transferrina) • M. haemolytica reagisce producendo proteine di membrana (Iron Regulated Proteins) che legano la transferrina rendendo il ferro disponibile per la crescita batterica •Le proteine IRP vengono prodotte da tutti i sierotipi di M. haemolytica e sono comuni ai vari sierotipi Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Proteine regolate dal ferro (Iron Regulated Proteins “Transferrina contenente ferro Complesso transferrina e proteine IRP Trasporto nello spazio periplasmatico M. haemolytica Ferro ron Il ferro viene reso disponibile per il metabolismo batterico Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Vaccini tradizionali • Le Iron Regulated Proteins non vengono prodotte da M. haemolytica nel corso della produzione di un normale vaccino, in quanto per ottenere una crescita elevata i terreni vengono addizionati con ferro. • I vaccini tradizionali non inducono elevate quantità di anticorpi anti IRP. • I vaccini tradizionali contengono antigeni capsulari ed il tossoide della leucotossina Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Vaccini IRP • La Tecnologia IRP prevede di far crescere M. haemolytica in carenza di ferro, al fine di fare esprimere elevate quantità di Iron Regulated Proteins. • Gli animali immunizzati con questi vaccini saranno protetti in modo elevato nei confronti di M. haemolytica, nei confronti di tutti i sierotipi, in quanto: Mannheimia (Pasteurella) haemolytica Vaccini IRP Gli anticorpi anti IRP, indotti dalla vaccinazione si legano agli antigeni IRP, espressi sulla superficie batterica M. haemolytica NON è in grado di assorbire il ferro Vaccini M. haemolytica NON SI MOLTIPLICA M. haemolytica NON PRODUCE LEUCOTOSSINA Vaccini tradizionali BOVINE DA LATTE Piani vaccinali - Schema n° 1 Prevalenza dell’infezione Positività elevata per IBR, BVD, VRSB e Mannheimia haemolytica Anamnesi Ipofertilità e forme respiratorie nei giovani e negli adulti Obiettivo Controllare le patologie e ridurre la prevalenza delle infezioni (no eradicazione per IBR) BOVINE DA LATTE Piani vaccinali - Schema n° 1 Vitelli (a partire da 14gg a 1 mese di vita) 1a vaccinazione Vaccino IBR (PI3) intranasale + Vaccino VRSB parenterale (+PI3+ M. haemolytica) 1a vaccinazione (dopo 21-28 gg) Vaccino IBR (PI3) intranasale + Vaccino VRSB parenterale (+PI3+ M. haemolytica) BOVINE DA LATTE Piani vaccinali - Schema n° 1 Manzette (a partire da 4/6 mesi di vita), manze e vacche 1a vaccinazione Vaccino IBR / PI3/ BVD / VRSB intramuscolare 2a vaccinazione (dopo 21-28 gg) Vaccino IBR / PI3 / BVD /VRSB intramuscolare In seguito: Richiamo (ogni 6 mesi) Vaccino IBR / PI3 / BVD / VRSB intramuscolare Nb: gli animali che ricevono la prima vaccinazione BVD alla vaccinazione di richiamo semestrale, vanno sottoposti a richiamo con BVD dopo 21-28 gg BOVINE DA LATTE Piani vaccinali - Schema n° 2 Prevalenza dell’infezione Positività elevata per IBR, BVD e +/- per VRSB Anamnesi Ipofertilità, e forme respiratorie nei vitelli Obiettivo Controllare le patologie, ridurre la prevalenza delle infezioni e avviare un piano di controllo ed eradicazione dell’IBR BOVINE DA LATTE Piani vaccinali - Schema n° 2 Vitelli (a partire da 14gg a 1 mese di vita) 1a vaccinazione Vaccino IBR marker intranasale + Vaccino VRSB parenterale o I.N. (+PI3 + M. haemolytica) 2a vaccinazione (dopo 21-28 gg) Vaccino IBR marker intranasale o intramuscolare + Vaccino VRSB parenterale (+PI3 + M. haemolytica) BOVINE DA LATTE Piani vaccinali - Schema n° 2 Vitelli (a partire da 4/6 mesi di vita) + manze e vacche 1a vaccinazione Vaccino IBR marker I.M. + vaccino BVD intramuscolare 2a vaccinazione (dopo 21-28 gg) Vaccino IBR marker I.M. + vaccino BVD intramuscolare In seguito: Richiamo (ogni 6 mesi) Vaccino IBR intramuscolare + vaccino BVD intramuscolare (ogni 6 mesi) Vaccino VRSB+PI3+ M. haemolytica La scelta del piano vaccinale BOVINI DA CARNE LINEA VACCA VITELLO VITELLO A “CARNE BIANCA” VITELLO A “CARNE ROSSA” (VITELLONE) I PATOGENI PIU’ IMPORTANTI IBR VRSB PI3 BVD Mannheimia (Pasteurella) haemolytica La scelta del piano vaccinale BOVINI DA CARNE • Protezione precoce • Ampio spettro • Maneggevolezza VACCINI VIVI (POLIVALENTI) Almeno all’arrivo in allevamento