“Difendiamo l’ambiente da 30 anni” Ecomondo 2014 (L’economia del riciclo dei rifiuti: dimensioni economiche, problematiche e proposte di sviluppo) Convention 2009 2014 Rimini 5 novembre 1 I risultati di 30 anni di Consorzio Rigenerazione 4.500 Olio Base Prodotti Energetici Acqua e slops 2490 kton 1210 kton 800 kton Prodotti Energetici 540 kton kton Combustione Raccolta 5.070 kton 540 kton Termodistruzione 28 kton 3,0 mld€ Di minori importazioni di crude oil Sostenibilità in termini di risparmio di: Water footprint (consumo idrico) – 2,3 mld mc; Material footprint (consumo di Materia) – 6,4 mln ton; Land footprint (consumo di suolo) – 7306 ettari; Carbon footprint - 1,1 mln ton di CO2 equivalente 2 2 Scenario in forte evoluzione: 10 anni di prezzi in crescita 1400 1200 $/ton 1000 800 €/ton 600 400 200 0 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 Base lubrificante di riferimento (SN 150 low): Un trend crescente del prezzo che si sta stabilizzando su valori alti (più del doppio in 10 anni) 3 3 2011 396 2010 394 2007 431 2006 436 2005 450 398 537 2004 499 542 2003 555 2002 552 573 600 586 603 750 650 Il contesto macro dei lubrificanti è in contrazione 2012 2013 300 150 0 2000 2001 2008 2009 Il mercato dei lubrificanti è in calo strutturale, non si tornerà più alle 650.000 ton del 2000, la stima per il 2014 è di 400.000 ton. Potenzialmente non potremo più raccogliere 300.000 ton di olio usato ma 180.000, una contrazione del 40% che riduce l’impegno impianti delle raffinerie di rigenerazione a poco più del 50% 4 4 Scenario in forte evoluzione: Contrazione dei Volumi 350 300 250 Ou prodotto 200 Ou raccolto 150 100 50 0 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 Olio usato in Italia (kton): L’olio usato prodotto è sceso dalle 300.000 ton del 2000 alle 180.000 del 2013 (-40%). Il Consorzio ha intercettato percentuali crescenti di questo rifiuto 5 5 2011 58,2 2010 60 59,3 65,3 60,7 70 66,0 80 74,9 2005 80,3 84,1 2004 82,3 84,0 86,6 90 88,3 91,0 100 99,1 Le Raffinerie non hanno da saturare gli impianti 2012 2013 50 40 2000 2001 2002 2003 2006 2007 2008 2009 Raffinerie di rigenerazione (%) : Il calo strutturale dell’olio usato raccoglibile riduce l’utilizzo degli impianti, impedisce di crescere nel mercato e fa aumentare i costi. 6 6 Quanto olio usato manca? 140 120 100 80 60 40 20 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 La contrazione continua della disponibilità di olio usato ha portato a 120.000 ton la quantità che manca a saturare la capacità degli impianti (kton) 7 7 Uno scenario in movimento Lo scenario è cambiato sia per effetto della dinamica rialzista dei prezzi internazionali dell’olio base, che per una domanda di olio usato superiore all’offerta. Questi trend hanno fatto crescere il valore del rifiuto allargando all’Europa la platea degli interessati e modificato i relativi equilibri. La rigenerazione nazionale non ha potuto conseguire interamente i margini ottenibili dalla dinamica positiva dei prezzi degli oli base, in quanto gli extracosti legati alla bassa saturazione degli impianti (poco sopra il 50% della capacità), hanno ridotto fortemente quei benefici Il sistema aveva bisogno di nuove regole, perché il contesto di filiera stava mettendo in crisi due i elementi cerniera del nostro lavoro: • il ruolo di sostentamento della raccolta esercitata dal Consorzio, • defiscalizzazione prima e corrispettivo dopo alla rigenerazione che hanno di fatto impedito un equilibrio economico autonomo del comparto. 8 8 Uno scenario in movimento Le normative antitrust vanno applicate anche ad un’attività socialmente significativa come la raccolta del rifiuto olio usato e la posizione dominante del Consorzio era un potenziale elemento di conflitto: ci imponeva la ripartizione dell’olio usato tra tutte le imprese che lo richiedevano; una sorta di «obbligo a contrarre», un danno per la rigenerazione nazionale in un mercato già di per se in forte contrazione. Paradossalmente, proprio la concentrazione della disponibilità di olio usato sul Consorzio, che aveva garantito la crescita delle imprese della filiera, rappresentava il vincolo alle possibilità di sviluppo delle imprese stesse. Era indispensabile razionalizzare la filiera e rimodellare il sistema operativo favorendo lo sviluppo della concorrenza, ma tenendo ovviamente conto della natura del "prodotto" da gestire sulla base di una superiore esigenza d’interesse generale: la tutela dell'ambiente. 9 Il nuovo modello operativo COOU Idea base: confermare al COOU il compito di assicurare ed incentivare la raccolta, collocando sul terreno della libera contrattazione tra gli operatori le attività di acquisto-cessione degli oli usati. Per mantenere in equilibrio il sistema in ogni condizione al contorno, il Consorzio si è impegnato ad intervenire in via sussidiaria, nei casi di "fallimento del mercato" garantendo il "servizio universale“. Punto cardine le funzioni di controllo sugli operatori del settore, il monitoraggio dei punti di generazione degli oli usati e della logistica del rifiuto, la sorveglianza sulle autorizzazioni rilasciate dalle Autorità competenti e la segnalazione d’irregolarità, inadempimenti.. Con l’adozione di questo nuovo modello, sarà il mercato a stabilire quando sia necessario che il Consorzio svolga il suo ruolo di sussidiarietà verso la raccolta e la rigenerazione. Il Consorzio continuerà a lavorare per migliorare la difesa dell’ambiente dall’inquinamento da olio usato, garantendo a Cittadini e Consorziati una gestione accorta delle risorse economiche. 10 10 Implementazione del monitoraggio dei punti di generazione degli oli usati Cross check dati PRODUTTORE -Lube: tipo e kg -Ou: Cer e kg -indica Raccoglitore fidelizzato Banca dati Coou recupero La richiesta della presa arriva direttamente al RACCOGLITORE FIDELIZZATO Portale coou La richiesta della presa arriva dal Portale COOU al RACCOGLITORE + vicino PRODUTTORE inserisce -Lube: tipo e kg -Ou: Cer e kg -NON indica Raccoglitore Banca dati Coou Cross check dati 11 recupero