COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO Sinergia Azove-FriulAdria Crédit Agricole per facilitare gli investimenti produttivi e l’accesso al credito degli allevatori veneti Padova, 23 novembre 2015 - L’imminente apertura dei bandi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 è un’opportunità che anche gli allevatori veneti vogliono cogliere per finanziare gli investimenti strutturali, aumentare la capacità produttiva e migliorare ulteriormente il benessere degli animali. Del tema si è parlato nei giorni scorsi a Padova durante il convegno dal titolo “Investimenti, opportunità di finanziamento e credito agevolato per le imprese zootecniche del bovino da carne del Veneto”, organizzato da Azove (Organizzazione Produttori del Veneto) in collaborazione con FriulAdria Crédit Agricole, la banca che sta sempre più diventando un punto di riferimento specializzato per gli operatori del settore agroalimentare. Oltre un centinaio gli allevatori presenti soci di Azove che, nel 2014, ha fatturato oltre 130 milioni di euro. Interessante, in particolare, la possibilità emersa per le aziende zootecniche della regione di richiedere all’istituto di credito l’anticipo dei contributi del Piano di Sviluppo Rurale (i cui bandi, già approvati dalla giunta regionale, verranno pubblicati entro il mese di dicembre) attraverso forme tecniche di finanziamento studiate appositamente da FriulAdria per gli allevatori. La Banca, attraverso il responsabile agroalimentare Andrea Ceccato, ha illustrato una serie di forme agevolative e la possibilità di cofinanziare i progetti, anche per quel che riguarda la realizzazione di piccoli impianti a biogas con uso prevalente di reflui zootecnici (una tra le tipologie di investimento finanziabili contemplate nel Piano di Sviluppo Rurale). Il presidente di Azove Fabio Scomparin, partendo dall’analisi delle difficoltà che da tempo investono il settore, accentuate dalle recenti campagne mediatiche che hanno ancora una volta denigrato le carni rosse, ha evidenziato l’importanza dell’aggregazione tra i produttori non solo per realizzare economie di scala ma anche per essere più incisivi sul mercato. A tal proposito sempre più necessaria risulta la comunicazione per far conoscere al consumatore provenienza e caratteristiche qualitative delle carni. Attività questa svolta da Azove attraverso l’adesione al marchio QV Qualità Verificata della Regione Veneto, riconosciuto dalla Comunità Europea, che, inserito ad oggi in circa 70 punti vendita della GDO, è apprezzato e riconosciuto dagli operatori e dai consumatori. Tempi e priorità dei nuovi bandi del Psr sono stati al centro dell’intervento del rappresentante della Regione Veneto, Alberto Zannol, mentre il professor Pierluigi Navarotto, già ordinario alla Facoltà di Medicina Veterinaria all’Università di Milano, ha illustrato gli aspetti tecnici di realizzazione e funzionamento degli impianti di biogas con uso prevalente di reflui zootecnici, soffermandosi in modo particolare sulla economicità degli stessi, che può tradursi in una integrazione di reddito necessaria a garantire il mantenimento dell’attività della filiera. Aspetto importante, quest’ultimo, in quanto consente ai consumatori italiani di poter trovare ancora carne proveniente da animali allevati in Italia. Ufficio Stampa Flavio Mariuzzo Servizio Relazioni Esterne e Media – FriulAdria Crédit Agricole – Tel. 0434.233137 mob. 340 0841572 mail: [email protected] www.friuladria.it