Women empowerment e sicurezza alimentare: a margine delle recenti iniziative internazionali Prof. Barbara Pozzo Ordinario di diritto privato comparato Indice 1. Il concetto di «Women empowerment» 2. Il contesto internazionale: Millenium Development Goals Le tre crisi: agricola, finanziaria, ecologica 3. Femminizzazione dell’agricoltura 4. La proprietà della terra 5. Un circolo vizioso 6. Le Riforme 7. Conclusioni 2 Women empowerment to empower : “conferire o attribuire poteri”, “mettere in grado di”, “dare autorità a”, “accrescere in potere”. processo che va aldilà di quello di emancipazione destinato a modificare le relazioni di potere nei diversi contesti del vivere sociale e personale volto in particolare a fare in modo che le donne siano ascoltate, che le loro conoscenze ed esperienze vengano riconosciute che le loro aspirazioni, i loro bisogni, le loro opinioni e i loro obiettivi siano presi in considerazione; che possano partecipare ai processi decisionali in ambito politico, economico e sociale. 3 Women empowerment Varie Dichiarazioni delle Nazioni Unite e di governi nazionali Empowerment of women «Is not only a priority goal in itself but an intrinsic human right» «It is recognised also because it has an instrumental value and is a condition for society to benefit from the increased contribution of women to food security and adequate nutrition» 4 Il contesto internazionale I millenium development goals Le tre crisi del mondo attuale 1. prezzi alimentari 2. finanziaria ed economica 3. ecologica 5 Millenium development goals gli Obiettivi di sviluppo del Millennio Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, firmata nel settembre del 2000 otto obiettivi che tutti i 191 stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere per l'anno 2015. 6 Millenium development goals Otto obiettivi: sradicare la povertà estrema e la fame rendere universale l'istruzione primaria promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne ridurre la mortalità infantile migliorare la salute materna combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie garantire la sostenibilità ambientale sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo 7 Le tre crisi 1. Crisi dei prezzi dei prodotti alimentari Biocarburanti Fondo Monetario Internazionale: la produzione di etanolo derivato dal mais negli Stati Uniti ha contribuito perlomeno all’aumento del 50% della domanda di mais a livello mondiale negli ultimi tre anni. Il prezzo del mais è cresciuto vertiginosamente. È aumentato il prezzo dei mangimi È aumentato il prezzo anche di altre colture, soprattutto semi di soia, perché gli agricoltori sono passati a coltivare il mais. 8 Le tre crisi 1. Crisi dei prezzi dei prodotti alimentari L’impatto della crisi sulle donne è maggiore: Anche quando le donne producono cibo, l’allocazione del cibo può sfavorirle a causa delle tradizioni che ritengono il valore dell’uomo superiore a quello delle donne «The ability to access food depends on power—power to produce, power to purchase, and power to access food in intra-household allocation mechanisms. When women have less power than men, this translates directly into weaker access to food» Malnutrizione delle donne ha ripercussioni sulla famiglia nel suo insieme e sulle future generazioni. 9 Le tre crisi 2. Crisi economica e finanziaria Nei Paesi poveri, che non hanno contribuito ad alimentarla, si assomma a quella dei prezzi alimentari Sono diminuiti gli investimenti stranieri Soprattutto in Africa La crisi ha un impatto maggiore sulle donne: Sono le prime a perdere il lavoro e a subire tagli al salario o l’imposizione di un più alto numero di ore lavorative 10 Le tre crisi La «resilienza» delle donne “This is not contradicted by findings in some regions that, compared to women, men’s self-esteem is more likely to be diminished by the loss of employment or reduced salary, resulting in higher incidence of male depression and/or alcoholism in times of crisis. Women, on the other hand, have generally not exhibited the same reactions when required to adjust to new conditions, even if it implies moving to lowerpaying occupations, working longer hours, or accepting degraded working conditions. The burdens imposed on them in times of crisis have been especially significant, because of what is perceived to be their better “resilience”—an ability to cope that has often served, unfortunately, as a justification for inordinate impositions and sacrifices”. 11 Le tre crisi 3. Crisi ecologica Cambiamenti climatici Impatto sull’agricoltura e sulla pesca Si ritiene che nel 2050 la malnutrizione infantile potrebbe aumentare del 20% a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici Impatto soprattutto su donne e bambine: «both because of the increased proportion of women among small-scale food producers, and because of their unequal bargaining power within household» 12 La «femminizzazione» dell’agricoltura Feminization of agricolture Suddivisione dei lavori ha portato nei paesi in via di sviluppo ad una «femminizzazione dell’agricolutra» Gli uomini (che sono i primi a ricevere un’educazione) appena possono cercano lavoro al di fuori del settore agricolo: manifatture o industrie una buona parte del lavoro femminile è dedicato all’agricoltura le donne sono coinvolte in tutte le fasi della produzione alimentare. 13 La «femminizzazione» dell’agricoltura Feminization of agricolture Nelle aree dove gli uomini emigrano verso le città alla ricerca di lavoro, la proporzione di fattorie e famiglie gestite da donne è in rapida crescita. “la femminizzazione dell’agricoltura” implica però spesso una “femminizzazione della povertà” 14 La «femminizzazione» dell’agricoltura I dati censiti disponibili mostrano che in molte regioni del mondo una fattoria su cinque è gestita dalle donne. Anche questa cifra probabilmente sottovaluta in modo significativo la proporzione di donne proprietarie e di imprenditrici agricole. Spesso il maschio ufficialmente riconosciuto come “capo famiglia” viene considerato il “capo del fondo agricolo” anche quando le donne sono responsabili del lavoro giornaliero e della conduzione del fondo 15 La «femminizzazione» dell’agricoltura Le donne svolgono la maggior parte del lavoro di semina, ripulitura dalle erbacce, concimazione e raccolta delle coltivazioni principali - riso, frumento e mais – che contribuiscono al 90 percento alla dieta degli agricoltori poveri. Il contributo delle donne alle coltivazioni secondarie, come i legumi e le verdure, è ancora maggiore. Molte di queste vengono prodotte negli orti domestici e curate quasi esclusivamente dalle donne. 16 La «femminizzazione» dell’agricoltura Gli orti come strumento di sostentamento delle famiglie più povere: sono spesso molto produttivi e notevolmente importanti per il benessere nutrizionale ed economico. Studio della FAO Nigeria orientale gli orti domestici che rappresentavano solo il 2 percento delle terre della famiglia rendevano la metà della produzione totale dell’intera fattoria. Indonesia gli orti domestici producono più del 20 percento del reddito familiare e il 40 percento del fabbisogno alimentare domestico. 17 La proprietà della terra Il contributo delle donne alla produzione di cibo e alla sicurezza alimentare sarebbe molto maggiore se le donne stesse potessero usufruire di accesso adeguato alle risorse e ai servizi essenziali. Gli studi indicano che le donne utilizzano quasi tutto il loro reddito derivante dalla produzione agricola e dall’artigianato per far fronte alle necessità familiari. Gli uomini utilizzano almeno il 25 percento del loro reddito per altri scopi. 18 La proprietà della terra In molte società la tradizione e le leggi vigenti impediscono alle donne di diventare proprietarie della terra. Senza la terra che serve da garanzia, le donne sono tagliate fuori anche dall’accesso al credito e, senza questo, spesso non possono comprare materiali essenziali, come le sementi, gli attrezzi, i fertilizzanti – o investire nell’irrigazione e nel miglioramento della terra. 19 Circolo vizioso Ostacoli Impossibilità di accesso al titolo proprietario Limiti di accesso alle linee di credito Difficoltà di «farsi ascoltare» all’interno della famiglia Vantaggio dei ragazzi rispetto alle ragazze nel ricevere un’educazione Limiti nell’educazione comportano difficoltà di accesso ad una adeguata informazione anche sulle possibilità messe a disposizione dalle Istituzioni per migliorare la situazione esistente Limitazione all’indipendenza economica Riduzione all’accesso ad una nutrizione adeguata per sé e la propria famiglia 20 Riforme Molti Stati asiatici hanno modificato la legislazione in materia di successioni negli ultimi 50 anni favorendo l’accesso delle donne alla proprietà Le Nazioni Unite, così come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, altre Banche localizzate hanno incentivato le riforme nel settore dell’accesso alla proprietà Tuttavia, ancora oggi nella maggior parte degli ordinamenti asiatici le donne subiscono forti restrizioni nella successione della proprietà immobiliare: Pakistan e Bangladesh prevedono le limitazioni più vistose 21 India Indian Succession Act 1956 Introduce uguaglianza totale tra uomini e donne, ad eccezione dei campi agricoli Indian Succession Act 2005 Introduce uguaglianza totale tra uomini e donne Tuttavia: Nella pratica, nelle zone rurali le donne rinunciano al loro diritto al fine di poter continuare ad avere buone relazioni sociali, di poter continuare a vedere i genitori Oppure accettano una somma forfettaria al posto dell’immobile 22 Cina Tradizionalmente le donne sono sfavorite nell’acquisto dei fondi agricoli per via successoria Dalla grande Riforma Agraria del 1950, gradualmente si sta facendo strada il principio dell’uguaglianza Tuttavia: Ma nella Cina rurale, spesso le antiche tradizioni sopravvivono a svantaggio delle donne 23 Nepal Diverso approccio A partire dal 2006 Le tasse successorie sono minori se l’immobile viene registrato a nome di una donna Lieve miglioramento 24 Una felice eccezione: il Bhutan Unica grande eccezione: Bhutan Le norme tradizionali prevedono la successione matrilineare La terra passa dalla madre alla figlia Il Bhutan ha introdotto gross national happiness (GNH) , al posto del gross national product (GNP): la felicità interna lorda (FIL) al posto del prodotto interno lordo (PIL) per misurare I criteri presi in considerazione sono la qualità dell'aria, la salute dei cittadini, l'istruzione, la ricchezza dei rapporti sociali 25 Una felice eccezione: il Bhutan Secondo l’approccio classico: Il Bhutan è uno dei paesi più poveri dell'Asia, con un PIL pro capite di 2088 dollari (2010). Secondo il GNH è la nazione più felice del continente e l'ottava del mondo. 26 Altre riforme Microcredito, al posto di finanziamenti delle Banche Instituzionali Piani di divulgazione delle informazioni 27 Altre riforme: la valutazione rurale partecipativa Partipatory Rural Appraisal/Assessment (PRA) Lo sviluppo di politiche agricole migliori richiede informazioni dettagliate non solo su ciò che gli uomini e le donne rurali fanno su scala nazionale, ma anche sulle differenze da villaggio a villaggio e su come la popolazione rurale percepisce i problemi a cui deve far fronte e le strategie per eliminarli. Le informazioni di questo tipo si possono ottenere solo coinvolgendo uomini e donne che vivono in zone rurali nelle analisi e nella pianificazione, usando tecniche come la valutazione rurale partecipativa (PRA). 28 Altre riforme: la valutazione rurale partecipativa La PRA si basa sulla conoscenza e l’esperienza delle donne e degli uomini a livello di villaggio, usando strumenti come il calendario stagionale, i profili di attività giornaliera e le mappe delle risorse familiari e dei villaggi. L’esperienza mostra che la PRA può far luce non solo su dove esistono i problemi ma anche su come risolverli 29 PRA in Etiopia Dopo aver appreso che le donne lavoravano un numero di ore maggiore rispetto agli uomini, un progetto di formazione divulgativa in Etiopia ha deciso di tenere sessioni di formazione nei villaggi per organizzare i tempi delle donne molto occupate. La classifica delle priorità ha aiutato gli agenti divulgativi delle organizzazioni internazionali ad identificare gli argomenti da approfondire di maggior interesse per le donne. Più informazione più potere 30 PRA in India La valutazione PRA ha rivelato che l’aumento della produzione di pollame, che è controllata dalle donne, ha migliorato sia il livello della nutrizione familiare che il risparmio. L’aumento di greggi di capre, d’altro canto, ha ostacolato gli sforzi per migliorare l’istruzione delle donne, poiché le ragazze venivano sottratte alla scuola per occuparsi dei greggi più numerosi. Basandosi su questa informazione i responsabili del progetto hanno indirizzato la loro attenzione alla produzione di pollame. 31 Conclusioni Le riforme solo per le donne non portano sempre ai risultati migliori Le grandi riforme legislative non riescono a spiazzare le vecchie tradizioni in assenza di un percorso di autocoscienza Riforme inclusive, che portano gli uomini a riflettere assieme alle donne sui problemi concreti e a come affrontarli 32 33 Grazie.