l’impegno legislativo dell’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna Le politiche europee Tenuto conto di milioni di cittadini europei che si prendono cura di propri cari non autosufficenti e bisognosi di cure a lungo termine (vedi ricerca EUROFAMCARE), nel 2007, i Ministri europei della occupazione e gli affari sociali (EPSCO), hanno indicato il sostegno per l'assistenza informale come una delle massime priorità dell'UE invitando quindi i capi di stato dei paesi membri a mettere in campo azioni di sostegno a partire da tale data si è costituito l’intergruppo del parlamento europeo sui carer, si sono sviluppate in molti paesi membri giornate di sensibilizzazione sul ruolo dei carer - i cosiddetti Carer/Caregiver Days- ed ha preso corpo la preparazione di una Carta Europea dei diritti del carer/caregiver). Le politiche europee I successivi dibattiti sulle politiche europee (es migrazione, formazione, occupazione, nuove tecnologie, associazionismo familiare ecc…) hanno costantemente tenuto conto delle problematiche e degli impatti rispetto ai carer, Nella maggior parte dei paesi europei, infatti, gran parte della assistenza a lungo termine a persone non autosufficienti ed in particolare ad anziani è fornito da caregiver informali. CAREGIVER e NON AUTOSUFFICIENZA In Italia : •1 famiglia su 10 ha almeno un componente con problemi di disabilità •su un totale di circa 2.800.000 non autosufficienti, 2.600.000 vivono a casa. •di questi, il 44% non è in condizione di uscire di casa senza aiuto e 500.000 sono allettati •l’80% delle famiglie con persone disabili non risulta assistita da servizi pubblici RUOLO STRATEGICO DEI CAREGIVER FAMILIARI NEL SISTEMA DI WELFARE Caregiver di adulti disabili in Emilia Romagna In Emilia Romagna :12,5% (10,7% in Italia) delle donne e 8% (6,2% in Italia) degli uomini di età compresa tra i 15 e i 64 anni sono caregiver di adulti disabili La maggiore concentrazione è nella fascia di età 45-64 anni Vasco Errani, 2008 «Insisto su un punto, ossia sull’esigenza di un nuovo discorso comunitario, anche nella nostra regione. Un discorso comunitario che promuova coesione, che contrasti le insicurezze, che si regga su un lavoro culturale forte e visibile, che produca senso comune e motivazioni. C’è dunque un grande bisogno di ripensare a fondo l’impianto del nostro welfare, e fare una buona manutenzione sarebbe cosa del tutto insufficiente. Da qui nasce l’idea di un patto da proporre alla società regionale, un patto per la qualità dei servizi, per sostenere le famiglie, per rafforzare fiducia e sicurezza». Piano sociale e sanitario regionale Le problematiche relative alla difficoltà ad accedere alle risorse ed opportunità esistenti, sono quelle che causano esclusione ed isolamento. Sono difficoltà connesse all’impegno di cura che molte famiglie devono sostenere in relazione al costante aumento della non autosufficienza, la quale rappresenta un’altra delle sfide contemporanee per un welfare avanzato. Piano sociale e sanitario regionale Area Anziani: Obiettivi e azioni Sviluppare la domiciliarità, valorizzare il lavoro di cura e sostenere le famiglie — garantire a familiari e care-givers servizi di sostegno omogenei in tutto il territorio regionale: percorsi e strategie informative efficaci, interventi terapeutici, servizi di sollievo, aiuto nell’assistenza, supporto economico, l’offerta di punti di ascolto, di momenti di consulenza, di attività di piccoli gruppi e di gruppi di sostegno e/o di auto-aiuto. Indicazioni attuative del piano sociale e sanitario per gli anni 2013 - 14 Fragilità La necessità di garantire sistemi locali di sostegno e riferimento per le persone non autonome e fragili rappresenta una assoluta priorità. Vi è infatti una parte della popolazione che per età, per condizioni fisiche precarie, per patologie psichiatriche, per difficoltà economiche, fragilità o assenza dei rapporti parentali o amicali, sono particolarmente vulnerabili, non autonome e a rischio di istituzionalizzazione. … Rappresenta un elemento importante la conclusione della riflessione avviata sulle forme di sostegno ai caregiver e delle possibili azioni per la qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari, al fine di fornire elementi ed indicazioni per consolidare e diffondere le buone pratiche già ampiamente diffuse nel territorio regionale. Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Finalità riconoscere il ruolo ed il contributo caregiver familiare; aumentare la consapevolezza sociale del valore rappresentato dalle azioni del caregiver familiare verso le persone assistite e verso la comunità; definire i servizi e le azioni di supporto al caregiver familiare; integrare l’attività del caregiver familiare nell’ambito del sistema regionale degli interventi sociali e sanitari; sostenere il riconoscimento e tutelare i diritti del caregiver familiare. Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Definizione e funzioni del caregiver familiare Caregiver familiare è il familiare, il convivente, l’amico che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, viene in aiuto, in via principale, ad una persona cara non autosufficiente, non in grado di prendersi cura di sé per motivi cognitivi o per specifiche limitazioni fisiche o psichiche . L’aiuto del caregiver familiare può essere più o meno continuo e può assumere varie forme . Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Libera scelta e rapporto con i servizi sociali e sanitari Garanzia di informazione da parte dei servizi sociali dei Comuni e dei servizi delle Aziende sanitarie Il caregiver familiare esprime la disponibilità a svolgere la propria attività volontaria e di avvalersi di supporti formativi e della integrazione con i servizi sociali e sanitari. Le attività di assistenza e cura di cui il caregiver familiare è disponibile a farsi carico, sono convenute con il responsabile del caso della persona assistita. Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Libera scelta e rapporto con i servizi sociali e sanitari Il caregiver familiare sottoscrive il PAI, per assumere la responsabilità della sua attuazione, per quanto di propria competenza. Il responsabile del caso attesta la funzione di caregiver familiare. Le attività di assistenza del caregiver familiare saranno supportati da specifica formazione e validazione delle competenze acquisite. Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Interventi a favore del caregiver familiare Comuni e le AUSL assicurano al caregiver familiare: Informazione ed orientamento Formazione Supporto all’analisi multidimensionale dei bisogni del caregiver e della persona assistita Definizione delle responsabilità di cura nell’ambito del PAI della persona assistita Sostituzione a fronte di emergenze (cioè situazioni di oggettiva impossibilità da parte del caregiver familiare a prestare le attività di assistenza e cura) Sollievo Supporto psicologico Partecipazione a gruppi di auto mutuo aiuto di caregiver familiari. Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Interventi da approfondire copertura previdenziale e assicurativa del caregiver deducibilità fiscale e credito d’imposta, relativamente alle spese sostenute dal caregiver familiare per l’ assistenza e cura del proprio caro aggiornamento delle normative sugli assegni di cura, sul FRNA, sull’accreditamento, per favorire e sostenere i caregiver familiari. copertura dei costi per l’assicurazione contro gli infortuni e per la copertura della responsabilità civile dei caregiver familiari che operano nell’ambito dei PAI. Rete di sostegno al caregiver familiare Responsabile del caso per definizione del bisogno, PAI e interventi di supporto Responsabile delle cure sanitarie per assistenza sanitaria di base del familiare assistito, attivazione dell’a.d.i. ed eventuale a.p.d., validazione delle competenze Servizi a livello distrettuale per la formazione, ricerca, selezione, assunzione o somministrazione di lavoro regolare di assistenti familiari . Guide informative relative a servizi e iniziative pubbliche e private a sostegno del caregiver familiare . Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Riconoscimento delle competenze acquisite Per favorire la valorizzazione professionale, l’accesso o il reinserimento lavorativo del caregiver familiare, l’esperienza maturata nell’attività di assistenza e cura prestata in qualità di caregiver familiare potrà essere riconosciuta secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 16 gennaio 2013 n°13. Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Azioni di sensibilizzazione : giornate del caregiver familiare la Regione Emilia Romagna istituisce i Caregiver Day : giornate dedicate alle persone che offrono assistenza e cura. I Caregiver Day avranno cadenza annuale, saranno articolati in iniziative locali la Regione documenterà permanentemente le diverse iniziative locali e valorizzerà le buone pratiche, La Regione e gli Enti locali terranno conto delle risultanze di tali iniziative per le attività di programmazione, nella visione del sostegno, qualificazione ed empowerment del caregiver familiare e della comunità di cura. Progetto di legge regionale Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare Empowerment e partecipazione la Regione Emilia Romagna promuove e facilita, a livello regionale e a livello locale, l’associazionismo dei caregiver familiari. la Regione garantisce la partecipazione di rappresentanze associative dei caregiver familiari alla concertazione per la programmazione dei Piani di zona distrettuali per la salute e il benessere sociale.