Ricerca
Elisabetta Palumbo
LCA dei solai
in laterocemento
In un’ottica di sostenibilità ambientale, la progettazione e la costruzione di soluzioni tecniche
di solaio non possono prescindere dalla valutazione dei requisisti energetici e di impatto a essi
connessi. Attraverso l’applicazione del metodo LCA, sono messe a confronto le prestazioni
ambientali di alcune delle tipologie di solai oggigiorno di maggior impiego nel settore
delle costruzioni
N
ella pratica costruttiva italiana, la maggior parte delle
strutture orizzontali e inclinate è realizzata con solai in
laterocemento.
Gli studi sperimentali sui numerosi aspetti che devono essere
considerati durante la progettazione dei solai – dalla rispondenza in termini statici, di resistenza al fuoco e di isolamento termoacustico alle odierne normative tecnico-prestazionali, al controllo delle operazioni esecutive – negli ultimi anni sono stati
affiancati da ricerche sulle prestazioni energetico-ambientali
delle diverse soluzioni oggi disponibili, valutate nell’arco del loro
ciclo di vita.
In un’ottica di sostenibilità ambientale, la progettazione e l’esecuzione/costruzione di soluzioni tecniche di solaio, così come
degli altri componenti dell’edificio, non possono prescindere
dalla valutazione dei requisisti energetici e di impatto ad essi
connessi. I risultati di una valutazione Life Cycle Assessment (acronimo in inglese LCA) applicata ad un elemento tecnico permettono di capire le ricadute che esso, e l’edificio nel quale è inserito, hanno sull’ambiente, con riferimento ad aspetti quali il cambiamento climatico, le emissioni in aria, acqua e suolo, i danni
sulla salute umana, il consumo di risorse non rinnovabili.
Uno dei fondamenti dell’architettura durevole, nel senso francese del termine, dove durable implica sostenibile, è proprio quello di
adoperare elementi longevi con un lungo ciclo di vita.
Se l’obiettivo che si vuole perseguire è quello di realizzare architetture che consumino poco, i cui materiali siano di basso impegno energetico – ovvero con ridotta o controllata quantità di
energia necessaria per la loro produzione – e che abbiano un
ridotto impatto ambientale e risultino affidabili nel lungo periodo, le strategie operative da intraprendere devono essere volte
48
all’innovazione e alla qualificazione ambientale dei materiali e
dei prodotti utilizzati più diffusamente nella corrente pratica
costruttiva.
L’obiettivo del presente studio è volto a delineare un profilo
energetico-ambientale delle soluzioni di solaio in laterocemento
più diffuse nel settore costruttivo italiano, attraverso una analisi
LCA di tutti i materiali e i prodotti che le costituiscono: una
valutazione “dalla culla alla tomba”, dalla estrazione delle materie prime al fine vita, passando per tutte le tappe intermedie che
connotano lo specifico sistema costruttivo in quanto tale (produzione, costruzione, manutenzione e fine vita).
Un profilo di questo tipo permette al progettista, integrandolo
con le valutazioni relative ai consumi in fase d’uso in un preciso
progetto e contesto climatico, di operare scelte progettuali più
attente al rispetto dell’ambiente.
1
Categorie di danno e di impatto utilizzate dal metodo Eco-Indicator 99.
Categorie di danno
Categorie di impatto
SALUTE UMANA
sostanze cancerogene
allergeni respiratori organici
allergeni respiratori inorganici
cambiamenti climatici
assottigliamento dello strato di ozono
radiazioni ionizzanti
QUALITÀ DELL’ECOSISTEMA
acidificazione/eutrofizzazione / ecotossicità
occupazione e riconversione del suolo
IMPOVERIMENTO DELLE RISORSE
consumo di minerali
combustibili fossili
CIL 127
1a. Solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi interposti in laterizio
1b. Solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti
Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio
solaio a travetti
in cls precompresso
solaio a travetti tralicciati
Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio
1
2 3
4
5
1
2 3
(misure in cm)
Legenda
1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm
2. rete elettrosaldata
3. armatura aggiuntiva in tondino di
acciaio
4. blocco per solaio in laterizio
5. travetto tralicciato in
laterocemento su fondello in laterizio
4
5
(misure in cm)
Scheda tecnica
Altezza
Peso
Luce massima
0,24
279
5,3
m
kg/m2
m
1c. Solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio
Legenda
1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm
2. rete elettrosaldata
3. armatura aggiuntiva in tondino di
acciaio
4. blocco per solaio in laterizio
5. travetto in calcestruzzo armato
precompresso
Scheda tecnica
Altezza
Peso
Luce massima
0,24
303
5,3
m
kg/m2
m
1d. Solaio gettato in opera con elemendi di laterizio
Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio
solaio a lastra
solaio gettato in opera
Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio
1
2
3
4
5
1
(misure in cm)
Legenda
1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm
2. rete elettrosaldata
3. armatura aggiuntiva in tondino di
acciaio
4. elemento di alleggerimento in
laterizio
5. lastra precompressa in
calcestruzzo irrigidita da tralicci
metallici
Scheda tecnica
Altezza
Peso
Luce massima
2 3
4
5
(misure in cm)
0,24
396,5
5,3
m
kg/m2
m
Legenda
1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm
2. rete elettrosaldata
3. armatura aggiuntiva in tondino di
acciaio
4. blocco per solaio in laterizio
5. armatura in tondino di acciaio
1. Soluzioni di solaio analizzate: descrizione e caratteristiche.
Scheda tecnica
Altezza
Peso
Luce massima
Legenda:
49
RICERCA
cls
0,24
279
5,3
laterizio
m
kg/m2
m
acciaio
2. Valutazione LCA per categorie
di impatto di 1 m2 di solaio a travetti
tralicciati con fondello in laterizio
e blocchi interposti.
recupero acciaio
smaltimento materiali edili
riciclo rifiuti inerti in cantiere
Legenda:
sostanze cancerogene
cambiamenti climatici
ecotossicità
minerali
allergeni respiratori organici
radiazione
acidificazione
combustibili fossili
allergeni respiratori inorganici
strato di ozono
uso del suolo
riciclo scarti inerti in cantiere
prodotto evitato (ghiaia)
carburante per macchine di cantiere
stoccaggio in cantiere laterizi
trasporto dei laterizi in cantiere
trasporto materiali complementari
rete elettrosaldata
getto di cis
soletta armata
blocchi di laterizio per solai
Eco-punti (Pt)
3. Valutazione LCA per categorie
di danno relativa alla fase
di produzione di materiali per 1 m2
di solaio a travetti tralicciati
con fondello in laterizio e blocchi
interposti.
10
9
8
Eco-punti (Pt)
7
Legenda:
laterizi
6
acciaio
cls
5
4
3
2
1
0
salute umana
qualità ecosistemica
risorse
La metodologia scientifica(1) utilizzata per definire il profilo
ambientale delle soluzioni di solaio, attraverso la identificazione,
sotto forma di indicatori quantitativi, delle principali caratteristiche ambientali del prodotto considerato, è l’analisi del ciclo di
vita o, secondo la sua formulazione internazionale, Life Cycle
Assessment.
Allo stato attuale del quadro della regolamentazione, i risultati di
una LCA non sono confrontabili con livelli, classi o benchmark di
impatto ammessi o raccomandati in norme e standard e devono
essere invece intesi come risultati da interpretare da parte del
committente, dell’utente, del progettista a supporto di decisioni
e scelte volte a minimizzare impatti negativi sull’ambiente e ad
ottimizzare la sostenibilità ambientale dell’edificio.
50
Campo di applicazione dell’analisi Le tipologie di solaio
in laterocemento ritenute più diffuse nella pratica costruttiva
italiana, e qui analizzate, sono le seguenti:
1. solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi
interposti in laterizio;
2. solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti;
3. solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio;
4. solaio gettato in opera con elementi di laterizio.
Le diverse tipologie, per le quali è stato effettuato, a parità di
luce – circa 5 m – e di carico – permanente 250/kg/m2, accidentale 200/kg/m2 –, un dimensionamento di massima(2), sono
CIL 127
4. Valutazione LCA per categorie
di impatto di 1 m2 di solaio a travetti
precompressi e blocchi di laterizio
interposti.
recupero acciaio
smaltimento materiali edili
riciclo rifiuti inerti in cantiere
Legenda:
sostanze cancerogene
cambiamenti climatici
ecotossicità
minerali
allergeni respiratori organici
radiazione
acidificazione
combustibili fossili
allergeni respiratori inorganici
strato di ozono
uso del suolo
riciclo scarti inerti in cantiere
prodotto evitato (ghiaia)
carburante per macchine di cantiere
stoccaggio in cantiere laterizi
trasporto dei laterizi in cantiere
trasporto materiali complementari
rete elettrosaldata
getto di cis
soletta armata
blocchi di laterizio per solai
Eco-punti (Pt)
10
5. Valutazione LCA per categorie
di danno relativa alla fase di
produzione di materiali per 1 m2 di
solaio a travetti precompressi e
blocchi di laterizio interposti.
9
8
Eco-punti (Pt)
7
Legenda:
laterizi
6
acciaio
cls
5
4
3
2
1
0
salute umana
qualità ecosistemica
risorse
state esaminate sulla base del solo solaio strutturale, trascurando
perciò le possibili stratigrafie al di sopra del getto di completamento.
Tale ipotesi di studio è significativa per un confronto di analisi
Life Cycle Assessment in quanto l’unità funzionale oggetto di
valutazione è, in tutti e quattro i casi, rappresentata da una soluzione strutturale di pari prestazione.
Per quanto riguarda le valutazioni sull’isolamento acustico dai
rumori di calpestio e di urto e di isolamento termico delle
quattro alternative di solaio, esse hanno un comportamento
simile; in nessun caso, però, assolvono appieno la prestazione
richiesta.
È infatti riconosciuto che, ai fini dell’isolamento acustico, il
51
solaio strutturale da solo non è sufficiente a garantire valori tali
da ottemperare ai limiti legislativi(3): è necessario, dunque, prevedere l’inserimento di ulteriori strati al di sopra di quello considerato nell’analisi svolta (pavimento galleggiante).
Stesso discorso vale per l’isolamento termico: per raggiungere
idonei valori di trasmittanza termica, in base ai limiti e alle condizioni previste dalla legge(4), il solaio strutturale, nelle tipologie prese in esame dallo studio, deve essere dotato di un adeguato strato isolante.
Le caratteristiche delle quattro soluzioni costruttive sono riportate nella fig. 1 (i dati fanno riferimento alla documentazione
tecnica fornita dai relativi produttori ed alla letteratura esistente) in materia.
RICERCA
6. Valutazione LCA per categorie
di impatto di 1 m2 di solaio a lastra
in cemento armato con elementi
di alleggerimento in laterizio.
recupero acciaio
smaltimento materiali edili
riciclo rifiuti inerti in cantiere
Legenda:
sostanze cancerogene
cambiamenti climatici
ecotossicità
minerali
allergeni respiratori organici
radiazione
acidificazione
combustibili fossili
allergeni respiratori inorganici
strato di ozono
uso del suolo
riciclo scarti inerti in cantiere
prodotto evitato (ghiaia)
carburante per macchine di cantiere
stoccaggio in cantiere laterizi
trasporto dei laterizi in cantiere
trasporto materiali complementari
rete elettrosaldata
getto di cis
soletta armata
blocchi di laterizio per solai
Eco-punti (Pt)
7. Valutazione LCA per categorie
di danno relativa alla fase
di produzione di materiali per 1 m2
di solaio a lastra in cemento armato
con elementi di alleggerimento
in laterizio.
10
9
8
Eco-punti (Pt)
7
Legenda:
laterizi
6
acciaio
cls
5
4
3
2
1
0
salute umana
qualità ecosistemica
risorse
L’analisi
L’unità funzionale
L’unità funzionale è 1 m2 di solaio strutturale con le caratteristiche riportate nella figura 1.
L’analisi LCA ha riguardato le fasi di:
• produzione
• trasporto dei materiali dalla cava all’azienda produttrice
• gasolio/energie per l’alimentazione delle macchine di cantiere
• fine vita e riciclo dei materiali.
I dati di inventario sui laterizi fanno riferimento a precedenti ricerche sviluppate in tale ambito(5), mentre quelli sugli altri materiali
costituenti le diverse soluzioni tecniche fanno riferimento principalmente a due banche dati presenti nel software SimaPro utilizzato
per la simulazione LCA (Ecoinvent system processes e IDEMAT 2001).
52
Il metodo di valutazione
Il metodo di valutazione utilizzato per l’analisi è l’ Eco-indicator
99, sviluppato dalla Pré (Product Ecology Consultants) per conto
del Ministero dell’Ambiente olandese, di semplice lettura per il
progettista, poiché restituisce i dati dell’analisi LCA in grandezze
di facile comprensione ed utilizzo, i cosiddetti eco-indicatori o
eco-punti (Pt).
Il metodo valuta l’impatto associato all’analisi LCA sulla base di
11 categorie di impatto (sostanze cancerogene, allergeni respiratori organici e inorganici, cambiamenti climatici, radiazione, strato di ozono, ecotossicità, acidificazione, uso del suolo, minerali e
combustibili fossili), ognuna delle quali incide sulle 3 categorie di
danno valutate dal metodo: salute umana, qualità ecosistemica ed
esaurimento delle risorse (tabella 1).
CIL 127
8. Valutazione LCA per categorie
di impatto di 1 m2 di solaio gettato
in opera con elementi di laterizio.
recupero acciaio
riciclo rifiuti inerti in cantiere
riciclo scarti inerti in cantiere
Legenda:
sostanze cancerogene
cambiamenti climatici
ecotossicità
minerali
allergeni respiratori organici
radiazione
acidificazione
combustibili fossili
allergeni respiratori inorganici
strato di ozono
uso del suolo
prodotto evitato (ghiaia)
carburante per macchine di cantiere
stoccaggio in cantiere laterizi
trasporto dei laterizi in cantiere
trasporto materiali complementari
rete elettrosaldata
getto di cis
armature
blocchi di laterizio per solai
Eco-punti (Pt)
9. Valutazione LCA per categorie
di danno relativa alla fase
di produzione di materiali per 1 m2
di solaio gettato in opera
con elementi di laterizio.
10
9
8
Eco-punti (Pt)
7
6
Legenda:
laterizi
5
acciaio
cls
4
3
2
1
0
salute umana
qualità ecosistemica
risorse
Risultati
1. Solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi interposti
L’impatto complessivo della soluzione tecnica, espresso in ecopunti (metodo Eco-indicator 99), è pari a 8,91 Pt.
Nel solaio in esame, le categorie di impatto che presentano maggiori valori, e che quindi incidono maggiormente sull’impatto
totale della soluzione, sono: allergeni respiratori inorganici
(64,7%), consumo di combustibili fossili (18,2%), sostanze cancerogene (7,5%), uso del suolo (3,7%); tutte le altre categorie di
impatto incidono in percentuali al di sotto del 2%: difatti il valore più basso si riscontra per la categoria “strato di ozono”
(0,000324%). Le emissioni di sostanze inorganiche allergeni
respiratori si manifestano prevalentemente nelle fasi produttive
dei materiali componenti la soluzione tecnica; in particolare,
53
incide notevolmente su questo impatto la fase di produzione del
calcestruzzo utilizzato come getto di completamento (80% sul
totale degli allergeni inorganici prodotti nel ciclo di vita).
Il consumo di combustibili fossili si registra tra il 26 e il 32%
nelle fasi produttive, rispettivamente, del calcestruzzo e del laterizio e per circa il 18% dell’acciaio, mentre l’incidenza dei consumi dovuti ai trasporti dall’azienda al cantiere, nelle ipotesi di
distanze medie comuni nel mercato italiano, è di ca. il 13% sul
totale di questa categoria di impatto.
Dall’analisi dell’intera soluzione di solaio attraverso le tre categorie di danno – salute umana, qualità ecosistemica e uso delle
risorse –, si evince che l’impatto maggiore si ha sulla salute
umana, ca. il 74%, attribuibile per gran parte al calcestruzzo.
Per questa categoria di danno, il laterizio contribuisce meno di
RICERCA
10. Valutazione LCA comparativa
per categorie di impatto di 1 m2
di soluzioni di solaio
in laterocemento.
solaio gettato in opera
Legenda:
sostanze cancerogene
cambiamenti climatici
ecotossicità
minerali
allergeni respiratori organici
radiazione
acidificazione
combustibili fossili
allergeni respiratori inorganici
strato di ozono
uso del suolo
solaio a lastra
e alleggerimento
in laterizio
solaio a travetti
precompressi
solaio a travetti tralicciati
e blocchi interpost
in laterizio
Eco-punti (Pt)
11. Valutazione LCA comparativa
per categorie di danno di 1 m2
di soluzioni di solaio
in laterocemento.
Legenda:
salute umana
qualità ecosistemica
Eco-punti (Pt)
risorse
a travetti tralicciati e blocchi
interposti in laterizio
a travetti precompressi
a lastra in c.a.
alleggerimenti in laterizio
tutti gli altri materiali. Invece, ad esso è imputabile in misura
maggiore il consumo di combustibili fossili – 31,6% sul totale di
19% delle risorse sfruttate nell’intero ciclo di vita – dovuto all’utilizzo di gas naturale nella fase di cottura del materiale, da cui la
considerazione che l’efficienza energetica degli impianti produttivi è una buona strategia da perseguire. Bassissimo è infine il
contributo del laterizio alla categoria di danno “qualità ecosistemica” come evidenziato nel grafico di fig. 3.
2. Solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti
Nella soluzione a travetti precompressi, l’impatto complessivo è
pari a 9,84 eco-punti.
Le categorie di impatto che insieme incidono per quasi l’83%
nella determinazione del danno totale sono: per il 66% gli aller-
54
gettato in opera
geni respiratori inorganici, di cui quasi il 70% è imputabile alla
produzione del calcestruzzo, utilizzato in misura consistente nel
getto di riempimento del solaio, e per il 16,8% il consumo di
combustibili fossili, il cui impatto è determinato in misura quasi
paritaria (ca. 30%) nelle fasi di produzione, sia del calcestruzzo,
sia del laterizio. L’analisi per categorie di danno della soluzione
di solaio rileva 7,43 eco-punti di impatto nella categoria salute
umana, di cui 4,59 Pt derivano dalla produzione di calcestruzzo
per il getto di riempimento, 0,32 da quella dei laterizi e ca. 1,1
Pt per la realizzaione dei travetti precompressi.
In “qualità ecosistemica”, l’impatto è molto basso, di ca. 0,7 Pt,
mentre in “risorse” il punteggio totale è di 1,72 Pt di cui 0,5 è
da attribuirsi alla produzione del laterizio, in particolare alla fase
di cottura, e 0,4 a quella del calcestruzzo.
CIL 127
100%
Analisi comparativa delle soluzioni di solaio Dall’analisi
90%
comparativa del ciclo di vita delle differenti tipologie di solaio, risulta che la soluzione che raggiunge il punteggio di impatto totale più basso è quella a travetti tralicciati su fondello in laterizio
e blocchi interposti in laterizio, con un valore di 8,91 Pt, seguita
da quella gettata in opera, di peso proprio quasi uguale, con
9,1 Pt, poi da quella a travetti precompressi, 9,84 Pt, e da ultimo
con 14,1 Pt da quella a lastra in calcestruzzo armato e blocchi di
alleggerimento in laterizio.
Dalla soluzione a lastra, con più alto impatto, a quella a meno, in
travetti tralicciati, si ha una diminuzione del danno totale del
58% che, letto nelle tre categorie di danno, si traduce in:
• una riduzione del danno sulla “salute umana” del 67% (da 11
Pt si passa a ca. 6,6 Pt);
• una diminuzione del danno sulla “qualità ecosistemica” del 58%
(da 1 Pt si arriva a 0,63 Pt);
• infine un minor utilizzo delle “risorse” del 24% (da 2,1 Pt a
1,7 Pt).
Delle quattro soluzioni, si registrano impatti paragonabili per
quelle tre in cui è maggiore la presenza del laterizio, il quale di
fatto tende ad apportare un effetto di contenimento del danno
ambientale. Per contro, la soluzione più impattante, al netto della
valutazione della fase d'uso (non contemplata in questa analisi), è
il solaio a lastre, più pesante e con maggiore presenza di calcestruzzo.
I valori di danno ambientale totale delle soluzioni in laterocemento (8,9÷14,1 Pt) risultano, comunque, inferiori ad altre tipologie presenti sul mercato e con le stesse prestazioni strutturali (a
lastra con alleggerimento in polistirolo con 14,3 Pt e soletta su
lamiera grecata con 17,1 Pt).
In conclusione, il laterizio, nelle quattro tipologie di solaio analizzate, raggiunge sempre valori di impatto ridotti. Infatti, da
un’analisi più dettagliata della sola fase di produzione dei tre
principali componenti della soluzione tecnica in cui il laterizio è
presente in quantità maggiori (30,6%), solaio a travetti tralicciati
e blocchi interposti, si desume che l’incidenza che esso ha sulla
determinazione del danno totale è del 12% (fig. 12). ¶
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
% in peso totale del solaio
% nel danno totale
12. Incidenza % del laterizio, in peso e in impatto, nella soluzione di solaio
a travetti tralicciati.
Legenda:
laterizi
acciaio
cls
3. Solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio
L’impatto complessivo della soluzione tecnica, espresso in ecopunti, è pari a 14,1 Pt, di cui i valori più alti si hanno in: allergeni respiratori inorganici (9,76 Pt, 69% dell’impatto totale),
combustibili fossili (1,99 Pt, ovvero il 14,1% del totale), valori
al di sotto di 1 per le restanti categorie di impatto, variabili da
ca. 0,99 (“sostanze cancerogene”) a 0,000272 Pt (“strato di
ozono”).
L’attribuzione degli impatti a queste categorie deriva, come già
rilevato nelle altre soluzioni di solaio, dalla fase produttiva dei
materiali che costituiscono le soluzioni di solaio, primo tra tutti
il calcestruzzo, che comunque è utilizzato in alte quantità, soprattutto come strato di riempimento, poi da acciaio e laterizi.
In termini di categorie di danno, si hanno punteggi pari a 11 Pt
in “salute umana”, 2,1 in “risorse” e 1 in “qualità ecosistemica”.
4. Solaio gettato in opera con elementi di laterizio
Nell’ultima soluzione di solaio presa in esame, il danno totale
vale 9 ecopunti che, in termini di categorie di impatto, si traduce in: 64,3% di emissioni di sostanze inorganiche sulle vie respiratorie, il 18% di consumo di combustibili fossili, quasi l’8% di
sostanze cancerogene e il 3,7% in uso del suolo.
Analogamente agli altri tre casi analizzati, la categoria di impatto relativa ai danni causati da sostanze organiche alle vie respiratorie è determinata in percentuale alta nella fase di produzione del calcestruzzo – per l’81% – e di ca. il 5% dal laterizio e
dall’acciaio.
Quest’ultimo dato, che costituisce un buon punteggio per il laterizio, essendo impiegato nella soluzione tecnica in esame in
quantità di ca. il 30%, non ha la stessa valenza nel caso dell’acciaio poiché la quantità impiegata nella soluzione tecnica rappresenta circa il 3% del peso totale del solaio.
55
Note
1. La metodologia Life Cycle Assessment (LCA) è regolata dalle norme
della serie ISO 14040.
2. In questa fase sono stati preziosi i contributi dell’ing.Vincenzo Bacco
e dell’ing. Lorenzo Castriotta.
3. DPCM 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”.
4. Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311.
5. Ricerca “LCA LATERIZIO: analisi del ciclo di vita di prodotti e sistemi
in laterizio”. Convenzione Università degli Studi di Firenze,
Dip.Tecnologie dell’Architettura e Design “PL. Spadolini” - Andil
Assolaterizi. Responsabile M. Chiara Torricelli; gruppo di ricerca:
Caterina Gargari, Elisabetta Palumbo,Alain Lusardi,Adolfo F. L. Baratta,
Claudio Piferi, Nicoletta Setola; partner esterni: Lisa de Cristofaro
(Università Federico II di Napoli), Paolo Neri (Enea, Bologna).
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