Ricerca Elisabetta Palumbo LCA dei solai in laterocemento In un’ottica di sostenibilità ambientale, la progettazione e la costruzione di soluzioni tecniche di solaio non possono prescindere dalla valutazione dei requisisti energetici e di impatto a essi connessi. Attraverso l’applicazione del metodo LCA, sono messe a confronto le prestazioni ambientali di alcune delle tipologie di solai oggigiorno di maggior impiego nel settore delle costruzioni N ella pratica costruttiva italiana, la maggior parte delle strutture orizzontali e inclinate è realizzata con solai in laterocemento. Gli studi sperimentali sui numerosi aspetti che devono essere considerati durante la progettazione dei solai – dalla rispondenza in termini statici, di resistenza al fuoco e di isolamento termoacustico alle odierne normative tecnico-prestazionali, al controllo delle operazioni esecutive – negli ultimi anni sono stati affiancati da ricerche sulle prestazioni energetico-ambientali delle diverse soluzioni oggi disponibili, valutate nell’arco del loro ciclo di vita. In un’ottica di sostenibilità ambientale, la progettazione e l’esecuzione/costruzione di soluzioni tecniche di solaio, così come degli altri componenti dell’edificio, non possono prescindere dalla valutazione dei requisisti energetici e di impatto ad essi connessi. I risultati di una valutazione Life Cycle Assessment (acronimo in inglese LCA) applicata ad un elemento tecnico permettono di capire le ricadute che esso, e l’edificio nel quale è inserito, hanno sull’ambiente, con riferimento ad aspetti quali il cambiamento climatico, le emissioni in aria, acqua e suolo, i danni sulla salute umana, il consumo di risorse non rinnovabili. Uno dei fondamenti dell’architettura durevole, nel senso francese del termine, dove durable implica sostenibile, è proprio quello di adoperare elementi longevi con un lungo ciclo di vita. Se l’obiettivo che si vuole perseguire è quello di realizzare architetture che consumino poco, i cui materiali siano di basso impegno energetico – ovvero con ridotta o controllata quantità di energia necessaria per la loro produzione – e che abbiano un ridotto impatto ambientale e risultino affidabili nel lungo periodo, le strategie operative da intraprendere devono essere volte 48 all’innovazione e alla qualificazione ambientale dei materiali e dei prodotti utilizzati più diffusamente nella corrente pratica costruttiva. L’obiettivo del presente studio è volto a delineare un profilo energetico-ambientale delle soluzioni di solaio in laterocemento più diffuse nel settore costruttivo italiano, attraverso una analisi LCA di tutti i materiali e i prodotti che le costituiscono: una valutazione “dalla culla alla tomba”, dalla estrazione delle materie prime al fine vita, passando per tutte le tappe intermedie che connotano lo specifico sistema costruttivo in quanto tale (produzione, costruzione, manutenzione e fine vita). Un profilo di questo tipo permette al progettista, integrandolo con le valutazioni relative ai consumi in fase d’uso in un preciso progetto e contesto climatico, di operare scelte progettuali più attente al rispetto dell’ambiente. 1 Categorie di danno e di impatto utilizzate dal metodo Eco-Indicator 99. Categorie di danno Categorie di impatto SALUTE UMANA sostanze cancerogene allergeni respiratori organici allergeni respiratori inorganici cambiamenti climatici assottigliamento dello strato di ozono radiazioni ionizzanti QUALITÀ DELL’ECOSISTEMA acidificazione/eutrofizzazione / ecotossicità occupazione e riconversione del suolo IMPOVERIMENTO DELLE RISORSE consumo di minerali combustibili fossili CIL 127 1a. Solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi interposti in laterizio 1b. Solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio solaio a travetti in cls precompresso solaio a travetti tralicciati Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio 1 2 3 4 5 1 2 3 (misure in cm) Legenda 1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm 2. rete elettrosaldata 3. armatura aggiuntiva in tondino di acciaio 4. blocco per solaio in laterizio 5. travetto tralicciato in laterocemento su fondello in laterizio 4 5 (misure in cm) Scheda tecnica Altezza Peso Luce massima 0,24 279 5,3 m kg/m2 m 1c. Solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio Legenda 1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm 2. rete elettrosaldata 3. armatura aggiuntiva in tondino di acciaio 4. blocco per solaio in laterizio 5. travetto in calcestruzzo armato precompresso Scheda tecnica Altezza Peso Luce massima 0,24 303 5,3 m kg/m2 m 1d. Solaio gettato in opera con elemendi di laterizio Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio solaio a lastra solaio gettato in opera Quantità di materiali (kg) in 1 m2 di solaio 1 2 3 4 5 1 (misure in cm) Legenda 1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm 2. rete elettrosaldata 3. armatura aggiuntiva in tondino di acciaio 4. elemento di alleggerimento in laterizio 5. lastra precompressa in calcestruzzo irrigidita da tralicci metallici Scheda tecnica Altezza Peso Luce massima 2 3 4 5 (misure in cm) 0,24 396,5 5,3 m kg/m2 m Legenda 1. cappa in calcestruzzo sp. 4 cm 2. rete elettrosaldata 3. armatura aggiuntiva in tondino di acciaio 4. blocco per solaio in laterizio 5. armatura in tondino di acciaio 1. Soluzioni di solaio analizzate: descrizione e caratteristiche. Scheda tecnica Altezza Peso Luce massima Legenda: 49 RICERCA cls 0,24 279 5,3 laterizio m kg/m2 m acciaio 2. Valutazione LCA per categorie di impatto di 1 m2 di solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi interposti. recupero acciaio smaltimento materiali edili riciclo rifiuti inerti in cantiere Legenda: sostanze cancerogene cambiamenti climatici ecotossicità minerali allergeni respiratori organici radiazione acidificazione combustibili fossili allergeni respiratori inorganici strato di ozono uso del suolo riciclo scarti inerti in cantiere prodotto evitato (ghiaia) carburante per macchine di cantiere stoccaggio in cantiere laterizi trasporto dei laterizi in cantiere trasporto materiali complementari rete elettrosaldata getto di cis soletta armata blocchi di laterizio per solai Eco-punti (Pt) 3. Valutazione LCA per categorie di danno relativa alla fase di produzione di materiali per 1 m2 di solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi interposti. 10 9 8 Eco-punti (Pt) 7 Legenda: laterizi 6 acciaio cls 5 4 3 2 1 0 salute umana qualità ecosistemica risorse La metodologia scientifica(1) utilizzata per definire il profilo ambientale delle soluzioni di solaio, attraverso la identificazione, sotto forma di indicatori quantitativi, delle principali caratteristiche ambientali del prodotto considerato, è l’analisi del ciclo di vita o, secondo la sua formulazione internazionale, Life Cycle Assessment. Allo stato attuale del quadro della regolamentazione, i risultati di una LCA non sono confrontabili con livelli, classi o benchmark di impatto ammessi o raccomandati in norme e standard e devono essere invece intesi come risultati da interpretare da parte del committente, dell’utente, del progettista a supporto di decisioni e scelte volte a minimizzare impatti negativi sull’ambiente e ad ottimizzare la sostenibilità ambientale dell’edificio. 50 Campo di applicazione dell’analisi Le tipologie di solaio in laterocemento ritenute più diffuse nella pratica costruttiva italiana, e qui analizzate, sono le seguenti: 1. solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi interposti in laterizio; 2. solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti; 3. solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio; 4. solaio gettato in opera con elementi di laterizio. Le diverse tipologie, per le quali è stato effettuato, a parità di luce – circa 5 m – e di carico – permanente 250/kg/m2, accidentale 200/kg/m2 –, un dimensionamento di massima(2), sono CIL 127 4. Valutazione LCA per categorie di impatto di 1 m2 di solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti. recupero acciaio smaltimento materiali edili riciclo rifiuti inerti in cantiere Legenda: sostanze cancerogene cambiamenti climatici ecotossicità minerali allergeni respiratori organici radiazione acidificazione combustibili fossili allergeni respiratori inorganici strato di ozono uso del suolo riciclo scarti inerti in cantiere prodotto evitato (ghiaia) carburante per macchine di cantiere stoccaggio in cantiere laterizi trasporto dei laterizi in cantiere trasporto materiali complementari rete elettrosaldata getto di cis soletta armata blocchi di laterizio per solai Eco-punti (Pt) 10 5. Valutazione LCA per categorie di danno relativa alla fase di produzione di materiali per 1 m2 di solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti. 9 8 Eco-punti (Pt) 7 Legenda: laterizi 6 acciaio cls 5 4 3 2 1 0 salute umana qualità ecosistemica risorse state esaminate sulla base del solo solaio strutturale, trascurando perciò le possibili stratigrafie al di sopra del getto di completamento. Tale ipotesi di studio è significativa per un confronto di analisi Life Cycle Assessment in quanto l’unità funzionale oggetto di valutazione è, in tutti e quattro i casi, rappresentata da una soluzione strutturale di pari prestazione. Per quanto riguarda le valutazioni sull’isolamento acustico dai rumori di calpestio e di urto e di isolamento termico delle quattro alternative di solaio, esse hanno un comportamento simile; in nessun caso, però, assolvono appieno la prestazione richiesta. È infatti riconosciuto che, ai fini dell’isolamento acustico, il 51 solaio strutturale da solo non è sufficiente a garantire valori tali da ottemperare ai limiti legislativi(3): è necessario, dunque, prevedere l’inserimento di ulteriori strati al di sopra di quello considerato nell’analisi svolta (pavimento galleggiante). Stesso discorso vale per l’isolamento termico: per raggiungere idonei valori di trasmittanza termica, in base ai limiti e alle condizioni previste dalla legge(4), il solaio strutturale, nelle tipologie prese in esame dallo studio, deve essere dotato di un adeguato strato isolante. Le caratteristiche delle quattro soluzioni costruttive sono riportate nella fig. 1 (i dati fanno riferimento alla documentazione tecnica fornita dai relativi produttori ed alla letteratura esistente) in materia. RICERCA 6. Valutazione LCA per categorie di impatto di 1 m2 di solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio. recupero acciaio smaltimento materiali edili riciclo rifiuti inerti in cantiere Legenda: sostanze cancerogene cambiamenti climatici ecotossicità minerali allergeni respiratori organici radiazione acidificazione combustibili fossili allergeni respiratori inorganici strato di ozono uso del suolo riciclo scarti inerti in cantiere prodotto evitato (ghiaia) carburante per macchine di cantiere stoccaggio in cantiere laterizi trasporto dei laterizi in cantiere trasporto materiali complementari rete elettrosaldata getto di cis soletta armata blocchi di laterizio per solai Eco-punti (Pt) 7. Valutazione LCA per categorie di danno relativa alla fase di produzione di materiali per 1 m2 di solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio. 10 9 8 Eco-punti (Pt) 7 Legenda: laterizi 6 acciaio cls 5 4 3 2 1 0 salute umana qualità ecosistemica risorse L’analisi L’unità funzionale L’unità funzionale è 1 m2 di solaio strutturale con le caratteristiche riportate nella figura 1. L’analisi LCA ha riguardato le fasi di: • produzione • trasporto dei materiali dalla cava all’azienda produttrice • gasolio/energie per l’alimentazione delle macchine di cantiere • fine vita e riciclo dei materiali. I dati di inventario sui laterizi fanno riferimento a precedenti ricerche sviluppate in tale ambito(5), mentre quelli sugli altri materiali costituenti le diverse soluzioni tecniche fanno riferimento principalmente a due banche dati presenti nel software SimaPro utilizzato per la simulazione LCA (Ecoinvent system processes e IDEMAT 2001). 52 Il metodo di valutazione Il metodo di valutazione utilizzato per l’analisi è l’ Eco-indicator 99, sviluppato dalla Pré (Product Ecology Consultants) per conto del Ministero dell’Ambiente olandese, di semplice lettura per il progettista, poiché restituisce i dati dell’analisi LCA in grandezze di facile comprensione ed utilizzo, i cosiddetti eco-indicatori o eco-punti (Pt). Il metodo valuta l’impatto associato all’analisi LCA sulla base di 11 categorie di impatto (sostanze cancerogene, allergeni respiratori organici e inorganici, cambiamenti climatici, radiazione, strato di ozono, ecotossicità, acidificazione, uso del suolo, minerali e combustibili fossili), ognuna delle quali incide sulle 3 categorie di danno valutate dal metodo: salute umana, qualità ecosistemica ed esaurimento delle risorse (tabella 1). CIL 127 8. Valutazione LCA per categorie di impatto di 1 m2 di solaio gettato in opera con elementi di laterizio. recupero acciaio riciclo rifiuti inerti in cantiere riciclo scarti inerti in cantiere Legenda: sostanze cancerogene cambiamenti climatici ecotossicità minerali allergeni respiratori organici radiazione acidificazione combustibili fossili allergeni respiratori inorganici strato di ozono uso del suolo prodotto evitato (ghiaia) carburante per macchine di cantiere stoccaggio in cantiere laterizi trasporto dei laterizi in cantiere trasporto materiali complementari rete elettrosaldata getto di cis armature blocchi di laterizio per solai Eco-punti (Pt) 9. Valutazione LCA per categorie di danno relativa alla fase di produzione di materiali per 1 m2 di solaio gettato in opera con elementi di laterizio. 10 9 8 Eco-punti (Pt) 7 6 Legenda: laterizi 5 acciaio cls 4 3 2 1 0 salute umana qualità ecosistemica risorse Risultati 1. Solaio a travetti tralicciati con fondello in laterizio e blocchi interposti L’impatto complessivo della soluzione tecnica, espresso in ecopunti (metodo Eco-indicator 99), è pari a 8,91 Pt. Nel solaio in esame, le categorie di impatto che presentano maggiori valori, e che quindi incidono maggiormente sull’impatto totale della soluzione, sono: allergeni respiratori inorganici (64,7%), consumo di combustibili fossili (18,2%), sostanze cancerogene (7,5%), uso del suolo (3,7%); tutte le altre categorie di impatto incidono in percentuali al di sotto del 2%: difatti il valore più basso si riscontra per la categoria “strato di ozono” (0,000324%). Le emissioni di sostanze inorganiche allergeni respiratori si manifestano prevalentemente nelle fasi produttive dei materiali componenti la soluzione tecnica; in particolare, 53 incide notevolmente su questo impatto la fase di produzione del calcestruzzo utilizzato come getto di completamento (80% sul totale degli allergeni inorganici prodotti nel ciclo di vita). Il consumo di combustibili fossili si registra tra il 26 e il 32% nelle fasi produttive, rispettivamente, del calcestruzzo e del laterizio e per circa il 18% dell’acciaio, mentre l’incidenza dei consumi dovuti ai trasporti dall’azienda al cantiere, nelle ipotesi di distanze medie comuni nel mercato italiano, è di ca. il 13% sul totale di questa categoria di impatto. Dall’analisi dell’intera soluzione di solaio attraverso le tre categorie di danno – salute umana, qualità ecosistemica e uso delle risorse –, si evince che l’impatto maggiore si ha sulla salute umana, ca. il 74%, attribuibile per gran parte al calcestruzzo. Per questa categoria di danno, il laterizio contribuisce meno di RICERCA 10. Valutazione LCA comparativa per categorie di impatto di 1 m2 di soluzioni di solaio in laterocemento. solaio gettato in opera Legenda: sostanze cancerogene cambiamenti climatici ecotossicità minerali allergeni respiratori organici radiazione acidificazione combustibili fossili allergeni respiratori inorganici strato di ozono uso del suolo solaio a lastra e alleggerimento in laterizio solaio a travetti precompressi solaio a travetti tralicciati e blocchi interpost in laterizio Eco-punti (Pt) 11. Valutazione LCA comparativa per categorie di danno di 1 m2 di soluzioni di solaio in laterocemento. Legenda: salute umana qualità ecosistemica Eco-punti (Pt) risorse a travetti tralicciati e blocchi interposti in laterizio a travetti precompressi a lastra in c.a. alleggerimenti in laterizio tutti gli altri materiali. Invece, ad esso è imputabile in misura maggiore il consumo di combustibili fossili – 31,6% sul totale di 19% delle risorse sfruttate nell’intero ciclo di vita – dovuto all’utilizzo di gas naturale nella fase di cottura del materiale, da cui la considerazione che l’efficienza energetica degli impianti produttivi è una buona strategia da perseguire. Bassissimo è infine il contributo del laterizio alla categoria di danno “qualità ecosistemica” come evidenziato nel grafico di fig. 3. 2. Solaio a travetti precompressi e blocchi di laterizio interposti Nella soluzione a travetti precompressi, l’impatto complessivo è pari a 9,84 eco-punti. Le categorie di impatto che insieme incidono per quasi l’83% nella determinazione del danno totale sono: per il 66% gli aller- 54 gettato in opera geni respiratori inorganici, di cui quasi il 70% è imputabile alla produzione del calcestruzzo, utilizzato in misura consistente nel getto di riempimento del solaio, e per il 16,8% il consumo di combustibili fossili, il cui impatto è determinato in misura quasi paritaria (ca. 30%) nelle fasi di produzione, sia del calcestruzzo, sia del laterizio. L’analisi per categorie di danno della soluzione di solaio rileva 7,43 eco-punti di impatto nella categoria salute umana, di cui 4,59 Pt derivano dalla produzione di calcestruzzo per il getto di riempimento, 0,32 da quella dei laterizi e ca. 1,1 Pt per la realizzaione dei travetti precompressi. In “qualità ecosistemica”, l’impatto è molto basso, di ca. 0,7 Pt, mentre in “risorse” il punteggio totale è di 1,72 Pt di cui 0,5 è da attribuirsi alla produzione del laterizio, in particolare alla fase di cottura, e 0,4 a quella del calcestruzzo. CIL 127 100% Analisi comparativa delle soluzioni di solaio Dall’analisi 90% comparativa del ciclo di vita delle differenti tipologie di solaio, risulta che la soluzione che raggiunge il punteggio di impatto totale più basso è quella a travetti tralicciati su fondello in laterizio e blocchi interposti in laterizio, con un valore di 8,91 Pt, seguita da quella gettata in opera, di peso proprio quasi uguale, con 9,1 Pt, poi da quella a travetti precompressi, 9,84 Pt, e da ultimo con 14,1 Pt da quella a lastra in calcestruzzo armato e blocchi di alleggerimento in laterizio. Dalla soluzione a lastra, con più alto impatto, a quella a meno, in travetti tralicciati, si ha una diminuzione del danno totale del 58% che, letto nelle tre categorie di danno, si traduce in: • una riduzione del danno sulla “salute umana” del 67% (da 11 Pt si passa a ca. 6,6 Pt); • una diminuzione del danno sulla “qualità ecosistemica” del 58% (da 1 Pt si arriva a 0,63 Pt); • infine un minor utilizzo delle “risorse” del 24% (da 2,1 Pt a 1,7 Pt). Delle quattro soluzioni, si registrano impatti paragonabili per quelle tre in cui è maggiore la presenza del laterizio, il quale di fatto tende ad apportare un effetto di contenimento del danno ambientale. Per contro, la soluzione più impattante, al netto della valutazione della fase d'uso (non contemplata in questa analisi), è il solaio a lastre, più pesante e con maggiore presenza di calcestruzzo. I valori di danno ambientale totale delle soluzioni in laterocemento (8,9÷14,1 Pt) risultano, comunque, inferiori ad altre tipologie presenti sul mercato e con le stesse prestazioni strutturali (a lastra con alleggerimento in polistirolo con 14,3 Pt e soletta su lamiera grecata con 17,1 Pt). In conclusione, il laterizio, nelle quattro tipologie di solaio analizzate, raggiunge sempre valori di impatto ridotti. Infatti, da un’analisi più dettagliata della sola fase di produzione dei tre principali componenti della soluzione tecnica in cui il laterizio è presente in quantità maggiori (30,6%), solaio a travetti tralicciati e blocchi interposti, si desume che l’incidenza che esso ha sulla determinazione del danno totale è del 12% (fig. 12). ¶ 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% % in peso totale del solaio % nel danno totale 12. Incidenza % del laterizio, in peso e in impatto, nella soluzione di solaio a travetti tralicciati. Legenda: laterizi acciaio cls 3. Solaio a lastra in cemento armato con elementi di alleggerimento in laterizio L’impatto complessivo della soluzione tecnica, espresso in ecopunti, è pari a 14,1 Pt, di cui i valori più alti si hanno in: allergeni respiratori inorganici (9,76 Pt, 69% dell’impatto totale), combustibili fossili (1,99 Pt, ovvero il 14,1% del totale), valori al di sotto di 1 per le restanti categorie di impatto, variabili da ca. 0,99 (“sostanze cancerogene”) a 0,000272 Pt (“strato di ozono”). L’attribuzione degli impatti a queste categorie deriva, come già rilevato nelle altre soluzioni di solaio, dalla fase produttiva dei materiali che costituiscono le soluzioni di solaio, primo tra tutti il calcestruzzo, che comunque è utilizzato in alte quantità, soprattutto come strato di riempimento, poi da acciaio e laterizi. In termini di categorie di danno, si hanno punteggi pari a 11 Pt in “salute umana”, 2,1 in “risorse” e 1 in “qualità ecosistemica”. 4. Solaio gettato in opera con elementi di laterizio Nell’ultima soluzione di solaio presa in esame, il danno totale vale 9 ecopunti che, in termini di categorie di impatto, si traduce in: 64,3% di emissioni di sostanze inorganiche sulle vie respiratorie, il 18% di consumo di combustibili fossili, quasi l’8% di sostanze cancerogene e il 3,7% in uso del suolo. Analogamente agli altri tre casi analizzati, la categoria di impatto relativa ai danni causati da sostanze organiche alle vie respiratorie è determinata in percentuale alta nella fase di produzione del calcestruzzo – per l’81% – e di ca. il 5% dal laterizio e dall’acciaio. Quest’ultimo dato, che costituisce un buon punteggio per il laterizio, essendo impiegato nella soluzione tecnica in esame in quantità di ca. il 30%, non ha la stessa valenza nel caso dell’acciaio poiché la quantità impiegata nella soluzione tecnica rappresenta circa il 3% del peso totale del solaio. 55 Note 1. La metodologia Life Cycle Assessment (LCA) è regolata dalle norme della serie ISO 14040. 2. In questa fase sono stati preziosi i contributi dell’ing.Vincenzo Bacco e dell’ing. Lorenzo Castriotta. 3. DPCM 5/12/97 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. 4. Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311. 5. Ricerca “LCA LATERIZIO: analisi del ciclo di vita di prodotti e sistemi in laterizio”. Convenzione Università degli Studi di Firenze, Dip.Tecnologie dell’Architettura e Design “PL. Spadolini” - Andil Assolaterizi. Responsabile M. Chiara Torricelli; gruppo di ricerca: Caterina Gargari, Elisabetta Palumbo,Alain Lusardi,Adolfo F. L. Baratta, Claudio Piferi, Nicoletta Setola; partner esterni: Lisa de Cristofaro (Università Federico II di Napoli), Paolo Neri (Enea, Bologna). RICERCA