GIOCHI SENZA FRONTIERE CON I FOGLI DEGLI STICKER Tutta colpa dell'invasione degli sticker: tanto divertenti per i bimbi più piccoli, apprezzati anche da noi genitori perché capaci di stimolare l’apprendimento su fronti diversi, gli album e i libri gioco con gli adesivi si sono guadagnati un angolino tutto per loro in ogni cameretta. Quando il gioco è finito ogni bambino ha tra le mani un libricino - dedicato ai rettili piuttosto che al microcosmo del bosco o al pupazzo più amato del momento - alla cui realizzazione sente con orgoglio di aver contribuito e questo, direte voi, potrebbe bastare. Il rovescio della medaglia è che rimangono anche delle intere pagine adesive più o meno decorate e colorate, costellate da buchi di forme e dimensioni molto diverse. Perché buttarle? Di solito io e mia figlia le conserviamo e le utilizziamo come piccole cornici per i nostri disegni, ma una sera con amici è capitato di parlare di Giochi senza Frontiere: ve lo ricordate? Erano “una sorta di olimpiadi dove ogni nazione partecipante era rappresentata, in ogni puntata, da una diversa città o (più spesso) cittadina che sfidava in prove molto divertenti e bizzarre le città delle altre nazioni”. (cit: Wikipedia). Il giorno dopo tutti quei buchi nella carta adesiva degli sticker sono diventati ideali ‘zone punto’ per le bislacche e improbabili gare dei piccoli pupazzi. Naturalmente potete stampare le vostre bandiere preferite e incollarle a degli stuzzicadenti per assegnarne una ad ogni pupazzo o inventare mille altri giochi balzani utilizzando gli spazi della vostra cameretta e tutti gli altri oggetti che vi vengono in mente. Questa piccola scatola è solo l'inizio: “Attention... trois, deux, un...” Se il gioco ti è piaciuto e hai deciso di provarci anche tu, SALVA IL PDF sul tuo computer per avere sempre a portata di mano una traccia da seguire. Ogni venerdì troverai su www.lastampa.it nella sezione MAMMA un tutorial per attività creative da realizzare insieme ai tuoi figli, per le più diverse fasce d’età. Se cerchi altre idee come questa, prova a curiosare anche su www.oltreverso.it