L’itinerario “tipo” della ricerca quantitativa mette in luce 5 fasi e 5 processi:
CIRCOLO
DELLA
CONOSCENZA
(R.K. Merton)
Anche se in realtà
dovrei parlare di
SPIRALE, perché
teoria e ricerca
sono
indissolubilmente
legate
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Ricerca di sfondo ed analisi
critica della letteratura
L’operativizzazione
È la trasformazione delle ipotesi in affermazioni empiricamente
controllabili.
È un processo assai complesso e può essere distinto in due momenti:
1. operativizzazione dei concetti = trasformazione dei concetti in
variabili, ovvero in entità rilevabili;
concetto
Idea
2.
Rilevazione nel
mondo reale
operativizzazione delle procedure di discesa sul campo, ovvero
scelta dello strumento e delle procedure di rilevazione dei dati.
costituzione del ‘disegno della ricerca’, ossia un “piano di lavoro
sul campo” che stabilisce le regole dell’osservazione empirica
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L’operativizzazione dei concetti
Concetto
Intuitivamente: la rappresentazione mentale condivisa degli oggetti sociali
che compongono la realtà che ci circonda.
attrezzo
Definizione: il concetto è il contenuto semantico (significato) dei segni
linguistici (parole e acronimi) e delle immagini mentali di oggetti sociali
non osservabili (es. potere, classe sociale, gelosia, solitudine…)
Concetti = ‘mattoni della teoria’ perché sono in grado di verificare l’hp
solo quando sono nelle condizioni di rilevare i concetti.
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L’operativizzazione dei concetti
Rilevare un concetto significa stabilire un legame tra entità astratta (idea
di…) e realtà sociale.
Il processo prende il nome di operativizzazione del concetto e si compone
di tre passaggi:
1) applicazione del concetto ad oggetti concreti (unità di analisi*),
facendo diventare il concetto attributo o proprietà, articolate in
stati (= variabilità tra gli oggetti);
2) dare una definizione operativa, ovvero stabilire le regole per la sua
rilevazione;
3) applicazione delle regole ai casi studiati (operativizzazione in senso
stretto).
Risultato = variabile (proprietà operativizzata
concetto che può assumere valori diversi, detti modalità)
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* Unità di analisi
Definizione: oggetto sociale al quale afferiscono nella ricerca
empirica le proprietà studiate.
Le più comuni unità di analisi in sociologia sono:
1. l’individuo;
2. l’aggregato di individui;
3. gruppo, organizzazione, istituzione;
4. evento:
5. prodotto culturale.
L’unità di analisi può essere diversa dall’unità di rilevazione.
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L’operativizzazione dei concetti…
Definizione operativa
concetto
Luogo di
nascita
proprietà delle
unità di analisi
Luogo di nascita
dei frequentanti
del CdL in
Educazione
Professionale,
sede di Novara,
a.a. 2004-2005
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stati
Torino
Milano
Novara
…
Esempio
stessa
unità di
analisi
Concetto:
Proprietà
Stati
Colore degli occhi
Azzurri, grigi, verdi, marroni
Colore naturale
dei capelli
Bianchi, grigi, castani, biondi,
neri
Colore della pelle
Bianco, nero, olivastra, bronzea
Colore maglietta
Bianco, rosso, verde, giallo,
blu…
….
….
Colore
Altra
unità di
analisi
Colore del manto
del cane
Bianco, nero, beige, grigio,
marrone, arlecchino
Colore pennarello
Bianco, rosso, verde, giallo,
blu…
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L’operativizzazione dei concetti…
Definizione operativa
concetto
proprietà delle
unità di analisi
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stati
Esempio
stessa
unità di
analisi
Concetto:
Proprietà
Stati
Colore degli occhi
Azzurri, grigi, verdi, marroni
Colore naturale
dei capelli
Bianchi, grigi, castani, biondi,
neri
Colore della pelle
Bianco, nero, olivastra, bronzea
Colore maglietta
Bianco, rosso, verde, giallo,
blu…
….
….
Colore
Altra
unità di
analisi
Colore del manto
del cane
Bianco, nero, beige, grigio,
marrone, arlecchino
Colore pennarello
Bianco, rosso, verde, giallo,
blu…
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I criteri fondamentali dell’operativizzazione
 ESAUSTIVITÀ
(proprietà dell’insieme delle classi).
Si ha quando ogni oggetto, evento o stato su una proprietà
dell’insieme è assegnabile ad una delle classi che sono state formate.
 MUTUA ESCLUSIVITÀ
(proprietà di una coppia di classi di
una classificazione).
Due classi sono mutuamente esclusive quando nessun oggetto, evento
o stato su proprietà e membro dell’estensione di entrambe.
 UNICITÀ DEL CRITERIO DI CLASSIFICAZIONE
(proprietà
della classificazione in quanto tale).
Il criterio di suddivisione dev’essere uno e solamente uno.
Il rispetto delle tre regole della corretta classificazione è essenziale per la
costruzione delle domande nei questionari.
Una domanda le cui modalità di risposta non siano state costruite
correttamente produce informazioni inutilizzabili.
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Applicazioni
Definizione operativa
concetto
Livello
culturale
formalizzato
proprietà delle unità di
analisi
Titolo di studio
dei residenti
a Novara
il 31.12.2003
stati
L. Elementare
l. Media
Diploma
Laurea
Dottorato
Dilemma rilevazione: soggetti senza titolo?
Violazione del criterio di esaustività
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Applicazioni
Definizione operativa
concetto
Età
proprietà delle unità di
analisi
Età
degli studenti
del CdL
in Servizio Sociale
a.a. 2003/2004
sede di Novara
stati
19 anni
20-22 anni
22-25 anni
 25 anni
Dilemma rilevazione: soggetti con 19, 22, 25 anni in quale fascia si
collocano?
Violazione del criterio di mutua esclusività
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Applicazioni
Definizione operativa
concetto
Razza
proprietà delle unità di
analisi
Razza dei gatti
presenti nel gattile
Empa di Torino
il 31.12.2003
Dilemma rilevazione: ho osservato sempre la
stessa proprietà?
stati
G. Siamese
G. Soriano
G. Certosino
G. Persiano
…
G. Tigrato
G. Domestico
G. Europeo
Violazione del criterio di mutua esclusività
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rilevazione
UNITÀ DI ANALISI
CASI
Generico oggetto sociale
appartenente ad un insieme che
possiede certe caratteristiche
Oggetti sociali specifici su cui
effettuo la rilevazione
Collettivo definito nel tempo e
nello spazio
Singolare - Astratta
Multipli e concreti
Non c’è corrispondenza biunivoca tra concetto e proprietà, perché ogni
concetto può essere operativizzato in più modi.
Discrezionalità
Arbitrarietà
di ogni definizione
operativa
Opinabilità
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Necessità di
esplicitare e motivare
le scelte
Definizione operativa
concetto
proprietà delle
unità di analisi
stati
rilevazione
variabile
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modalità
VARIABILE = concetto operativizzato che può assumere valori diversi:
• nel tempo su di uno stesso caso
studio longitudinale o diacronico
Il valore di x At0  x At1

reddito individuo A 31.12.1998  reddito individuo A31.12.2003
• fra casi
studio trasversale o sincronico
Il valore di x At0  x Bt0

sesso individuo A 31.12.2003  sesso individuo B31.12.2003
Qualora la rilevazione non metta in evidenza differenze, sono in
presenza di una costante: il valore di x At0 = x At1
il valore di x At0 = x Bt1
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Variabile…
A seconda della procedura di operativizzazione ottengo un certo tipo di
variabile [S.S. Stevens]:
CLASSIFICAZIONE
a) nominale si ricollega alle sole caratteristiche qualitative dell’oggetto;
può rifarsi a categorie designate con nomi (es. difensore, attaccante...) o
con numerali (camera 23, camera 24...). Requisiti essenziali sono:
l’esistenza di almeno due categorie distinte, reciprocamente esclusive ed
esaustive.
ORDINAMENTO
b) ordinale si ricollega alla presenza di categorie mutualmente esclusive
ed esaustive, non tutte dello stesso livello e di uguale valore. Possono,
quindi, essere ordinate gerarchicamente a seconda del valore che hanno
rispetto alla proprietà considerata (es. le diverse squadre di calcio,
ordinate a seconda del numero di partite vinte).
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Variabile…
MISURAZIONE O CONTEGGIO
c) a intervalli si ricollega alla presenza di categorie mutualmente
esclusive ed esaustive, che oltre ad assumere valori diversi rendono
possibile l’identificazione della distanza tra i diversi livelli. Posso cioè
applicare le operazioni dell’addizione e della sottrazione. Ad esempio la
temperatura (il criterio di misurazione è convenzionale, ossia arbitrario,
quindi non esiste un punto di origine univoco).
MISURAZIONE O CONTEGGIO
d) a rapporti oltre alle caratteristiche di cui al punto sub c) possiede un
punto zero assoluto, fisso e non arbitrario (deve cioè sussistere la
possibilità di considerare il punto zero come il punto che misura
l’assenza della proprietà in questione). Posso, allora, applicare tutte le
quattro operazioni. Esempio il peso di una persona (non posso pesare
meno di 0 kg.).
Data l’opinabilità della distinzione tra variabili ad intervalli e a rapporti
molti autori preferiscono parlare semplicemente di variabili cardinali.
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Variabile…
La misurazione consente, ulteriormente, di distinguere variabili:
a.
discrete esistono solo certi valori. In generale si passa da un numero
intero al successivo, delineando così una misurazione interrotta.
Es.: numero dei conigli presenti nelle aie X e Y il 31.12.2003 {= 3; 4}
b.
continue che possiedono un numero pressoché infinito di valori. In
generale tra due numeri interi successivi esiste un gran numero i
valori intermedi che assumono la forma di frazioni. La misurazione
appare per tali motivi continua.
Es.: peso dei conigli presenti nelle aie x e y il 31.12.2003
Peso conigli aia X = {kg. 1,2 ; 2,3 ; 0,7}
Peso conigli aia Y = {kg. 1,7 ; 2,8 ; 0,5 ; 1,2}
Ciascun sistema di operativizzazione è dotato di tutte le caratteristiche
dei precedenti (ossia li incorpora) e di alcune proprietà aggiuntive.
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Variabile…
Tipi di variabili (sintesi)
Stati della
proprietà
Procedura di
operativizzazione
Tipo di
variabile
Operazioni
Caratteristiche
effettuabili
dei valori
sui valori
Discreti non
ordinabili
Classificazione
Nominale
Mere etichette
= 
Numeri con
Ordinale caratteristiche
solo ordinali
Numeri interi
con
Cardinale
caratteristiche
cardinali
Numeri
(frazioni) con
Cardinale
caratteristiche
cardinali
= 
 
Discreti
ordinabili
Discreti
enumerabili
Continui
Ordinamento
Conteggio
Misurazione
P. Corbetta, 1999; 2003.
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= 
 
+   :
= 
 
+   :
Il linguaggio delle variabili: un’applicazione…
 Ogni oggetto sociale viene analiticamente definito sulla base di una
serie di attributi e proprietà (variabili);
Caratteristiche
del residente
Età
Sesso
Stato civile
Titolo di studio
Professione
Reddito
Zona di residenza
….
Tipologie di
servizi sociali
Informagiovani
Consultorio familiare
Sportello donna
Servizio materno-infantile
Servizio psichiatrico
Sert
….
 il fenomeno viene analizzato in termini di relazioni tra variabili.
Esempio: verifico se esiste relazione tra età del soggetto e tipologia
di servizi sociali richiesti.
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L’operativizzazione dei concetti complessi
Definizione operativa
concetto
proprietà
delle unità
di analisi
dimensione 1
indicatore 1
indicatore 2
indicatore 3
var 1
var 2
var 3
dimensione 2
indicatore 1
indicatore 2
indicatore 3
var 1
var 2
var 3
…
…
…
dimensione n
indicatore n1
indicatore n2
indicatore n3
var n1
var n2
var n3
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indice
L’operativizzazione dei concetti complessi…
Posso riconoscere due fasi:
1.
Concetto
(concetto
generale)
CONCETTUALIZZAZIONE
Rapporto di indicazione
Indicatori
Concetti
specifici)
Definizione operativa
OPERATIVIZZAZIONE
2.
Variabile
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Indice
L’operativizzazione dei concetti complessi: un’applicazione
Definizione operativa: incapacità di espletare le attività necessarie per
il soddisfacimento dei bisogni quotidiani
muoversi
alzarsi dal letto
muoversi in casa
fare le scale
muov. fuori casa
var 1
var 2
var 3
var 4
nutrirsi
mangiare
var 5
coprirsi
vestirsi
var 6
Indice di
disabilità
igiene pers. lavarsi
var 7
secondo Katz
Disabilità
Disabilità
della
persona
anziana
(versione base)
controllo
sfinteri
urina
var 8
feci
var 9
andare al
funzioni
fisiologiche gabinetto
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var 10
La costruzione di indici
Indice = è il risultato dell’operativizzazione di concetto complesso, non
direttamente rilevabile. Si dirige a sintetizzare in un unico valore le
variabili prodotte dalla rilevazione, attraverso indicatori, delle
diverse dimensioni del fenomeno.
La costruzione di un indice avviene in due fasi:
a) attribuisco a ogni modalità delle variabili prodotte dalla rilevazione
un punteggio, arbitrariamente scelto, ma logicamente legato al
livello di presenza dell’aspetto monitorato, ed uguale per tutti i casi;
b) per ogni caso calcolo la somma algebrica dei punteggi relativi alle
diverse variabili, ottenendo una nuova variabile.
Supponendo che la rilevazione avvenga per mezzo di 4 indicatori
Indice = v1 + v2 + v3 + v4
dove Vi = punteggio conseguito dal caso x per la i-esima variabile
Il campo di variazione (=differenza tra valore minimo e massimo), mi
permette di valutare la situazione di ogni singolo caso.
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Man mano che una scienza raggiunge la sua maturità si
generano nella comunità scientifica convergenze che permettono di arrivare a definizioni condivise.
Esempio:
Status socio-economico della famiglia (Isf) = combinazione
Titolo studio
(V1)
Professione
(V2)
Reddito
(V3)
Isf
= v1p +
Padre
Madre
v1m + v2p + v2m + v3p + v2m
Dove vij = punteggio attribuito al singolo caso relativamente alla
collocazione rispetto alla variabile i-esima
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Terza lezione - formato