LEZIONE
“PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION”
PROF. LUCIANO CLARIZIA
Università Telematica Pegaso
Pediatric Basic Life Support Defibrillation
Indice
1
Finalità del p.b.l.s.d. --------------------------------------------------------------------------------------- 3
1
Scompenso Respiratorio---------------------------------------------------------------------------------- 6
2
Scompenso Emodinamico -------------------------------------------------------------------------------- 6
2
Etiologia dell’Arresto Cardio-Respiratorio in età pediatrica ------------------------------------ 7
2.1 Il danno anossico cerebrale ----------------------------------------------------------------------------- 7
2.2 La sequenza del pblsd ----------------------------------------------------------------------------------- 7
2.3 Fasi del pblsd --------------------------------------------------------------------------------------------- 8
2.4 Valutazione dello stato di coscienza------------------------------------------------------------------- 9
2.5 Tecniche di ventilazione ------------------------------------------------------------------------------ 13
2.6 Le compressioni toraciche ---------------------------------------------------------------------------- 16
2.7 Il massaggio cardiaco esterno ------------------------------------------------------------------------ 17
3
Ostruzione da corpo estraneo delle vie aeree ------------------------------------------------------ 22
4
Pblsd : aspetti medico-legali --------------------------------------------------------------------------- 26
Bibliografia ------------------------------------------------------------------------------------------------------ 28
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
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Pediatric Basic Life Support Defibrillation
1 Finalità del p.b.l.s.d.
Il Pediatric Basic Life Support Defibrillation (PBLSD) comprende le manovre di
rianimazione cardio-polmonare da attuarsi sia per i lattanti (età compresa tra i 0 e 1 anno) che per i
bambini (età compresa tra 1 anno fino alla pubertà) ed è indirizzato sia al personale sanitario che ai
neo-genitori o genitori di bambini a rischio per malattie respiratorie o cardiache.
Quest‟ultimo aspetto rientra in un progetto di prevenzione che vede il suo ruolo
fondamentale all‟interno della catena del soccorso.
Tabella 1
Il PBLSD ha lo scopo di supportare le funzioni vitali di base fino all‟arrivo dei sistemi di
emergenza allertati (EMS).
CAUSE DI ARRESTO CARDIO-RESPIRATORIO
Nell‟epidemiologia dell‟arresto cardio-respiratorio nel lattante e nel bambino le cause
cardiache non risultano essere i fattori principali come per gli adulti.
Cause più frequenti di arresto cardio -respiratorio:

- cardiache: malformazioni congenite,aritmie primitive

- respiratorie: ostruzioni vie aeree, male asmatico…

- neurologiche: convulsioni, intossicazioni, traumi…

- infettive: difterite, polmonite massiva, sepsi..
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
- traumatiche: politrauma

- altre: disidratazione,
emorragie
non
traumatiche,
colpo
di
calore,
folgorazione, sindrome da annegamento……
L‟arresto cardiaco nel bambino rappresenta l‟evolversi di una insufficienza respiratoria o di
uno stato di shock. La Fibrillazione Ventricolare, che nell‟adulto risulta essere la principale causa
nell‟85% degli arresti cardiaci, nel bambino ha un riscontro del 10%.
Questa percentuale vede, con più frequenza, bambini con miocardiopatie congenite o
acquisite e bambini che sono stati sottoposti a manovre rianimatorie in sede intra-ospedaliera.
Le patologie respiratorie risultano essere invece in prima linea nella casistica di arresto
cardio-respiratorio nel bambino per determinati motivi:
La lingua del neonato risulta essere più grande in proporzione all‟orofaringe e
dunque una sua caduta all‟indietro occludendo più facilmente
Nel lattante e nel bambino, l‟ipofaringe e la laringe risultano avere un lume
più stretto e non è presente completamente il supporto offerto dalle cartilagini qui presenti;
per questo motivo un minimo edema delle mucose, la presenza di muco o escreato può
portare ad una situazione di ostruzione delle vie aeree.
I neonati e i bambini hanno una minore riserva di ossigeno rispetto agli adulti
Il consumo di ossigeno, elevato nel lattante, si riduce con la crescita, fino a
raggiungere con l‟adolescenza il valore dell‟adulto.
Nel bambino la ventilazione alveolare è doppia rispetto all‟adulto, mentre la
capacità funzionale residua è minore.
Nel neonato la frequenza respiratoria è quasi tripla rispetto a quella
dell‟adulto.
Nella tabella 2 sono rappresentati le più frequenti patologie respiratorie causa di arresto
cardio-respiratorio in età pediatrica.
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Laringite
Bronchiolite
Epiglottite
Asma acuto
Intossicazione da monossido di carbonio
Ostruzione da corpo estraneo
Annegamento
Tabella 2: Patologie dell’apparato respiratorio causa di arresto cario-respiratorio
L‟ipossiemia determina un‟acidosi respiratoria che porta a bradicardia.
La bradicardia è uno dei ritmi di presentazione più comuni in bambini che rischiano
un‟evoluzione in asistolia. Per tale motivo il soccorritore deve pensare alla principale causa quale
l‟ipossia e trattarla mediante la ventilazione. Qualora non ci sia modificazione e compaiano segni di
assenza di circolo (mancanza del polso) o permanga una bradicardia
associata a segni di
ipoperfusione (Fc < 60bat/min) dovrà iniziare subito il massaggio cardiaco (prevalentemente nel
lattante).
Le patologie di origine traumatiche risultano essere la causa principale di decesso nei
bambini. Negli U.S.A. i traumi sono responsabili di :
Morti
25.000/ann.
Ricoveri
Visite med.
600.000/ann
16.000.000/ann.
I traumi più frequenti comprendono :
Lesioni da veicoli a motore ( 50%)
Investimento di pedoni (più freq. In età tra 5-9 anni)
Lesioni da bicicletta
Annegamento
Ustioni (80% sono incidenti domestici)
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Lesioni da arma da fuoco
Patologie
Respiratorie
Patologia SNC
Cardiopatie
intossicazioni
SHOCK
Cardioge
no
Settico
1 Sco
mpePatologia
nso traumatica
Resp
IPOSSIA E ACIDOSI
irato
rio
aritmie
Anafilatti
co
Ipovolemic
o
2 Sco
mpe
nso
Emo
dina
mico
ARRESTO RESPIRATORIO
BRADICARDIA
ARRESTO
CARDIO-RESPIRATORIO
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2 Etiologia dell’Arresto CardioRespiratorio in età pediatrica
2.1 Il danno anossico cerebrale
Per danno anossico cerebrale si intende la riduzione di apporto di ossigeno al tessuto
cerebrale.
La durata del periodo anossico è indice di prognosi. Il danno inizia dopo pochi secondi
dall‟assenza di circolo e diventa irreversibile con il passare del tempo. Le manovre del PBLSD
permettono di mantenere una sufficiente ossigenazione del sangue che oltre ad interrompere la
progressione verso un danno irreversibile del cervello, altresì interrompono la via verso l‟arresto
cardio-circolatorio.
2.2 La sequenza del pblsd
-
La prevenzione degli incidenti
-
La determinazione dello stato di coscienza
-
Nel bambino incosciente con storia di cardiopatia nota si chiama aiuto e DAE
-
L‟applicazione delle tecniche di rianimazione cardio-polmonare di base (15:2) per un
-
L‟attivazione del sistema di emergenza
-
L‟utilizzo del DAE se presente
-
Il riconoscimento e il trattamento dell‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo
minuto
mediante le manovre di disostruzione.
Le procedure del PBLSD cambiano a seconda che debbano essere utilizzate sul neonato,
fino ad 1anno di vita, o sul bambino..
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Nella realtà, comunque, l‟età del paziente può non essere nota. In merito a questo e meglio
ricordare che:

bambino di 1 anno:
peso circa 10 Kg; dimensioni circa 75 cm;

bambino di 8 anni:
peso circa 25 Kg; dimensioni circa 125 cm.
2.3 Fasi del pblsd
La valutazione di una situazione di emergenza risulta cruciale, tanto che nessun soggetto
può essere sottoposto a procedura di RCP senza prima aver effettuato una adeguata stima
dell‟accaduto.
Ogni azione del PBLSD ( Airway, Breathing, Circulation Defibrillation ) è preceduta da una
valutazione (come per l‟adulto).
VALUTARE L’AMBIENTE
Se pericoloso sposta la vittima
VALUTARE STATO DI COSCIENZA
Chiama e tocca delicatamente il bambino
CHIAMARE AIUTO e DAE
A
Posizionamento della vittima
Pervietà delle vie aeree
Allineamento della vittima in piano
rigido
Assicurare pervietà vie aeree
(posizione di sniffing del capo e se
necessario sollevamento del mento)
B
Valutazione attività respiratoria
G.A.S. ; 5 insufflazioni di sicurezza
C
Valutazione polso carotideo
Compressioni toraciche esterne(15:2)
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ALLERTARE IL 118 (Dopo un minuto di RCP)
D
Posizionamento del DAE
2.4 Valutazione dello stato di coscienza
Il soccorritore si porta al lato della vittima, lo tocca o scuote delicatamente (la testa grande
del bambino e la lassità dei legamenti possono divenire causa di problemi midollari) e lo chiama ad
alta voce (pronunciando frasi del tipo “ Ehi, Bambino?).
Di fronte a perdita di coscienza, il soccorritore chiama aiuto senza abbandonare la vittima e
chiede il DAE se l‟età è superiore all‟anno.
Nell‟eventualità che il soggetto abbia avuto un trauma o qualora vi fosse anche solo il
sospetto, nella valutazione dello stato di coscienza è prevista solo la chiamata verbale. Impropri
movimenti del capo e del rachide cervicale in tali soggetti possono risultare dannosi per il midollo .
FASE
A
(vie aeree )
Se la vittima è priva di coscienza il soccorritore deve metterla supina, allinearla in un piano
rigido e scoprirle il torace. Se la vittima dovesse presentarsi prona verrà fatta ruotare facendo si che
durante la rotazione il capo ed il corpo mantengano lo stesso piano. Quando una vittima è priva di
coscienza, vi è una perdita del tono muscolare e la lingua
può ostruire la faringe cadendo
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all‟indietro. La caduta della lingua è la causa più frequente di ostruzione delle vie aeree in soggetti
privi di coscienza.
Poiché la lingua è attaccata alla radice della mandibola, per permettere la pervietà
delle vie aeree è sufficiente elevare la mandibola in modo tale da sollevare la lingua ostruente
la faringe.
Tale obiettivo si raggiunge con due manovre: l‟ iperestensione del capo e la sub-lussazione della mandibola.
L’iper-estensione del capo si esegue ponendo il palmo della mano sulla fronte ed
esercitando una lieve pressione. Per completare la manovra si pongono due dita dell‟altra mano
sotto le ossa del mento. Tale manovra è sconsigliata se ci si trova di fronte ad una vittima
traumatizzata.
Nel neonato, l‟iper-estensione del capo è sconsigliata in quanto può essere causa di
ostruzione della trachea dovuta al mancato supporto cartilagineo. Per tale motivo si effettua
solamente il sollevamento del mento portando il capo in posizione “neutra”. Può essere di notevole
aiuto il posizionamento di uno spessore sotto al torace.
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La sub-lussazione della mandibola si esegue ponendo due o tre dita sull‟angolo della
mandibola ed esercitando una pressione tale da sollevarla verso l‟alto. Per aiutarsi, dove non siano
presenti traumi del rachide, si può effettuare una lieve iperestensione del capo.
Nel neonato, la lingua, di dimensioni più grandi , occlude totalmente la cavità orale. Ciò
impedisce un flusso d‟aria adeguato dalla bocca sia nella respirazione spontanea che in quella
artificiale. Il neonato dunque risulta avere una respirazione di tipo nasale.
Una volta effettuata l‟iperestensione del capo si procede all‟esplorazione della cavità orale
ed eventualmente alla rimozione di materiale estraneo attraverso svuotamento manuale o
aspirazione.
La cannula oro-faringea (Cannula di Guedel)
Un ausilio per mantenere la pervietà delle vie aeree è la
cannula oro-faringea che serve a sostenere la base della lingua.
La cannula deve essere necessariamente inserita solo in
soggetti privi di coscienza e deve essere della corretta misura
che è data dalla distanza tra lobo dell‟orecchio ed angolo della
bocca.
FASE B (attività respiratoria)
Valutazione del respiro
Per valutare il respiro si fa la manovra del G.A.S.
Il soccorritore pone l‟orecchio vicino al naso ed alla
bocca della vittima, mantenendo la pervietà delle vie aeree.
Successivamente, mentre osserva il torace della vittima, Guarda
eventuali espansioni toraciche, Ascolta l‟aria espirata e Senti il
flusso dell‟aria. Se il torace non si muove e non vi è segno di
espirazione ciò significa che il soggetto non respira. Questa
valutazione non deve essere effettuata per più di 10 secondi.
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Se la valutazione constata un‟attività respiratoria, il soccorritore si limiterà a mantenere la
pervietà delle vie aeree e ad allertare i sistemi di emergenza. In caso di neonato, il soccorritore
potrà, in questo caso, avvicinarsi al telefono portando con se la vittima.
Posizione laterale di sicurezza
Viene attuata nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una
vittima non cosciente ma con attività respiratoria presente.
Lo
scopo
di
tale
posizione
è
di
mantenere
l‟iperestensione del capo, di mantenere una posizione stabile e
favorire la fuoriuscita di eventuale vomito che potrebbe essere
inspirato.
GARANTISCE:
La stabilità della vittima
Il mantenimento della
pervietà delle vie aeree
Il mantenimento
dell‟iper-estensione del
capo
Da evitare nella vittima traumatizzata
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2.5 Tecniche di ventilazione
Respirazione bocca-bocca
La respirazione bocca-bocca è un metodo veloce ed efficace per supportare l‟assenza
dell‟attività respiratoria del soggetto. L‟aria espirata dal soccorritore contiene una concentrazione di
Ossigeno (O2) sufficiente a mantenere in vita una persona in arresto respiratorio. Per eseguire
correttamente la respirazione bocca-bocca si deve mantenere in iper-estensione il capo e:
Nel neonato si posiziona la bocca del soccorritore a coprire il naso e la bocca del
bambino.
Nel bambino si posiziona la bocca del soccorritore su quella della vittima.
A questo punto il soccorritore fa un inspirio lento e insuffla lentamente l‟aria (l‟insufflazione
deve avere una durata di circa 2 secondi).
È di fondamentale importanza che il soccorritore inspiri lentamente: questo fa sì di
aumentare, nell‟aria espirata, la concentrazione di ossigeno e di diminuire quella di anidride
carbonica.
La forza dell‟insufflazione è determinante per una buona ventilazione. Infatti, insufflazioni
troppo brusche possono far sì che l‟aria prenda la via dell‟esofago finendo nello stomaco. Questa è
una seria complicanza che può occorrere durante la respirazione bocca-bocca.
Lo stomaco, riempito d‟aria, aumenta di volume e di seguito tende a sollevare il diaframma
diminuendo così i movimenti polmonari. Inoltre il materiale in esso contenuto è facilitato ad uscire
provocando rigurgito o vomito. Tale evenienza è causa di una polmonite che può risultare mortale.
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Durante le ventilazioni il soccorritore deve verificare con la coda dell‟occhio che il torace si
alzi; tra un‟insufflazione e l‟altra, deve staccarsi con la bocca dalla vittima e verificare che il torace
si abbassi (espirazione passiva).
Se le insufflazioni non sono efficaci il soccorritore prima di poter pensare alla presenza di
un‟ostruzione delle vie aeree, deve riposizionare nuovamente il capo e ripetere le insufflazioni.
Risulta difficile, a volte, trovare la giusta posizione, soprattutto nel neonato, per un‟ottima
pervietà delle vie aeree. Qualora le insufflazioni risultassero inefficaci, il soccorritore deve
compiere lenti movimenti del capo del bambino fino ad ottenere delle insufflazioni efficaci (tale
manovra è da evitare di fronte ad individui traumatizzati). Solamente dopo ripetuti movimenti, se le
insufflazioni dovessero risultare ancora inefficaci, il soccorritore ipotizzerà la presenza di
un‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo (vedi manovra di Heimlich).
A differenza degli adulti, le vie aeree di un neonato o di un bambino possono presentare
diversa resistenza. Il soccorritore, per avere una conferma dell‟efficacia delle sue ventilazioni,
dovrà tenere presente, quale elemento fondamentale, solo l‟innalzamento del torace.
Avendo già analizzato che l‟arresto dell‟attività respiratoria risulta essere la causa principale
di arresto cardio-respiratorio nel bambino, si evidenzia quanto importante risulti che il soccorritore
sappia compiere un‟adeguata azione di ventilazione.
Appena valutata l‟assenza di attività respiratoria vengono erogate 5 ventilazioni al fine di
contrastare l‟ipossia (tipica dell‟età) prima di andare a valutare la presenza del polso.
Ventilazioni con mezzi aggiuntivi
I mezzi aggiuntivi permettono al soccorritore di eseguire delle ventilazioni senza venire a
contatto diretto con il paziente.
La Pocket-Mask : è una maschera tascabile costituita da una parte di forma anatomica per
una efficiente aderenza al viso della vittima e da un boccaglio ove il soccorritore insuffla. Tra le due
parti vi è una valvola unidirezionale che fa sì che l‟aria espirata dalla vittima non torni al
soccorritore. Alcune di queste maschere presentano inoltre un raccordo per fonti di Ossigeno.
La maschera va applicata sulla faccia della vittima in
verso contrario rispetto all‟uso su una persona adulta.
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Indipendentemente dalla posizione, durante l‟uso della Pocket-Mask va garantita
l‟iperestensione del capo.
Il Pallone auto espansibile (Pallone Ambu) - Neonatale o Pediatrico
Altro mezzo aggiuntivo utilizzato per la ventilazione è il Pallone Ambu. Consiste in una
maschera facciale collegata ad un pallone autoespansibile tra i quali è posto una valvola
unidirezionale. Tale mezzo aggiuntivo è utilizzato dal personale sanitario e per la sequenza di RCP
a due soccorritori.
L‟apporto di Ossigeno con il Pallone Ambu risulta essere del 21% utilizzato in aria
ambiente, del 50-60% se raccordato ad una fonte di Ossigeno (con flusso di circa 15L/min) e l‟80%
se munito di reservoir (sacca raccordata al pallone autoespansibile che funge da serbatoio di riserva
di Ossigeno).
Esistono in commercio varie misuri di Pallone Ambu a seconda della fascia d‟età in cui
vengono utilizzati:
Pallone Ambu:
Adulto
Bambino
Neonato
1600 ml
500 ml
240 ml
Il pallone neonatale non risulta essere sempre indispensabile, qualora non sia presente si può
tranquillamente adattare quello per bambino.
FASE C (attività circolatoria)
Una volta terminata la fase B con le cinque insufflazioni di sicurezza si procede alla
valutazione dell‟attività cardio-circolatoria. Per valutare questo si procede alla ricerca del polso
brachiale nel neonato e del polso carotideo nel bambino.
Per ricercare il punto esatto in cui valutare il polso si procede nel seguente modo:
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Nel neonato
1. Posizionare il pollice sul lato esterno del braccio
vicino al soccorritore
2. Utilizzare il secondo e terzo dito della stessa
mano sul lato interno.
3. Applicare una leggera pressione per valutare la
presenza di pulsazioni.
Nel bambino
1. Mantenere l‟iper-estensione del capo con una
mano sulla fronte
2. Utilizzando il secondo e terzo dito dell‟altra mano
si individua la cartilagine tiroidea (Pomo d’Adamo)
3. Spostare le due dita in direzione del soccorritore
per circa 2-3 cm, fino a trovarsi in una fossetta nella parte
laterale del collo
4. Applicando una leggera pressione si valuta la
presenza di pulsazioni
La valutazione del polso, brachiale o carotideo, deve
essere effettuata per un periodo non superiore ai 10 secondi.
Se il polso risulta essere presente, sostenere l‟attività respiratoria eseguendo una
insufflazione ogni 3 secondi (totale di 20). Dopo il primo minuto, attivare sistemi di emergenza.
2.6 Le compressioni toraciche
Valutata l‟assenza del polso carotideo o una FC<60/m senza segni vitali, il soccorritore deve
provvedere a ripristinare un‟attività cardio-circolatoria di supporto tramite il massaggio cardiaco
esterno (MCE) . Le compressioni toraciche riescono a mantenere un flusso ematico permettendo
un‟idonea per fusione sia cerebrale che coronarica.
Il cuore si trova all‟interno della gabbia toracica frapposto tra sterno e colonna vertebrale.
Durante una compressione toracica, il cuore viene schiacciato tra queste due strutture rigide e
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dunque il sangue in esso contenuto viene immesso in circolo. Con il rilasciamento postcompressione il cuore ritorna al suo volume riempiendo le sue cavità di sangue.
Il paziente deve essere posto su di una superficie rigida
affinché le compressioni risultino efficaci. Per quanto riguarda il
neonato, questa può essere la superficie dell‟avambraccio del
soccorritore. In questo modo le spalle del neonato risultano
trovarsi in un piano superiore favorendo una lieve iperestensione
del capo per il mantenimento della pervietà delle vie aeree.
Alzando il neonato, infine, il soccorritore può effettuare le
manovre di ventilazione.
2.7 Il massaggio cardiaco esterno
Nel neonato
1. una mano viene utilizzata per il mantenimento
della pervietà delle vie aeree.
2. Utilizzando l‟altra mano, si ricerca il terzo
inferiore dello sterno(è consigliato trovare l‟angolo
d‟incontro tra l‟arcata costale e lo sterno). Quest‟ultimo
viene compresso di circa 1-2 cm con il medio e l‟anulare.
Le compressioni dovranno avere una profondità
corrispondente a circa un terzo della profondità del torace
(corrispondente a circa 1-2 cm).
la frequenza delle compressioni deve essere di circa 100
al minuto
il rapporto compressione:rilasciamento deve essere 1:1.
Questo per permettere un completo rilasciamento della parete
toracica dopo la compressione e facilitare il riempimento
ventricolare.
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Durante tale fase, le dita del soccorritore non devono perdere il
contatto con la cute del torace.
il rapporto compressioni:ventilazioni è 15:2 (ciclo). L‟effettuazione di 4 cicli corrisponde a
circa un minuto di RCP.
3. Dopo un minuto di RCP il soccorritore deve allertare i sistemi di emergenza.
Qualora il numero dei soccorritori sia di due, le compressioni toraciche devono essere fatte a
due mani.
Questa tecnica permette una maggiore profondità delle CTE, migliore pressione di
perfusione coronaria ed una migliore pressione arteriosa sistolica e diastolica rispetto alla tecnica a
due dita.
Nel bambino
1. Una mano viene utilizzata per mantenere
l‟iperestensione del capo.
2. L‟altra mano, comprime il terzo inferiore dello
sterno
3. Le compressioni dovranno avere una profondità
corrispondente a circa un terzo della profondità del torace
(corrispondente a circa 1-2 cm).
la frequenza delle compressioni deve essere di circa 100
al minuto
il rapporto compressione:rilasciamento deve essere 1:1.
Questo per permettere un completo rilasciamento della
parete toracica dopo la compressione. Durante tale fase, la
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mano del soccorritore non deve perdere il contatto con la
cute del torace.
il rapporto compressioni:ventilazioni è 15:2 (ciclo).
L‟effettuazione di 4 cicli corrisponde a circa un minuto di
RCP.
Dopo un minuto di RCP il soccorritore deve allertare i sistemi di emergenza.
Sia per quanto riguarda il neonato che per il bambino, una volta allertati i sistemi di
emergenza si prosegue con RCP (se non vi è stata la ripresa di attività cardiaca).A questo punto se il
DAE sarà arrivato viene posizionato (dopo il primo minuto di RCP).
A differenza dell‟adulto, nei bambini le lesioni traumatiche dovute al massaggio cardiaco
esterno hanno una frequenza minore ( 3%).
Qualora vi fosse ripresa di attività cardio-respiratoria, il soccorritore si limiterà ad attivare i
sistemi di emergenza e a garantire la pervietà delle vie aeree (posizione laterale di sicurezza).
FASE D (Defibrillazione)
La defibrillazione risulta sconsigliata nel lattante.
Nel bambino (1-8 anni) viene consigliata maggiormente se il defibrillatore è dotato di
placche pediatriche o di programmi che riducano l‟energia a 50-75J.
Se il defibrillatore risulta sprovvisto di tale sistema si può utilizzare lo stesso nel bambino
qualora questi risulti positivo per anamnesi di cardiopatia congenita o acquisita oppure presenti
collasso improvviso.
Nel bambino al di sopra degli 8 anni si utilizza il DAE per adulti.
Il DAE va posizionato dopo un minuto di RCP. Se il ritmo risulta defibrillabile si eroga una
sola scarica, si riprende l‟RCP per due minuti senza rivalutare polso o ritmo.
Sequenza operativa:
accendi il DAE
collegalo al paziente
attiva l‟analisi del ritmo
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vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
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enuncia la filastrocca di sicurezza
eroga la scarica se indicata
alterna: 1 scarica, 2 minuti di RCP, analisi del ritmo
QUANDO RIVALUTARE IL BAMBINO
Dopo un minuto di rianimazione
Durante la rianimazione nel bambino rivalutare il ritmo ogni due minuti se DAE disponibile
Durante RCP nel momento in cui ricompare la presenza dei segni vitali se DAE non
disponibile
Ogni minuto in caso di arresto respiratorio.
ALLERTAMENTO DEL SISTEMA DI SOCCORSO 118
L‟allertamento del 118 avviene dopo un minuto di RCP,
mediante una telefonata che deve essere effettuata mantenendo la
calma e rispondendo dettagliatamente alle domande che vengono
poste dall‟operatore di centrale.
Al momento della chiamata,dunque, il soccorritore
occasionale dovrà aver acquisito tutta una serie di informazioni quali :
luogo dell‟accaduto
numero telefonico dal quale si sta chiamando
cosa è successo
numero di vittime coinvolte
condizioni della vittima
quali soccorsi sono stati apportati
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ogni altra informazione richiesta.
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3 Ostruzione da corpo estraneo delle
vie aeree
L’impossibilità di ventilazione può essere determinata da un’ ostruzione da corpo
estraneo!!
L‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo rappresentano una delle principali cause di morte nei
bambini.
Il 90% delle morti da ostruzione da corpo estraneo riguardano individui con età inferiore ai 5
anni; la maggiore incidenza si ha tra i 6 mesi e i 2 anni di vita.
In ogni neonato o bambino che presenti una improvvisa comparsa di impedimento
dell‟attività respiratoria associata a tosse, stridore, sibili respiratori, silenzio respiratorio e comparsa
di cianosi deve essere sospettata un‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
L‟ostruzione delle vie aeree per cause patologiche sono caratterizzate
invece
dall‟accompagnamento di sintomi e segni quali: febbre, raucedine, bava, sonnolenza.
Rimozione manuale di corpi estranei
Il soccorritore, utilizzando pollice e indice, afferra la mandibola e la lingua. In tale modo si
riesce ad ottenere un sollevamento della lingua, causa frequente di ostruzione delle vie aeree.
Manualmente deve essere attuata la sola rimozione dei corpi estranei visibili nel cavo orale. La
ricerca alla cieca risulta dannosa in quanto può spingere verso il basso il corpo estraneo andando a
complicare l‟ostruzione.
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Se il bambino è in grado di piangere, tossire o parlare non trova indicazione alcuna manovra di
disostruzione ma:
incoraggiare il bambino a tossire mantenendo la posizione da lui preferita;
se possibile somministrare ossigeno;
se permane dispnea attivare il 118 o trasportarlo in Pronto Soccorso.
Se il bambino non è in grado di piangere, tossire, parlare e vi è la comparsa di rapida
cianosi, trova indicazione l‟attuazione di manovre di disostruzione (che hanno il fine di
incrementare bruscamente la pressione intratoracica) e l‟attivazione immediata del 118.
Risoluzione dell’ostruzione completa delle vie aeree nel neonato
a.
posizionare il neonato prono sull‟avambraccio del soccorritore sostenendo con la mano la
testa a livello della mandibola. La testa deve trovarsi più in basso del tronco.
b.
effettuare 5 colpi dorsali in regione infrascapolare con la base della mano
c.
appoggiare la mano libera sul dorso del neonato afferrando il capo così che il neonato si
ritrovi tra le due braccia e le mani
d.
ruotare il neonato in posizione supina con il capo posto più in basso del tronco.
e.
effettuare cinque compressioni toraciche. Queste vengono effettuate nello stesso modo del
massaggio cardiaco esterno.
I punti compresi tra „a‟ ed „è vengono ripetuti fino a quando si ottiene l‟espulsione del
corpo estraneo o si ha perdita di coscienza nel neonato.
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Pediatric Basic Life Support Defibrillation
Se il neonato perde coscienza:
-
posizionarlo su di un piano rigido
-
allertare il 118 senza abbandonare la vittima
-
mantenere la pervietà delle vie aeree e effettuare un controllo visivo del cavo
orale (se presente corpo estraneo procedere a rimozione)
-
estendere il capo
-
eseguire 5 tentativi di ventilazione riposizionando il capo dopo ogni
insufflazione inefficace
-
iniziare RCP, se le 5 ventilazioni sono inefficaci, senza eseguire altre
valutazioni
-
eseguire un minuto di RCP
-
allertare il 118 se non è già stato fatto
-
proseguire RCP in attesa del soccorso avanzato
Risoluzione dell’ostruzione completa delle vie aeree nel bambino - Manovra di Heimlich
Bambino cosciente
a.
Il soccorritore esegue 5 pacche dorsali
b.
si posizione alle spalle del bambino lo circonda con le braccia e pone una
mano serrata a pugno sull‟addome, sopra l‟ombelico e sotto il processo tifoideo Con l‟altra
mano afferra il pugno ed imprime energiche spinte verso l‟alto, facendo forza sul polso e
ruotando il pugno verso l‟alto
c.
Il soccorritore continua alternando le due fasi fino ad espulsione del corpo
estraneo o a perdita di coscienza del bambino.
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Pediatric Basic Life Support Defibrillation
Bambino incosciente
-
posizionarlo su di un piano rigido
-
allertare il 118
-
mantenere la pervietà delle vie aeree e effettuare un controllo visivo del cavo
orale (se presente corpo estraneo procedere a rimozione)
-
estendere il capo
-
eseguire 5 tentativi di ventilazione riposizionando il capo dopo ogni
insufflazione inefficace
-
iniziare RCP, se le 5 ventilazioni sono inefficaci, senza eseguire altre
valutazioni
-
eseguire un minuto di RCP
-
allertare il 118 se non è già stato fatto
-
proseguire RCP in attesa del soccorso avanzato
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4 Pblsd : aspetti medico-legali
A conclusione di questo manuale di P.B.L.S.D. riportiamo alcuni aspetti medico legali
inerenti l‟effettuazione di una rianimazione cardio-polmonare.
Quando non
Presenza di segni di morte
Decapitazione
iniziare una
biologica:
Rigor Mortis
RCP?
Presenza delle
macchie ipostatiche
Stato di
decomposizione
Quando iniziare
Assenza di segni di morte
una RCP?
biologica.
Temperatura
Fattori che non devono influire
corporea
sull‟iniziare una RCP sono :
Midriasi
Quanto deve
Non vi sono limitazioni di tempo
Tempestività dei
durare una RCP
nell‟effettuare una RCP. I fattori
Sistemi Allertati
che possono influire sulla durata
possono essere:
Estenuazione del
soccorritore
Quando spostare
La vittima va spostata solamente
Incendi
la vittima?
quando sia evidenziata l‟assenza
Pericolo di
di sicurezza per la vittima stessa
esplosioni
e per il soccorritore
Presenza di gas
tossici o altre sostanze
nocive
Pericolo di crollo
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Dare aiuto in caso di emergenza o incidente è un dovere innanzitutto morale; lo stabilisce il
Codice Penale (art. 593), che fissa severe sanzioni per quanti omettono di prestare assistenza o di
allertare le autorità competenti. Il citato articolo non vincola il cittadino ad intervenire direttamente
sull‟infortunato, qualora non possieda una specifica preparazione o rischi di mettere in pericolo la
propria incolumità. È preferibile che si astenga, mentre è tenuto ad allertare le autorità e i necessari
mezzi di soccorso (118).
La normativa vigente stabilisce che il fine di ogni intervento è la sicurezza dell‟infortunato,
diventa pertanto prioritario preservarlo da ulteriori traumi, anche sul piano emotivo. Il cittadino che
interviene, per eccesso di zelo e privo di competenza, in maniera erronea, causando un
peggioramento delle condizioni dell‟infortunato o addirittura il decesso, può incorrere in gravi reati
di lesioni colpose (art. 590) o di omicidio colposo (art. 589). Di qui la necessità di formare un
bacino di utenza il più possibile differenziato e molteplice.
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lezione “pediatric basic life support defibrillation prof . luciano clarizia