LEZIONE “PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION” PROF. LUCIANO CLARIZIA Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Indice 1 Finalità del p.b.l.s.d. --------------------------------------------------------------------------------------- 3 1 Scompenso Respiratorio---------------------------------------------------------------------------------- 6 2 Scompenso Emodinamico -------------------------------------------------------------------------------- 6 2 Etiologia dell’Arresto Cardio-Respiratorio in età pediatrica ------------------------------------ 7 2.1 Il danno anossico cerebrale ----------------------------------------------------------------------------- 7 2.2 La sequenza del pblsd ----------------------------------------------------------------------------------- 7 2.3 Fasi del pblsd --------------------------------------------------------------------------------------------- 8 2.4 Valutazione dello stato di coscienza------------------------------------------------------------------- 9 2.5 Tecniche di ventilazione ------------------------------------------------------------------------------ 13 2.6 Le compressioni toraciche ---------------------------------------------------------------------------- 16 2.7 Il massaggio cardiaco esterno ------------------------------------------------------------------------ 17 3 Ostruzione da corpo estraneo delle vie aeree ------------------------------------------------------ 22 4 Pblsd : aspetti medico-legali --------------------------------------------------------------------------- 26 Bibliografia ------------------------------------------------------------------------------------------------------ 28 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 2 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation 1 Finalità del p.b.l.s.d. Il Pediatric Basic Life Support Defibrillation (PBLSD) comprende le manovre di rianimazione cardio-polmonare da attuarsi sia per i lattanti (età compresa tra i 0 e 1 anno) che per i bambini (età compresa tra 1 anno fino alla pubertà) ed è indirizzato sia al personale sanitario che ai neo-genitori o genitori di bambini a rischio per malattie respiratorie o cardiache. Quest‟ultimo aspetto rientra in un progetto di prevenzione che vede il suo ruolo fondamentale all‟interno della catena del soccorso. Tabella 1 Il PBLSD ha lo scopo di supportare le funzioni vitali di base fino all‟arrivo dei sistemi di emergenza allertati (EMS). CAUSE DI ARRESTO CARDIO-RESPIRATORIO Nell‟epidemiologia dell‟arresto cardio-respiratorio nel lattante e nel bambino le cause cardiache non risultano essere i fattori principali come per gli adulti. Cause più frequenti di arresto cardio -respiratorio: - cardiache: malformazioni congenite,aritmie primitive - respiratorie: ostruzioni vie aeree, male asmatico… - neurologiche: convulsioni, intossicazioni, traumi… - infettive: difterite, polmonite massiva, sepsi.. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation - traumatiche: politrauma - altre: disidratazione, emorragie non traumatiche, colpo di calore, folgorazione, sindrome da annegamento…… L‟arresto cardiaco nel bambino rappresenta l‟evolversi di una insufficienza respiratoria o di uno stato di shock. La Fibrillazione Ventricolare, che nell‟adulto risulta essere la principale causa nell‟85% degli arresti cardiaci, nel bambino ha un riscontro del 10%. Questa percentuale vede, con più frequenza, bambini con miocardiopatie congenite o acquisite e bambini che sono stati sottoposti a manovre rianimatorie in sede intra-ospedaliera. Le patologie respiratorie risultano essere invece in prima linea nella casistica di arresto cardio-respiratorio nel bambino per determinati motivi: La lingua del neonato risulta essere più grande in proporzione all‟orofaringe e dunque una sua caduta all‟indietro occludendo più facilmente Nel lattante e nel bambino, l‟ipofaringe e la laringe risultano avere un lume più stretto e non è presente completamente il supporto offerto dalle cartilagini qui presenti; per questo motivo un minimo edema delle mucose, la presenza di muco o escreato può portare ad una situazione di ostruzione delle vie aeree. I neonati e i bambini hanno una minore riserva di ossigeno rispetto agli adulti Il consumo di ossigeno, elevato nel lattante, si riduce con la crescita, fino a raggiungere con l‟adolescenza il valore dell‟adulto. Nel bambino la ventilazione alveolare è doppia rispetto all‟adulto, mentre la capacità funzionale residua è minore. Nel neonato la frequenza respiratoria è quasi tripla rispetto a quella dell‟adulto. Nella tabella 2 sono rappresentati le più frequenti patologie respiratorie causa di arresto cardio-respiratorio in età pediatrica. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 4 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Laringite Bronchiolite Epiglottite Asma acuto Intossicazione da monossido di carbonio Ostruzione da corpo estraneo Annegamento Tabella 2: Patologie dell’apparato respiratorio causa di arresto cario-respiratorio L‟ipossiemia determina un‟acidosi respiratoria che porta a bradicardia. La bradicardia è uno dei ritmi di presentazione più comuni in bambini che rischiano un‟evoluzione in asistolia. Per tale motivo il soccorritore deve pensare alla principale causa quale l‟ipossia e trattarla mediante la ventilazione. Qualora non ci sia modificazione e compaiano segni di assenza di circolo (mancanza del polso) o permanga una bradicardia associata a segni di ipoperfusione (Fc < 60bat/min) dovrà iniziare subito il massaggio cardiaco (prevalentemente nel lattante). Le patologie di origine traumatiche risultano essere la causa principale di decesso nei bambini. Negli U.S.A. i traumi sono responsabili di : Morti 25.000/ann. Ricoveri Visite med. 600.000/ann 16.000.000/ann. I traumi più frequenti comprendono : Lesioni da veicoli a motore ( 50%) Investimento di pedoni (più freq. In età tra 5-9 anni) Lesioni da bicicletta Annegamento Ustioni (80% sono incidenti domestici) Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 5 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Lesioni da arma da fuoco Patologie Respiratorie Patologia SNC Cardiopatie intossicazioni SHOCK Cardioge no Settico 1 Sco mpePatologia nso traumatica Resp IPOSSIA E ACIDOSI irato rio aritmie Anafilatti co Ipovolemic o 2 Sco mpe nso Emo dina mico ARRESTO RESPIRATORIO BRADICARDIA ARRESTO CARDIO-RESPIRATORIO Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 6 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation 2 Etiologia dell’Arresto CardioRespiratorio in età pediatrica 2.1 Il danno anossico cerebrale Per danno anossico cerebrale si intende la riduzione di apporto di ossigeno al tessuto cerebrale. La durata del periodo anossico è indice di prognosi. Il danno inizia dopo pochi secondi dall‟assenza di circolo e diventa irreversibile con il passare del tempo. Le manovre del PBLSD permettono di mantenere una sufficiente ossigenazione del sangue che oltre ad interrompere la progressione verso un danno irreversibile del cervello, altresì interrompono la via verso l‟arresto cardio-circolatorio. 2.2 La sequenza del pblsd - La prevenzione degli incidenti - La determinazione dello stato di coscienza - Nel bambino incosciente con storia di cardiopatia nota si chiama aiuto e DAE - L‟applicazione delle tecniche di rianimazione cardio-polmonare di base (15:2) per un - L‟attivazione del sistema di emergenza - L‟utilizzo del DAE se presente - Il riconoscimento e il trattamento dell‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo minuto mediante le manovre di disostruzione. Le procedure del PBLSD cambiano a seconda che debbano essere utilizzate sul neonato, fino ad 1anno di vita, o sul bambino.. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 7 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Nella realtà, comunque, l‟età del paziente può non essere nota. In merito a questo e meglio ricordare che: bambino di 1 anno: peso circa 10 Kg; dimensioni circa 75 cm; bambino di 8 anni: peso circa 25 Kg; dimensioni circa 125 cm. 2.3 Fasi del pblsd La valutazione di una situazione di emergenza risulta cruciale, tanto che nessun soggetto può essere sottoposto a procedura di RCP senza prima aver effettuato una adeguata stima dell‟accaduto. Ogni azione del PBLSD ( Airway, Breathing, Circulation Defibrillation ) è preceduta da una valutazione (come per l‟adulto). VALUTARE L’AMBIENTE Se pericoloso sposta la vittima VALUTARE STATO DI COSCIENZA Chiama e tocca delicatamente il bambino CHIAMARE AIUTO e DAE A Posizionamento della vittima Pervietà delle vie aeree Allineamento della vittima in piano rigido Assicurare pervietà vie aeree (posizione di sniffing del capo e se necessario sollevamento del mento) B Valutazione attività respiratoria G.A.S. ; 5 insufflazioni di sicurezza C Valutazione polso carotideo Compressioni toraciche esterne(15:2) Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 8 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation ALLERTARE IL 118 (Dopo un minuto di RCP) D Posizionamento del DAE 2.4 Valutazione dello stato di coscienza Il soccorritore si porta al lato della vittima, lo tocca o scuote delicatamente (la testa grande del bambino e la lassità dei legamenti possono divenire causa di problemi midollari) e lo chiama ad alta voce (pronunciando frasi del tipo “ Ehi, Bambino?). Di fronte a perdita di coscienza, il soccorritore chiama aiuto senza abbandonare la vittima e chiede il DAE se l‟età è superiore all‟anno. Nell‟eventualità che il soggetto abbia avuto un trauma o qualora vi fosse anche solo il sospetto, nella valutazione dello stato di coscienza è prevista solo la chiamata verbale. Impropri movimenti del capo e del rachide cervicale in tali soggetti possono risultare dannosi per il midollo . FASE A (vie aeree ) Se la vittima è priva di coscienza il soccorritore deve metterla supina, allinearla in un piano rigido e scoprirle il torace. Se la vittima dovesse presentarsi prona verrà fatta ruotare facendo si che durante la rotazione il capo ed il corpo mantengano lo stesso piano. Quando una vittima è priva di coscienza, vi è una perdita del tono muscolare e la lingua può ostruire la faringe cadendo Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 9 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation all‟indietro. La caduta della lingua è la causa più frequente di ostruzione delle vie aeree in soggetti privi di coscienza. Poiché la lingua è attaccata alla radice della mandibola, per permettere la pervietà delle vie aeree è sufficiente elevare la mandibola in modo tale da sollevare la lingua ostruente la faringe. Tale obiettivo si raggiunge con due manovre: l‟ iperestensione del capo e la sub-lussazione della mandibola. L’iper-estensione del capo si esegue ponendo il palmo della mano sulla fronte ed esercitando una lieve pressione. Per completare la manovra si pongono due dita dell‟altra mano sotto le ossa del mento. Tale manovra è sconsigliata se ci si trova di fronte ad una vittima traumatizzata. Nel neonato, l‟iper-estensione del capo è sconsigliata in quanto può essere causa di ostruzione della trachea dovuta al mancato supporto cartilagineo. Per tale motivo si effettua solamente il sollevamento del mento portando il capo in posizione “neutra”. Può essere di notevole aiuto il posizionamento di uno spessore sotto al torace. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 10 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation La sub-lussazione della mandibola si esegue ponendo due o tre dita sull‟angolo della mandibola ed esercitando una pressione tale da sollevarla verso l‟alto. Per aiutarsi, dove non siano presenti traumi del rachide, si può effettuare una lieve iperestensione del capo. Nel neonato, la lingua, di dimensioni più grandi , occlude totalmente la cavità orale. Ciò impedisce un flusso d‟aria adeguato dalla bocca sia nella respirazione spontanea che in quella artificiale. Il neonato dunque risulta avere una respirazione di tipo nasale. Una volta effettuata l‟iperestensione del capo si procede all‟esplorazione della cavità orale ed eventualmente alla rimozione di materiale estraneo attraverso svuotamento manuale o aspirazione. La cannula oro-faringea (Cannula di Guedel) Un ausilio per mantenere la pervietà delle vie aeree è la cannula oro-faringea che serve a sostenere la base della lingua. La cannula deve essere necessariamente inserita solo in soggetti privi di coscienza e deve essere della corretta misura che è data dalla distanza tra lobo dell‟orecchio ed angolo della bocca. FASE B (attività respiratoria) Valutazione del respiro Per valutare il respiro si fa la manovra del G.A.S. Il soccorritore pone l‟orecchio vicino al naso ed alla bocca della vittima, mantenendo la pervietà delle vie aeree. Successivamente, mentre osserva il torace della vittima, Guarda eventuali espansioni toraciche, Ascolta l‟aria espirata e Senti il flusso dell‟aria. Se il torace non si muove e non vi è segno di espirazione ciò significa che il soggetto non respira. Questa valutazione non deve essere effettuata per più di 10 secondi. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 11 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Se la valutazione constata un‟attività respiratoria, il soccorritore si limiterà a mantenere la pervietà delle vie aeree e ad allertare i sistemi di emergenza. In caso di neonato, il soccorritore potrà, in questo caso, avvicinarsi al telefono portando con se la vittima. Posizione laterale di sicurezza Viene attuata nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una vittima non cosciente ma con attività respiratoria presente. Lo scopo di tale posizione è di mantenere l‟iperestensione del capo, di mantenere una posizione stabile e favorire la fuoriuscita di eventuale vomito che potrebbe essere inspirato. GARANTISCE: La stabilità della vittima Il mantenimento della pervietà delle vie aeree Il mantenimento dell‟iper-estensione del capo Da evitare nella vittima traumatizzata Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 12 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation 2.5 Tecniche di ventilazione Respirazione bocca-bocca La respirazione bocca-bocca è un metodo veloce ed efficace per supportare l‟assenza dell‟attività respiratoria del soggetto. L‟aria espirata dal soccorritore contiene una concentrazione di Ossigeno (O2) sufficiente a mantenere in vita una persona in arresto respiratorio. Per eseguire correttamente la respirazione bocca-bocca si deve mantenere in iper-estensione il capo e: Nel neonato si posiziona la bocca del soccorritore a coprire il naso e la bocca del bambino. Nel bambino si posiziona la bocca del soccorritore su quella della vittima. A questo punto il soccorritore fa un inspirio lento e insuffla lentamente l‟aria (l‟insufflazione deve avere una durata di circa 2 secondi). È di fondamentale importanza che il soccorritore inspiri lentamente: questo fa sì di aumentare, nell‟aria espirata, la concentrazione di ossigeno e di diminuire quella di anidride carbonica. La forza dell‟insufflazione è determinante per una buona ventilazione. Infatti, insufflazioni troppo brusche possono far sì che l‟aria prenda la via dell‟esofago finendo nello stomaco. Questa è una seria complicanza che può occorrere durante la respirazione bocca-bocca. Lo stomaco, riempito d‟aria, aumenta di volume e di seguito tende a sollevare il diaframma diminuendo così i movimenti polmonari. Inoltre il materiale in esso contenuto è facilitato ad uscire provocando rigurgito o vomito. Tale evenienza è causa di una polmonite che può risultare mortale. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 13 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Durante le ventilazioni il soccorritore deve verificare con la coda dell‟occhio che il torace si alzi; tra un‟insufflazione e l‟altra, deve staccarsi con la bocca dalla vittima e verificare che il torace si abbassi (espirazione passiva). Se le insufflazioni non sono efficaci il soccorritore prima di poter pensare alla presenza di un‟ostruzione delle vie aeree, deve riposizionare nuovamente il capo e ripetere le insufflazioni. Risulta difficile, a volte, trovare la giusta posizione, soprattutto nel neonato, per un‟ottima pervietà delle vie aeree. Qualora le insufflazioni risultassero inefficaci, il soccorritore deve compiere lenti movimenti del capo del bambino fino ad ottenere delle insufflazioni efficaci (tale manovra è da evitare di fronte ad individui traumatizzati). Solamente dopo ripetuti movimenti, se le insufflazioni dovessero risultare ancora inefficaci, il soccorritore ipotizzerà la presenza di un‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo (vedi manovra di Heimlich). A differenza degli adulti, le vie aeree di un neonato o di un bambino possono presentare diversa resistenza. Il soccorritore, per avere una conferma dell‟efficacia delle sue ventilazioni, dovrà tenere presente, quale elemento fondamentale, solo l‟innalzamento del torace. Avendo già analizzato che l‟arresto dell‟attività respiratoria risulta essere la causa principale di arresto cardio-respiratorio nel bambino, si evidenzia quanto importante risulti che il soccorritore sappia compiere un‟adeguata azione di ventilazione. Appena valutata l‟assenza di attività respiratoria vengono erogate 5 ventilazioni al fine di contrastare l‟ipossia (tipica dell‟età) prima di andare a valutare la presenza del polso. Ventilazioni con mezzi aggiuntivi I mezzi aggiuntivi permettono al soccorritore di eseguire delle ventilazioni senza venire a contatto diretto con il paziente. La Pocket-Mask : è una maschera tascabile costituita da una parte di forma anatomica per una efficiente aderenza al viso della vittima e da un boccaglio ove il soccorritore insuffla. Tra le due parti vi è una valvola unidirezionale che fa sì che l‟aria espirata dalla vittima non torni al soccorritore. Alcune di queste maschere presentano inoltre un raccordo per fonti di Ossigeno. La maschera va applicata sulla faccia della vittima in verso contrario rispetto all‟uso su una persona adulta. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 14 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Indipendentemente dalla posizione, durante l‟uso della Pocket-Mask va garantita l‟iperestensione del capo. Il Pallone auto espansibile (Pallone Ambu) - Neonatale o Pediatrico Altro mezzo aggiuntivo utilizzato per la ventilazione è il Pallone Ambu. Consiste in una maschera facciale collegata ad un pallone autoespansibile tra i quali è posto una valvola unidirezionale. Tale mezzo aggiuntivo è utilizzato dal personale sanitario e per la sequenza di RCP a due soccorritori. L‟apporto di Ossigeno con il Pallone Ambu risulta essere del 21% utilizzato in aria ambiente, del 50-60% se raccordato ad una fonte di Ossigeno (con flusso di circa 15L/min) e l‟80% se munito di reservoir (sacca raccordata al pallone autoespansibile che funge da serbatoio di riserva di Ossigeno). Esistono in commercio varie misuri di Pallone Ambu a seconda della fascia d‟età in cui vengono utilizzati: Pallone Ambu: Adulto Bambino Neonato 1600 ml 500 ml 240 ml Il pallone neonatale non risulta essere sempre indispensabile, qualora non sia presente si può tranquillamente adattare quello per bambino. FASE C (attività circolatoria) Una volta terminata la fase B con le cinque insufflazioni di sicurezza si procede alla valutazione dell‟attività cardio-circolatoria. Per valutare questo si procede alla ricerca del polso brachiale nel neonato e del polso carotideo nel bambino. Per ricercare il punto esatto in cui valutare il polso si procede nel seguente modo: Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 15 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Nel neonato 1. Posizionare il pollice sul lato esterno del braccio vicino al soccorritore 2. Utilizzare il secondo e terzo dito della stessa mano sul lato interno. 3. Applicare una leggera pressione per valutare la presenza di pulsazioni. Nel bambino 1. Mantenere l‟iper-estensione del capo con una mano sulla fronte 2. Utilizzando il secondo e terzo dito dell‟altra mano si individua la cartilagine tiroidea (Pomo d’Adamo) 3. Spostare le due dita in direzione del soccorritore per circa 2-3 cm, fino a trovarsi in una fossetta nella parte laterale del collo 4. Applicando una leggera pressione si valuta la presenza di pulsazioni La valutazione del polso, brachiale o carotideo, deve essere effettuata per un periodo non superiore ai 10 secondi. Se il polso risulta essere presente, sostenere l‟attività respiratoria eseguendo una insufflazione ogni 3 secondi (totale di 20). Dopo il primo minuto, attivare sistemi di emergenza. 2.6 Le compressioni toraciche Valutata l‟assenza del polso carotideo o una FC<60/m senza segni vitali, il soccorritore deve provvedere a ripristinare un‟attività cardio-circolatoria di supporto tramite il massaggio cardiaco esterno (MCE) . Le compressioni toraciche riescono a mantenere un flusso ematico permettendo un‟idonea per fusione sia cerebrale che coronarica. Il cuore si trova all‟interno della gabbia toracica frapposto tra sterno e colonna vertebrale. Durante una compressione toracica, il cuore viene schiacciato tra queste due strutture rigide e Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 16 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation dunque il sangue in esso contenuto viene immesso in circolo. Con il rilasciamento postcompressione il cuore ritorna al suo volume riempiendo le sue cavità di sangue. Il paziente deve essere posto su di una superficie rigida affinché le compressioni risultino efficaci. Per quanto riguarda il neonato, questa può essere la superficie dell‟avambraccio del soccorritore. In questo modo le spalle del neonato risultano trovarsi in un piano superiore favorendo una lieve iperestensione del capo per il mantenimento della pervietà delle vie aeree. Alzando il neonato, infine, il soccorritore può effettuare le manovre di ventilazione. 2.7 Il massaggio cardiaco esterno Nel neonato 1. una mano viene utilizzata per il mantenimento della pervietà delle vie aeree. 2. Utilizzando l‟altra mano, si ricerca il terzo inferiore dello sterno(è consigliato trovare l‟angolo d‟incontro tra l‟arcata costale e lo sterno). Quest‟ultimo viene compresso di circa 1-2 cm con il medio e l‟anulare. Le compressioni dovranno avere una profondità corrispondente a circa un terzo della profondità del torace (corrispondente a circa 1-2 cm). la frequenza delle compressioni deve essere di circa 100 al minuto il rapporto compressione:rilasciamento deve essere 1:1. Questo per permettere un completo rilasciamento della parete toracica dopo la compressione e facilitare il riempimento ventricolare. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 17 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Durante tale fase, le dita del soccorritore non devono perdere il contatto con la cute del torace. il rapporto compressioni:ventilazioni è 15:2 (ciclo). L‟effettuazione di 4 cicli corrisponde a circa un minuto di RCP. 3. Dopo un minuto di RCP il soccorritore deve allertare i sistemi di emergenza. Qualora il numero dei soccorritori sia di due, le compressioni toraciche devono essere fatte a due mani. Questa tecnica permette una maggiore profondità delle CTE, migliore pressione di perfusione coronaria ed una migliore pressione arteriosa sistolica e diastolica rispetto alla tecnica a due dita. Nel bambino 1. Una mano viene utilizzata per mantenere l‟iperestensione del capo. 2. L‟altra mano, comprime il terzo inferiore dello sterno 3. Le compressioni dovranno avere una profondità corrispondente a circa un terzo della profondità del torace (corrispondente a circa 1-2 cm). la frequenza delle compressioni deve essere di circa 100 al minuto il rapporto compressione:rilasciamento deve essere 1:1. Questo per permettere un completo rilasciamento della parete toracica dopo la compressione. Durante tale fase, la Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 18 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation mano del soccorritore non deve perdere il contatto con la cute del torace. il rapporto compressioni:ventilazioni è 15:2 (ciclo). L‟effettuazione di 4 cicli corrisponde a circa un minuto di RCP. Dopo un minuto di RCP il soccorritore deve allertare i sistemi di emergenza. Sia per quanto riguarda il neonato che per il bambino, una volta allertati i sistemi di emergenza si prosegue con RCP (se non vi è stata la ripresa di attività cardiaca).A questo punto se il DAE sarà arrivato viene posizionato (dopo il primo minuto di RCP). A differenza dell‟adulto, nei bambini le lesioni traumatiche dovute al massaggio cardiaco esterno hanno una frequenza minore ( 3%). Qualora vi fosse ripresa di attività cardio-respiratoria, il soccorritore si limiterà ad attivare i sistemi di emergenza e a garantire la pervietà delle vie aeree (posizione laterale di sicurezza). FASE D (Defibrillazione) La defibrillazione risulta sconsigliata nel lattante. Nel bambino (1-8 anni) viene consigliata maggiormente se il defibrillatore è dotato di placche pediatriche o di programmi che riducano l‟energia a 50-75J. Se il defibrillatore risulta sprovvisto di tale sistema si può utilizzare lo stesso nel bambino qualora questi risulti positivo per anamnesi di cardiopatia congenita o acquisita oppure presenti collasso improvviso. Nel bambino al di sopra degli 8 anni si utilizza il DAE per adulti. Il DAE va posizionato dopo un minuto di RCP. Se il ritmo risulta defibrillabile si eroga una sola scarica, si riprende l‟RCP per due minuti senza rivalutare polso o ritmo. Sequenza operativa: accendi il DAE collegalo al paziente attiva l‟analisi del ritmo Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 19 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation enuncia la filastrocca di sicurezza eroga la scarica se indicata alterna: 1 scarica, 2 minuti di RCP, analisi del ritmo QUANDO RIVALUTARE IL BAMBINO Dopo un minuto di rianimazione Durante la rianimazione nel bambino rivalutare il ritmo ogni due minuti se DAE disponibile Durante RCP nel momento in cui ricompare la presenza dei segni vitali se DAE non disponibile Ogni minuto in caso di arresto respiratorio. ALLERTAMENTO DEL SISTEMA DI SOCCORSO 118 L‟allertamento del 118 avviene dopo un minuto di RCP, mediante una telefonata che deve essere effettuata mantenendo la calma e rispondendo dettagliatamente alle domande che vengono poste dall‟operatore di centrale. Al momento della chiamata,dunque, il soccorritore occasionale dovrà aver acquisito tutta una serie di informazioni quali : luogo dell‟accaduto numero telefonico dal quale si sta chiamando cosa è successo numero di vittime coinvolte condizioni della vittima quali soccorsi sono stati apportati Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 20 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation ogni altra informazione richiesta. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 21 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation 3 Ostruzione da corpo estraneo delle vie aeree L’impossibilità di ventilazione può essere determinata da un’ ostruzione da corpo estraneo!! L‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo rappresentano una delle principali cause di morte nei bambini. Il 90% delle morti da ostruzione da corpo estraneo riguardano individui con età inferiore ai 5 anni; la maggiore incidenza si ha tra i 6 mesi e i 2 anni di vita. In ogni neonato o bambino che presenti una improvvisa comparsa di impedimento dell‟attività respiratoria associata a tosse, stridore, sibili respiratori, silenzio respiratorio e comparsa di cianosi deve essere sospettata un‟ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. L‟ostruzione delle vie aeree per cause patologiche sono caratterizzate invece dall‟accompagnamento di sintomi e segni quali: febbre, raucedine, bava, sonnolenza. Rimozione manuale di corpi estranei Il soccorritore, utilizzando pollice e indice, afferra la mandibola e la lingua. In tale modo si riesce ad ottenere un sollevamento della lingua, causa frequente di ostruzione delle vie aeree. Manualmente deve essere attuata la sola rimozione dei corpi estranei visibili nel cavo orale. La ricerca alla cieca risulta dannosa in quanto può spingere verso il basso il corpo estraneo andando a complicare l‟ostruzione. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 22 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Se il bambino è in grado di piangere, tossire o parlare non trova indicazione alcuna manovra di disostruzione ma: incoraggiare il bambino a tossire mantenendo la posizione da lui preferita; se possibile somministrare ossigeno; se permane dispnea attivare il 118 o trasportarlo in Pronto Soccorso. Se il bambino non è in grado di piangere, tossire, parlare e vi è la comparsa di rapida cianosi, trova indicazione l‟attuazione di manovre di disostruzione (che hanno il fine di incrementare bruscamente la pressione intratoracica) e l‟attivazione immediata del 118. Risoluzione dell’ostruzione completa delle vie aeree nel neonato a. posizionare il neonato prono sull‟avambraccio del soccorritore sostenendo con la mano la testa a livello della mandibola. La testa deve trovarsi più in basso del tronco. b. effettuare 5 colpi dorsali in regione infrascapolare con la base della mano c. appoggiare la mano libera sul dorso del neonato afferrando il capo così che il neonato si ritrovi tra le due braccia e le mani d. ruotare il neonato in posizione supina con il capo posto più in basso del tronco. e. effettuare cinque compressioni toraciche. Queste vengono effettuate nello stesso modo del massaggio cardiaco esterno. I punti compresi tra „a‟ ed „è vengono ripetuti fino a quando si ottiene l‟espulsione del corpo estraneo o si ha perdita di coscienza nel neonato. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 23 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Se il neonato perde coscienza: - posizionarlo su di un piano rigido - allertare il 118 senza abbandonare la vittima - mantenere la pervietà delle vie aeree e effettuare un controllo visivo del cavo orale (se presente corpo estraneo procedere a rimozione) - estendere il capo - eseguire 5 tentativi di ventilazione riposizionando il capo dopo ogni insufflazione inefficace - iniziare RCP, se le 5 ventilazioni sono inefficaci, senza eseguire altre valutazioni - eseguire un minuto di RCP - allertare il 118 se non è già stato fatto - proseguire RCP in attesa del soccorso avanzato Risoluzione dell’ostruzione completa delle vie aeree nel bambino - Manovra di Heimlich Bambino cosciente a. Il soccorritore esegue 5 pacche dorsali b. si posizione alle spalle del bambino lo circonda con le braccia e pone una mano serrata a pugno sull‟addome, sopra l‟ombelico e sotto il processo tifoideo Con l‟altra mano afferra il pugno ed imprime energiche spinte verso l‟alto, facendo forza sul polso e ruotando il pugno verso l‟alto c. Il soccorritore continua alternando le due fasi fino ad espulsione del corpo estraneo o a perdita di coscienza del bambino. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 24 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Bambino incosciente - posizionarlo su di un piano rigido - allertare il 118 - mantenere la pervietà delle vie aeree e effettuare un controllo visivo del cavo orale (se presente corpo estraneo procedere a rimozione) - estendere il capo - eseguire 5 tentativi di ventilazione riposizionando il capo dopo ogni insufflazione inefficace - iniziare RCP, se le 5 ventilazioni sono inefficaci, senza eseguire altre valutazioni - eseguire un minuto di RCP - allertare il 118 se non è già stato fatto - proseguire RCP in attesa del soccorso avanzato Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 25 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation 4 Pblsd : aspetti medico-legali A conclusione di questo manuale di P.B.L.S.D. riportiamo alcuni aspetti medico legali inerenti l‟effettuazione di una rianimazione cardio-polmonare. Quando non Presenza di segni di morte Decapitazione iniziare una biologica: Rigor Mortis RCP? Presenza delle macchie ipostatiche Stato di decomposizione Quando iniziare Assenza di segni di morte una RCP? biologica. Temperatura Fattori che non devono influire corporea sull‟iniziare una RCP sono : Midriasi Quanto deve Non vi sono limitazioni di tempo Tempestività dei durare una RCP nell‟effettuare una RCP. I fattori Sistemi Allertati che possono influire sulla durata possono essere: Estenuazione del soccorritore Quando spostare La vittima va spostata solamente Incendi la vittima? quando sia evidenziata l‟assenza Pericolo di di sicurezza per la vittima stessa esplosioni e per il soccorritore Presenza di gas tossici o altre sostanze nocive Pericolo di crollo Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 26 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Dare aiuto in caso di emergenza o incidente è un dovere innanzitutto morale; lo stabilisce il Codice Penale (art. 593), che fissa severe sanzioni per quanti omettono di prestare assistenza o di allertare le autorità competenti. Il citato articolo non vincola il cittadino ad intervenire direttamente sull‟infortunato, qualora non possieda una specifica preparazione o rischi di mettere in pericolo la propria incolumità. È preferibile che si astenga, mentre è tenuto ad allertare le autorità e i necessari mezzi di soccorso (118). La normativa vigente stabilisce che il fine di ogni intervento è la sicurezza dell‟infortunato, diventa pertanto prioritario preservarlo da ulteriori traumi, anche sul piano emotivo. Il cittadino che interviene, per eccesso di zelo e privo di competenza, in maniera erronea, causando un peggioramento delle condizioni dell‟infortunato o addirittura il decesso, può incorrere in gravi reati di lesioni colpose (art. 590) o di omicidio colposo (art. 589). Di qui la necessità di formare un bacino di utenza il più possibile differenziato e molteplice. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 27 di 28 Università Telematica Pegaso Pediatric Basic Life Support Defibrillation Bibliografia American Heart Association. Pediatric Life Basic Support Circulation 2005 Emergency Cardiac Care Comittee and Subcommittees, AHA Guidelines for Cardiopulmonary Resucitation and Emergency Cardiac Care Cap. V, VI, VII JAMA 1992; 286:2251-2281; European Resucitation Council; Guidelines for Pediatric Life Support Resucitation 2005; 27:91 Medicina d‟Urgenza Pediatrica (M.U.P.), Italian Resucitation Council (I.R.C.) A cura di Di Pietro P, Sarti A, RGB Medical Milano, 1997 Manuale di Pediatric Basic Life Support Chameides L, Hazinski MF Joint Task Force on Advanced Pediatric Life Support, American Academy of Pediatrics APLS: The Pediatric Emergency Medicine Course AAP; 1997 Sarti A, Busoni P Emergenze Pediatriche Pacini Editore, Pisa‟97 Canciani M, Magnani M, Da Dalt L, Fucà F, Greco F, Vigo A Pediatria d‟urgenza, 1997; 9:5-9 Di Pietro P, Facco F Gestione dello shock in età pediatrica Atti II Congresso Nazionale F.I.M.U.P.S.; Napoli, novembrè95 Advanced Trauma Life Support Course 4th ed Chicago, III; American College of Surgeons; 1992 Da Dalt L, Moretti C, Messi G, Marchi AG Le linee guida. Il trauma cranico in età pediatrica Pediatria d‟urgenza, 1994; 1:4-10 Harrison et all. Principi di medicina interna. 14ma edizione. Harvey D. Grant, R.H. Murray Jr., J.D. Bergeron. Interventi d‟emergenza. 6a ediz. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 28 di 28