Aprile2010 DALLE AnnoXXVIIIn. 4 TORRI lnformatore dellaBasilicadi Sant'Ambrogio in Milano - Far 02 8693839 PiazzaSani'Ambrogio. 15 - Tel.02 86450895 =-:;y;;ij=:=f='#:- nwn-,santanbmgio.hsiliealt. sautambmgio@chie$adlnilanoJt C,C,?, 2ó95820? .,GESU NAZARENO, ILCROCEFISSO, E RISORTO'' uesta frase contieneI'annunciodel f a t t o p i ù i n c r e d i b i l ed e l l a s t o r i a umana: la resurrezione di Gesù di Nazaret, la sua vittoria sulla morte, in virtù della quale Gesù è oggi "vivente". Fatto umanamente i n c r e d i b i l e :p e r c h é se c'è una cosa di cui siamo assolutamente sicuri è che "dalla morte non si ritornaallavita". Ma quale è la vita del Signorerisorto?Non è la vita di prima,quellaprecedenteallasua morte. Gesù non è risorto come Lazzaro, egli è stato richiamatoalla vita come il figlio dellavedovadi Naim o la figliadel capo dellasinagoga:queste personesono tornate allavita di prima,con tutte le sue fragilità, compresa quella estremadella morte. E tuttavia, per quanto incredibile,il fatto della resurrezioneè affermatoa proposito di Gesù: su di esso, da venti secoli, poggiail cristianesimo al punto che se Cristo non è risorto, la fede cristiana crolla. Questa verità di fede è creduta in base alla testimonianza dei suoi discepoli, i quali dopo la sua morte lo hanno visto vivo, hanno parlato e Cristo Risorto, affresco del Bergognone, mangiato con lui: nella cappella del battisteroin Basilica. t e s t i m o n i a n z ae s t e A pag. 2 un commentoa questastraordinariaoperad'afte. riore, accompagnata e sostenutadalla testimonianzainterioredi Dio c h e i n v i t a I ' u o m o a c r e d e r ei n C r i s t o r i s o r t o . Gesù invece, il Risorto, è entrato in una condizione di vita nuova, divina, che glorifica anche il suo corpo sottraendolo al condizionamento dello spazio e del tempo. ll Cristo risorto è "i/ vivente" (Ap 1, 18) in modo perfetto: non può più subire il dolore, non morirà più perché la morte non ha potere sul Risorto. Gesù Risortoè nella pienezza della v i t a ,u n a v i t a c h e n o i non possiamo descrivere se non servendocidi immagini e c o n c e t t ic h e s o n o solo un debolissimo riflesso di questa realtàdivina. continuaapag.2 ..GESU NAZARENO, IL CROCEFISSO, ÈRrsoRTo" La resurrezione di Gesù, pur essendoavvenuta nel più grande mistero,ha lasciatonella storia umana almenotre segni. ll primo è il sepolcro vuoto. ll secondo le apparizioni di Gesù: nessuno ha visto risorgereil SignoreGesù e "suoi" lo hanno visto "Risorto".Un terzo segno è I'esperienza trasformante dei discepoli che ha d a t o l o r o i l c o r a g g i o d i a n n u n c i a r ei l C r i s t o Risortoal mondo interoe di farsitestimonidella sua resurrezione fino a dare la vita oer lui. Paolo descrivecosì questa cerlezzache nasce dalla Pasqua: "Se /o spirito che ha resuscitafo Gesù dai morti abita in voi, colui che ha resuscitato Cristo dalla morte darà la vita anche ai vostri corpi mortali"(Rom8,11). Tristee assurdasarebbela vicendaumana,se il s i l e n z i od e l s a b a t o s a n t o s i f o s s e p r o l u n g a t o per sempree se la tomba di Cristofosse rimasta chiusa.Senzala Pasquadi resurrezione: la mortesarebbefinirenell'abissodel nulla. segueda pag. 1 coloro che amiamosarebbero,come noi, destinati a non esisterepiù. i nostripeccatisarebberoimperdonabili. non ci sarebbegiustiziaper nessuno,nemmeno per chi è stato ingiustamente condannato. il bene non avrebbenessunvalore il male non sarebbené condannatoné sconfitto il povero e chi non è stato amato non troverebbe riscatto chi ha sofferto tutta la vita non troverebbesollievo né pace, ma solo una rassegnazione disperatao una rivoltainutile. M a l a P a s q u a c ' è ! N o i c r e d i a m oa l l ' a n n u n c i o pasqualee nasce in noi ancora la speranza.E' grande che non notiziacosì straordinariamente p o s s i a m ot e n e r l as o l o p e r n o i . N o i l a a n n u n c i a m o a n c h e q u e s t ' a n n oa t u t t i g l i u o m i n i .S o l o v i v e r e c o n l a r e s u r r e z i o n en e l c u o r e c i f a p i ù umanie veri cristiani. don Erminio BUOI\A PASQUA! don Erminio, don Antonio, don Biagio, don Davide, don Giovanni,don Umberto,diac. Jacopo CRISTORISORTO:UI{AtrtrRtrSCODI trCctrZrc]Ytr N e l l a C a p p e l l ad e l B a t t i s t e r o( 1 " c a p p e l l aa s i n i s t r a ) d e l l a n o s t r a B a s i l i c a ,d o m i n a s u l l a parete di fondo, l'affrescostaccato del Bergog n o n e ( s e c . X V ) r a f f i g u r a n t ei l C r i s t o r i s o r t o . F i n o a l 1 5 0 7 s i t r o v a v as u l l a p a r e t e d i v i s o r i a tra il presbiterioe la navata destra. Il Cristo risorto, ancora con i segni della crocefissione, è raffigurato ritto in piedi sull'Altare con a fianco due Angeli: uno con la croce e I ' a l t r o c o n l a t u n i c a i n c o n s u t i l es o t t o i s u o i piedi la scritta: "Ego sum primus et novissimus et vivus. Et fui mortuus et ecce sum vivens in saecula saeculorum. Et habeo claves mortis et inferni".Sonole paroledell'Apocalisse 1,17 che Gesùrivolgea S. Giovanniquandonella visione p r e p a r a t o r i av e d e G e s ù d a l v o l t o s p l e n d e n t e come il sole. Gesù incoraggiaGiovannicaduto ai suoi piedi e dice "1osono il primo e I'ultimo e il vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho Ie chiavi della morte e degli inferi". Guard a n d o q u e s t o a f f r e s c ov e n g o n oi n m e n t e l e p a r o l e c h e S . A m b r o g i o ,p r o n u n c i òn e l l ' o m e l i a r i v o l t a a i m i l a n e s ii l 1 9 G i u g n o3 8 6 , q u a n d o , ritrovati i corpi dei santi Gervasoe Protaso, d e d i c ò s o l e n n e m e n t el a B a s i l i c a a i M a r t i r i : "Questimartiri vengonoposti sotto I'altareperché sotto l'altare devonostare i redenti,sopra I'altareil Redentore". Nella sua passionee morte Gesùsi rivela come I ' A g n e l l od i D i o " i m m o l a t o "s u l l a c r o c e p e r t o g l i e r e i p e c c a t i d e l m o n d o .E ' s t a t o u c c i s o proprio nell'ora in cui era consuetudineimmol a r e g l i a g n e l l in e l t e m p i o d i G e r u s a l e m m eI .l sensodi questosuo sacrificiolo avevaanticipato Egli stessodurante l'ultima cena, sostituendosi,sotto i segnidel panee del vino, ai cibi del pasto rituale della Pasquaebraica.Cosìha trasformatoI'anticaPasquanella sua Pasqua.SulI'altarenella eucaristia.Cristo Risortosi rende a noi contemporaneo,si rende presentea noi p e r i n t r o d u r r en e l l a v i t a r e a l e d i o g n i g i o r n o una luce, una chiarezza,ùno sguardoe un modo di affrontarele cose che ci è di vero aiuto. don Biagio La morte non ha I'ultimaparola LA RISURREZIONE Dl CRISTO:LA VERA IDENTITA DELLASPERANZACRISTIANA Per i cristiani, prendere sul serio la Resurrezione, è la cosa essenziale, perché significa credere che la morte non ha I'ultima parola. E ' d i f f i c i l ed i r e q u e s t oa d u n u o m o .A m e s e m b r ac h e s p e s s o i c r i s t i a n in e p a r l i n o ,m a i l r i s c h i oè d i p a r l a r n ea basso prezzo,senza- appunto- prendere sul serio questa verità.Una cosa che fa impressioneall'internodel cristianesimo è la difficoltà a prendere s u l s e r i o l a R e s u r r e z i o n e .Q u e s t o emergeanchein alcunipassidi Paolo. La prima comunitàcristianadi Corinto parlavatalmentespesso della Resurrezione da svuotarladi ogni significato: ne parlavano come di una energiaspirituale che Cristo trasmetteva,rendendo immortalicoloroche partecipavano alla vita dellaChiesain particolare con I'Eucarestia.Finironoper credereche Cristo era risortoma per gli uominiil discorso era diverso.E' in questopassaggioche Paolo,con un colpo di genio,capovolge cio che noi cristianidiciamosempre e cioè che Cristoè risortoe dunouenoi u o m i n i r i s o r g e r e m od i e t r o d i l u i . E ' v e r i s s i m om , a P a o l od i c e : s e i m o r t i non risorgono, allora neppure Cristo è risorto'.E' un capovolgimento che ci fa capireche quandoparliamodi Resurrezione,dobbiamofarloin modoserio. S i g n i f i c ad i r e a g l i u o m i n i c h e l a m o r t e n o n è I'ultima parola, che in realtà Dio ci attende al di là della morte, ed è ancora con noi; e dopo la morte lo troveremo con le braccia aperte. E troveremounaterranuova,un cielonuovo2, che sono in realtàla terrae il cieloche già conosciamo, ma che sarannotrasfiguratie in cui la morte e il pecc a t o e i l d o l o r e n o n a v r a n n op i ù i l p o t e r ec h e hannoavutonellanostraesperienza umana.Prendere sul serioquestosignificapoteredire all'altro - che mi è vicinoe fratellonellamia e nostraumanità- che i suoi e i nostriframmentidi amorenon andrannoperduti,farannopartedi una vita totalmente trasfiguratae che realmentequalcosadi eternosi puo viveregià ora,qui ed adesso,nell'amore. Credo che se si prendonosul serio queste cose non avremopiù bisognodi quel linguaggio Rubens,Cristorisorge che usiamoper consolareo per stare vicini agli a l t r i . S e r i u s c i s s i m oa c o m u n i c a r l od a v v e r o , a v r e m m ol a p o s s i b i l i t à d i u n a v e r ac o m u n i o n e senzail bisognodi chissàqualiparole,solidaliin u n u n i c o c a m m i n o( l a v i t a ) ,c a p a c id i g u a r d a r c i negliocchigli uni gli altri,nellasaldasperanzache n u l l aa n d r à p e r s od e l l e n o s t r er e l a z i o ndi i o g g i . Credo che questa sia /a speranzacristiana,ma bisognaassumerlaseriamente. Non si può chiacchieraresu questecose. Trattoda: EnzoBianchi,Qualefede?, Morcelliana 1Cfr.1 LetteraaiCorinzi15,12 s. 2 Cfr. Apocalisse21, 1 : "Vidi poi un nuovocielo e una nuovaterra, perchéil cielo e la terra di prima erano scomoarsi. e il marenon c'eraoiù". 4 t \ \ v ( x l l , l ) \ l , r , l ,i l: l | ' l( ) H l i d StrTT=hfiAruA SANTA2G1G in *ant'Ambr*gi* Le funzionisolennidellasettimanasantasono presieduteda mons.ErminioDe Scalzi. rrcoro derra'"Ti:î;"fi:lì:l:ffi:î"'ffi::',í:'"';J:,";:l#l':ffln'o ambrosiano' 28 marzo Ore 10.30 SGMENISA DELLE PALME Benedizione dei rami di ulivoe di palma nell'atriodi Ansperto,processione e santaMessa. OrariodellemessenelladomenicadellePalme:8 - 10.30- 12.15- 18 e 19. (è sospesa la messacapitolare delle ore 11) 29 rnarzo L*rnedìsanto Confessioniore I - 9.30; 17 - 19. 3ù marzo Martedi sant* Ore 21, in Basilica:CelebrazionecaÍr,Lsl'sitarÉa della Riconsiiiazioneper le parrocchie sant'Ambrogio, san Vincenzoe san Vittore. 31 marzo M*rcoledi santo Confessioniore I - 9.30; 17 - 19. 1 aprile Ore 9.30 Ore21 Gl OV É D l 'S A N T O in Duomo,santamessacrismale. in Basilica,santa messa "nella cena del Signore"e rito della lavandadei piedi. 2 ap r i l e Ore 9.30 Ore 15 Ore 18 3 aprile Ore 9.30 Ore21 V E N E R & I'S A N T * Confessioni ore I - 9.30; 17 - 19. in Basilica- in cripta= celebrazione dellaliturgiadelleore. in Basilica,celebrazione dellaPassionedel Signore in Basilica,solenneVia Crucis La Easílicaresta *perta per !a preghlerae le *onfessionifina alle ore 22. SABATG SAruTCI in Basilica- in cripta- celebrazione dellaliturgiadelleore. Possibilitadi confessionilungo tutta la giornata. in Basilica,solennevegliapasqualepresiedutada mons.Abate. 4 aprile * FA$QUA *: RISURREZIOI'|f; trGnl?ÉNIOA $ a n t e m e s s eo r e * : f 0 - l 1 - 1 2 . 1 5- 1 8 - 1 9 La santa messs aapiteéanedelie ore f f è solenile e presieduta da rnons. &bate 5 aprile Lunedl defil'angelo. S a n teme sseo re 9 .0 0- 10.00- 11.00- 18.30. Michelangelo Buonarroti, CristoRisorto,CappellaSistina DALLEDUETORRI 5 "AUTENTICA' MANA SETTI MANA SANTA, SETTI SETTIMANASANTA Losentiamo ripetere ognianno:noiambrosiani lachiamiamo "settimanaautentica". Manonè soloquestione di nomi:nella"settimana l'Auautentica" toredelcreatosi rivela comeDiodellavita,chenonhapauradella morte.E' lasettimana chegenera i sacramenti, segnidell'amore di perché Diopernoi."Settimana autentica" tuttele altresonoun riflesso di questooriginale e sorprendente segnodi contraddizione e di soeranza. PELLEGRINAGGIO PARROCCH IALE Groveoì 6 Mncero DOMENICA DELLE PALME "OsanGesùentrain Gerusalemme: si direbbe un'entrata trionfale. na"(chein ebraico significa aiutaci, salvaci) è il gridodellafollache "îsannaal Figlio stendeanchei mantelli al passaggio del Messia. diDavid", inneggiano ibambini festosi agitando ramidi palma: il Signore entracosìnellacittàdelgrantempio, Maè Gerusalemme. grande il mistero delmale:probabilmente moltidi colorocheoggi "Crocifiggilo!". acclamano "Osanna", trapocogrideranno: Gesùentraoggianchenellanostracittà:comelo accogliamo? è il grande tempio dellanostra Milano: il Duomo Quale o il Mercato? Poftando a casaunramodi ulivo,ci impegniamo adaccogliere Cristonellanostracittà,nellanostra casa,nellanostra vita:è il segno delnostro laportaal Messia, aprire nonè unamuleto. - sacerdozio GIOVEDI' SANTO volta,mangiaconi suoiamicie lavai piediai Gesù,perI'ultima discepoli. In questogiornoil ministero sacerdotale è rinnovato nellamessa Crismale intuttelecattedrali ll nuovosacerdozio delmondo. di Cristononcoincide conla capacità di sapersvolgere ritireligiosi, ma conil cuoremisericordioso e gioioso di chi,purnellafragilità umana, sidonaa tuttii fratelli nelservizio alvangelo. Lavanda deipiedi Noiresistiamo ancora e noncomprendiamo, comePietro, cosa significa un Diochesi chinaa lavarci i piedi,Comereagisce la nostra anima al pensiero cheGesùci vieneincontro e nonchiede di essere adorato, madi chinarsi a lavarci i piedi? Una retiquÍa della Passione (MadeteineDelbret) Sedovessiscegliereunareliquiadellatua Passione prendereiproprioquelcatinocolmod'acquasporca. Girareil mondoconquelrecipienìe e ad ognipiedecingermidell'asciugatoio e curvarmigiù in basso, nonalzandomai trOppoin alto la testa, per non distinguerei nemicidagliamici e lavarei piedidelvagabondo, dell'ateo,del drogato, del carcerato,dell'omicida, di chi nonmi salutapiù, per cui non pregomai, di quelcompagno in silenzio, finchétutti abbianocapitonel mio il tuo Amore. O STEN S IONE DETTASINDONE TORINO 20 I O - Tel.02.86450895 lscrizioni in segreteria VENERDI'SANTO Passione: conunaparola unicaindichiamo ungrande doloree un grandeamore. La nostravitaè così:il benee il male,la lucee il buio,lacarnee lospirito, lasperanza e ladisperazione sonoinestricabilmente aggrovigliati. E' il mistero dellanostraumanità: redenta inCrocedalnostro dallebraccia aperte Salvatore. - llgrandesilenzio SABAT0 SANTO La grandepietradelsepolcro vincere sembra su ognisperanza: polvere siamoe polvere ritorneremo, abbiamo dettoall'inizio della quaresima. C'èsilenzio sullatombamuta,c'è silenzio neinostri cuorichiusidopoil dolore. Maunversetto Eliaci lascia delorofeta perplessi: Diononè nelfuoco,nonè nelterremoto, nonè nelvento (1Re impetuoso 19,11ss). - E' il Signore! LAVEGLIA PASQUALE ll grande lo hadetto:siamoin attesadi Dio.Lalucedella silenzio resurrezione è quella speranza chenemmeno il cuoreosasperare: vincere la morte! Inunavitachenoncercaquesta speranza, amare e odiare si equivalgono. L'umanità hanelcuoreunsemedi eternità: gridaGiovanni, è la gioiadellaPasqua di resurrezione, il discepolo All'alba amato. Gesùsi oresentò sullarivadelmaredi Tiberiade e paura!", "Sonoio,nonabbiate chiese damangiare: "E'il diceGesù, gridaGiovanni. Signore!", Allorai discepoli scesero a terradalla - comunione Eucaristia barcae viderounfuocodi brace, condelpescesoprae delpane. - lacomunità, "farela comunione". Noidiciamo Malacomunione il Gesùdisseloro:"Venite a mangiare". E nessuno deidiscepoli - è unfruttodell'eucarestia. nostroessere fratelli I'EuCelebriamo "Chisei?",poichésapevano osavadomandargli: benecheerail pazientemente carestia hafratelli chesi sopportano e benevolmen- Signore. Un Diocosì- peril qualeè troppobellomangiare coni - è il nostro te:allorafaremodawerola comunione. propri amici Dio.E'ilSignore! 6 24 marzo2010- XVlllgiornatadei martirimissionari RISORGERO NELMIO POPOLO La "conversione"e il martiriodi un vescovo s. Romeroè stato un cristiano: un uomo coraggioso, capace di conversioneradicale. La sua nomina episcopale era stata all'iniziosalutatacon favore persino dalla dittatura militare salvadoregna: Romero appariva come un ecclesiastico "conservatore", uno che avrebbe trascorso la vita scansando i problemi e non certo affrontandoli.Uno pronto a chiudere gli occhi sulle ingiustiziesocialipur di garantirei privilegi della chiesa e sempre pronto a imbonire il popolo con genericae banale retoricareligiosa. Doveva essere un pastore così. Ma le cose sono andate diversamente.Ad un certo punto qualcosa è cambiato: il vescovo, oltre a proc l a m a r e s o l e n n e m e n t ei l v a n g e l o , h a c o m i n ciato a metterlo in pratica. ll contatto con la v i t a r e a l e d e l l a p o p o l a z i o n es a l v a d o r e g n a , stremata dalla povertà e oppressa dalla feroce repressionemilitare appoggiata dai latifondisti, provoca in lui una profonda conversione sia nelle convinzioniteologicheche nelle scel- ll 24 marzodel 1980 I'arcivescovo venneuccisocon un colpodi fucile mentrecelebravala messa:era àl momento dell'elevazione delcalice. te pastorali.ll vescovo comincia a prenderele d i s t a n z ed a q u e l l e f a m i g l i e d e l l a b o r g h e s i a c h e l o l u s i n g a v a n o : r i fi u t a I ' o f f e r t a d e l l a costruzionedi un palazzo vescovilee sceglie di vivere nella sagrestiadi un ospedale.Molte violenzee fatti di sangue e in pafticolareI'uccisione di p. RutilioGrande,gesuitae suo collaboratore, diventano l'evento che apre pienamente la sua azionedi denuncia profetica. L'esercito arrivaanche a profanareed occupare le c h i e s e , c o m e a d A g u i l a r e s ,d o v e v e n g o n o uccisi più di 200 fedeli lì presenti.Le catechesi di mons. Romero e le sue omelie, trasmesse dalla radio diocesana,vengono ascoltate anche all'estero, facendo conoscere a moltis- mons- Romero in un murales a El Salvador simi la situazionedi degrado che la guerracivil e s t a v a c o m p i e n d o n e l P a e s e .N e g l i u l t i m i mesi della sua vita, presagendol'irreparabile, arriva all'accettazione della morte: "Spesso hanno minacciato di uccidermi. Come cristiano devo dire che non credo nella morte senza resurrezione.'se mi uccidono, risorgerò nel popolo salvadoregno. Lo dico senza superbia, con la piu grande umiltà. In quanto pastore ho I'obbligo, per divina disposizione, di dare la mia vita per coloro che amo, ossia per tutti i salvadoregni, anche per coloro che potrebbero assassinarmi. Se le minacce giungessero a compimento, fin d'ora offro a Dio il mio sangue per la redenzione del Salvador. Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare. Ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, il mio sangue sra seme di liberta e segno che la speranza sarà presto realtà. Morira un vescovo, ma la Chiesa di Dio, ossra il suo popolo, non perirà mai". ll 24 marzo del 1980 I'arcivescovovenne ucciso con un colpo di fucile mentrecelebrava la messa: era al momento dell'elevazionedel calice. Da poco le EdizioniPaolinehanno pubblicato " O s c a r R o m e r o . P a s t o r e d i a g n e l l íe l u p i " d i don Alberto Vitali - un prete di Milano - che presenta in modo completo e coinvolgentela vita di questo vescovo martire, che speriamo presto sia riconosciutobeato dalla chiesa universale. ouu'n**' unVo.uoo,,ru DI ENRICO* L'ASTERISCO Una Pasquadel 1938 bbiamo chiesto ad *Enrico Sormani, m e m o r i as t o r i c ad e l l a basilicadi sant'Ambrogio e non solo, di racc o n t a r el a P a s q u ad i u n a v o l t a , q u a n d on o n e s iste va n ol e me sse v e s p e r t i n ee t u tte l e ce l e b ra zi o n i eranoin latino. ll T r i d u o i n i z i a vaco n l a me ssa s o le n n e"i n c o e na D o mi n i "i l Gi o vedì Santo, alla mattina.Al termine si creavauna processioneche scendevain criptadove era allestito il sepolcro:una speciedi altare d i l e g n o ( a n d a t op e r d u t o c o n i bombardamenti) che ricordavauna tombae nel qualevenivacustodita I'eucarestia fino al sabatomattina. In quell'occasioneicorpi di sant'Ambrogio,Gervasoe Protasonon erano visibiliperchévenivanoalzatedelleparatiein ferro. Venerdìsanto, nel pomeriggio,si celebravala Passionedel Signoree la Via Crucis.Poiché dal giovedìseravenivanolegatele campane,il sacrestano c h i ama vaa l l e fu n zi o n g i i ra ndola piazzadi sant'Ambrogioe suonandoil tricchetracche:uno strumentodi legnoche produceva schiocchia ripetizione e il cui rumoreveniva associatoalle funzionidel Venerdìsanto,giorno nel qualeera (ed è) proibitosuonarele campane (alcuni tricchetracche sono custoditinel Tesorodellabasilica). Sabato santo si celebravaalle 8.30 la messa s o l e n n ed i r e s u r r e z i o n eD. o p o l e l e t t u r es i ANAGRAFE PARROCCHIALE Dr MARZO2010 SONO DIVENTATIFIGLI DI DIO Filippo Maria Viti, Carlos Alberto Falcetto, Otto Rossetti,Arianna Bardolla SONO ENTRATI NELLA CASA DEL PADRE LucianaAndana una benedicevaI'acquaal fonte battesimale: gente molto sentitadalla benedizione e per q u e s t o s o t t o i l f o n t e v e n i v ac o l l o c a t au n a vascacon I'acquabenedetta.Moltisi lavavan o g l i o c c h i p r o n u n c i a n d od e l l e p r e g h i e r e q u a l c h eb o t t i g l i e t t a o p p u r er a c c o g l i e v a n o d'acquabenedettaper portarea casa I'acqua del sabatosanto.Poi si scendevaal sepolcro e si prendevaI'eucarestiache veniva portata in processione, sull'altare con il baldacchino, m a g g i o r eQ . u i n d iI ' a b a t ei n t o n a v ai l c a n t o annunciando:Christus Dominus resurrexit! Anchein Duomole funzioniseguivanoquesta scansionema con una particolarità: al sabato santo,alledieci,oltreallecampanedellafesta la resurrezione, che annunciavano si univala sirenadel Mottao dellaRinascente. RIfrIGRAZIAMENITO Il "Centrodi aiuto alla vita Mangiagalli"ringrazia i parrocchiani di sant'Ambrogioper le offerteraccoltemediantela venditadelle primulein occasionedella "Giornataper la Vita":ben 2700 euro. Lg raccolta è finalizzata all'aiuto di donne in gravidanzachesi trovanoin difficoltà. LA NON VERITADI UNA CAMPAGNAMEDIATICA (FrancoMonaco,Awenire,27 marzo2010) Sentoil bisognodi dare uno sfogo al mio disagioe alla mia preoccupazione. Lo sentocome un doveredi coscienzaverso la verità dellepersonee dellecose.Da mesii mediaci inondanodi notizierelative a casiantichie recentidi pedofiliache chiamanoin causa uominidi Chiesae che stannoscuotendointereChiesenazionali. Casidolorosie drammatici che non ammettonoindulgenze o minimizzazioni. E da apprezzare l'operazione trasparenza condottadal papain persona:I'umiltà,l'energiae la determinazione con le quali si intendefareammendadi colpe,errori,ritardi.Cosìpureè da apprezzare la riflessione awiata dentrola Chiesacircalo statodi vita,i percorsiformaiivie le condizioniordinariedell'esistenza di sacerdotíe religiosi,così da assicurarne l'equilibrioe la maturitàaffettiva. Unariflessione che non può esseresbrigativamente liquidata con l'illusione che la ricettarisolutiva sia quelladellarinunciaal celibato dei preti.Dovenasconoil mio disagioe la mia preoccupazione? Su tre fronti.ll primo;che I'enfasimediatica, il messaggio indifferenziatoe all'ingrosso conducano al discredito di intereChiesenazionali. Primaquellaamericana, ora quellairlandese e tedesca.Chiese diversee tuttaviaricchedi doni e di talentiche non si ha dirittodi risolvered'un trattosotto la cifradellapedofilia.Secondapreoccupazione:che si compromettail buon nomedi sacerdotie religiosiintesicome "categoria".Qui dawero mi sentoprovocatopersonalmente.Conoscocentinaia di sacerdoti. Versola più partedi loroprovostimagrandee ancorpiù grandeè il miodebitodi riconoscenza che non saràmai saldato.Tra lorofiguranoamicicarissimi proprioper una cui sonolegatoda unavita.Di più:talunisi segnalano maturitàumanae affettivada fare invidiaa noi che abbiamomessosu famiglia.Spessosonopropriopreticosìche soccorronocoppie in crisi.lnsomma:la miaesperienza, gradita. cheè cosadiversadallasempliceidea,dellafiguradel prete,è largamente bella,positiva, lnfineunalerza preoccupazione. La Chiesasopravvivrà ancheallacrisidellevocazionidandosinuoveforme organizzalive e pastorali. Ma di sacerdotie religiosiavràsemprebisogno.La speranzache,tra i giovani,fioriscanotali vocazioni,assaipiù che da discorsisuggestivie giornatepro-seminario, dipendedall'immagine attraente chei sacerdoti forniscono di se stessi.Un'immagine intesanelsenso fortedi teslimonianza coraggiosa.La testimonianza di personalità armoniche,liete,conlentedellaloro sceltadi vitae realizzate anche affettivamente. Ripeto,la granpartedei preticorrispondea questoprofilocostruttivoma appuntoper questova contrastatala campagna mediaticache in questimesitrasmetteun messaggioche, primache corrosivo,semplicemente non corrispondea verità. '') .tl .9 T Projectsocietàdi ingegneriasrl !6t0153 - INGEGNERIA ARCHITETTURA CERTIFICAZIONI ENERGETICHE Via Ugo Foscolo,4 2 0 1 2 1M i l a n o Tel. 02 87392096 Fax 02 87302099 www.tproject.it [email protected] Di Vezzosi Flavio Giuseppe Sedeamministrativa: P.zzaSalvatore Frina, 18/10- 20125Milano - Fax0269004651 - cell.3387984536 Tel.0260?81512 SedeOperativa: Via AÌbertoNota.43 20I 2ó Milano lw,ì,ì'V*r-$ treneo trvrr- onl$-{*' t oaL 16s6 IGIENE, QUALITA E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Prodotti certificati presidio medico chirurgico ed antibatterici Prodotti ed attrezzatureda aziendecertificate UNI EN ISO 14001:2004 Sacchiimmondizia biodegradabili - Materiali di pulizia con schede tecnichee di sicurezzacomeda regolamento(CE) n. 190712006 Antinfortunistica per la sicurezzasul luogo di lavoro - Salemarino strade sicure r& UNA/OCE DALLE DUETORRI ffi ORARI SS. MESSE INDIRIZZI Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30 Basilica: ore 18.30 Mons. ERMINIO DE SCALZI, Abate Parroco PiazzaS.Ambrosio. 15 Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete PiazzaS. Ambrogio, 15 Don UMBERTO OLTOLINI PiazzaS.Ambrogio, 15 Mons. GIOVANNI MARCANDALLI PrazzaS.Ambrogio,2l Festive: Basilica: ore 8.00 - 10.00 11.00(Capitolare in lingualatina) 12.15-18.00-19.00 17.00Vespri Feriali: ore 8.00- 9.00- 18.30 (la messadelle8.00è sospesa il sabato) Basilica: ORARI SS.CONFESSIONI Tuttii giornidalle7.30alle9.30e dalle17.30alle 19.00 E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTI Mons. ANTONIO PAGANINI ViaLanzone,l3 Don DAVIDE CARCANO B.za S. Ambrogio, 25 Diac. JACOPO DE VECCHI PrazzaS.Ambrogio, 15 Tel. 02.863866 Tel.02.86451300 Tel. 02.12010716 Tel. 02.72095730 TeÌ.02.86451948 Tel. 3476969360 Tel. 3381976184