Aprile2010
DALLE
AnnoXXVIIIn. 4
TORRI
lnformatore
dellaBasilicadi Sant'Ambrogio
in Milano
- Far 02 8693839
PiazzaSani'Ambrogio.
15 - Tel.02 86450895
=-:;y;;ij=:=f='#:-
nwn-,santanbmgio.hsiliealt.
sautambmgio@chie$adlnilanoJt
C,C,?,
2ó95820?
.,GESU
NAZARENO,
ILCROCEFISSO,
E RISORTO''
uesta frase contieneI'annunciodel
f a t t o p i ù i n c r e d i b i l ed e l l a s t o r i a
umana: la resurrezione di Gesù di
Nazaret, la sua vittoria sulla
morte,
in virtù
della quale Gesù è
oggi "vivente".
Fatto umanamente
i n c r e d i b i l e :p e r c h é
se c'è una cosa di
cui siamo assolutamente sicuri è che
"dalla morte non si
ritornaallavita".
Ma quale è la vita del Signorerisorto?Non è la
vita di prima,quellaprecedenteallasua morte.
Gesù non è risorto come Lazzaro, egli è stato
richiamatoalla vita come il figlio dellavedovadi
Naim o la figliadel capo dellasinagoga:queste
personesono tornate
allavita di prima,con
tutte le sue fragilità,
compresa quella
estremadella morte.
E tuttavia, per quanto incredibile,il fatto
della resurrezioneè
affermatoa proposito di Gesù: su di
esso, da venti secoli, poggiail cristianesimo al punto che se
Cristo non è risorto,
la fede cristiana
crolla.
Questa verità di
fede è creduta in
base alla testimonianza dei suoi
discepoli, i quali
dopo la sua morte lo
hanno visto vivo,
hanno parlato e
Cristo Risorto, affresco del Bergognone,
mangiato con lui:
nella cappella del battisteroin Basilica.
t e s t i m o n i a n z ae s t e A pag. 2 un commentoa questastraordinariaoperad'afte.
riore, accompagnata
e sostenutadalla testimonianzainterioredi Dio
c h e i n v i t a I ' u o m o a c r e d e r ei n C r i s t o r i s o r t o .
Gesù invece, il
Risorto, è entrato in
una condizione di
vita nuova, divina,
che glorifica anche
il suo corpo sottraendolo al condizionamento dello
spazio e del tempo.
ll Cristo risorto è "i/
vivente" (Ap 1, 18) in
modo perfetto: non
può più subire il
dolore, non morirà
più perché la morte
non ha potere sul
Risorto.
Gesù Risortoè nella pienezza della
v i t a ,u n a v i t a c h e n o i
non possiamo descrivere se non servendocidi immagini
e c o n c e t t ic h e s o n o
solo un debolissimo
riflesso di questa
realtàdivina.
continuaapag.2
..GESU
NAZARENO,
IL CROCEFISSO,
ÈRrsoRTo"
La resurrezione
di Gesù, pur essendoavvenuta
nel più grande mistero,ha lasciatonella storia
umana almenotre segni. ll primo è il sepolcro
vuoto. ll secondo le apparizioni di Gesù: nessuno ha visto risorgereil SignoreGesù e "suoi"
lo hanno visto "Risorto".Un terzo segno è I'esperienza trasformante dei discepoli che ha
d a t o l o r o i l c o r a g g i o d i a n n u n c i a r ei l C r i s t o
Risortoal mondo interoe di farsitestimonidella
sua resurrezione
fino a dare la vita oer lui. Paolo
descrivecosì questa cerlezzache nasce dalla
Pasqua: "Se /o spirito che ha resuscitafo Gesù
dai morti abita in voi, colui che ha resuscitato
Cristo dalla morte darà la vita anche ai vostri
corpi mortali"(Rom8,11).
Tristee assurdasarebbela vicendaumana,se il
s i l e n z i od e l s a b a t o s a n t o s i f o s s e p r o l u n g a t o
per sempree se la tomba di Cristofosse rimasta chiusa.Senzala Pasquadi resurrezione:
la mortesarebbefinirenell'abissodel nulla.
segueda pag. 1
coloro che amiamosarebbero,come noi, destinati a non esisterepiù.
i nostripeccatisarebberoimperdonabili.
non ci sarebbegiustiziaper nessuno,nemmeno
per chi è stato ingiustamente
condannato.
il bene non avrebbenessunvalore
il male non sarebbené condannatoné sconfitto
il povero e chi non è stato amato non troverebbe riscatto
chi ha sofferto tutta la vita non troverebbesollievo né pace, ma solo una rassegnazione
disperatao una rivoltainutile.
M a l a P a s q u a c ' è ! N o i c r e d i a m oa l l ' a n n u n c i o
pasqualee nasce in noi ancora la speranza.E'
grande che non
notiziacosì straordinariamente
p o s s i a m ot e n e r l as o l o p e r n o i . N o i l a a n n u n c i a m o a n c h e q u e s t ' a n n oa t u t t i g l i u o m i n i .S o l o
v i v e r e c o n l a r e s u r r e z i o n en e l c u o r e c i f a p i ù
umanie veri cristiani.
don Erminio
BUOI\A PASQUA!
don Erminio, don Antonio, don Biagio, don Davide, don Giovanni,don Umberto,diac. Jacopo
CRISTORISORTO:UI{AtrtrRtrSCODI trCctrZrc]Ytr
N e l l a C a p p e l l ad e l B a t t i s t e r o( 1 " c a p p e l l aa
s i n i s t r a ) d e l l a n o s t r a B a s i l i c a ,d o m i n a s u l l a
parete di fondo, l'affrescostaccato del Bergog n o n e ( s e c . X V ) r a f f i g u r a n t ei l C r i s t o r i s o r t o .
F i n o a l 1 5 0 7 s i t r o v a v as u l l a p a r e t e d i v i s o r i a
tra il presbiterioe la navata destra. Il Cristo
risorto, ancora con i segni della crocefissione, è raffigurato ritto in piedi sull'Altare
con a fianco due Angeli: uno con la croce e
I ' a l t r o c o n l a t u n i c a i n c o n s u t i l es o t t o i s u o i
piedi la scritta: "Ego sum primus et novissimus
et vivus. Et fui mortuus et ecce sum vivens in
saecula saeculorum. Et habeo claves mortis et
inferni".Sonole paroledell'Apocalisse
1,17 che
Gesùrivolgea S. Giovanniquandonella visione
p r e p a r a t o r i av e d e G e s ù d a l v o l t o s p l e n d e n t e
come il sole. Gesù incoraggiaGiovannicaduto
ai suoi piedi e dice "1osono il primo e I'ultimo e
il vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e
ho Ie chiavi della morte e degli inferi". Guard a n d o q u e s t o a f f r e s c ov e n g o n oi n m e n t e l e
p a r o l e c h e S . A m b r o g i o ,p r o n u n c i òn e l l ' o m e l i a
r i v o l t a a i m i l a n e s ii l 1 9 G i u g n o3 8 6 , q u a n d o ,
ritrovati i corpi dei santi Gervasoe Protaso,
d e d i c ò s o l e n n e m e n t el a B a s i l i c a a i M a r t i r i :
"Questimartiri vengonoposti sotto I'altareperché sotto l'altare devonostare i redenti,sopra
I'altareil Redentore".
Nella sua passionee morte Gesùsi rivela come
I ' A g n e l l od i D i o " i m m o l a t o "s u l l a c r o c e p e r
t o g l i e r e i p e c c a t i d e l m o n d o .E ' s t a t o u c c i s o
proprio nell'ora in cui era consuetudineimmol a r e g l i a g n e l l in e l t e m p i o d i G e r u s a l e m m eI .l
sensodi questosuo sacrificiolo avevaanticipato Egli stessodurante l'ultima cena, sostituendosi,sotto i segnidel panee del vino, ai cibi del
pasto rituale della Pasquaebraica.Cosìha trasformatoI'anticaPasquanella sua Pasqua.SulI'altarenella eucaristia.Cristo Risortosi rende
a noi contemporaneo,si rende presentea noi
p e r i n t r o d u r r en e l l a v i t a r e a l e d i o g n i g i o r n o
una luce, una chiarezza,ùno sguardoe un modo
di affrontarele cose che ci è di vero aiuto.
don Biagio
La morte non ha I'ultimaparola
LA RISURREZIONE
Dl CRISTO:LA VERA
IDENTITA
DELLASPERANZACRISTIANA
Per i cristiani, prendere sul serio
la Resurrezione, è la cosa essenziale, perché significa credere che
la morte non ha I'ultima parola.
E ' d i f f i c i l ed i r e q u e s t oa d u n u o m o .A
m e s e m b r ac h e s p e s s o i c r i s t i a n in e
p a r l i n o ,m a i l r i s c h i oè d i p a r l a r n ea
basso prezzo,senza- appunto- prendere sul serio questa verità.Una cosa
che fa impressioneall'internodel cristianesimo è la difficoltà a prendere
s u l s e r i o l a R e s u r r e z i o n e .Q u e s t o
emergeanchein alcunipassidi Paolo.
La prima comunitàcristianadi Corinto
parlavatalmentespesso della Resurrezione da svuotarladi ogni significato:
ne parlavano
come di una energiaspirituale che Cristo trasmetteva,rendendo
immortalicoloroche partecipavano
alla
vita dellaChiesain particolare
con I'Eucarestia.Finironoper credereche Cristo
era risortoma per gli uominiil discorso
era diverso.E' in questopassaggioche
Paolo,con un colpo di genio,capovolge cio che noi cristianidiciamosempre
e cioè che Cristoè risortoe dunouenoi
u o m i n i r i s o r g e r e m od i e t r o d i l u i . E '
v e r i s s i m om
, a P a o l od i c e : s e i m o r t i
non risorgono, allora neppure Cristo è
risorto'.E' un capovolgimento
che ci fa
capireche quandoparliamodi Resurrezione,dobbiamofarloin modoserio.
S i g n i f i c ad i r e a g l i u o m i n i c h e l a m o r t e n o n è
I'ultima parola, che in realtà Dio ci attende al di
là della morte, ed è ancora con noi; e dopo la
morte lo troveremo con le braccia aperte. E troveremounaterranuova,un cielonuovo2,
che sono
in realtàla terrae il cieloche già conosciamo,
ma
che sarannotrasfiguratie in cui la morte e il pecc a t o e i l d o l o r e n o n a v r a n n op i ù i l p o t e r ec h e
hannoavutonellanostraesperienza
umana.Prendere sul serioquestosignificapoteredire all'altro
- che mi è vicinoe fratellonellamia e nostraumanità- che i suoi e i nostriframmentidi amorenon
andrannoperduti,farannopartedi una vita totalmente trasfiguratae che realmentequalcosadi
eternosi puo viveregià ora,qui ed adesso,nell'amore. Credo che se si prendonosul serio queste
cose non avremopiù bisognodi quel linguaggio
Rubens,Cristorisorge
che usiamoper consolareo per stare vicini agli
a l t r i . S e r i u s c i s s i m oa c o m u n i c a r l od a v v e r o ,
a v r e m m ol a p o s s i b i l i t à
d i u n a v e r ac o m u n i o n e
senzail bisognodi chissàqualiparole,solidaliin
u n u n i c o c a m m i n o( l a v i t a ) ,c a p a c id i g u a r d a r c i
negliocchigli uni gli altri,nellasaldasperanzache
n u l l aa n d r à p e r s od e l l e n o s t r er e l a z i o ndi i o g g i .
Credo che questa sia /a speranzacristiana,ma
bisognaassumerlaseriamente.
Non si può chiacchieraresu questecose.
Trattoda: EnzoBianchi,Qualefede?, Morcelliana
1Cfr.1 LetteraaiCorinzi15,12 s.
2 Cfr. Apocalisse21, 1 : "Vidi poi un nuovocielo e una
nuovaterra, perchéil cielo e la terra di prima erano
scomoarsi.
e il marenon c'eraoiù".
4
t \ \ v ( x l l , l ) \ l , r , l ,i l: l |
' l( ) H l i d
StrTT=hfiAruA
SANTA2G1G
in *ant'Ambr*gi*
Le funzionisolennidellasettimanasantasono presieduteda mons.ErminioDe Scalzi.
rrcoro
derra'"Ti:î;"fi:lì:l:ffi:î"'ffi::',í:'"';J:,";:l#l':ffln'o
ambrosiano'
28 marzo
Ore 10.30
SGMENISA DELLE PALME
Benedizione
dei rami di ulivoe di palma nell'atriodi Ansperto,processione
e santaMessa.
OrariodellemessenelladomenicadellePalme:8 - 10.30- 12.15- 18 e 19.
(è sospesa la messacapitolare delle ore 11)
29 rnarzo
L*rnedìsanto
Confessioniore I - 9.30; 17 - 19.
3ù marzo
Martedi sant*
Ore 21, in Basilica:CelebrazionecaÍr,Lsl'sitarÉa
della Riconsiiiazioneper le
parrocchie sant'Ambrogio, san Vincenzoe san Vittore.
31 marzo
M*rcoledi santo
Confessioniore I - 9.30; 17 - 19.
1 aprile
Ore 9.30
Ore21
Gl OV É D l 'S A N T O
in Duomo,santamessacrismale.
in Basilica,santa messa "nella cena del Signore"e rito della lavandadei
piedi.
2 ap r i l e
Ore 9.30
Ore 15
Ore 18
3 aprile
Ore 9.30
Ore21
V E N E R & I'S A N T *
Confessioni
ore I - 9.30; 17 - 19.
in Basilica- in cripta= celebrazione
dellaliturgiadelleore.
in Basilica,celebrazione
dellaPassionedel Signore
in Basilica,solenneVia Crucis
La Easílicaresta *perta per !a preghlerae le *onfessionifina alle ore 22.
SABATG SAruTCI
in Basilica- in cripta- celebrazione
dellaliturgiadelleore.
Possibilitadi confessionilungo tutta la giornata.
in Basilica,solennevegliapasqualepresiedutada mons.Abate.
4 aprile
* FA$QUA *: RISURREZIOI'|f;
trGnl?ÉNIOA
$ a n t e m e s s eo r e * : f 0 - l 1 - 1 2 . 1 5- 1 8 - 1 9
La santa messs aapiteéanedelie ore f f è solenile e presieduta da
rnons. &bate
5 aprile
Lunedl defil'angelo.
S a n teme sseo re 9 .0 0- 10.00- 11.00- 18.30.
Michelangelo
Buonarroti,
CristoRisorto,CappellaSistina
DALLEDUETORRI
5
"AUTENTICA'
MANA
SETTI
MANA
SANTA,
SETTI
SETTIMANASANTA
Losentiamo
ripetere
ognianno:noiambrosiani
lachiamiamo
"settimanaautentica".
Manonè soloquestione
di nomi:nella"settimana
l'Auautentica"
toredelcreatosi rivela
comeDiodellavita,chenonhapauradella
morte.E' lasettimana
chegenera
i sacramenti,
segnidell'amore
di
perché
Diopernoi."Settimana
autentica"
tuttele altresonoun
riflesso
di questooriginale
e sorprendente
segnodi contraddizione
e di soeranza.
PELLEGRINAGGIO
PARROCCH
IALE
Groveoì
6 Mncero
DOMENICA
DELLE
PALME
"OsanGesùentrain Gerusalemme:
si direbbe
un'entrata
trionfale.
na"(chein ebraico
significa
aiutaci,
salvaci)
è il gridodellafollache
"îsannaal Figlio
stendeanchei mantelli
al passaggio
del Messia.
diDavid",
inneggiano
ibambini
festosi
agitando
ramidi palma:
il
Signore
entracosìnellacittàdelgrantempio,
Maè
Gerusalemme.
grande
il mistero
delmale:probabilmente
moltidi colorocheoggi
"Crocifiggilo!".
acclamano
"Osanna",
trapocogrideranno:
Gesùentraoggianchenellanostracittà:comelo accogliamo?
è il grande
tempio
dellanostra
Milano:
il Duomo
Quale
o il Mercato?
Poftando
a casaunramodi ulivo,ci impegniamo
adaccogliere
Cristonellanostracittà,nellanostra
casa,nellanostra
vita:è il segno
delnostro
laportaal Messia,
aprire
nonè unamuleto.
- sacerdozio
GIOVEDI'
SANTO
volta,mangiaconi suoiamicie lavai piediai
Gesù,perI'ultima
discepoli.
In questogiornoil ministero
sacerdotale
è rinnovato
nellamessa
Crismale
intuttelecattedrali
ll nuovosacerdozio
delmondo.
di Cristononcoincide
conla capacità
di sapersvolgere
ritireligiosi,
ma
conil cuoremisericordioso
e gioioso
di chi,purnellafragilità
umana,
sidonaa tuttii fratelli
nelservizio
alvangelo.
Lavanda
deipiedi
Noiresistiamo
ancora
e noncomprendiamo,
comePietro,
cosa
significa
un Diochesi chinaa lavarci
i piedi,Comereagisce
la
nostra
anima
al pensiero
cheGesùci vieneincontro
e nonchiede
di
essere
adorato,
madi chinarsi
a lavarci
i piedi?
Una retiquÍa della Passione (MadeteineDelbret)
Sedovessiscegliereunareliquiadellatua Passione
prendereiproprioquelcatinocolmod'acquasporca.
Girareil mondoconquelrecipienìe
e ad ognipiedecingermidell'asciugatoio
e curvarmigiù in basso,
nonalzandomai trOppoin alto la testa,
per non distinguerei nemicidagliamici
e lavarei piedidelvagabondo,
dell'ateo,del drogato,
del carcerato,dell'omicida,
di chi nonmi salutapiù,
per cui non pregomai,
di quelcompagno
in silenzio,
finchétutti abbianocapitonel mio
il tuo Amore.
O STEN S IONE
DETTASINDONE
TORINO 20 I O
- Tel.02.86450895
lscrizioni
in segreteria
VENERDI'SANTO
Passione:
conunaparola
unicaindichiamo
ungrande
doloree un
grandeamore.
La nostravitaè così:il benee il male,la lucee il
buio,lacarnee lospirito,
lasperanza
e ladisperazione
sonoinestricabilmente
aggrovigliati.
E' il mistero
dellanostraumanità:
redenta
inCrocedalnostro
dallebraccia
aperte
Salvatore.
- llgrandesilenzio
SABAT0
SANTO
La grandepietradelsepolcro
vincere
sembra
su ognisperanza:
polvere
siamoe polvere
ritorneremo,
abbiamo
dettoall'inizio
della
quaresima.
C'èsilenzio
sullatombamuta,c'è silenzio
neinostri
cuorichiusidopoil dolore.
Maunversetto
Eliaci lascia
delorofeta
perplessi:
Diononè nelfuoco,nonè nelterremoto,
nonè nelvento
(1Re
impetuoso
19,11ss).
- E' il Signore!
LAVEGLIA
PASQUALE
ll grande
lo hadetto:siamoin attesadi Dio.Lalucedella
silenzio
resurrezione
è quella
speranza
chenemmeno
il cuoreosasperare:
vincere
la morte!
Inunavitachenoncercaquesta
speranza,
amare
e odiare
si equivalgono.
L'umanità
hanelcuoreunsemedi eternità:
gridaGiovanni,
è la gioiadellaPasqua
di resurrezione,
il discepolo
All'alba
amato.
Gesùsi oresentò
sullarivadelmaredi Tiberiade
e
paura!",
"Sonoio,nonabbiate
chiese
damangiare:
"E'il
diceGesù,
gridaGiovanni.
Signore!",
Allorai discepoli
scesero
a terradalla
- comunione
Eucaristia
barcae viderounfuocodi brace,
condelpescesoprae delpane.
- lacomunità,
"farela comunione".
Noidiciamo
Malacomunione
il
Gesùdisseloro:"Venite
a mangiare".
E nessuno
deidiscepoli
- è unfruttodell'eucarestia.
nostroessere
fratelli
I'EuCelebriamo
"Chisei?",poichésapevano
osavadomandargli:
benecheerail
pazientemente
carestia
hafratelli
chesi sopportano
e benevolmen- Signore.
Un Diocosì- peril qualeè troppobellomangiare
coni
- è il nostro
te:allorafaremodawerola comunione.
propri
amici
Dio.E'ilSignore!
6
24 marzo2010- XVlllgiornatadei martirimissionari
RISORGERO
NELMIO POPOLO
La "conversione"e il martiriodi un vescovo
s. Romeroè stato un cristiano: un uomo coraggioso,
capace di conversioneradicale. La sua nomina episcopale
era stata all'iniziosalutatacon
favore persino dalla dittatura militare salvadoregna: Romero appariva come un ecclesiastico "conservatore", uno che avrebbe trascorso
la vita scansando i problemi e non certo
affrontandoli.Uno pronto a chiudere gli occhi
sulle ingiustiziesocialipur di garantirei privilegi della chiesa e sempre pronto a imbonire il
popolo con genericae banale retoricareligiosa. Doveva essere un pastore così. Ma le cose
sono andate diversamente.Ad un certo punto
qualcosa è cambiato: il vescovo, oltre a proc l a m a r e s o l e n n e m e n t ei l v a n g e l o , h a c o m i n ciato a metterlo in pratica. ll contatto con la
v i t a r e a l e d e l l a p o p o l a z i o n es a l v a d o r e g n a ,
stremata dalla povertà e oppressa dalla feroce
repressionemilitare appoggiata dai latifondisti, provoca in lui una profonda conversione
sia nelle convinzioniteologicheche nelle scel-
ll 24 marzodel 1980 I'arcivescovo
venneuccisocon un colpodi fucile
mentrecelebravala messa:era àl
momento
dell'elevazione
delcalice.
te pastorali.ll vescovo comincia a prenderele
d i s t a n z ed a q u e l l e f a m i g l i e d e l l a b o r g h e s i a
c h e l o l u s i n g a v a n o : r i fi u t a I ' o f f e r t a d e l l a
costruzionedi un palazzo vescovilee sceglie
di vivere nella sagrestiadi un ospedale.Molte
violenzee fatti di sangue e in pafticolareI'uccisione di p. RutilioGrande,gesuitae suo collaboratore, diventano l'evento che apre pienamente la sua azionedi denuncia profetica. L'esercito arrivaanche a profanareed occupare le
c h i e s e , c o m e a d A g u i l a r e s ,d o v e v e n g o n o
uccisi più di 200 fedeli lì presenti.Le catechesi
di mons. Romero e le sue omelie, trasmesse
dalla radio diocesana,vengono ascoltate
anche all'estero, facendo conoscere a moltis-
mons- Romero in un murales a El Salvador
simi la situazionedi degrado che la guerracivil e s t a v a c o m p i e n d o n e l P a e s e .N e g l i u l t i m i
mesi della sua vita, presagendol'irreparabile,
arriva all'accettazione della morte: "Spesso
hanno minacciato di uccidermi. Come cristiano
devo dire che non credo nella morte senza
resurrezione.'se mi uccidono, risorgerò nel
popolo salvadoregno. Lo dico senza superbia, con la piu grande umiltà. In quanto pastore
ho I'obbligo, per divina disposizione, di dare la
mia vita per coloro che amo, ossia per tutti i
salvadoregni, anche per coloro che potrebbero
assassinarmi. Se le minacce giungessero a
compimento, fin d'ora offro a Dio il mio sangue
per la redenzione del Salvador. Il martirio è una
grazia di Dio che non credo di meritare. Ma se
Dio accetta il sacrificio della mia vita, il mio
sangue sra seme di liberta e segno che la speranza sarà presto realtà. Morira un vescovo, ma
la Chiesa di Dio, ossra il suo popolo, non perirà
mai". ll 24 marzo del 1980 I'arcivescovovenne
ucciso con un colpo di fucile mentrecelebrava
la messa: era al momento dell'elevazionedel
calice.
Da poco le EdizioniPaolinehanno pubblicato
" O s c a r R o m e r o . P a s t o r e d i a g n e l l íe l u p i " d i
don Alberto Vitali - un prete di Milano - che
presenta in modo completo e coinvolgentela
vita di questo vescovo martire, che speriamo
presto sia riconosciutobeato dalla chiesa universale.
ouu'n**'
unVo.uoo,,ru
DI ENRICO*
L'ASTERISCO
Una Pasquadel 1938
bbiamo chiesto ad
*Enrico
Sormani,
m e m o r i as t o r i c ad e l l a
basilicadi sant'Ambrogio e non solo, di racc o n t a r el a P a s q u ad i u n a v o l t a ,
q u a n d on o n e s iste va n ol e me sse
v e s p e r t i n ee t u tte l e ce l e b ra zi o n i
eranoin latino.
ll T r i d u o i n i z i a vaco n l a me ssa
s o le n n e"i n c o e na D o mi n i "i l Gi o vedì Santo, alla mattina.Al termine si creavauna processioneche
scendevain criptadove era allestito il sepolcro:una speciedi altare
d i l e g n o ( a n d a t op e r d u t o c o n i
bombardamenti)
che ricordavauna
tombae nel qualevenivacustodita
I'eucarestia
fino al sabatomattina.
In quell'occasioneicorpi di
sant'Ambrogio,Gervasoe Protasonon erano
visibiliperchévenivanoalzatedelleparatiein
ferro.
Venerdìsanto, nel pomeriggio,si celebravala
Passionedel Signoree la Via Crucis.Poiché
dal giovedìseravenivanolegatele campane,il
sacrestano
c h i ama vaa l l e fu n zi o n g
i i ra ndola
piazzadi sant'Ambrogioe suonandoil tricchetracche:uno strumentodi legnoche produceva schiocchia ripetizione
e il cui rumoreveniva
associatoalle funzionidel Venerdìsanto,giorno nel qualeera (ed è) proibitosuonarele campane (alcuni tricchetracche
sono custoditinel
Tesorodellabasilica).
Sabato santo si celebravaalle 8.30 la messa
s o l e n n ed i r e s u r r e z i o n eD. o p o l e l e t t u r es i
ANAGRAFE
PARROCCHIALE
Dr MARZO2010
SONO DIVENTATIFIGLI DI DIO
Filippo Maria Viti, Carlos Alberto Falcetto, Otto
Rossetti,Arianna Bardolla
SONO ENTRATI NELLA CASA DEL PADRE
LucianaAndana
una
benedicevaI'acquaal fonte battesimale:
gente
molto sentitadalla
benedizione
e per
q u e s t o s o t t o i l f o n t e v e n i v ac o l l o c a t au n a
vascacon I'acquabenedetta.Moltisi lavavan o g l i o c c h i p r o n u n c i a n d od e l l e p r e g h i e r e
q u a l c h eb o t t i g l i e t t a
o p p u r er a c c o g l i e v a n o
d'acquabenedettaper portarea casa I'acqua
del sabatosanto.Poi si scendevaal sepolcro
e si prendevaI'eucarestiache veniva portata
in processione,
sull'altare
con il baldacchino,
m a g g i o r eQ
. u i n d iI ' a b a t ei n t o n a v ai l c a n t o
annunciando:Christus Dominus resurrexit!
Anchein Duomole funzioniseguivanoquesta
scansionema con una particolarità:
al sabato
santo,alledieci,oltreallecampanedellafesta
la resurrezione,
che annunciavano
si univala
sirenadel Mottao dellaRinascente.
RIfrIGRAZIAMENITO
Il "Centrodi aiuto alla vita Mangiagalli"ringrazia i parrocchiani di sant'Ambrogioper
le offerteraccoltemediantela venditadelle
primulein occasionedella "Giornataper la
Vita":ben 2700 euro.
Lg raccolta è finalizzata all'aiuto di donne
in gravidanzachesi trovanoin difficoltà.
LA NON VERITADI UNA CAMPAGNAMEDIATICA
(FrancoMonaco,Awenire,27 marzo2010)
Sentoil bisognodi dare uno sfogo al mio disagioe alla mia preoccupazione.
Lo sentocome un doveredi coscienzaverso la verità
dellepersonee dellecose.Da mesii mediaci inondanodi notizierelative
a casiantichie recentidi pedofiliache chiamanoin causa
uominidi Chiesae che stannoscuotendointereChiesenazionali.
Casidolorosie drammatici
che non ammettonoindulgenze
o minimizzazioni.
E da apprezzare
l'operazione
trasparenza
condottadal papain persona:I'umiltà,l'energiae la determinazione
con le quali
si intendefareammendadi colpe,errori,ritardi.Cosìpureè da apprezzare
la riflessione
awiata dentrola Chiesacircalo statodi vita,i
percorsiformaiivie le condizioniordinariedell'esistenza
di sacerdotíe religiosi,così da assicurarne
l'equilibrioe la maturitàaffettiva.
Unariflessione
che non può esseresbrigativamente
liquidata
con l'illusione
che la ricettarisolutiva
sia quelladellarinunciaal celibato
dei preti.Dovenasconoil mio disagioe la mia preoccupazione?
Su tre fronti.ll primo;che I'enfasimediatica,
il messaggio
indifferenziatoe all'ingrosso
conducano
al discredito
di intereChiesenazionali.
Primaquellaamericana,
ora quellairlandese
e tedesca.Chiese
diversee tuttaviaricchedi doni e di talentiche non si ha dirittodi risolvered'un trattosotto la cifradellapedofilia.Secondapreoccupazione:che si compromettail buon nomedi sacerdotie religiosiintesicome "categoria".Qui dawero mi sentoprovocatopersonalmente.Conoscocentinaia
di sacerdoti.
Versola più partedi loroprovostimagrandee ancorpiù grandeè il miodebitodi riconoscenza che non saràmai saldato.Tra lorofiguranoamicicarissimi
proprioper una
cui sonolegatoda unavita.Di più:talunisi segnalano
maturitàumanae affettivada fare invidiaa noi che abbiamomessosu famiglia.Spessosonopropriopreticosìche soccorronocoppie
in crisi.lnsomma:la miaesperienza,
gradita.
cheè cosadiversadallasempliceidea,dellafiguradel prete,è largamente
bella,positiva,
lnfineunalerza preoccupazione.
La Chiesasopravvivrà
ancheallacrisidellevocazionidandosinuoveforme organizzalive
e pastorali.
Ma di sacerdotie religiosiavràsemprebisogno.La speranzache,tra i giovani,fioriscanotali vocazioni,assaipiù che da discorsisuggestivie giornatepro-seminario,
dipendedall'immagine
attraente
chei sacerdoti
forniscono
di se stessi.Un'immagine
intesanelsenso
fortedi teslimonianza
coraggiosa.La testimonianza
di personalità
armoniche,liete,conlentedellaloro sceltadi vitae realizzate
anche
affettivamente.
Ripeto,la granpartedei preticorrispondea questoprofilocostruttivoma appuntoper questova contrastatala campagna mediaticache in questimesitrasmetteun messaggioche, primache corrosivo,semplicemente
non corrispondea verità.
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Prefestive: S. Nicolao: ore 17.30
Basilica: ore 18.30
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PiazzaS. Ambrogio, 15
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PiazzaS.Ambrogio, 15
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PrazzaS.Ambrogio,2l
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17.00Vespri
Feriali:
ore 8.00- 9.00- 18.30
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il sabato)
Basilica:
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Aprile - Sant`Ambrogio