UA/AVOCE dalle due torri lnformatoredellaBasilicadi Sant'Ambrogio in Milano - Fax8693839 - E-mail:[email protected] - N.C.C.P. Piazza Sant'Ambrogio, 15- Tel.02/861450895 26958207 \ \ INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO DEI SACERDOTI Mons.ERMINIO DE SCALZI. AbateParroco PiazzaS.Ambrogio, 15 Tel. 02.863866 ORARI SS. MESSE Prefestive: S. Nicoiao: ore 17.30 inBasilica: ore 18.30 Festive: in Basilica: ore 8.00 - 10.00- 11.00(Capitolarein lingua latina) - 12.15 - 18.00 - 19.00 ( l e m e s s ed e l l e 1 1 . 0 0 e 1 8 . 0 0 s o n o sospesein luglio e agosto) 17.15Vespri Feriali: ìn Basilica: ore 7 .30 - 8.00 - 9.00 - 18.30 (la messadelle 8.00 è sospesail sabato) Mons. BIAGIO PIZZI, Arciprete PrazzaS.Ambrogio, 15 Tel.02.86451300 Don ENRICOPARAZZOLI.AssistenteOratorio PiazzaS.Ambrogio,25 Tel. 02.86450795 Don UMBERTOOLTOLINI PiazzaS.Ambrogio,15 Tel. 02.72010716 Mons.GIOVANNI MARCANDALLI PiazzaS. Ambrogio,2l Tel. 02.72095'730 Mons. FRANCO VERZELEzu. Abate emerito Via Lanzone.13 Tel.02.86451948 Diacono GIULIANO BERETTA Tel. 02.89401063 ORARI SS. CONFESSIONI Tutti i giorni dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 17.30aile 19.00 GruGNO2006 BUOIVE VACAIVZE Le vacanze sono un'occasione che dowemmo preoccuparci di non sciupare, visto che per la gran parte di noi si presentano una sola volta all'anno. Capita però che per tanti la vacanza sia ben più stressante dell'attività lavorativa: basta inoltrarsi per le strade dei tanti centri marittimi delle coste di casa nostra per rimanere frastornati e rimpiangere quasi Milano, che d'estate, specie nel mese di agosto è silenziosa e con un traffico ridotto al minimo. Per altri, invece, riposarsi significa il vuoto, il far nulla. Ma l'otium dei latini era in reaìtà colmo di attività: di lettura, di riflessioni, di ricerca intellettuale. Per altri ancora le ferie sono l'occasione solo per cambiare tipo di lavoro. Vi sono altri - e mi auguro siamo i più -, che guardano invece alle vacanze con obiettivi più profondi e veramente riposanti. Elenco alcuni di questi obiettivi. Vacanze come contemplazione della natura L'uomo è "soggetto" di fronte alla natura: Ia deve conoscere nelle sue leggi segrete e trasformare. Ma mai la deve violare e forse deve imoarare un noco di pirì a "contemplare" per conoscere il misLero in essa segretamente ascoso. Lo stupore, la meraviglia, la lode sono sentimenti da riscoprire. Una vacanza può serrire anche a questo. Ricordo che l'uomo di affari del Piccolo Princioe aveva inventato una pastiglia che toglieva la sete e così faceva guadagnare non so quanti minuti la settimana. E il PiccoÌo Principe risponde: "se avessi tutti quei minuti a disposiTione andrei alla ricerca di una fontana vera...". Non contemplare la natura con occhi solo utilitaristici. Non essere insensibiÌe a tanto splendore. Ma inserisciti nel coro deÌle cose belle, che sembra cantare l'inno della vita. E sappi scorgere la mano creatrice di Dio, degno di adorazione. Vacanze come tempo per l'amicizia Leggo ancora nel Piccolo Principe di Saint Exupery: "Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercqnti le cose già fatte: ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici". Non ci possono essere mercanti di amici, perché gli amici sono tesori da creare non da comprare già confezionati. L'amicizia poi non è "il semplice stare insieme", ma si nutre di conversazione ricca di interiorità, di profonda conoscenza reciproca. La vacanza diviene perciò un invito ad aprirci all'amicizia come originale ed autentica comunione che aiuta ad intessere nuove amicizie, a coltivare nella distensione quelle che già si hanno, specie quando si trascorrono insieme le vacanze. 2 UNA VOCE dalle due torri Vacanze come tempo per i fratelli Gli amici gli scegli tu, e sono pochi; i fratelli invece sono tutti. E te li trovi o\,unoue. -il L'immensa icchezza che è tempo libero in estate, rischierà di essere esclusivamente gestito in modo egoistico e fortemente individualistico, soggiacendo così al cliché ormai consolidato della vacanza come tempo da impiegare nel disimpegno più totale. Poi magari capita di leggere sul giornale di quella signora anziana e malata che abita vicino a casa nostra, che nella solitudine della grande città deserta viene trovata cadavere molti giorni dopo la sua morte da qualcuno rientrato dal week-end. Magari durante l'anno era accudita e sewita da tanti. Che stridente contrasto a volte tra l'estate delle vacanze di massa, organizzate e programmate insieme agli amici, e l'estate della solitudine di tante persone dimenticate, a cui si vorrebbe chiedere di mandare in ferie i propri problemi, così da crearne il meno possibile anche a noi. C'è una domanda di gratuità, di servizio, di attenzione che interpella il nostro tempo libero; è una domanda molto discreta, ma reale e urgente. Attende però delle risposte generosee creative. Vacanze come tempo per Dio Il culto della vacanza disimpegnata e senza interessi a volte non risparmia anche il cristiano, che spesso, manda in ferie la propria fede e il rapporto con Dio nella preghiera. Vacanza non r,uol dire dimenticanza di alcuno, tanto meno di Dio. Dio deve sempre esserel'occupazione prima e somma di ogni nostra giornata. Dici che non hai mai tempo per pregare: le vacanze possono esserela riscoperra di questo tempo prezioso da dedicare a Dio. Trovati uno spazio di tempo nella giornata, scopri una chiesa dove, nel silenzio, si possa ascoltare la voce di Dio. Sarà vero riposo. Anche durante Ie vacanze tror,.i il suo spazio la messa festiva. Metti nel tuo zaino il vangelo; ce ne sono di piccoli ed economici: li trovi anche albook shop della Basilica. Vacanze come tempo per il silenzio e il raccoglimento La tempesta sonora che si abbatte quotidianamente su di noi ci impedisce di udire tante voci: quella di Dio, quella della coscienza, quella del segreto nascosto nelle cose, negli awenimenti, negli incontri con le persone. Ogni giornata reca con sé un messaggio dall'alto; ma se non c'è neanche un minuto di silenzio è quasi impossibile che tale messaggio arrivi al nostro spirito. In vacanza spegni la televisione: durante I'anno facciamo una terribile indigestione di mass media. In vacanza ci possono bastare il giornale e il telegiornale! Il silenzio può essere"un momento di verità" di fronte ai molteplici messaggiche ci arrivano. Il silenzio può essere "un momento di liberrà" come presa di posizione autonoma, soprattutto nei momenti decisivi della vita. Ho letto una frase che mi ha colpito e che ti eiro: "È necessarionella rita ar ere momenti di silènzio: tacere di sé è umiltà taceredegìi altl'i è carita t a c e r ei n c e n i m o m c n t i è s a g g e z z a tacerenell'insicurezzaè prudenza tacere quando tutto va storto èpazienza. BuorE r'.rc.rrzel + Erminio de Scalzi Vnnso Ir CoxvEGNoDrVERoNA:orroBRE2006 La Chiesa italiana è in cammino verso un nuovo Convegno nazionale che si terrà a Verona dal 1ó al 20 ottobre 2006.I primi tre sono stati a Roma (1976), a Loreto (1985), e a Palermo (1995). Un convegno ogni dieci anni. Il motivo di questo nuovo convegno è spiegato così dal Cardinale TetIarnanzi, presidente del comitato preparatorio: "dare nuovo impulso allo slancio missionario scaturito dal grandè Giubileo det 2000, e compiere una prima verifica del cammino pastorale svolto in questo decennio, per essere occasione di ripresa e di rilancio verso gli impegni che ancora ci attendono". "Testimoni di Gesù Cristo, speranza del mondo" è il tema scelto. ed è stato il ounto di arrivo di una intensa e partecipata rifleisione di tutti i Vescovi d'Italia. Orienterà la riflessione la Prima lettera di Pietro, un documento di grande efficacia comunicativa; soprattutto il versetto 1,4, che ci invita a lasciarci trasformare dalla misericordia di Dio "per una speranza viva, per una ereditò. che non si corrompe, non si macchia e non marcisce". Al centro dell'attenzione delle comunità italiane viene proposta la speranza, virlù, oggi, non facile, perché è offuscato, se non addirittura scomparso, nella nostra cultura, l'orizzonte escatologico, l'idea, cioè, che la storia abbia una direzione, e sia incamminata verso :una pienezza che va al di là di essa. Il convegno ecclesiale intende chiamare i cattolici italiani a testimoniare, con uno stile credibile di vita, Cristo risorto come la novità capace di rispondere alle attese e alle speranze più profonde degli uomini di oggi. "Se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede". La prima lettera di Pietro ha vivissima coscienza che il centro della tegtimonianza cristiana è il Cristo crocifisso e UNA VOCE dalle due torri risorto. Credere nel Risorto significa sperare che la vita e la morte, la sofferenzà e la tribolazione, la malattia e le catastrofi non sono l,ultima parola della storia, ma che c'è un compimento trascen_ dente per la vita delle p".rorè e il futuro del moncto. Vedere, incontrare e comunicare il Risorto è il compito del testimone cristiano. Vedere il Risorto: una esperienza di conversione. Gesù risorto non viene subito riconosciuto nemmeno da coloro che per tre anni erano vissuti con Lui. Occorre una duplice conversione:prima di tutto. saper leggere la croce di Cristo càn gli occhi di D!o, e poi diventare chiesa-comunionle, che mette il Risorto al suo centro e lo annuncia ai fratelli. La Chiesa diventa comunità costruita sul_ I'amore, in cui ciascuno può dire all,altro: io ti dono la mia libertà, libertà hberata per la comu_ nione... Incontrare il Risorto: una esperienza di mis_ sione. La missione è l'incontro con il Risorto, la t cui signoria riconcilia il cielo e la terra. La missione.consistenell'impegno di fare di tutti i popoli la chiesa universale.Il Signore è con noi tutti ì sior_ ni, e la comunione e la missione della Chiesaiono due nomi dello stesso incontro che custodisce il volto paterno di Dio e la vita fraterna e solidaÌe dell'uomo. Comunicare il Risorto: una esperienza di rela_ zione spirituale, capace di tràsformare la vita pastorale e sociale. La Chiesa ha il compito di introdurre gli uomini alla relazione viva con il Risorto. Lo Spirito del Risorto crea sli uomini nuovi, li restituisce alla buona relazùne con il Signore, e li rende capaci di plasmare la vita, così da condurre una espérienzaquotidiana di ciistia_ na relazione, in famiglia, con-gli amici, al lavoro, nella società. In questi scenarisi attua l,esercizio del cristianesimo radicato nella speranza della risurrezione. don Biagio VITA-PENSIEROE FEDE Quattro serateper ascoltare i grandi classici della lexeratura e delta (Jt't'occasioreper riflettere stri grandi interrogativi dell'umanltà. Con la convinzioneche la ,,Fede, filosofia. uodo roortto iit .p",rri"r.o,, d.arttottsi_ gnor Erminio de scalzi, vescovovicario della Diocesi d.i Milano, e Teresaporrtocloroè rtata t,icteadi proporre il prossimo mese,nella splendidacornice a"u" Ciiitiin ai"iàirr',s"úrogio, t,t ciclo,cli qtnrtro irtcorttri (al giovedì,semprealle ore 2-1, grattrito e senaaprertoÍaiiorte)clal titolo \.ita_pertsier.o ,ingresso e Fecle,a cttra clel_ l'associazionecuburale No'nùa. L'o\iettit,o, spiegartogli or{ari;atori clellaserata (non è soltarttoqtrello d"i renderenoti i filosof, tr,,..:::!t1-,: ,te soprattutto di-soltecita,le ia iììir,rLosarsistrllo stretto lega!r?l*r,rte, me tra l'umano e il divirto, clrc si cercanoe si corigitrtgoro per troyctretrt setlsotero del 'iyere, in un mondo in cui etica e civilta non siano sortantoporotí ruit", ioprottrtto oggi,. Ir pinto applutta,trctltoè per giovedì prossimo. Si apre con MadeleineDelbrél (jg74-tgói-Lo, b l"ur7í, ,ràtí" àn, Noi delle strade, La gioia di credere e Provocazionemarxista,ad una rro.uriorr" plr Dio. si passapoi a giovedì g. L,atúore in scena è Charles de Foucauld (1858-Igl6), le.letture pir"iaiàrro"sp_unto da: Opere SpirituaÌi, Epistola_ rio, Sul cammino degli uomini. Penultimo incontrò con Dietrich'Bo,nhoiffer-ùioa-tgs5), letture tratre da; Gesù cristo dono di Dio, I salmi, Il libro ai p."gr.i"r; illl" Bibbia, Lettere dal carcere, L,etica come confessione, sequela. si chiude giovedì 29 giu[noíon zdiii stein (santa i"r"ii n"r"detta d.ellacroce, 1891-1942)'Le letture sono prese-daPotenz;,.."utto; studi per una filosofia dell'essere;Nel castello dell'anima; Pagine spirituali, La donna. (D. Re) ("Awenire;'-ií-uggio 2006) BASILICA DI S. AMBROGIO E CHIOSTRI 1 giugno alle ore 21,00: 8 grugno alle ore 21,00: Incontro su Madeleine Delbrél ]. 904_1964) Letture Scenichedi Teresapomodoro _ Musichedel euartetto d,Archi Archimia Incontro su charles de Foucauld (1g5g-191ó) Letture Sceniche di Teresa Pomodoro - Musiche di Giovanni Falzone in Trio EnsemDle 22 giugno alle ore 2t,0oz Inconrro su Dietrich Bonhoeffer 1906-1945) Letture Scenichedi reresa pomodoro.-cantante .,Gospel,,: consueìoorisngher Musiche:Bianchi - SignorinoEnsemble 29 giugno alle ore 2l,oo: Incontro su Edith stein - SantaTeresa Benedettadella Croce(lggl -1942) Letture Scenichedi Teresapomodoro _ A conclusione:visita guidata alla Basilica 4 UNA VOCE dalle due torrí DOMENICA 25 GIUGNO FESTADEI SANTICOMPATRONI E PROTASO GERVASO Alleore 11.00 Pontificale di mons. Erminio de Scalzi che ricorda l'ottavo Anniversario della sua Ordinazione Episcopale. ,/ Saranno ricordati anche: Il 60' n 50' Il40" Il30' anniversario di Ordinazione del Rev.moMonsignor Melezio Mauri. anniversario di Ordinazione dei Rev.mi Monsignori Luigi Crivelli e Angelo Carlo Magni. anniversario di Ordinazíone del Rev.mo Monsignor Gianfranco Ravasi. anniversario di Ordinazione dei Rev.mi Monsisnori Severino Pasani e -rurur- n ts" HXl'.|":g"itliBffi" zionedi Donumberro or,ori.,ie DonEnrico zoli. A loro esprimiamo le più vive felicitazíoni, cordiale riconoscenza e sentiti voti augurali awalorati dalla preghiera. Estendiamo questi auguri, felicitazioni e preghiere anche a Suor Amanda e Suor Consolatricedelle Suore minime del S. Cuore. che ricordano il 50o della loro professione religiosa. IL NUOVO ANTIFONALE SECONDOIL RITO AMBROSIANO Approda in S. Ambrogio "LA CARTELLA DEI CANTORI", II edizione della rassegna di musica, cultura e arte sacra organizzata da Giovanni Scomparin maestro di cappella della Basilica. Significativo è il titolo di questa edizione "TRA ORIENTE ED OCCIDENTE", la musica conte arvnonia celeste,la voce umana come strumento naturale e terreno. Basta guardare bene il dipinto del manifesto di Benozzo Gozzoli, Agostino ascolta la predica di Ambrogio, per comprendere a pieno la tematica che si intreccia con la necessità di una fioritura del dialogo, esigenza che si fa viva e attuale nei giorni nostri, dove il dialogo e l'apertura rappresentano l'unica vera strada per un futuro migliore. Così il senso della rassegna che ospita all'interno delle giornate momenti di riflessione, di liturgia e di musica con una unica costante: il confronto ed il dialogo, espresso e rappresentato attraverso una pluralità di voci. Lappuntamento Ambrosiano che si svolgerà presso la Chiesa di S. Sigismondo, sabato 10 giugno 2006 alle ore 1ó.00, ha una valenza ed una rilevanza dawero unica, se si pensa che verrà presentato il volume Antiphonale Missarum ixta Ritum Sanctae Ecclesiae Mediolanen- sls, edito dalla Libreria Musicale Italiana (LIM): interverrà Mons. Alberto Turco curatore dell'edizione del nuovo antifonale. Alle ore 19.15,presso la Basilica di S. Ambrogio, seguirà "La Settimana Santa" (hebdomada in Authentica): elevazione spirituale in canto ambrosiano nell'interpretazione della NOVA SCHOLA GREGORIANA di Verona diretta da Alberto Turco. Liniziativa a cura dell'Associazione Culturale Cappella Musicale Rhaudenses Cantores di Rho è realizzata in collaborazione con l'Ufficio della Pastorale Litursica della Diocesi di Milano, della Regione Lombardia e della Provincia di Milano. Lingresso è iibero al pubblico sino ad esaurimento posti. Per inform azioni www. concertodautunno. it [email protected] Sempre in occasione della rassegna, Domenica 11 giugno, la Cappella Musicale della Basilica di S. Ambrogio si trasferirà presso la Chiesa Santa Croce a Mazzo di Rho per sostenere l'azione liturgica alle ore 18.00. La messa, in lingua latina, sarà celebrata da Mons. Biagio Pízzi Arciprete della Basilica di S.'Ambrosio. aNAVOCE dalle due toní LA VITA L'artista durante I'inaugurazione (7 marTo 2006) Come dice il titolo "La Vita Nuova", l'artista del legno Pino Pedano ha voluto scegliere un tema particolarmente impegnativo per la sua mostra di scultura all'Oratorio della Passione della Basilica di Sant'Ambrogio, durata dall'8 marzo aI2 aprlIe e visitata da 2500 persone. Un tema da sempre caro all'artista ma che in questa mostra è reso in maniera ancora più forte e decisa dopo un periodo di lontananza dalla scultura, durato 14 anni. a causa di una srave malattia. È incredibile come le ópere di Pedano rivelino un srande attaccamento alla vita n" roítohneino l'inestimabile valore" sin dal momento del concepimento. Per sottolineare questo aspetto I'artista ha voluto creare le sue sculture ponendosi dal punto di vista privilegiato di colei che dà la vita, owero la madre, che nonostante sacrifici e difficoltà decide di portare a termine il più grande mistero della vita che è il dono stesso della vita. Le opere che congiungono queste tematiche alla materia viva e comunicativa del legno sono rappresentate da cinque steli, alte fino a due metri e ottanta, in cui si leggono diversi aspetti s NT]OVA della maternità e in cui ogni madre è in grado di riconoscersi. Questo inno alla vita prosegue nei quattro pannelli esposti di cui due raffigurano momenti importanti della vita di Cristo quali l'Ascensione e l'Annunciazione a Maria Vergine, owero il concepimento di Gesù. In particolare quest'ultimo ha destato molto stupore nei visitatori della mostra per l'assoluta concentrazione che è in grado di attirare sull'evento, raffigurato da sapienti accostamenti in radica di pioppo. Non si possono non considerare le numerose forme policrome sferiche e ovali, tipiche della scultura di Pedano, presenti anche nella sua ultima mostra del 1992 alla Rotonda della Besana, ma qui arricchite di significati ancora più profondi. In particolare nella sfera simbolo della mostra, che le conferisce anche il titolo, "LaYita Nuova". Essa è stata concepita e realizzata pochi giorni dopo la tragedia dello tsunami, che ha sconvolto intere popolazioni, e rappresenta la Îorza distruttrice tramite una radica di mogano particolarmente incisa e scavata dagli agenti naturali in cui si riconosce che nulla è stato risparmiato. Lopera però non esaurisce qui il suo messaggio in quanto dall'altro lato della sfera si riconosce, dalla stessa radica, la sagoma di un feto, simbolo della speîanazae di vita nuova. Ed è stato proprio questo il sentimento che molti visitatori percepivano dopo aver visto le opere. Pino Pedano si è così rivelato un efficace interprete di tematiche che in questo periodo si fa fatica ad affrontare e che con il linguaggio dell'arte trovano il modo per farci riflettere. Isa Pedano Ofere esposte- Oratorio della Passione 6 aNA VOCEdalle due torri RrconDANrDo SnvnxADEBoxr Ho tra le mani un libretto bianco e oro, una raccolta di pensieri di Silvana De Boni, amorosamente composta dal marito ing. Sandro dopo la sua morte. Ho negli occhi la dolce figura di Silvana seria, pensosa e raccolta nel suo mondo interiore. Cavallino di rami che galoppi nel cielo al sofriare del vento... come mano leggeratra i capelli si insinua il vento tra le foglie e trasforma il segno nell'aria. Scalpita il cavallo e scuote la criniera. diventa ce/vo dalle lunghe colTra, si piega triste la verde criniera. Spero di non violare il suo riserbo, se tra questi pensieri bellissimi ne scelso alcuni per farne dono alla comunità: sJno emozioni, affetti, presagi, ricordi, scintille estratte da fogli sparsi, quasi volutamente celati o dimenticati da Silvana, spesso senza data e senza titolo. EuozroNr Nel vaso che al sole riluce brillate voi pure, mie rose coi pelati rosei sì teneri, rose del tempo passato. Le rose hanno pure una moda ma quelle del tempo lontano son tenere, dolci, odorose di luce, di verde, di amore. SprcoraNoo rRA GLI "AFFETTI" Ci sei, bambino, ci sei, mi batti con ala di farfalla per dirmi che adessoci sei. Mi sento leggerae felice e caccio i pensieri più neri. Se apro il cielo è più azzurro e lieve mi sale iI respiro. Ho guardato con occhio staccato nel volto îuo il tempo che è passato e un impeto forte d'amore mi strinee nel profondo del cuore. Conosco Ia calda tua mano che stringo dicendo "Ti amo: sei tu che..." E un fiotto d'amore e dolore mi stringe nel fondo del cuore. DAI ..PRESAGI,, Forse il tempo è finito non cercheròpiù le viole di gennaio che sbocciano al sole sotto la neve e si nascondono sotto Ie foglie. Non godrò più a schiacciare la neve che scricchiola tra le dita fredde. C'è spessonegli scritti di Sih,ana il pensiero della morte, alimentato sì dai lutti familiari, ma spesso la morte è sentita maturare di dentro, aspettatae'quasi' desiderata... Ma una volta il pensiero della morte si apre al sole e all'incanto dell'amore. Nel suono che vien da lontano Io sento un rL{moredi morte L'uccello che stride sui rami ci dice...che cosa ci dice? La gioia, il dolore, I'amore, e, sempre presente, la morte. ... Ma quando gioioso al mattino tu canti il sole che sorge tu dici sohanto l'amore che doni al creato d'intorno. Sei in questo amore Silvana! Anna Luini UNA VOCE dalle due torri "F,CCOMI!" Domenica 28 maggio, nella nostra Basilica, 71 ragazzi e îagazze - al termine del cammino di Iniziazione cristiana - hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo, per ar,viarsi sul cammino della vita con "Qualcuno" che dà forza, aiutando a conoscere e a manifestare, giorno dopo giorno, i doni che Dio ha messo dentro ciascuno di noi. Non è stato semplice, per noi catechiste, "passare", a questi giovanissimi, concetti così profondi sullo Spirito Santo che noi stessi, da adulti, fatichiamo a comprendere e a far diventare stile di vita... Ma proprio 1o Spirito Santo ha saputo mettere nel cuore e sulle labbra dei nostri ragazzi domande, riflessioni, considerazioni dar,ryerointeressanti, curiose, importanti. Ne riporto qualcuna, così come le ho ascoltate: Che cosa cambierà dopo aver ricevuto lo Spirito Santo? Cosa è in concreto lo Spirito Santo? Quando è bene pregare lo Spirito Santo? Ma se dopo la Cresima uno non frequenta la Chiesa e non riceve i Sacramenti o addirittura perde la fede, lo Spirito Santo se ne va? Perché mi capita di pregare di più Gesù invece dello Spirito Santo? Nell'Antico Testamento si parla dello Spirito Santo? Ma come si fa a sentire lo Spiito Santo? Ecco le domande di quelli che ci capita di chiamare ancora "bambini"lLa loro schiettezza, i loro interrogativi e la loro sete di conoscere ci sorprendono, ci interrogano e ci responsabilizzano;la loro capacità di ascoltare e di riflettere ci induce a pensare che "bambini" più non 7 Cnn,srMA 2006 sono, e soprattutto che hanno bisogno di essere trattati da "grandi", cioè da persone pensanti. Anche durante la giornata di ritiro, vissuto sabato 20 maggio scorso all'Oratorio di Pioltello, ci siamo accorti che è importante "mirare in alto". Tra i tanti, due sono stati i momenti forse più significativi. Anzitutto iI momento di silenzLio, durante il quale è stato loro chiesto di scrivere i motivi del loro grazie a Dio, di trovare un impegno concreto per il dopo-Cresima, di "inventare" una preghiera che esprimesse ciò che portavano nel cuore. Il secondo momento è stato quando - a gruppi - abbiamo approfondito, Ltno per uno, i doni dello Spirito Santo, avendo poi ogni catechista, con i suoi ragazzi, il compito di svilupparne in particolare uno, da spiegare poi dettagliatamente a tutti gli altri gruppi. Lenergia, la vivacità e la gioia di vivere che hanno sempre mostrato ci ha fatto comprendere una volta di più perché Gesù prediligeva tanto i più piccoli, raccomandando di diventare come loro per entrare nel Regno! Certo, si fa fatica ad ascoltare urrragazzo, aleggere dentro di lui una "sete" di Dio che ci stupisce, anche se lo dimostra con l'esuberanza, con le chiacchiere di troppo, e con qualche risata fuori luogo... Ma forse è proprio il loro modo per insegnarci che amare Dio è la cosa più "semplice", dentro le cose più semplici di tutti i giorni. Alberta Una rnattinataspeciale Giovedì 25 Maggio, ore 8.30: si parte per Viboldone, l'antica abbazia alle porte di Milano, dove ha sede il monastero delle Monache Benedettine. Il nostro gruppo è formato dalle persone che hanno frequentato durante I'anno la Lectio Divina del Giovedì mattina, più alcune catechiste e qualche altra persona. La mattinata di riflessione è passata in grande letizia, il luogo incantevole ci ha aiutati a concentrarci, a pregare e a fare silenzio. Don Enrico ci ha parlato del brano del "giovane ricco" dal Vangelo di Marco - sottolineando l'importanza di seguire Gesù, di avere sempre presente il suo insegnamento di distacco da ciò che ci trattiene e ci lega, in tutti i sensi, e di comunio- ne con i fratelli. Dopo una pausa di silenzio personale, abbiamo vissuto un momento di comunicazione nella fede: è stato un momento molto bello, che penso abbia aiutati tutti a sentirci più vicini tra di noi. Alle dodici e quindici abbiamo preso parte alle preghiere delle monache nella splendida chiesa dell'abbazia: che bello stare in quella fresca penombra, immersi in un'atmosfera di pace e serenità! In ultimo abbiamo fatto alcune foto per poter ricordare questo bel momento, con la speranza che l'anno prossimo si possa ripetere, per trovare sempre nuove energie nel nome del Signore' B. 8 aNA VOCE dalle due toni R/A/GRAZIAMENTI Parrocchia Santa Lucia - Oratorio Via F. De Roberto, 20 - Milano All'attenzione di Mons. Erminio de Scalzi Don Enrico Parazzoli Carissimi, con la presente vogìiamo comunicarvi Ia gioia per il contributo di € 2.500,00 che la Vostra Comunità, in spirito di comunione fraterna, ha voluto dare all'Oratorio di Santa Lucia. Siamo una Comunità presente da più di 40 anni nel Quartiere periferico di Quarto Oggiaro e recentemente abbiamo ristrutturato il nostro Oratorio, dove ci sono îagazzi, adolescenti, giovani, famiglie, Scout Milano 8o, l'Associazione Sportiva Santa Lucia, e diverse realtà operanti nel Quartiere che usano normalmente i nostri spazi per attività (anche per la Dresenza del Salone Polifunzionale). L'entità del contributo ci permetterà di arredare al meglio le parti ancora mancanti nelle aule del catechismo o nella zona Bar o nel Salone Polifunzionale, dove i nostri ragazzi sia nel corso dell'anno sia in estate passano molto del loro tempo: questo permetterà loro di avere maggiore cura dell'ambiente oratoriano e di conservare bene ciò che sen/e Der le loro attività. Per avere un'idea dell'entità del lavoro svolto Vi inviamo una copia del CD che un papà dell'Oratorio ha prodotto per l'inaugurazione, a\,r,/enuta il 29 settembre 2005. Inoltre, se qualche gruppetto di ragazzi o adolescenti volesse venire a passare qualche momento nel nostro nuovo Oratorio, la cosa sarà certamente gradita: in quel caso potrete vedere con i vostri occhi dove abbiamo investito i vostri soldi. Grazie ancora, di cuore. A nome di tutto l'Oratorio di Santa Lucia. Don Sergio Tomasello Anagrafeparrocchiale Sono diventati Figli di Dio Bruno GiorgiaRebecca Santi MoralesDaniele TagliabuePietroAlbertoMaria YozzaEvanUbaldo SpadaforaLudovica RenzulliFilippo Kington CharlotteLavinia OrsenigoPietro Lanzetta Francesca PetrocchiBenedetta Meloni FrancescoGiuseppeEnea RosaniGinewaGiorsia Guglielmi Arrigo Pielro EnriquesGiulia CoppiGiulio Luini Anna Lisa Hanno celebrato il Sacramento del matrimonio SanninoAntonioVilfredo con Marinelli Lorena Ferrari Ardicini Giulio Cesarecon RivaBarbara PiantanidaMarco con Marelli TizianaMaria Tibolla Michelaneelocon CuffaroErica Maria Carolina Soci Guidocon Rloscena Lea Cinzia Vitale Lorenzocon Libroia Chiara Orsi Emanuelecon SennBenedetta PampuriAlessandroLuigi Maria con CeladaClaudia FerrarioAndreaStefanocon MasentaLucia AmeliaMaria LeoneFedericocon Garassino Vàleria ZanetfiSimonecon Cigolini Laura Maria Sono entrati nella casa del Padre Ghelfi Giuseppe DanelliAnna MACELTERIA SALUMERIA CeNrno OnrnNraÀrENro EoucRttvo ViaMilano,4-BARZIO All'attenzione di Mons. Erminio de Scalzi Mons. Biagio Pizzi Siamo molto lieti di informarvi di aver ricer,rrto l'importo di € 5.000 che la vostra Parrocchia ha voluto elargire per contribuire alla realízzazione del reparto di maternità del costruendo ospedaledi Tshimbulu in R.D.Congo. La vostra generosità e sensibilità ci incoraggiano a continuare quest'operatanto necessariaquanto costosa date le difficoltà di reperimento dei materiali dovute all'isolamento della zona e alle condizioni disastrosedel paese. La maternità è in fase avanzala di costruzione e stiamo prowedendo all'acquisto delle attrezzature e sarà nostra premura tenervi informati sulla realizzazione dell'ooera. Cogliàmo I'occasioneper porgere i nostri più cordiali saluti. Barzio, 77 maggio 2006 Per il COE Scandella Rosella DI LEUA CARLO (ex SraNcar-nl) Via Novati, ó, Milano TeL.02.86452558 í9 ViaCaminadella, 2 (angoloCesareCorrenti) 20123Milano Tel.02.864.54.635 LUIGIAFEROLDI Riparazioni in genere eleltriche e idrauliche vondlt! dl plccoll elollrodomc!tlcl 2 0 1 2 3M i l a n o Via Lanzone,16 Tel. 021862306