“Attraverso questo diario di un corpo, Pennac ci regala una lezione appassionante d’umanesimo in un’epoca che ha sacralizzato il corpo per meglio occultarlo.” Olivier Maison, Marianne 4-10 febbraio 2012 Giovanni Bogliolo, La Stampa, 27 ottobre 2012 “Questa storia… è tanto divertente, emozionante, quanto commovente e infine straziante, come è la vita”. Massimiliano Parente, Il Giornale, 21 ottobre 2012 Frédéric Beigbeder Le Figaro Magazine 25 febbraio 2012 foto: Pascal Victor / ARTCOMART “Journal d’un corps è un libro che non cerca mai di farsi amare, ma che è impossibile detestare. Un bravo scrittore è così: cortese in società e maleducato sulla pagina; umano verso gli altri, disgustoso verso se stesso”. “Pennac tratta questa materia ostica e letteralmente refrattaria con tutta la mancanza di remore che richiede l’impresa diaristica del suo personaggio ed insieme con l’arguta lievità di cui conosce il segreto.” In occasione dell’uscita del romanzo per Feltrinelli in Italia “Un tragitto pieno di scoperte e paure in cui Pennac affronta con intelligenza, ironia e tenerezza le metamorfosi corporee dell’avventura umana.” Fabio Gambaro, La Repubblica, 13 ottobre 2012 Per approfondire Sabato 8 marzo, al termine dello spettacolo Sala Teatrale DANIEL PENNAC INCONTRA IL PUBBLICO a cura di Yasmina Melaouah dal 27 al 29 marzo MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli con Jurij Ferrini INFO E VENDITA Biglietteria T 0532 202675 [email protected] www.teatrocomunaleferrara.it we associates Il prossimo spettacolo 8 e 9 marzo JOURNAL D’UN CORPS di e con Daniel Pennac regia Clara Bauer JOURNAL D’UN CORPS foto: Pascal Victor / ARTCOMART prosa stagione 2013-2014 dall’omonimo romanzo di Daniel Pennac regia Clara Bauer scene, costumi, luci Oria Puppo animazione video Johan Lescure musiche Jean-Jacques Lemêtre con Daniel Pennac Produzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord in coproduzione con Les Théâtres de la Ville de Luxembourg. Produttore delegato per l’Italia Roberto Roberto per Laila in collaborazione con il Funaro Il libro “Journal d’un corps” è edito da Editions Gallimard nella Collection Blanche In Italia da Feltrinelli col titolo “Storia di un corpo” traduzione di Yasmina Melaouah durata 75 minuti circa senza intervallo “Journal d’un corps. Il titolo dice esattamente cos’è il libro di Daniel Pennac: il diario che un uomo tiene degli stati successivi del suo corpo dai 12 agli 87 anni. Tutti i lettori (e le lettrici) vi ritrovano le proprie sensazioni più intime e riconoscono i propri ricordi più nascosti. La regia propone un viaggio in questo giardino segreto, che, come dice il narratore, è il nostro territorio più comune. Cosa apporta la scena al romanzo? La materia stessa del teatro: la sua luce, il suo spazio, la sua durata, la fusione di questo corpo unico con il grande corpo comune del pubblico, in breve, il mistero laico dell’incarnazione”. Clara Bauer PORTO I LIBRI A TEATRO, PER NON RESTARE SOLO “Scrivere questo libro mi è costato cinque anni di solitudine totale e di dubbi. Solitudine e dubbi sono la mia malattia. Ora, per uscire dalla mia solitudine, il libro lo porto a teatro”. Portando a teatro innanzitutto se stesso: Daniel Pennac in carne e ossa. […] Spiega lo scrittore: “Si tratta di un diario del corpo tenuto non giorno per giorno (ci vorrebbero centinaia di volumi) ma di sorpresa in sopresa”. Ma perché un diario sul corpo? Perché – continua l’autore – il nostro corpo in viaggio tra i terrori, le fioriture, gli scherzi, le malattie e le incessanti scoperte che ci propone, è l’oggetto di un processo che non potrebbe essere più avventuroso e generoso di peripezie”. E perché portarlo a teatro? “Perché – confessa –, qui, a teatro, c’è il miracolo laico dell’incarnazione del lettore: il lettore esiste, lo vedo. Non l’ho neppure pensato, scrivendo non me lo sono rappresentato. Invece leggendo le mie pagine ad alta voce, ecco, il mio pubblico esiste. Il mio testo si incarna nei loro volti o nel silenzio dell’ascolto. O persino in quello spettatore che si addormenta, ascoltandomi”. Bianca De Fazio, La Repubblica, 18 dicembre 2012 COSÌ LA STAMPA In occasione dell’uscita del romanzo per Gallimard in Francia “Sulla scia di Jean-Jacques Rousseau che apriva in questo modo Le Confessioni, Daniel Pennac si lancia in un’avventura letteraria, stupefacente e senza eguali.” Jean-Claude Raspiengeas, La Croix, 9 febbraio 2012