Tecniche
neuroradiologiche per
lo studio del sistema
nervoso centrale
Tecniche morfologico-anatomiche
• TAC
• RM
Tecniche funzionali
• SPECT
• PET
• fRM
• DTI
A, Pneumoencefalogramma normale in proiezione
anteroposteriore :i ventricoli laterali sono visibili
perchè pieni di aria
Principio funzionale alla base della TAC :
La densità ai raggi X di piccole porzioni di tessuto
I raggi X convogliati da una sorgente mobile si
intersecano in punti precisi con densità diversa e poi
rilevati dalla parte ricevente dell’apparecchio. La
ricostruzione della densità dei vari punti avviene
secondo “fette” ( slices ) successive
Il liquido CR è scuro ,
I ventricoli e gli spazi
subaracnoidei appaiono
quindi scuri ,
l’osso appare bianco,
l’aria appare nera,
la sostanza grigia è
lievemente più chiara
della sostanza bianca
A, piani delle sezioni
assiali
B, C, D: alcune sezioni
assiali, nelle zone vicino
all’osso possono formarsi
artefatti
Come appare un versamento
ematico alla TC?
Ematoma epidurale traumatico
in un giovane ragazzo che non
viene operato e seguito con
controlli seriati clinicoradiologici
A : TAC nel giorno
dell’incidente , l’alta
concentrazione di emoglobina
nell’ematoma lo rende
particolarmente evidente
( maggiore densità)
L’emoglobina diminuisce
progressimante nei giorni
successivi, come si può vedere
nei controlli TAC successivi,
fino ad essere non più
visibile dopo 38 giorni
(B;C;D)
Idrocefalo evidenziato con TAC e causato da una
neoplasia del IV ventricolo
La TAC è molto utile per studiare il tessuto oseeo e
tutte le lesioni ad alto contenuto di calcio
Infarto ischemico
Territorio dell’arteria
cerebrale media
RM del midollo
spinale:
le immagini hanno
uno straordinario
dettaglio
anatomico
Principio alla base della RM
La Rm si basa sul fatto che gli atomi di idrogeno si comportano come piccoli
magneti e sottoposti ad un campo magnetico tendono ad allinearsi con esso
Successivamente essi emettono l’energia incamerata ad una particolare
frequenza ( frequenza di risonananza per quell’atomo in quella situazione)
L’apparecchio Rm rileva l’emissione di quella energia chè diversa per i
diversi tessuti in relazione alla diversa composizione.
Sequenze T1 e T2
T1: è la costante di tempo con la quale
gli atomi ritornano al allinearsi con il
campo statico
T2: è la costante di tempo nel quale
perdono l’allineamento
Immagini Rm in sequenza T2
piani di sezione ( coronale e assiale), per convenzione
la parte dx dell’immagine corrisponde alla sinistra del
paziente
Immagini RM T1 a sin e T2 a dx
T1 : la sostanza bianca è più chiara della grigia
liquor appare scuro
e il
T2 : la sostanza bianca è più scura della grigia e il
liquoe è chiaro
In entrambe le sequenze l’aria e l’osso appiono scuri
perche contengono pochi atomi di idrogeno
Quadro neuroradiologico RM di sclerosi multipla .
Le aree demielinizzate appaiono chiare nelle sequenze T2
Meningioma frontale
Principio della diffusione anisotropica
alla RM
E’ alla base della DTI (diffusion tensor
imaging)
La sostanza grigia e il liquor non cambiano
segnale RM
Il segnale della sostanza bianca in rapporto al
decorso delle fibre
Il corpo calloso ( frecce rosse) si modifica:In B
fibre a decorso orizzontale, in C e D fibre a
decorso verticale o anteroposteriore
Ugualmente per la sostanza bianca frontale
( frecce verdi e blu) e la capsula interna
Mappa DTI
Rosso : sinistro-destro
Verde: anteriore
posteriore
Blu : alto-basso
Le fibre a decorso obliquo
vengono indicate con una
mescolanza dei colori cche
compongono quella
direzione
La luminosità indica il
grado di anisotropia
( aree isotropiche =
corteccia e liquor sono
scure)
Ricostruzione con DTI delle fibre della capsula interna
Spect
L’attività neuronale viene
valutata indirettamente ,
misurando l’aumento del flusso
ematico nelle aree cerebrali +
attive metabolicamente.
Nella Spect si usano isotopi
radioattivi con emissione d
fotoni che sono rilevati da un
sistema di tomografia
computerizzata
La PET è correlata alla
Spect, ma ha una risoluzione
2 volte maggiore
Si basa sull’uso di isotopi
che rilasciano positroni i
quali, a loro volta, emettono
raggi gamma. Questi
vengono rilevati da un
tomografo computerizzato
Di solito si marca con
l’isotopo una molecola di
deossiglucosio che viene
catturato nelle zone
cerebrali più attive
metabolicamente
Uso della PET con
18-fuorodeossiglucosio
per evidenziare il
consumo di glucosio in
alcune aree cerebrali
durante lo svolgimento
di specifici compiti.
Il colore giallo/arancio
corrisponde
all’aumentato consumo
di glucosio
RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE
• Si basa sulle proprietà paramagnetiche dell’emoglobina e
della deossiemoglobina
• Le aree cerebrali in attività ricevono una quantità di sangue
maggiore
• Il sangue intorno e dentro queste aree contiene + ossigeno,
quindi il rapporto emoglobina/deossiemoglobina è diverso in
un’area cerebrale attiva rispetto ad un’area cerebrale inattiva
• La RMf rileva il segnale magnetico dell’ossigeno contenuto
nell’emoglobina/deossiemoglobina
Studio della corteccia uditiva e visiva
con fRM
A e B : lo stimolo è dato da un rumore
bianco e dall’ascolto di parole
C: lo stimolo è visivo , si attiva la
corteccia occipitale ma anche il talamo
( corpo genicolato laterale)
TERRITORI VASCOLARI
Tecniche angiografiche
Angiografia di una donna
di 48 aa che mostra
aneurisma della carotide
interna
Aneurisma intracranico
nella parte anteriore del circolo
di Willis
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© 2005 Elsevier
Emorragia
subaracnoidea
MAV occipitale alimentata da rami dell’arteria cerebrale
media e posteriore con drenaggio nel seno retto e
sagittale superiore
Sistema venoso encefalico
Sistema venoso
cerebrale
ricostruito
con TAC (A-B-C)
e RM (D)
Vene cerbrali della superficie dell’encefalo
Seno retto e
strutture veose sue tributarie
Occlusione del Seno retto e
ischemia talamica
Vene cerebrali profonde
Le vene thalamostriate (TsV), nel solco tra il talamo
e il nucleo caudato di ogni emisfero, raggiungono la
vena coroidale (CV)
La vena cerebrale interna (*) si unisce alla
controlaterale per formare la grande vena di Galeno
La dura
madre
Principali suddivisioni della dura madre
Falce cerebrale e tentorio
La dura madre alla base del cranio
Involucro durale visto da dietro, da notare l’asimmetria dei seni trasversi
Sindrome da ipotensione liquorale
Spazi subaracnoidei ( cisterne)
A Cisterne della base
B cisterne in sezione coronale
(C) (D) cisterne della llinea
mediana
IP, interpeduncular cistern;
M, cisterna magna
(cerebellomedullary cistern);
S, superior (quadrigeminal)
cistern;
3, third ventricle;
4, fourth ventricle;
*, transverse cerebral fissure.
Villo aracnoidale: estroflessione
dell’aracnoide in un seno
durale
Meningi spinali
Gli spazi perimeningei
Ematoma epidurale
Ematoma epidurale
Paziente con trauma cranico avvenuto 4 giorni prima, con breve
perdita di coscienza
Ematoma subdurale
Soggetto di 64 anni con comparsa graduale di cefalea
Regressione dopo intervento chirurgico
Ematoma subdurale cronico visto con esame RM
Tipi di erniazione cerebrale
A: normale
B: erniazione transfalcale
C : erniazione transtentoriale
D : erniazione attraverso il forame magno
Ernia transtentoriale dell’uncus
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