TESORI DELLA RELIGIONE TRA MEDIOEVO E SETTECENTO Itinerario alla scoperta dell’architettura e dell’arte religiosa a Rivalta, sulle tracce di Giacomo Jacquerio e del Maestro di Rivalta fino alle trasformazioni barocche di scuola juvarriana. Le visite si snodano a partire dalla Cappella dei S.S. Vittore e Corona, Menzionata per la prima volta nel 1047 a seguito della donazione di Enrico II ai canonici di S. Solutore di Torino, dal XIII secolo venne a far parte dei possedimenti del Monastero di Rivalta di Torino. L’originaria struttura romanica a navata unica subì pesanti rimaneggiamenti alla fine del XVII secolo che ne hanno alterato l’impianto medievale: intorno al 1681 vennero aggiunti il portico d’ingresso, le due cappelle laterali simmetriche, il campanile ed un imponente altare barocco. Nel 1883 fu destinata a lazzaretto e le pareti interne vennero ricoperte da un pesante intonaco. A questi interventi si deve la perdita di una parte dei preziosi affreschi quattrocenteschi di scuola jacqueriana e il pregevole ciclo dedicato al martirio dei Santi oggi riportati alla luce dal recente restauro. Seconda tappa è rappresentata dall’antico Monastero, con i suoi scavi archeologici e la sua facciata juvarriana: il complesso fu da prima affidato ai canonici di S. Agostino e dal 1254, ai cistercensi. Conoscerà il suo massimo splendore tra il XII e il XIII secolo. Sopravvivrà fino al 1792 data della soppressione che precede di poco la demolizione della chiesa abaziale avvenuta nel 1813. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce i resti della prima chiesa canonicale risalenti almeno all’XI secolo e oggi visibili, protetti da pavimentazione vetrata, all’interno della cappella ottocentesca. Nell’area archeologica si possono vedere i resti di una prima chiesa anteriore al X secolo. La chiesa abaziale a tre navate preceduta da un nartece era realizzata in mattoni, con l’utilizzo di blocchi di pietra verde valsusina. Facevano parte di questa struttura anche i quattro pregevoli capitelli oggi di proprietà del museo civico d’Arte Antica di Torino che li espone a Palazzo Madama. Successivi interventi barocchi, vedono la chiara ispirazione juvarriana. Il Centro Storico di Rivalta e il suo ricetto conservano la Parrocchiale con le opere del Moncalvo e del Beaumont, e la settecentesca Chiesa della Confraternita di S. Croce. L’edificio fu costruito nel 1718 sul luogo della precedente chiesa dedicata a S. Rocco. L’impianto e squisitamente barocco all’interno conserva le spoglie di S. Generoso donate alla confraternita di S. Croce dal conte Gioacchino Orsini nel 1823 come anche l’altare maggiore nel 1805. L’interno è arricchito da preziosi affreschi tardo ottocenteschi, decorazioni a stucco e un’importane quadreria completano questo piccolo gioiello barocco. Le visite saranno accompagnate da performances teatrali e musicali. In particolare, la Chiesa dei S.S. Vittore e Corona si rivelerà arricchita dagli addobbi tradizionali previsti nei festeggiamenti legati al culto dei Santi, patroni della città. SISTEMA RIVALTA Comune di Rivalta di Torino – Assessorato alla Cultura Via Balma, 47 – 10040 Rivalta di Torino Tel. 011 9045585/86 www.comune.rivalta.to.it [email protected] - [email protected] Il sistema urbano del Comune di Rivalta di Torino ha la finalità generale di promuovere il territorio in chiave culturale e turistica a partire dalla valorizzazione dei significativi, ancorché poco conosciuti, beni culturali che testimoniano la ricca e particolare storia di Rivalta. “SISTEMA RIVALTA”, nel promuove un percorso di crescita orientato al coinvolgimento delle organizzazioni sociali e degli operatori economici e volto a giungere ad una condivisione di intenti capace di generale una costante e sistematica collaborazione, intende valorizzare i caratteri originari del luogo restituendo, da un lato, alla comunità la sua storia ed il riconoscimento dei valori identitari e, dall’altro, rinforzando la vocazione culturale e turistica del territorio. Le attività del sistema, ancora giovane, sono orientate a rinforzare il lavoro a rete, a coordinare la programmazione degli eventi e manifestazioni culturali, migliorare la qualità dell’offerta, rendere fruibili i beni culturali, favorire la sostenibilità economica delle iniziative culturali attraverso l’impegno dei volontari delle associazioni della rete.