COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI PSICOLOGIA FIGURA E SFONDO FIGURA E SFONDO Per riconoscere una figura è necessario isolarla dallo sfondo, mettendola a fuoco La figura è l'oggetto dell'attenzione e appare più vicina. Lo sfondo occupa tutto il resto e sembra continuare anche dietro la figura. La figura si distingue dallo sfondo principalmente per il fatto di essere delimitata da un contorno reale o apparente. Il nostro apparato visivo è specializzato nella visione dei contorni. La retina contiene un sistema di fotorecettori capaci di captare il confine luce e ombra trascurando il resto. Così già a livello dell’occhio, di un’immagine viene messo in evidenza immediatamente il contorno PERCEZIONI FLUTTUANTI E FIGURE AMBIGUE A volte però non è chiaro se una linea faccia da contorno a una zona o alla zona vicina. Il nostro cervello non può leggere contemporaneamente la figura e lo sfondo, con lo stesso grado di attenzione, per cui formula due ipotesi, ragionando ora sull’una ora sull’altra. Si tratta di percezioni fluttuanti, oscillanti tra la figura e lo sfondo. Si ha perciò il controscambio continuo tra figura e sfondo e le immagini che ne derivano si dicono ambigue. ESTRAIBILITA’ Per poter staccare una figura dallo sfondo, è necessario anche estrarla da eventuali figure più complesse in cui risulta inserita. Nel mondo animale è noto il fenomeno del mimetismo ESTRAIBILITA’ E CONTRASTO Uno figura é percepita FACILMENTE solo in contrasto al suo sfondo. Il principio della figura/sfondo è uno dei principi base della percezione ed è usato continuamente nella composizione grafica. Si usa il contrasto tra figura sfondo per aggiungere interesse visuale al documento e creare gerarchie e connessioni fra i vari elementi. Il contrasto deve essere netto e non solo accennato (altrimenti si ha semplicemente conflitto). Quando si vuole attirare l’attenzione su qualcosa, un modo è creare un contrasto PERCEZIONE • La percezione è definibile come il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato. • Se devo studiare per capire l’immagine, allora la visualizzazione non è efficace. LEGGI DELLA GESTALT • legge della prossimità o vicinanza Le fasce formate dalle linee ravvicinate ci appaiono come figure, mentre quelle formate dalle linee più distanziate ci appaiono come sfondo. • legge della prossimità o vicinanza Linee vicine individuano superfici più piccole, per cui possiamo dire che Noi tendiamo a vedere una regione tanto facilmente come figura, quanto più essa è piccola. Così, al diminuire della superficie della croce gialla da 1 a 2, la sua tendenza ad essere vista come figura aumenta. più sono fra loro vicini due o più elementi, maggiore è la probabilità che essi siano visti come una figura • Legge della chiusura linee e forme familiari anche se non sono chiuse e complete sono percepite come linee continue e forme chiuse piuttosto che come linee e forme incomplete. Uno stimolo viene completato creando bordi artificiali Legge della Similarità elementi visivi tra loro simili (per forma, colore, dimensione, movimento, etc) saranno visti collegati. La similarità è un prerequisito per notare la differenza • Legge della pregnanza la forma che si costituisce è tanto “buona” quanto quanto più regolari, simmetriche, coesive, omogenee, equilibrate, semplici, concise esse sono, tanto maggiore è la probabilità che hanno d’imporsi alla nostra percezione. Forme delimitata da un contorno convesso assumono il ruolo di figure rispetto a quelle delimitate da un contorno concavo. Un altro fattore fondamentale per la percezione delle figure è quello della semplicità. Le forme semplici possiedono maggiori capacità espressive: è il caso delle cosiddette forme geometriche pure, quali il cerchio, il triangolo o il quadrato LE COSTANZE PERCETTIVE: GRANDEZZA, FORMA, COLORE Le stimolazioni SENSORIALI VISIVE cambiano continuamente per forma, grandezza e intensità luminosa, però il nostro CERVELLO tende a percepire l’ambiente come stabile, costante, nonostante il continuo variare di queste caratteristiche degli oggetti, annullando le informazioni di cambiamento che gli arrivano dall’occhio. Possiamo distinguere, allora, una costanza per: • FORMA, gli oggetti non cambiano forma anche se osservati da differenti angolature e in diverse condizioni ; Il nostro sistema percettivo, esplorando un’immagine, ne coglie istintivamente la struttura e l’organizzazione essenziale dei segni che la compongono, cioè ne percepisce la configurazione: e’ la struttura essenziale, semplice, a cui un’immagine puo’ essere ricondotta. Il sistema percettivo organizza gli elementi che costituiscono un’immagine in un insieme significativo formato da linee rette o curve che ne sorreggono la forma.