Elementi di Fisica degli Edifici Laboratorio di costruzione dell’architettura I A.A. 2010 - 2011 prof. Fabio Morea Lezione 2.3: trasmittanza! 1 Tutti gli argomenti trattati in questa lezione devono essere approfonditi con i testi e gli esercizi in bibliografia: •S.Szokolay - Introduzione alla progettazione sostenibile, Hoepli, 2006 • M. Casini - Costruire l'ambiente – gli strumenti e i metodi della progettazione ambientale, Edizioni Ambiente, 2009 prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 2 C AB Conduzione La conduzione è il trasferimento di calore all’interno di un corpo (solido o liquido) La conducibilità termica è la grandezza fisica scalare che definisce il comportamento dei materiali rispetto alla conduzione termica La conducibilità termica è il coefficiente di proporzionalità tra gradiente delle temperatura e densità di flusso termico definizione alternativa: La conducibilità termica λ è il flusso di calore Q che attraversa una superficie unitaria A di spessore unitario, sottoposta ad un gradiente termico ΔT di un grado Kelvin prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 3 ) f(x y= Conduzione (Stato stazionario) conduzione unidimensionale attraverso una parete di materiale omogeneo, con temperatura superficiale nota e costante: Q = (λ/s) ·A ·"T [W] ‣ Q = potenza = flusso termico [W] ‣ λ = conducibilità termica del materiale [W/m K] ‣ s = spessore della parete [m] ‣ A = area della parete [m2] ‣ "T = differenza di temperatura [K] prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 4 C AB resistenza termica Resistenza termica R = s / λ [K / W] Q= A ·"T [W] R ‣ Q = potenza = flusso termico [W] ‣ R = resistenza termica [K / W] ‣ λ = conducibilità termica del materiale [W/m K] ‣ s = spessore della parete [m] ‣ A = area della parete [m2] ‣ "T = differenza di temperatura [K] Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 5 ) f(x y= Convezione (Stato stazionario) La convezione è il trasferimento di calore tra un solido ed un fluido (un gas o un liquido) convezione unidimensionale attraverso una parete di materiale omogeneo, con temperatura superficiale nota e costante: Q = hc ·A ·"T [W] ‣ Q = potenza = flusso termico [W] ‣ hc = coefficiente di convezione [W/m2 K] Non è la proprietà di un materiale! ‣ A = area della parete [m2] ‣ "T = differenza di temperatura tra fluido e superficie [K] prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 6 f(x y= ) Adduzione In molti casi di interesse in architettura, la trasmissione del calore per convezione e irraggiamento coesistono. In questi casi si è soliti parlare di trasmissione del calore per adduzione. La potenza trasmessa per adduzione è: Q = α ·A ·"T [W] α, il fattore di adduzione, è dato dalla somma del fattore di convezione hc e di quello per irraggiamento hr quando questi sono regolati dalle stesse temperature ‣ Q = potenza = flusso termico [W] ‣ α, il fattore di adduzione [W/m2K] Non è la proprietà di un materiale! prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 7 2- 13 Coefficiente di adduzione Valori tipici del coefficiente di adduzione per diverse superfici con vento fino a 4m/s: verticale, lato interno, flusso ascendente α = 9 W/m2K verticale, lato interno, flusso discendente α = 6 W/m2K verticale, lato esterno, flusso ascendente α = 23 W/m2K orizzontale, lato esterno, flusso ascendente α = 23 W/m2K orizzontale, lato esterno, flusso discendente α = 16 W/m2K prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 8 Trasmittanza Il coefficiente di trasmittanza U (o coefficiente globale di scambio) definito dalla norma UNI EN ISO 6946 tiene conto di tutte le modalità di scambio termico per conduzione e adduzione La trasmittanza U è la potenza [W] che attraversa una parete di superficie unitaria sottoposta a differenza di temperatura pari ad 1°C Il coefficiente di trasmittanza U è valido solo per pareti piane (infinite) con flusso termico unidimensionale in condizioni stazionarie ‣ non tiene conto di discontinuità Geometriche ‣ non tiene conto delle variazioni della temperatura nel tempo prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 6 9 Trasmittanza termica di una parete multistrato stato stazionario, geometria unidimensionale 1/αi e 1/αe Resistenze termiche liminari sulla faccia interna ed esterna del componente, ΣRint rappresenta la resistenza termica interna per conduzione. U= prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 [ W / m2 K ] Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 10 Coefficienti da adottare per il calcolo di U c) per i componenti aventi uno strato di spessore variabile, determinare la trasmittanza termica la resistenza totale l'appendice C. tutti i e/o coefficienti da termica utilizzare persecondo il calcolo della trasmittanza sono Infine,dati vengono delle EN correzioni, se necessarie, alla trasmittanza termica secondallaapplicate norma UNI ISO 6946 do l'appendice D per tenere conto dell'effetto di spazi vuoti dovuti a discontinuità degli strati isolanti, di fissaggi meccanici che attraversano gli strati isolanti e delle precipitazioni nel caso di tetto rovescio. La trasmittanza termica così calcolata si applica tra i due ambienti separati dal componente considerato, per esempio ambiente esterno ed interno, due ambienti interni nel caso di parete interna, un ambiente interno ed uno non riscaldato. Al punto 5.4 sono descritti metodi semplificati per trattare il caso di un ambiente non riscaldato considerato come una resistenza termica. UNI EN ISO 6946 Componenti ed elementi per edilizia RESISTENZA TERMICA ALIANA Metodo di calcolo Resistenza termica di strati omogenei I dati termici utili possono essere espressi sia sotto forma di conduttività termica utile che di resistenza termica utile. Se è nota la conduttività termica, determinare la resistenza termica dello strato con la formula: Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 d R = --! SETTEMBRE 1999 [1] dove: d è lo spessore dello strato di materiale nel componente; Building components and building elements ! è la conduttività termica utile calcolata secondo ISO/DIS 10456.2 oppure ricavata da valori tabulati. Nota Thermal resistance andper thermal transmittance Coefficienti da adottare il calcolo di U Lo spessore d può essere diverso dallo spessore nominale (per esempio quando un prodotto comprimibile Calculation method viene installato compresso, d è minore dello spessore nominale). Se importante, si raccomanda di tenere conto nel valore di d delle tolleranze di spessore (per esempio quando sono negative). tutti i coefficienti da utilizzare per il calcolo della trasmittanza sono I valori della resistenza termica utilizzati nei calcoli intermedi, devono essere calcolati con dati norma UNI EN ISO 6946 almeno tredalla decimali. Resistenza termica superficiale Isolamento termico, edilizia, componente, elemento per edilizia, pro termic Utilizzare i valori riportati nel prospetto 1 per superfici piane in assenza di specifiche infortermica, trasferimento calore, determinazione, mazioni sulle condizioni limite. I valori di riportati sotto "orizzontale" si applicano resistenza a flussi termici inclinati fino a ± 30 ° sul piano orizzontale. Per superfici che non sono piane o per casi smittanza termica, regola di calcolo particolari, utilizzare i procedimenti dell'appendice A. 1 ietà traNota Resistenze termiche superficiali (in m2 · K/W) 91.120.10; 91.060 EA rospetto E ICS Resistenza termica e trasmittanza termica Direzione del flusso termico Rsi Ascendente Orizzontale Discendente 0,10 0,13 0,17 Rse 0,04 0,04 0,04 La norma prescrive un metodo per il calcolo della resistenza term trasmittanza termica dei componenti e degli elementi per e I valoridella del prospetto 1 sono valori di calcolo. Per la dichiarazione della trasmittanza termica di componenti e negli altri casi in cui sono richiesti valori del flussoparti termico,vetrate, si raccomandai dicomponenti scegliere escluse le porte, le indipendenti finestredalesenso le altre che valori corrispondenti al flusso orizzontale. cano uno scambio termico con il terreno ed i componenti percorsi d prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA Coefficienti datrasmittanza adottare per il calcolo dicontenenti U intercapedini di Un semplice calcolo della termica non è possibile per componenti Nota spessore maggiore di 0,3 m. I flussi termici dovrebbero essere determinati preferibilmente con un bilancio termico (vedere ISO/DIS 13789 "Thermal performance of buildings - Transmission heat loss coefficient - Calculation method termicada degliutilizzare edifici - Coefficiente del calore per trasmissione - Metodosono di calcolo]"). tutti [Prestazione i coefficienti per diil perdita calcolo della trasmittanza - dati non scambino ariaUNI con l'ambiente dalla norma EN ISO interno. 6946 Se non sono rispettate le condizioni sovramenzionate, utilizzare i procedimenti dell’approspetto A.2 Valori di Rse per diverse velocità del vento pendice B. 1 2 Intercapedine d'aria non ventilata Rse Velocità del vento 2 m · K/W Un’intercapedine d'aria non ventilata è quella in m/s cui non vi è una specifica configurazione affinché l'aria possa attraversarla. Le resistenze termiche da utilizzare nei calcoli sono for1 0,08 nite nel prospetto 2. I valori della colonna "orizzontale" si applicano a flussi termici inclinati 2 0,06 fino a ± 30° in rapporto ali piano orizzontale. prospetto 2 Rsi = 1/α Rse = 1/αe 3 ventilate: superfici ad0,05 Resistenza termica (in m2 · K/W) di intercapedini d’aria non alta emissività 4 0,04 Spessore intercapedine d’aria Senso del flusso termico 5 mm Ascendente 0 0,00 5 0,11 7 0,13 prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 10 15 A.2 0,15 0,16 25 0,16 50 0,16 100 0,16 7 Orizzontale 0,00 10 0,11 0,13 0,04 Discendente 0,03 0,02 0,00 0,11 0,13 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 0,15 0,15 Componenti con superfici non piane 0,17 0,17 Le parti sporgenti rispetto al piano delle pareti, come per esem 0,18 nel calcolo della0,19 essere considerate resistenza termica totale, s 0,18 0,21 riali aventi conduttività termica non maggiore di 2 W/(m·K). Se tuita da materiale0,18 avente conduttività termica maggiore di 2 W/(m· 0,22 sistenza superficiale deve essere modificata secondo il rapporto 0,18 0,23 sulla parete della sporgenza e l'area reale della parte sporgente ( 300 resistenza termica di0,16intercapedini d’aria Nota - I valori intermedi possono essere ottenuti per interpolazione lineare. A R sp = R s -----pA esterno da uno strato isolante ma con Un’intercapedine d'aria non separata dall'ambiente delle piccole aperture verso l'ambiente esterno, deve essere considerata come intercapedove: dine non ventilata, se queste aperture non sono disposte in modo da permettere un flusso Rs sonoèmaggiori la resistenza di superficie del componente piano sec d'aria attraverso l'intercapedine e se non di: è l'area della proiezione p le intercapedini 500 mm2 per metro di lunghezza A per d’aria verticali; della parte sporgente; A è l'area effettiva della parte sporgente. 500 mm2 per metro quadrato di superficie per intercapedini d’aria orizzontali1). Nota La [A.5] si applica alla resistenza superficiale interna come a q Le aperture di drenaggio conformate come giunti verticali aperti sulla parete esterna di un muro di laterizio a blocchi cavi, non sono considerate ventilazione. figura come A.1aperture Areedireale e proiettata Intercapedini d'aria debolmente ventilate Un’intercapedine d'aria debolmente ventilata è quella nella quale vi è un passaggio d'aria limitato, proveniente dall'ambiente esterno attraverso aperture aventi le caratteristiche seguenti: - > 500 mm2 ma ! 1 500 mm2 per metro di lunghezza per intercapedini d'aria verticali; - > 500 mm2 ma ! 1 500 mm2 per metro quadrato di superficie per intercapedini d'aria orizzontali1). La resistenza termica utile di un’intercapedine d'aria debolmente ventilata è uguale alla metà del valore corrispondente del prospetto 2. Tuttavia, se la resistenza termica tra l’inElementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 tercapedine d'aria e l'ambiente esterno è maggiore di 0,15 m2 · K/W, essa deve essere ri2 portata al valore 0,15 m · K/W. Nota Un semplice calcolo della trasmittanza termica non è possibile per componenti contenenti intercapedini di spessore maggiore di 0,3 m. I flussi termici dovrebbero essere determinati preferibilmente con un bilancio termico (vedere ISO/DIS 13789 "Thermal performance of buildings - Transmission heat loss coefficient - Calculation method [Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita del calore per trasmissione - Metodo di calcolo]"). - non scambino aria con l'ambiente interno. Se non sono rispettate le condizioni sovramenzionate, utilizzare i procedimenti dell’appendice B. resistenza termica di intercapedini d’aria Intercapedine d'aria non ventilata Un’intercapedine d'aria non ventilata è quella in cui non vi è una specifica configurazione affinché l'aria possa attraversarla. Le resistenze termiche da utilizzare nei calcoli sono fornite nel prospetto 2. I valori della colonna "orizzontale" si applicano a flussi termici inclinati fino a ± 30° in rapporto al piano orizzontale. prospetto 2 Resistenza termica (in m2 · K/W) di intercapedini d’aria non ventilate: superfici ad alta emissività Spessore intercapedine d’aria Senso del flusso termico mm Ascendente Orizzontale Discendente 0 0,00 0,00 0,00 5 0,11 0,11 0,11 7 0,13 0,13 0,13 10 0,15 0,15 0,15 15 0,16 0,17 0,17 25 0,16 0,18 0,19 50 0,16 0,18 0,21 100 0,16 0,18 0,22 0,16 Elementi di Fisica degli Edifici 0,18 prof. Fabio Morea 300- A.A. 2010 - 2011 Lezione 0,236: TRASMITTANZA Nota - I valori intermedi possono essere ottenuti per interpolazione lineare. Un’intercapedine d'aria non separata dall'ambiente esterno da uno strato isolante ma con delle piccole aperture verso l'ambiente esterno, deve essere considerata come intercapedine non ventilata, se queste aperture non sono disposte in modo da permettere un flusso d'aria attraverso l'intercapedine e se non sono maggiori di: 500 mm2 per metro di lunghezza per le intercapedini d’aria verticali; resistenza termica di intercapedini d’aria Nota 500 mm2 per metro quadrato di superficie per intercapedini d’aria orizzontali1). LeIntercapedini aperture di drenaggio comeventilate giunti verticali aperti sulla parete esterna di un muro di laterizio a d'ariaconformate fortemente blocchi cavi, non sono considerate come aperture ventilazione. Un’intercapedine d'aria è fortemente diventilata se le aperture tra l’intercapedine d'aria e l'ambiente esterno sono maggiori di: Intercapedini d'aria debolmente ventilate - 1 500 mm2 per metro di lunghezza per le intercapedini d’aria verticali; Un’intercapedine d'aria debolmente ventilata è quella nella quale vi è un passaggio d'aria 1) - 1 500 mm2 perdall'ambiente metro quadrato di superficie le intercapedini orizzontali.selimitato, proveniente esterno attraverso per aperture aventi le caratteristiche guenti: La resistenza termica totale di un componente per edilizia, contenente un’intercapedine 2 ottiene trascurando la resistenza termica dell’intercapedine fortemente - d'aria > 500 mm2 ma !ventilata, 1 500 mmsi per metro di lunghezza per intercapedini d'aria verticali; 2 gli altri strati che 2 d'aria e di tutti separano detta intercapedine d'aria dall'ambiente - > 500 mm ma ! 1 500 mm per metro quadrato di superficie per intercapedini d'ariaesterno e includendo orizzontali1).una resistenza termica superficiale esterna corrispondente all'aria immobile (vale a dire uguale termica superficiale interna ventilata del medesimo componente). La resistenza termicaalla utileresistenza di un’intercapedine d'aria debolmente è uguale alla metà del valore corrispondente del prospetto 2. Tuttavia, se la resistenza termica tra l’inResistenza termica di ambienti non riscaldatidi 0,15 m2 · K/W, essa deve essere ritercapedine d'aria e l'ambiente esterno è maggiore 2 portata al valore 0,15 mesterno · K/W. di un ambiente non riscaldato non è isolato, si possono apQuando il perimetro plicare i seguenti metodi semplificati, considerando l'ambiente non riscaldato come una resistenza termica. Nota 1) L’ISO/DIS 13789 "Thermal performance of buildings - Transmission heat loss coefficient - Calculation method Per le intercapedini d’aria verticali l’intervallo è espresso come area delle per metro di lunghezza. Per le interca[Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita del aperture calore per trasmissione - Metodo di calcolo]" forpedini d’aria orizzontali, si esprime come superficie delle aperture per metro quadrato di parete. nisce dei procedimenti generali più precisi per il calcolo del flusso termico dell'edificio verso l'ambiente esterno Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA attraverso ambienti non riscaldati e dovrebbe essere utilizzato quando è richiesto un risultato più accurato. Paginaperformance 6 di 26 UNI ENspazi ISO 6946:1999 Per non ventilati al di sotto di pavimenti sopraelevati, vedere ISO/DIS 13370 "Thermal of buildings - Heat transfer via the ground - Calculation method [Prestazione termica degli edifici - Trasferimento prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 resistenza termica. Nota L’ISO/DIS 13789 "Thermal performance of buildings - Transmission heat loss coefficient - Calculation method [Prestazione termica degli edifici - Coefficiente di perdita del calore per trasmissione - Metodo di calcolo]" fornisce dei procedimenti generali più precisi per il calcolo del flusso termico dell'edificio verso l'ambiente esterno attraverso ambienti non riscaldati e dovrebbe essere utilizzato quando è richiesto un risultato più accurato. Per spazi non ventilati al di sotto di pavimenti sopraelevati, vedere ISO/DIS 13370 "Thermal performance of buildings - Heat transfer via the ground - Calculation method [Prestazione termica degli edifici - Trasferimento termico attraverso il suolo - Metodo di calcolo]". resistenza termica di spazi non riscaldati Sottotetto Nel caso di una struttura composta da un soffitto piatto e isolato, sormontato da una tettoia inclinata, il sottotetto può essere considerato come uno strato termicamente omogeneo di cui la resistenza termica è data nel prospetto 3. prospetto 3 Resistenza termica dei sottotetti Ru m2 · K/W Caratteristiche del tetto 1 Tetto a tegole senza feltro, pannelli o equivalenti 0,06 2 Tetto a lastre o tetto a tegole con feltro o pannelli o equivalenti sotto le tegole 0,2 3 Come in 2 ma con rivestimento di alluminio o altro rivestimento a bassa emissività all’intradosso della copertura 0,3 4 Tetto rivestito con pannelli e feltri 0,3 Nota - I valori del prospetto 3 comprendono la resistenza termica dell’intercapedine d’aria e la resistenza del tetto (pendente). Essi non comprendono la resistenza termica superficiale esterna (Rse). Altri spazi Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Quando all'edificio è addossato un piccolo ambiente non riscaldato la trasmittanza termica tra l'ambiente interno ed esterno può essere ottenuto considerando l'insieme costituito dall'ambiente non riscaldato ed i componenti esterni dell'edificio, come uno strato addizionale omogeneo avente una resistenza termica Ru pari a: A R u = 0, 09 + 0, 4 ------i Au Valori minimi di U (normativa italiana) con la condizione R ! 0,5 m · K/W, u [2] 2 dove: Ai è la superficie totale di tutti i componenti tra l'ambiente interno e l'ambiente non riscaldato; ANIT Ae è la superficie totale di tutti i componenti tra l'ambiente non riscaldato e l'ambiente esterno. Nota 1 Nota 2 http://util.anit.it/EpiU.aspx Esempi di piccoli ambienti non riscaldati sono i garage, le lavanderie ed i ripostigli. Se da vi è più di un solo componente tra l'ambiente interno e quello non riscaldato, Ru dovrebbe essere incluso anit.it registrazione e area download nel calcolo della trasmittanza termica di ciascuno dei componenti. UNI EN ISO 6946:1999 prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Pagina 7 di 26 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 18 Valori minimi di U (normativa italiana) Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 19 ENIA SPA - servizio UNICoNTO - abbonamento n. 1052 scadenza: 22/6/2009 - Documento scaricato il 31/7/2008 APPENDICE (informativa) A DETERMINAZIONE SEMPLIFICATA DELLA TRASMITTANZA TERMICA DEI COMPONENTI OPACHI IN EDIFICI ESISTENTI I dati riportati nei prospetti seguenti sono utilizzabili solo per valutazioni energetiche di edifici esistenti, qualora non si possa effettuare una determinazione rigorosa di calcolo, sulla base di dati derivanti da ispezioni o da altre fonti più attendibili. prospetto A.1 Trasmittanza termica delle chiusure verticali opachea) b) [W/(m2K)] Valori tipici di U secondo UNI TS 11300 a) b) prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 prospetto A.2 c) Spessore [m] Muratura di pietrame intonacata Muratura di mattoni pieni intonacati sulle due facce Muratura di Pannello Parete a cassa mattoni semipieni prefabbricato in vuota con mattoni o tufo calcestruzzo non foratic) isolato 0,15 - 2,59 2,19 3,59 0,20 - 2,28 1,96 3,28 - 0,25 - 2,01 1,76 3,02 1,20 0,30 2,99 1,77 1,57 2,80 1,15 0,35 2,76 1,56 1,41 2,61 1,10 0,40 2,57 1,39 1,26 2,44 1,10 0,45 2,40 1,25 1,14 - 1,10 0,50 2,25 1,14 1,04 - 1,10 0,55 2,11 1,07 0,96 - - 0,60 2,00 1,04 0,90 - - - I sottofinestra devono essere computati come strutture a parte. In presenza di strutture isolate dall'esterno, la trasmittanza della parete può essere calcolata sommando alla resistenza termica della struttura non isolata, scelta dal prospetto A.1, la resistenza termica dello strato isolante aggiunto. I valori della trasmittanza sono calcolati considerando la camera d'aria a tenuta. Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA Trasmittanza termica dei cassonetti [W/(m2K)] 20 Zone Climatiche prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 21 Potenza trasmessa da una parete stato stazionario, geometria unidimensionale P = U ⋅A ⋅ΔT [W] ‣ P = Potenza trasmessa dalla parete [W] ‣ A = area della parete [m2] ‣ U = trasmittanza ‣ ΔT = differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 22 densità di potenza trasmessa da una parete stato stazionario, geometria unidimensionale definizione: q = P/A [W/m2] q = U ⋅ΔT = ΔT / R [W/m2] ‣ q = Densità di potenza trasmessa dalla parete [W/m2] ‣ P = potenza trasmessa dalla parete [W] ‣ A = area della parete [m2] ‣ U = trasmittanza ‣ ΔT = differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 23 TRASMITTANZA Andamento delle temperature prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 24 trasmittanza e temperatura prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 25 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 26 trasmittanza e temperatura prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Temperatura dell’aria e della parete temperatura della parete temperatura dell’aria Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 27 andamento della temperatura stato stazionario, geometria unidimensionale la densità di potenza è uguale per tutti gli strati lo stesso modello vale per l’intera parete e per ciascuno strato q q int-est a-b = ΔT = ΔT prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 int-est a-b /R /R int-est a-b [W/m2] [W/m2] Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 28 andamento della temperatura stato stazionario, geometria unidimensionale la densità di potenza è uguale per tutti gli strati q = ΔT int-est /R int-est = ΔT /R a-b a-b [W/m2] Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 29 andamento della temperatura stato stazionario, geometria unidimensionale la densità di potenza è uguale per tutti gli strati ΔT = ΔT ΔT = ΔT a-b b-c int-est int-est ⋅R / R ⋅R / R a-b b-c int-est int-est [°C] [°C] ecc... prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 Elementi di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA 30 GENERALITÀ SULLA TRASMISSIONE DEL CALORE E CONDUZIONE Parete piana multistrato con condizioni al contorno del 1° tipo Sono note, come prima, le temperature sulle due facce estreme T1 e Tn+1. Si scrive la 5.20 per ognuno degli n strati che costituiscono la parete (fig. 5.3). andamento della temperatura all’interno della parete Q T !T = #1 " 1 2 A s1 1 2 s s #1 #2 1 1 2 n Q T ! T3 = #2 " 2 A s2 s 2 n #n 3 n …………………. Q T ! Tn +1 = #n " n A sn n+1 Fig. 5.3 – Parete multistrato. Il flusso che attraversa i vari strati è sempre lo stesso, per l'ipotesi di stazionarietà. Per cui, mettendo in evidenza le n differenze di temperatura e sommando, si ottiene: esercizio e spiegazioni alla lavagna e dal i testi consigliati in bibliografia Q T1 ! Tn +1 T1 ! Tn +1 T ! Tn +1 = n = n = C " (T1 ! Tn +1 ) = 1 sj A R Rj $ $ j =1 j =1 # j essendo C la conduttanza, ed R la resistenza termica della parete multistrato: R= prof. Fabio Morea - A.A. 2010 - 2011 5.20 n s n 1 = $ j = $R j C j=1 # j j=1 Allo stesso risultato si poteva giungere immediatamente considerando il circuito elettrico equivalente (fig.Elementi 5.4), costituito da n resistenze in serie con: di Fisica degli Edifici - Lezione 6: TRASMITTANZA R eq = $ R j Q T1 T2 R1 = s1 #1 Tn+1 R2 = s2 #2 Rn = sn #n Fig. 5.4 – Analogo elettrico della parete multistrato di figura 5.3. 81 31