Scuola di Ingegneria Edile–Architettura del
Politecnico di Milano. Polo territoriale di
Lecco.
Laboratorio e Corso di Composizione
Architettonica 3, prof. Stefano Guidarini,
prof. Marcello Bondavalli, prof. Nicola
Brenna, prof. Luca Salmoiraghi, arch.
Carlo Alberto Tagliabue, arch. Luca
Varvello.
Dipartimento di Ingegneria Civile e
Architettura, Corso di Laurea in Ingegneria
Edile–Architettura dell’Università degli
Studi di Pavia.
Corso di Architettura e composizione
architettonica 3, prof. Carlo Berizzi, arch.
Maria Luisa Montanari, ing. Dario Marino,
ing. Diego Torriani.
Anno accademico 2015-2016 – I semestre
Comune di Locate Triulzi (MI)
PROGETTO PER VIA ROMA A LOCATE TRIULZI
Il tema progettuale riguarda la progettazione di luoghi pubblici e di edifici per la residenza
sociale a Locate Triulzi (MI), in un’area di proprietà Comunale, in accordo con
l’Amministrazione Pubblica.
Il lavoro sarà svolto dal Laboratorio e Corso di Composizione Architettonica 3 (prof. Stefano
Guidarini) della Scuola di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano e, in
parallelo, dal Corso di Architettura e composizione architettonica 3 (prof. Carlo Berizzi) del
Corso di Laurea in Ingegneria Edile–Architettura dell’Università degli Studi di Pavia.
In accordo con l’Amministrazione comunale, sarà tenuta una mostra degli elaborati di
progetto nei mesi di aprile-maggio 2016 e sarà pubblicato il catalogo della mostra.
1. LOCATE TRIULZI
Locate di Triulzi è un comune di circa 10.000 abitanti della città metropolitana di Milano.
Insieme alle vicine Pieve Emanuele e Carpiano, è l'ultimo paese della zona sud/sud-est della
città metropolitana di Milano. Dopo di esso inizia la provincia di Pavia lungo la statale 412
che porta in Val Tidone, nell'immediato Appennino piacentino.
Il comune, inserito nel Parco Agricolo Sud Milano, ha un'altimetria che varia tra un massimo
di 98 metri nella zona nord e un minimo di 70 metri all'interno della Valle delle Volpi, lungo il
Lambro Meridionale.
Importanti luoghi d’interesse artistico di Locate Triulzi sono Il Castello Trivulzio (XIV secolo) e
la chiesa di Santa Maria alla Fontana.
2. OBIETTIVI DIDATTICI
Il tema del Laboratorio riguarda la residenza sociale e lo spazio aperto pubblico. Il
programma didattico è ancorato alla realtà del quotidiano e attento alle esigenze concrete
della città. La volontà è quella di trarre dall’esperienza stessa della progettazione una sorta di
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teoria della prassi su alcuni dei principali problemi della città contemporanea, in relazione
agli aspetti morfologici, tipologici e tecnologici dell’architettura, senza rifarsi a modelli di
comportamento progettuale predeterminati.
Viene affrontato il problema della logica costruttiva, intesa come insieme di coerenze logiche
tra spazio, linguaggio, tipologia e struttura, contro l’arbitrarietà della forma. In questo modo,
è possibile affrontare il processo progettuale come una successione ragionata di scelte
coerenti, libera da condizionamenti ideologici, dalla scala urbana fino al dettaglio
architettonico. La risposta architettonica, in termini di linguaggio, materiali e costruzione,
sempre mutevole nei singoli risultati, è il risultato della sintesi di questi aspetti.
La sperimentazione progettuale è condotta a Locate Triulzi (MI), sui temi della residenza
sociale e degli edifici ad uso collettivo, dei quali si vogliono approfondite le relazioni con lo
spazio pubblico e con la complessità funzionale e infrastrutturale della realtà urbana
contemporanea.
La definizione degli spazi aperti pubblici ha un ruolo fondamentale. Gli edifici di progetto
sono intesi come una particolare concentrazione di materia edilizia all’interno di un più
generale progetto del suolo urbano. A partire da una serie di riflessioni teoriche sui
molteplici significati del concetto di pubblico, il tentativo sarà quello di progettare insiemi
permeabili in grado di esprimere la tolleranza e l’integrazione, del tutto privi di recinzioni e di
esclusioni all’interno della città consolidata, in modo da definire nuovi nodi urbani dotati di
luoghi pubblici anche negli interventi privati. Non sono stati previsti, se non in casi
eccezionali, spazi privati al piano terra, e il sistema degli accessi alle residenze e agli spazi
collettivi avviene direttamente dallo spazio pubblico.
Per quanto riguarda la residenza e gli edifici pubblici, gli studenti sono invitati a lavorare su
spazi architettonici che nella loro autonomia siano adattabili per diversi utenti, acquistando
significati in base alla loro capacità di istituire o rivelare relazioni.
I progetti sono approfonditi fino alla scala esecutiva, con lo studio dei principali particolari
costruttivi. In particolare, la sezione di facciata in scala 1:20, con la definizione architettonica
degli elementi costruttivi, è assunta come strumento di confronto delle parti private
dell’edificio con la città e con lo spazio pubblico.
3. MODALITA’ DI LAVORO
Il progetto sarà svolto durante il primo semestre. I docenti seguiranno gli studenti per tutta
l’evoluzione del progetto. Agli studenti saranno forniti i materiali cartografici di base e le
principali normative (PGT, regolamento Edilizio, Normative per gli Alloggi protetti, ecc.).
Gli studenti saranno divisi in gruppi, min. 3 e max 4 persone ciascuno. La composizione dei
gruppi è lasciata agli studenti, salvo verifica dei docenti.
Durante l’anno vi saranno alcune lezioni tenute da altri docenti e da operatori del settore
edilizio, per approfondire alcuni aspetti pratici del progetto. In particolare, verranno
affrontati i problemi principali legati alla fattibilità economica degli interventi, con alcune
lezioni sulla redazione di un business-plan.
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4. ELABORATI E CONTENUTI PROGETTUALI RICHIESTI
4.1. PER l’ESAME
1. Tavola di sintesi.
Questa tavola dovrà riportare, in forma diagrammatica (con disegni e brevi frasi sintetiche), i
vincoli e i gradi di libertà del contesto e del tema, gli obiettivi in termini funzionali e sul piano
della qualità urbana, le scelte di progetto per raggiungere gli obiettivi.
2. Una breve relazione di progetto (max 2000 battute).
La relazione dovrà riportare in modo sintetico i criteri generali del progetto e i seguenti dati:
St: Superficie territoriale dell’area di progetto; V: Volume complessivo fuori terra di
progetto; Slp: Superficie lorda di pavimento degli edifici; Sc: Superficie coperta; Ut: Indice di
utilizzazione territoriale = Slp/St.
3. Planivolumetrico generale del progetto con ombre, scala 1: 2000.
4. Planimetria dei piani terra inserita nel contesto 1: 500.
Attacchi a terra degli edifici. Ingressi al piano terra. Elementi di definizione dello spazio
aperto (alberature e siepi, modificazioni del terreno, sistemazioni a terra, marciapiedi, strade
veicolari, manufatti della MM, elementi principali delle pavimentazioni).
5. Piante di tutti i piani (interati, terra, piani superiori), scala 1:200.
Indicazione degli ingombri degli arredi e dei sanitari.
Indicazione degli elementi strutturali. Dovranno essere indicate le principali asole e/o i
cavedi degli impianti.
6. Sezioni e prospetti degli edifici e dello spazio pubblico in scala 1:200.
Dovranno riportare anche i prospetti degli edifici esistenti, eventualmente con un tratto
grigio o puntinato (si devono percepire come sfondo).
7. Alloggi approfonditi in scala 1:100 o 1:50
Con le seguenti specificazioni: stratigrafie dei muri, arredi fissi (cucina, bagni, eventuali
armadi a muro); arredi (letti, armadi, scrivanie, tavoli, divani, sedie); aperture delle porte e
delle finestre.
8. Sezioni costruttive, scala 1:20
Sezioni costruttive verticali e prospetti delle facciate.
9. Viste prospettiche (render o tecnica libera)
Fotomontaggio / rendering presi dai punti significativi dello spazio pubblico. Le viste devono
contenere le indicazioni essenziali sui materiali e sulle soluzioni architettoniche dello spazio
pubblico.
11. Plastico del progetto inserito nell’area in scala minima 1:500.
NB. Al momento dell’esame dovrà essere consegnato un CD contenente tutti gli elaborati di
progetto, in formato JPG. La resa grafica del progetto è materia di giudizio. Una scelta
sbagliata degli stili di stampa sarà considerata come un disegno male eseguito.
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4.2. PER LA MOSTRA
1. una tavola di sintesi del progetto, in formato A1, della quale sarà fornito il layout.
2. Un album in A3 con le riduzioni del progetto, da sfogliare alla mostra.
4.3. PER IL CATALOGO
1. un breve testo e una selezione degli elaborati prodotti, da inserire in un layout formato .id
che verrà fornito.
5. L’AREA D’INTERVENTO
L’area d’intervento si trova lungo via Roma, la strada che collega la stazione ferroviaria con il
centro di Locate Triulzi. Di fianco all’area di progetto vi è la sede del Comune.
L’area, di proprietà dell’Amministrazione comunale, è interessata dalla presenza di alcuni
edifici:
a. Edificio A, da demolire.
b. Edificio B, attualmente adibito a scuola di Musica (Sc mq 468). Saranno lasciate libere le
scelte di affrontare il progetto della scuola di musica e di mantenere o meno questo edificio,
oppure di sostituirlo con un nuovo edifico per la Scuola di Musica.
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In ogni caso, ai soli fini didattici, le residenze protette e la residenza convenzionata dovranno
essere previsti in edifici di nuova costruzione.
Ciascun progetto dovrà essere caratterizzato da un nome o da un motto, che sia in grado di
comunicare in modo efficace e sintetico il modo in cui è stato affrontato il tema progettuale.
6. PROGRAMMA FUNZIONALE
Residenze per anziani, residenza convenzionata, servizi pubblici, nel Comune di Locate Triulzi.
a.
Residenze per anziani autosufficienti (Alloggi protetti per anziani - DGR. n. 11497 del
17.3.2010).
b.
Residenza convenzionata.
c.
Spazio per attività fisiche (palestra)
d.
Bar, spazio di socializzazione, ecc. + piazza urbana)
e.
Ambulatorio medico (2 ambulatori)
f.
Ufficio postale
g.
Scuola di musica (eventuale)
St dell’area circa 5.800 mq.
SLP realizzabile, oltre a quella degli edifici esistenti:
SLP = 5.800 x 0,65 = 3.770 mq
Indicativamente, gli edifici dovranno essere massimo 2 o 3 piani fuori terra, ma si potranno
prendere in considerazione anche proposte alternative, purché motivate in modo
convincente.
a. Residenza per anziani 20 alloggi: SLP circa mq 1.200
b. Residenza convenzionata 30 appartamenti: SLP circa mq 2.570
Totale mq 3.770.
Oltre a questa SLP residenziale saranno da prevedere i servizi d’interesse pubblico (voci c-de-f). La loro superficie lorda sarà da considerarsi aggiuntiva.
Approfondimenti del programma funzionale.
6.1. Alloggi protetti per anziani (DGR. n. 11497 del 17.3.2010)
L’alloggio protetto è una abitazione inserita in un complesso residenziale costituito da più
unità abitative, con caratteristiche omogenee, ciascuna indipendente ma funzionalmente
collegate alle altre da spazi dedicati ai servizi generali, a quelli di utilità comune e di uso
collettivo.
L’alloggio protetto è rivolto a persone di età superiore ai 65 anni, singoli o coppie, che
conservano un sufficiente grado di autonomia e che tuttavia necessitano di un ambiente
controllato e protetto. La finalità è quella di permettere all’anziano di restare in una
abitazione che sente come propria e di cui conserva il controllo con la disponibilità dei servizi
di cui avverta la necessità.
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Il complesso è caratterizzato dalla presenza di un gestore pubblico o privato che ne assume
la responsabilità e la conduzione. Tale complesso è progettato, realizzato e gestito a misura
delle esigenze di una utenza anziana autosufficiente, priva di una adeguata rete di
protezione familiare o sociale, che ravvisi la necessità o anche semplicemente la utilità di
garantirsi la sicurezza personale; il comfort di vita; un’adeguata vita di relazione nel rispetto
delle proprie esigenze di privacy; l’assistenza per poter praticare un corretto stile di vita, il
costante controllo delle condizioni di salute con aggiornamento del personale programma
d’intervento terapeutico.
Le residenze per anziani potranno usufruire di alcuni servizi quali pasti, lavanderia, attività
ricreative, ecc.). L’organizzazione dovrà quindi essere improntata ad una gestione sinergica
con le risorse pubbliche e private presenti nel territorio.
La struttura deve garantire alle persone la libertà di movimento e il pieno controllo
soggettivo della propria esistenza, in un contesto e ricco di spazi personali e di
socializzazione, con proposte varie e diversificate.
L’ambiente è interamente protetto e in grado di tutelare le persone residenti con un
normale servizio di portineria, la sorveglianza degli spazi interni, la separazione fra spazi
pubblici e spazi privati e abitativi e la presenza di operatori disponibili, 24 ore su 24 e 7 giorni
su 7.
Articolazione degli alloggi. Gli appartamenti sono costituiti da bilocali (mq 40 circa) dotati di
camera da letto doppia mq 14, spazio soggiorno/pranzo con angolo cottura min. mq 16,
bagno completo predisposto per la non autosufficienza (spazi di manovra, doccia a filo
pavimento, ecc.) lato min. m 1,60. Si può ipotizzare che la SLP incrementata degli spazi
previsti per i servizi generali, di nucleo, collettivi, sanitari e di connettivo, sale a circa mq.
60,00 costruiti.
6.2. Residenza convenzionata
Alloggi bilocali 50-55 mq (circa 30% del totale), trilocali 70-75 mq (circa 50%), quadrilocali 90100 mq (circa 20%).
Caratteristiche degli alloggi.
Bilocali: soggiorno min. mq 20, loggia o terrazza profondità minima m 1,60; angolo cottura
min. 6 moduli da cm 60; 1 bagno (con lavabo, wc, bidet, doccia), camera da letto doppia min
mq. 14.
Trilocali: soggiorno min. mq 25, loggia o terrazza profondità minima m 1,60; angolo cottura o
cucina min. 6 moduli da cm 60; 2 bagni (il principale con lavabo, wc, bidet, vasca, il bagno di
servizio con doccia), 2 camere da letto doppie min. mq. 14.
Quadrilocali soggiorno min. mq 25-30, loggia o terrazza profondità minima m 1,60; angolo
cottura o cucina min. 6 moduli da cm 60; 2 bagni (il principale con lavabo, wc, bidet, vasca, il
bagno di servizio con doccia), 2 camere da letto doppie min. mq. 14, 1 camera doppia o
singola min. mq 10-12.
Negli alloggi dovranno essere disegnati gli arredi principali e i sanitari. Il bagno principale
degli alloggi dovrà avere almeno un lato min. da cm 150.
Saranno da prevedere diverse possibilità di aggregazione degli alloggi (flessibilità tipologica)
e di variazione interna agli alloggi stessi (flessibilità distributiva).
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In via sperimentale, si potranno sperimentare anche tipologie diverse di alloggi, che
permettono forme di vita comunitaria, con spazi in comune (soggiorno, cucina, logge, servizi
e spazi di lavoro) e spazi privati (camere, bagno, spazio di lavoro).
Per la residenza saranno da prevedere i seguenti locali accessori e tecnici: locale biciclette (al
piano terra o ai piani); locale deposito passeggini, carrozzine, ecc.); locale di riunione / gioco
/ multiuso; cavedi principali degli impianti (min. 1,50 mq); cantine (1 per appartamento).
6.3. Spazi e servizi comuni
Saranno da prevedere: ambulatorio medico; palestra; ambiti di soggiorno comune; bar;
soggiorno per incontri, letture, TV; sala polivalente anche per attività di svago e/o
occupazionali; pulizie generali e dell’appartamento; lavanderia e stireria biancheria piana;
servizio manutenzioni, bagno assistito.
6.4. Scuola di musica (eventuale)
Per l’eventuale progetto della Scuola di musica saranno da progettare 4 aule (circa 30 mq
l’una), una sala polifunzionale (per concerti, feste, mostre, spettacoli, con il pavimento in
piano) di circa 200 mq, un deposito strumenti, una sala di registrazione, uffici.
6.5. Parcheggi
Per gli alloggi per anziani: 1 posto auto o box per appartamento.
Per l’edilizia convenzionata: 1 mq / 10 mc (Legge Tognoli) compresi gli spazi di manovra, e
comunque 1 posto auto (box) per appartamento.
I parcheggi per residenti saranno ad accesso controllato.
Parcheggi per i visitatori e gli utenti. Oltre ai parcheggi per la residenza, saranno da
prevedere parcheggi (posto auto, non box) in misura di 1 mq/mq, compresi gli spazi di
manovra, ad accesso libero.
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1 Scuola di Ingegneria Edile–Architettura del Politecnico di Milano