L’insegnamento della Chimica nel biennio: fenomeni, parole, narrazioni. Eleonora Aquilini Firenze, 8 Maggio 2011 Pensiamo che il problema dell’insegnamento scientifico sia invece conoscere i fenomeni, farsene una rappresentazione mentale, descriverli ed interpretarli usando parole. Parole semplici e appropriate. Parole che esprimono concetti. Nel primo ciclo e nella prima classe della secondaria superiore occorre un’impostazione metodologica che conduca a definizioni operative….. I fenomeni studiati tramite gli esperimenti, per diventare acquisizioni concettuali significative devono essere interpretati in modo scientifico…..ossia non legato solo alla percezione individuale ma al significato condiviso Metodologia delle 5 fasi - Esperienza -Produzione scritta individuale -Discussione collettiva -Produzione scritta dopo la discussione -Definizione condivisa Partendo dal fenomeno si arriva all’acquisizione di significati mettendo in atto le rappresentazioni mentali: attiva, iconica e simbolica di cui parla Bruner. Alla rappresentazione di tipo simbolico verbale ed in particolare al linguaggio verbale scritto si attribuisce una particolare valenza formativa (ci riferiamo a VygotskiJ) Il soggetto come “sistema ” sta al centro del dibattito filosofico contemporaneo. Un soggetto non è un io separato ma vive della relazione con il mondo. Non sta alla finestra guardando il mondo ma fa parte della scena che sta osservando. Il rapporto fra che sussiste fra l’organismo e il suo ambiente è riconducibile al concetto di chiasma: è una relazione di scambio fra due identità distinte ma inseparabili. Coscienza preriflessiva: si origina dalla percezione. La coscienza animale è centrata sulle percezioni. ( Morin: la coscienza preriflessiva si identifica con il concetto di essere vivente) Per Edelman la coscienza preriflessiva è “presente ricordato”. L’importanza di un evento è determinata dal valore relativo che gli è stato assegnato nella storia passata di un individuo. Coscienza riflessiva si identifica con il sé Fouts, biologo dell’università di Washington, ha impiegato la vita ad insegnare il linguaggio dei sordomuti agli scimpanzé. Questi non possiedono un apparato fonatorio adatto a parlare e nemmeno le aree di Broca e di Wernicke. Sono provvisti delle connessioni cerebrali che consentono di passare dalle scene della coscienza primaria alle narrazioni della coscienza riflessiva. Cimatti: il linguaggio non serve per comunicare, ma per creare narrazioni, storie. Il linguaggio serve per parlare con se stessi e questo determina una completa riorganizzazione del funzionamento mentale, cioè l’emergere della coscienza riflessiva. Scimpanzé: associazione pertica –banane (coscienza primaria ossia presente ricordato prodotto dallo stimolo della percezione) Se la pertica non è nella stanza è necessario il pensiero: <banane troppo alte altra stanza pertica vado a prendere> L’utilizzo del linguaggio nelle scienze è quindi fondamentale . Il linguaggio utilizzato è inizialmente di tipo quotidiano e richiede un affinamento rispetto ai significati che si vanno acquisendo… Nel primo e nel secondo ciclo si utilizza la narrazione in modo diverso e con finalità didattiche diverse. In chimica tutto questo contribuisce a costruire il concetto di sostanza. Tre solidi bianchi Le soluzioni I passaggi di stato Il peso specifico Definizione si sostanza pura Acidi Basi Sali Trasformazione chimica La narrazione assume un significato diverso quando si affrontano i nodi concettuali delle discipline. L’esperimento diventa il modo per evidenziare il problema che si è posto. L’aria: Torricelli, l’aria fissa, la combustione e la calcinazione dei metalli, Lavoisier e la conservazione della materia Per fare scienza a scuola bisogna bisogna ricostruire i quadri teorici che spiegavano la combustione e la calcinazione. - Gli esperimenti sono quelli significativi che confermano le ipotesi. Le ipotesi rivoluzionarie da cosa nascono? Da colpi di genio? Da osservazioni ripetute che ad un certo punto portano a possibili spiegazioni non convenzionali? La composizione dell’aria fissa. La chimica delle arie e la scoperta dell’ossigeno, la prima definizione scientifica di elemento, la ricostruzione della gerarchia composizionale, la riforma della nomenclatura. Dopo la scoperta dell’ossigeno, si parla di ossidazione e non di calcinazione. Assumiamo questa nuova parola perché ora capiamo di cosa si tratta. Anche in questo caso si passa dai fenomeni alle parole ma ..è tutta un’altra storia. La legge di Proust La teoria atomistica di Dalton Gay-Lussac Avogadro Qui si definisce il concetto di sostanza semplice e composta in termini macroscopici e microscopici. E’ una storia che ha un grande significato. Durante il cammino che ci porta al concetto di sostanza, di reazione chimica, costruiamo rapporti umani, stabiliamo un ordine nella classe negoziando delle regole, insegniamo a leggere e scrivere. Costruiamo un racconto della Chimica che appassiona. La trama viene creata dalla riflessione di una certa esperienza nel racconto che ne facciamo: ce la raccontiamo e la raccontiamo agli altri…. Il linguaggio cattura il mondo interiore di ognuno, lo mette in circolo. Lo confronta con quello degli altri. Se si fa scienze in modo significativo il linguaggio restituisce ai singoli le “impressioni” iniziali con una nuova “definizione”.