LA SCUOLA DI BARBIANA Eugene Delacroix “ Festa di nozze ebraiche in Marocco” L’accumulo dei dettagli produce l’autenticità ( Stendhal ) Super:impiegati ( piccoli e grandi),insegnanti, professionisti, imprenditori, dirigenti Nel 2011, l’ESL in tutta l'UE era pari, in media, al 13,5%[1]. Ciò significa che 5.600.000 individui di età compresa tra 18-24 hanno lasciato gli studi e la formazione precocemente, conseguendo al massimo l'istruzione secondaria inferiore. In Italia il dato si attesta al 2011 sul 18,2% con 800.000 giovani di età compresa tra i 18 e 24 anni che hanno lasciato gli studi e la formazione precocemente. Le donne hanno un tasso di ESL di circa quattro punti inferiore agli uomini. (dato del 2011) [1] Il dato per il 2012 è pari a : 12,8% Particolarmente critica è la situazione dei migranti. Gli studenti nati all'estero sono a rischio molto più elevato di abbandono scolastico. I sistemi scolastici spesso non riescono a includere in modo adeguato gli studenti di origine straniera e per alcuni Paesi come Grecia, Italia, Spagna questa situazione desta particolare preoccupazione. I Paesi con un tasso di abbandono scolastico precoce degli immigrati particolarmente elevato rispetto ai nativi (> 15 punti percentuali, Italia 40,2 %) sono Grecia, Spagna e Italia. Colmare il divario per i migranti si tradurrebbe in una diminuzione del tasso di abbandono scolastico del 3,4% in Grecia e del 3,5% in Italia e questi Paesi potrebbero arrivare a raggiungere il loro obiettivo nazionale di Europa 2020. Mentre i fattori che portano all’ESL variano da Paese a Paese, le cause di politiche inefficaci possono essere riassunte in tre punti specifici La mancanza di una strategia globale: molti Paesi adottano un mosaico di misure diverse per affrontare vari aspetti dell’ESL, ma queste non necessariamente portano ad una strategia globale. La messa a sistema del cambiamento sarà possibile se gli Stati membri passeranno dai progetti alle politiche, collegando le iniziative intersettoriali in un approccio più "olistico". COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI La lotta contro l'abbandono scolastico: un contributo decisivo all'agenda Europa 2020 La mancanza di politiche basate su dati concreti: con alcune importanti eccezioni, gli Stati membri non dispongono di informazioni dettagliate sul retroterra di quanti abbandonano la scuola prematuramente, né dispongono di analisi delle cause e dell'incidenza dell’ESL e nemmeno una raccolta sistematica, un’analisi e una diffusione di elementi di prova riguardanti pratiche efficaci per la lotta contro l’ESL. Particolari punti ciechi sono l’ESL con riferimento alla formazione iniziale e alla formazione professionale (IFP) e le disaggregazioni per status socio-economico Insufficienti misure di prevenzione e di intervento precoce: alcuni Stati membri dedicano troppo poca attenzione alla prevenzione. Una maggiore attenzione alla prevenzione e misure di intervento precoce sono necessarie sia a livello di sistema sia a livello di istruzione e di formazione individuale. Parziali misure compensative (come “second-chance education”), anche se importanti, non sono sufficienti per affrontare le cause alla radice del problema.