ANNO XXXIV / NUMERO 50 / 1 EURO* A COPIA / MERCOLEDÌ 28 FEBBRAIO 2007 www.ilgiornale.it __ IN VENDITA FACOLTATIVA: IL GIORNALE + «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO + SCHEDE» N. 4 (+ l 9,90) + «EASY CLICK» N. 5 (+ l 7,90) + «BIBLIOTECA STORICA - IL RINASCIMENTO» N. 27 (+ l 5,90) + DVD «STORIA D’ITALIA DEL XX SECOLO» N. 4 (+ l 8,90) + CD «TOSCANINI» N. 4 (+ l 7,90) - IN VENDITA OBBLIGATORIA PER LATINA: + LATINA OGGI t 1,00 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI t 1,00 - MOLISE: + NUOVO MOLISE t 1,00 - AVELLINO: + IL SANNIO t 1,00 - NAPOLI: + ROMA t 1,00 - SALERNO: + CRONACHE DEL MEZZOGIORNO t 1,00 - BARI E TARANTO: + CORRIERE DEL GIORNO t 1,00 - REGGIO CALABRIA: + LA GAZZETTA DEL SUD t 1,00 - IN VENDITA OBBLIGATORIA PROMOZIONALE PER BENEVENTO: + IL SANNIO t 0,90 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA IRRIDUCIBILI E ABUSIVI Casarini combatte i ricchi sfrattando i poveri Il leader dei Disobbedienti tra i no global che occupano case popolari aggirando le graduatorie GIAN MARCO CHIOCCI E STEFANO ZURLO A PAGINA 9 Solo tre battimani a Palazzo Madama per il leader dell’Unione che aggiunge alle priorità la riforma della legge elettorale. Stasera la fiducia, Turigliatto voterà «sì» Prodi in Senato, il brodino è servito Il discorso del premier accolto dal gelo. Berlusconi: «Povera anima, fa quello che può» L’agenzia finanziaria Moody’s boccia il governo: accentuerà il declino economico INCOLLATI ALLA POLTRONA CONTI E BUCHI UNICO PROGRAMMA: RESISTERE M. BARTOCCELLI, L. CESARETTI, F. DE FEO, F. MANTI, F. RAVONI E R. SCAFURI DA PAGINA 2 A PAGINA 5 Gli autogol del rigorista Ma che famiglia d'Egitto? Vada a leggersi lo studio del Sole 24 Ore dove si dice che in Italia grazie all'Irpef, uno più figli ha più tasse paga. Se non ha tempo di leggere le cronache si informi. Lo sa o no il professore che con tutta questa incertezza e con una manovra contenente 63 nuove tasse c'è il pericolo che la ripresa economica passi in Italia senza fermarsi? È inutile che annunci nuovi assegni familiari quando dalle tasche della famiglia media italiana ha tolto già qualche centinaio di euro. È inutile che annunci nuovi assegni di disoccupazione quando si accinge a mettere a repentaglio la legge Biagi che ha creato posti di lavoro. Ieri ha affermato che «la crescita va incentivata ulteriormente». Ulteriormente rispetto a chi e a che cosa? E non ci venga a ripetere la solita storia che il suo governo guarda con un occhio alla crescita e con l'altro alla equità e alla coesione sociale. L'equità si fa se c'è più crescita. La coesione sociale di un Paese si fa se tutti godono un po' più della ricchezza. Che storia triste, questa del governo Prodi. Che paradosso che un governo in stato agonico parli della crescita e del rilancio. Vi ricordate la fabbrica del programma? Vi ricordate la carta di Caserta? Vi ricordate l'albero del programma? Non ce n’è più traccia, ormai il governo è seduto su un ramo praticamente secco. Speriamo che ceda presto a questo peso ormai insopportabile. «M anterremo gli impegni con rigore», ha promesso per l’ennesima volta Tommaso Padoa-Schioppa (...) AFGHANISTAN Attacco kamikaze per uccidere il vicepresidente Usa SEGUE A PAGINA 2 Quattro pericoli per la ripresa Claudio Borghi L’ Impero Romano entrò nel suo periodo più buio quando anche personaggi mediocri cominciarono a (...) Premier don Abbondio SEGUE IN PENULTIMA PAGINA Mario Cervi La Cina fa crollare le Borse Wall Street brucia 600 miliardi di dollari. Colpo dell’Enel in Spagna SEGUE IN PENULTIMA PAGINA er spiegare che cosa sia stato il 1977 Lucia Annunziata usa alcune immagini plastiche che hanno una loro efficacia: «L’ultima foto di famiglia della sinistra tutta», «L’anno in cui (...) Prima Shanghai, poi l’Europa, infine crollo a Wall Street che ha bruciato 600 miliardi di dollari. Giornata nera per le Borse mondiali colpite dalla sindrome cinese: nel nostro continente i ribassi sono stati tra il 2 e il 3% e sono costati 270 miliardi di euro in termini di capitalizzazione. I mercati si sono scoperti fragili e c’è chi ha paura della recessione. Intanto però l’Enel fa il colpo: il colosso energetico italiano ha deciso l’acquisto del 10% di Endesa, il gruppo spagnolo sul quale è in corso un’Opa. L. AMUSO E E. CUSMAI A PAGINA 15 SEGUE A PAGINA 28 A. ALLEGRI, P. GIOVANELLI VIA LIBERA DEL GOVERNO INGLESE ANNIVERSARI Embrioni uomo-animale L’orrore diventa realtà Quel ’77 che non cambiò il mondo Stenio Solinas Eugenia Roccella I n Inghilterra gli embrioni-chimera si faranno. Lo annuncia trionfalmente il Times, il giornale che con più convinzione ha condotto la campagna (...) P C redo d’aver capito lo stato d’animo di Romano Prodi mentre pronunciava ieri al Senato, con burocratica aridità e quasi con svogliatezza, il suo discorso. Il Presidente del Consiglio era ossessionato dal timore che una parola, una frase, un gesto potessero offrire un appiglio non all’opposizione (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA Guerra di primavera Massimo Introvigne I l sanguinoso attentato suicida che ha colpito la base americana di Bagram, in Afghanistan, ha lasciato fortunatamente illeso il vice-presidente americano Cheney. Non si sa, invece, se lascerà illeso Prodi. Non si tratta infatti di un gesto dimostrativo, ma dell'inizio di quella guerra di primavera in (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA FAUSTO BILOSLAVO A PAGINA 11 E R. PARIETTI ALLE PAGINE 19 E 23 APPUNTO di FILIPPO FACCI SANREMO www.circle-line.eu I ra anima, di più non poteva fare». E l’agenzia Moody’s boccia il governo: «Accentuerà il declino economico» Gian Battista Bozzo Paolo Del Debbio l governo non è la soluzione, è il problema. Questo era lo slogan dei repubblicani americani ai tempi di Reagan. Difficile trovare una descrizione più adeguata del Governo di Romano Prodi. Il professore non ha mancato di confermarlo ieri al Senato. I problemi di Prodi non sono quelli del Paese. Il nostro presidente del Consiglio ha un unico problema che è la sua stella polare, fare di tutto, e anche di più, e anche ad ogni costo per restare dov'è. Per fare questo deve dare retta ai comunisti e ai verdi che non gli fanno fare quello di cui il Paese avrebbe bisogno. Ha detto bene il senatore Maurizio Sacconi intervenendo ieri: i comunisti al governo sono antioccidentali, ostili alle economie di mercato, propugnatori di un conflitto sociale esasperato, regressivi nei confronti di ogni riforma del modello sociale a partire dalle pensioni. C'è di che essere disperati. Ma Prodi sorvola con la leggerezza di una silfide. I problemi del Paese non sono quelli di Prodi. C'è un po' più di distanza che tra la superficie e il fondo della fossa delle marianne. Gli italiani hanno un problema fondamentale: trovare il modo, come dicono gli economisti, di agganciare la ripresa. Nel 2006, cioè quando Prodi non c'entrava un bel niente, la ripresa è stata del 2 per cento. Quest'anno è difficile che ci arrivi. Per causa sua. Ieri ha detto che il centro della sua politica è la famiglia. Gelo al Senato durante il discorso in cui Prodi ha chiesto la fiducia in vista del voto di stasera. Berlusconi: «Pove- Tex vile F MARZO Michelle, un Festival di lacrime ed Eros T. DAMASCELLI, P. GIORDANO IN EDICOLA E C.G. ROMANA ALLE PAGINE 30-31 antastico, quei genii dei Codacons hanno fatto smettere di fumare Tex Willer: il prossimo obiettivo sarà farlo entrare nel saloon a chiedere un bicchierino di latte. Per intanto i nostri Consumatori-politici, che ad aprile hanno anche fatto una lista elettorale per sostenere Prodi, possono accontentarsi: nei fumetti di Tex in edicola con Repubblica le sigarette sono sparite o appaiono spente. La fondamentale campagna era partita nel tardo 1999, quando il Codacons chiese il ritiro del numero 458 di Tex Willer «per istigazione al fumo e all'alcol»: il nostro ranger si distendeva fumando e un suo amico indiano beveva per schiarirsi le idee. Ma ora il problema è questo: basterà? Tex, modesto particolare, può ancora sparare, ammazzare: è proprio necessario? E che dire di quel suo vestire da no-global? Si potrebbe mettergli un maglioncino girocollo e farlo lavorare alle poste texane: per un mondo migliore. E quel povero cavallo: meglio una Punto. E in quella minacciosa fondina: non più una Colt, ma un bel cono gelato (fragola e pistacchio: niente gusti grassi) oppure l'arma più debilitante dei nostri tempi: una tessera dei Codacons. Non uccide, ma ti fa veramente cadere le pistole. Serie Acer Aspire 9420 Trasforma ogni spazio nel tuo ambiente multimediale