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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
PER LA
CAMPANIA
ISTITUTO COMPRENSIVO
CIRCOLO DIDATTICO CASOLA
Via Roma n. 37 - 80050 Casola di Napoli (Na) Tel: 081 8012889 - 081 3905896; Fax: 081 3905896;
E-mail: [email protected]; [email protected] Cod Mecc NAIC8AG00A; c.f. 82013140635
BOZZA CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO RELATIVO ALLE MODALITA’ ED AI
CRITERI DI GESTIONE
DEL PERSONALE SCOLASTICO E DEL FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Anno scolastico 2013/2014
Il giorno 26 febbraio 2014 alle ore 14,00 nell’ufficio della Dirigente scolastica
dell'Istituto Comprensivo Statale di Casola di Napoli, in sede di contrattazione integrativa
decentrata a livello d’Istituto ai sensi degli artt. 6 e 7 del CCNL, la delegazione di parte
pubblica costituita, ai sensi dell’art.7 del CCNL, dalla Dirigente Scolastica pro tempore prof.
Eugenia CALVI
e
la delegazione di parte sindacale costituita:
- dalla componente RSU di istituto proff.ri Tiziana Graves
Paolo Ruotolo
Antonio Cesarano
SOTTOSCRIVONO
La seguente intesa composta da n. 36 articoli, finalizzata alla stipula del Contratto
Integrativo della scuola.
Il presente accordo sarà inviato ai Revisori dei Conti, corredato della relazione tecnica
della Dirigente e della DSGA, per il previsto parere.
PREMESSA
VISTO il D. Leg.vo 275/99
VISTO il D. Leg.vo 165/2001
VISTO il CCNL 2006-2009 sottoscritto il 29/11/2007
VISTA la sequenza contrattuale ai sensi dell’art.85, c.3, e dell’art.90, commi 1, 2, 3 e 5 del
CCNL dell’08/04/2008;
VISTA la sequenza contrattuale per il personale ATA - art.62 del CCNL del 08/04/2008;
VISTA la sequenza contrattuale del 25/07/2008;
VISTO il d. leg.vo 150/09 art. 53 e segg.
VISTA la Legge 135/2012 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 6
luglio 2012, n. 95 (spending review) ed in particolare gli art.2 c.17 - 6 c.20 –9;
VISTA la Circolare n. 25 del 19/06/2012 della Ragioneria Generale dello Stato che
sancisce che ai sensi dell’articolo 40 del decreto legislativo n. 165/2001, d’intesa con il
Dipartimento della Funzione Pubblica, sono stati predisposti gli allegati “Schema standard
di relazione tecnico-finanziaria” e “Schema standard di relazione illustrativa”;
VISTO il CCNL del 23/08/2012 da dove si evince che in data 10.5.2012 il sul lavoro
pubblico tra il Ministro della Pubblica Amministrazione, le Regioni, le Province, i Comuni e
1
le Organizzazioni sindacali ha ribadito il pieno riconoscimento del ruolo negoziale e delle
prerogative delle RSU nei luoghi di lavoro nelle materie previste dal CCNL vigente;
TENUTO CONTO che il controllo dei Revisori dei Conti avviene solo sulla compatibilità
finanziaria e non medianti rilievi sulle scelte operate dalle parti (di fatti sebbene l’art. 40 Bis
c.1 e 2 D.Leg.vo n. 165/2001, il Decr. Leg,vo 150/2001, il decreto-legge 6 luglio 2012, n.
95 -spending review- parlano in tal senso, dalla circolare 25 del 19/06/2012 della
Ragioneria dello Stato si evince che l’art.40 bis comma 2 non può essere applicato alla
scuola),
VISTA l’intesa MIUR – OO.SS del 26/11/13 sulla determinazione delle risorse per il MOF
VISTO il POF per l’a.s. 2013/14, approvato nella seduta del Collegio dei Docenti del
17/10/2014
VISTO il Piano annuale delle attività funzionali all’insegnamento predisposto dal Dirigente
scolastico per l’a.s. 2013/14 e approvato dal Collegio dei docenti nella seduta del
17/10/2014;
VISTO il piano delle attività redatto dalla DSGA
RITENUTO che nell’Istituto possano e debbano essere conseguiti risultati di qualità,
efficacia ed efficienza nell’erogazione del servizio attraverso un’organizzazione del lavoro
del personale docente ed ATA fondata sulla partecipazione e valorizzazione delle
competenze professionali, definite nei piani delle attività predisposti dal Dirigente
scolastico e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi in coerenza con quanto
stabilito nel piano dell’Offerta Formativa
ACQUISITE le delibere del Consiglio di Istituto il 12 settembre e il 7 febbraio uu. ss. in
ordine ai criteri di utilizzo del personale, alla ripartizione del FIS ed alle priorità nell’uso
delle risorse
VISTE le riunioni RSU tenute nei giorni 9 dicembre ed in data odierna, 26 febbraio 2014
le parti contraenti condividono quanto segue:
DISPOSIZIONI GENERALI
- Campo di applicazione, decorrenza e durata
La presente proposta è riferita all’intero anno scolastico 2013/2014 con scadenza il
31/12/2014.
Essa si applica a tutto il personale scolastico, sia a tempo indeterminato che
determinato, in servizio presso questa istituzione scolastica.
La validità decorre dal giorno seguente la firma delle parti contraenti, i suoi effetti dopo
la firma dei revisori dei conti e, comunque, trascorsi 30 giorni dall’invio ai revisori stessi
senza che questi abbiano avanzato rilievi.
Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di
innovazioni legislative e/o contrattuali.
Il contratto integrativo, dopo la firma, sarà affisso all’albo sindacale ed, entro 5 giorni
dalla sottoscrizione, sarà inviato all’ARAN ed al CNEL e pubblicato sul sito web della
scuola.
- Procedure di raffreddamento dei conflitti
Il ricorso alla procedura per la conciliazione, in base all’art. 2 del CCNL, è previsto
unicamente in caso di controversia insanabile sulle materie oggetto del presente
protocollo e, comunque, previo esperimento di un apposito tentativo di conciliazione
interno alla scuola.
Le parti che l'hanno sottoscritto si incontrano entro 10 giorni dalla richiesta scritta
prodotta da chi ha evidenziato un eventuale problema; nel corso dell'incontro verrà
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definito il significato della clausola controversa.
La richiesta deve contenere una sintetica descrizione dei fatti; la procedura si deve
concludere entro trenta giorni.
Alla procedura di conciliazione di cui sopra partecipano tutte le componenti del
tavolo delle trattative di istituto così come definite all’art. 7 del CCNL 06-09.
Tutte le parti non intraprenderanno iniziative unilaterali prima della conclusione della
vertenza.
Le relazioni sono improntate alla correttezza e trasparenza dei comportamenti delle
parti.
La RSU ed i rappresentanti territoriali delle OO.SS. firmatarie hanno altresì diritto
all’accesso agli atti amministrativi, in nome e per conto dei diretti interessati, previa
espressa delega, nei limiti stabiliti dalla Legge n. 241 del 7/8/1990 e della Legge n. 675
del 1996.
Il rilascio della copia degli atti avviene entro 7 gg. dalla richiesta.
CAPO I - Relazioni Sindacali
Art.1 – Competenze degli OO.CC.
Nella definizione di tutte le materie oggetto delle relazioni sindacali di Istituto si tiene
conto delle delibere degli OO.CC., per quanto di competenza.
Art.2 - Obiettivi e strumenti
1 - Il sistema delle relazioni sindacali di Istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue
l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di
migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio
2 - Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e trasparenza dei
comportamenti delle parti
3 - Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti modelli relazionali:
a) Contrattazione integrativa
b) Informazione preventiva
c) Procedure di concertazione
d) Informazione successiva
e) Interpretazione autentica
Art.3 - Rapporti tra RSU e Dirigente Scolastico
1 - Il Dirigente Scolastico concorda con la RSU le modalità e il calendario per lo
svolgimento dei diversi modelli di relazioni sindacali; in ogni caso, la convocazione da
parte del Dirigente Scolastico va effettuata con almeno cinque giorni di anticipo e la
richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che
rendano impossibile il rispetto dei termini indicati
2 - Per ogni incontro vanno preliminarmente indicate le materie.
Art.4 - Contrattazione integrativa
1 - Sono oggetto di contrattazione di istituto le materie previste dai contratti e dalle norme
di legge
2- La contrattazione integrativa di istituto non può in ogni caso prevedere impegni di
spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola; le clausole discordanti non sono
3
valide.
Art.5 - Informazione preventiva e concertazione
1-Sono oggetto di informazione preventiva quelle previste dai contratti e dalle norme di
legge.
2- Nel rispetto delle competenze degli OO.CC. e compatibilmente con gli adempimenti
amministrativi, il Dirigente Scolastico fornisce alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS
firmatarie in appositi incontri l'informazione preventiva almeno cinque giorni prima delle
relative scadenze, fornendo anche l'eventuale documentazione
3 - Ricevuta l'informazione preventiva, limitatamente alle materie che attengono al
rapporto di lavoro, la RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie hanno facoltà di
iniziare una procedura di concertazione.
4 – Durante lo svolgimento della concertazione il Dirigente Scolastico non assume
decisioni unilaterali, la stessa si conclude prima di eventuali scadenze amministrative;
5 - Nel caso si raggiunga un'intesa, essa ha valore vincolante per le parti.
Art.6 - Informazione successiva
1 - Sono materie di informazione successiva quelle previste dai contratti e dalle norme di
legge
Art.7 - Attività sindacale
1 - La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. hanno a disposizione un proprio Albo
Sindacale, situato in ogni plesso scolastico, di cui sono responsabili; ogni documento
affisso all'Albo va siglato da chi lo affigge, che se ne assume così la responsabilità legale
2 - La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali ( RSU e sindacati
rappresentativi) va inoltrata al Dirigente Scolastico con almeno cinque giorni di anticipo.
Ricevuta la richiesta, il Dirigente Scolastico informa gli altri soggetti sindacali presenti nella
scuola attraverso l’ affissione della richiesta all’ albo sindacale, che possono, entro due
giorni, a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora
3 - Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e
di fine, l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola
4 - L’indizione dell’assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l’ adesione
va espressa in forma scritta con almeno due giorni di anticipo, in modo da poter avvisare
le famiglie in caso di interruzione delle lezioni
5 - Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista
nella classe o nel settore di competenza
7 - La Dirigente Scolastica garantirà alle RSU, oltre alle assemblee, varie forme di
consultazione/informazione rivolte ai lavoratori quali:
Questionari
Referendum
8 - I permessi retribuiti per attività sindacale sono regolamentati dall’ art. 10 c. 6 del
contratto’98 e, calcolati nella misura di 30’minuti per dipendente a tempo indeterminato.
Nell' anno scolastico in corso, con n. 78 dipendenti, il prodotto risulta essere di 39 ore
complessive la cui gestione è a cura delle RSU, fatta salva la preventiva comunicazione alla
dirigente scolastica.
9 - Spettano inoltre alla RSU, permessi sindacali non retribuiti (otto giorni l’anno) per
partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la
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comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima
dall’organizzazione sindacale alla Dirigente Scolastica.
Art. 8 - Servizi essenziali e contingenti minimi
1 - Al fine di contemperare l’esercizio dei diritti sindacali con il dovere di fornire un servizio
alla collettività, ai sensi dell' art. 9,c. b) del CCNL vigente ed in riferimento all' art. 2 della L.
146/90, si individuano a seguito i contingenti minimi del personale ATA per assicurare i
servizi essenziali in caso di assemblea/ sciopero del personale:
 n. 1 unità amministrativa negli uffici di segreteria;
 n. 1 collaboratore scolastico nel plesso centrale;
 n. 3 collaboratori scolastici nei plessi : n. 1 plesso Cappellano, n.1 scuola dell’
infanzia, n.1 scuola media
adottando i seguenti criteri:
 prioritariamente su base volontaria;
 in caso negativo in base al criterio della turnazione secondo la minore anzianità di
servizio.
2 - PER IL PERSONALE DOCENTE si rimanda alle norme del CCNL.
3 - Per le assemblee docenti, quando siano indette con un orario di svolgimento a cavallo
tra il primo ed il secondo turno dell' orario didattico si propone di procedere:
- nella scuola dell' infanzia, in considerazione delle esigenze socio ambientali delle
famiglie, compattando l' orario in turno unico e lasciando alle docenti di ciascuna sezione
l' individuazione del nominativo dell' insegnante interessata a partecipare alla riunione
mentre la collega prosegue l' attività didattica.
- Nella scuola primaria e nella secondaria, se ugualmente coincidenti con la giornata
lunga, si garantirà agli alunni di tutte le classi l'orario antimeridiano con la presenza
concordata tra i docenti.
- La Dirigente Scolastica comunicherà al personale interessato ed esporrà all’albo della
scuola l’ordine di servizio con i nominativi del personale obbligato ad assicurare i servizi
minimi.
In tale comunicazione la Dirigente Scolastica indicherà i lavoratori che abbiano espresso il
loro consenso (da acquisire in forma scritta). Successivamente, se necessario, effettuerà un
sorteggio, escludendo dal medesimo coloro che fossero già stati obbligati al servizio in
occasioni precedenti.
Art. 9 – Referendum
1 – Prime della sottoscrizione del Contratto Integrativo, la RSU può indire il referendum tra
tutti i lavoratori dell’istituto
2 – le modalità per lo svolgimento del referendum, che non devono pregiudicare il
regolare svolgimento del servizio; sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto
materiale ed organizzativo.
CAPO II – ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI
LAVORO
Art. 10 - Informazione/formazione dei lavoratori
Ai sensi del D. Leg.vo 81/08, il DS, in qualità di datore di lavoro, assicura l’adeguata
informazione e formazione dei lavoratori sulla materia e i lavoratori si impegnano a
rispettare le indicazioni fornite.
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Inoltre la DS provvederà a far affiggere nella bacheca dei singoli plessi il piano di
assegnazione degli incarichi predisposto sulla base del Piano di valutazione dei rischi
redatto con la collaborazione del RSPP, ing. Vincenzo Parascandalo, designato in data
04/04/2013 attraverso bando pubblico.
Art. 11 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
1- Nella scuola viene designato nell'ambito delle RSU il rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza (RLS) che, per la componente RSU in carica, è stato individuata nella persona
della docente Anna Sabatino (terminale associativo per la UIL).
2- Il rappresentante dei lavoratori esercita le funzioni e gode delle prerogative previste
dalle norme vigenti
3- Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è tenuto a fare delle informazioni e della
documentazione in suo possesso un uso strettamente connesso alla sua funzione
4- Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha diritto alla formazione prevista dal
D.Lgs 81/2008
5- Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza non può subire pregiudizio alcuno a
causa dello svolgimento della attività e nei suoi confronti si applicano le tutele previste
dalla legge per le rappresentanze sindacali.
6- Il RLS gode usufruisce dei permessi retribuiti previsti dai contratti
Art. 12 - Le figure sensibili
1-Per ogni sede scolastica il Dirigente individua le figure previste dalle norme vigenti.
2-Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie
e saranno appositamente formate con fondi a carico della scuola
3-Alle figure sensibili sopra indicate competono tutte le funzioni previste dalle norme
vigenti.
CAPO III – PERSONALE DOCENTE
Art. 13 – Assegnazione dei docenti ai plessi o succursali
1 - Preliminarmente a qualsiasi altra operazione, di cui ai commi seguenti, per motivate
esigenze organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa
assegnazione di uno o più docenti rispetto all’anno precedente.
2 – L’assegnazione alle diverse sedi avviene all’inizio di ogni anno scolastico, prima
dell’inizio delle lezioni e dura per tutto l’anno
3 – I docenti di norma sono confermati nella sede dove hanno prestato servizio nell’anno
scolastico precedente, salvo quanto disposto nel comma 1
4 – Nel caso sussistano, in una o più sedi, posti o cattedre non occupati da docenti già in
servizio nella scuola nell’anno precedente, si procede come di seguito elencato in ordine
di priorità, e comunque distribuendo i docenti di ruolo in modo tale da garantire la
stabilità :
 assegnazione di un’ unica sede di servizio ai docenti utilizzati su due o più sedi
 assegnazione ad altra sede dei docenti già in servizio nell'anno scolastico
precedente, sulla base delle disponibilità espresse e della graduatoria interna, a
partire dalle posizioni più alte
 assegnazione alle sedi dei nuovi docenti entrati in servizio con decorrenza 1
settembre in ordine al punteggio avuto per trasferimento
 assegnazione alle sedi del personale con rapporto a tempo determinato
In caso di presenza di più richieste sulla stessa sede da parte del personale già in
servizio presso l’istituzione scolastica, oltre ai criteri precedente espressi si terrà conto, in
6
ordine, della:
 continuità di servizio nella scuola di titolarità
 anzianità
 distanza tra la sede di servizio e la sede richiesta, rispetto all’abitazione
( viene favorita la sede più vicina all’abitazione del richiedente)
Nel caso di presenza di più personale scolastico fruitore dei benefici ex L. 104, per sé o
per familiare, al fine di contenere disagi organizzativi e/o per ragioni di salvaguardia del
diritto allo studio degli alunni, sarà distribuito, ove sia possibile, su sedi diverse e/o in classi
diverse.
Art. 14 – Utilizzazione dei docenti in rapporto al POF
1 – Il Dirigente Scolastico assegna i posti e le attività tenendo conto dei criteri didattici
indicati dal C.d.I. e dal Collegio dei Docenti, nonché delle diverse professionalità presenti
nella scuola e delle disponibilità espresse dai singoli docenti:
a) per attività di cui all’art. 6 c. 2 lett. D-F-G-H, art.64 e 66 del CCNL :
 disponibilità personale espressa in forma scritta o ratificata nel collegio dei
docenti;
 professionalità documentata;
 esperienza precedente riconosciuta;
 titoli culturali;
 anzianità di servizio;
 rotazione sulle attività;
Oltre ai criteri di massima qui evidenziati l’ assegnazione ad attività di docenza, di esperto
o di tutor sarà sempre valutata attraverso la griglia predisposta e deliberata dal Collegio
dei docenti. In caso di docenti risultanti vincitori per il tutoraggio su due o più progetti, si
opererà per favorire la distribuzione dell’ impegno, anche al fine di evitare gli ingorghi di
orario nell’ organizzazione, assegnando ad ogni docente un solo progetto, tranne nel
caso in cui non vi fossero state altre domande.
b) qualora nell’ambito di un Progetto, sia interno alla scuola che assunto in
convenzione con Enti esterni, sia prevista esplicitamente anche l’indicazione dei docenti, il
Dirigente conferirà l’incarico a tali docenti;
c) per ciascuna delle attività e delle funzioni approvate dal Pof e che richiedono
l’assegnazione a domanda, si considererà una sola istanza per docente;
d) per la partecipazione alle attività di aggiornamento o di formazione in servizio:
 disponibilità personale espressa in forma scritta o ratificata nel collegio dei docenti
 attinenza all'ambito di insegnamento
 titoli culturali
 a parità tra le condizioni precedenti verrà favorito il docente che è assente da tali
attività da un maggior numero di anni
 ad ulteriore parità, il più giovane di età
 è esclusa la partecipazione alla formazione del personale che si trovi nel biennio
precedente l’età pensionabile e/o abbia già presentato domanda di quiescenza, se
la stessa incide sulla funzionalità del servizio e sul numero dei partecipanti
interessati.
e) per le attività che danno accesso ai compensi accessori per le attività funzionali:
 attinenza alle finalità organizzative del POF
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



disponibilità personale espressa in forma scritta o ratificata nel collegio dei docenti
professionalità documentata
esperienza precedente riconosciuta
titoli culturali
Art.15 – Orario di insegnamento
1 – L’orario di lavoro viene definito su base settimanale e si articola su cinque giorni per le
scuole materne ed elementari che effettuano la settimana corta.
La scuola secondaria articola l’ orario didattico su 6 giorni settimanali.
2 - L’orario di lavoro è continuativo e non possono essere previsti più di due interruzioni
orarie nell’arco della settimana; tali interruzioni possono essere utilizzate per l’effettuazione
delle ore eccedenti l’orario d’obbligo, di cui all’art. 18
Art.16 – Esigenze funzionali alle attività scolastiche e ricevimento individuale genitori
1 – Il Dirigente Scolastico, per improrogabili esigenze e necessità, può disporre
l’effettuazione di attività non previste nel piano annuale con apposita convocazione.
2 – Ogni docente di scuola secondaria, dal mese di ottobre e fino a metà maggio, mette
a disposizione un’ora settimanale per il ricevimento dei genitori.
3 – I docenti di scuola primaria e dell’ infanzia, oltre a quelli previsti dal piano annuale,
conferiranno con le famiglie per urgenze o su richiesta delle stesse.
Art.17 – Orario giornaliero
1 – Non possono essere previste più di cinque ore consecutive di insegnamento.
2 - Nel caso sia necessario impegnare i docenti in attività di insegnamento sia di mattino
che di pomeriggio nell’arco della stessa giornata, non si possono comunque superare le
sette ore giornaliere; va prevista almeno un’ora di intervallo nel caso che nell’orario non
sia compresa la mensa
3 – Non si possono in ogni caso superare le otto ore di impegno giornaliero,
considerando tutte le attività e l’ intervallo.
4 - Per la scuola dell’infanzia, in caso di prosieguo dell’attività di docenza per sostituzione
della collega assente, la docente che prosegue fruirà dello spacco dalle 13 alle 13,30,
sostituita da una delle insegnanti entrate in secondo turno e compresenti.
5 – Il ritardo in ingresso non può essere abitudinario e va sempre recuperato secondo le
modalità previste dal contratto, per esigenze di sostituzione dei colleghi.
Art.18 – Ore eccedenti
1 – Ogni docente può mettere a disposizione due ore settimanali per l’effettuazione di
ore eccedenti l’orario d’obbligo in sostituzione dei colleghi assenti
2 – La disponibilità, se determinata nella dichiarazione, va indicata nel quadro orario
settimanale.
3 – Nel caso sia necessario effettuare ore eccedenti, il docente dovrà essere avvisato in
tempo utile per prendere servizio, se possibile anche il giorno prima.
Art. 19 - Fruizione dei permessi e di ferie
Si rimanda al CCNL vigente precisando che:
 I permessi retribuiti di cui all’art. 15 del CCNL sono richiesti al dirigente per
iscritto almeno tre giorni prima o, in casi di comprovata urgenza, anche
8









telefonicamente, la mattina del giorno stesso. In questi casi sarà chiesta dal d s
opportuna certificazione.
Nella autocertificazione prodotta dal docente relativa ai permessi di cui sopra,
deve essere indicata la motivazione chiara, ovviamente senza entrare nei
particolari, per evidenti motivi di privacy;
La richiesta di permesso orario non può superare, per il personale docente, più
di due ore giornaliere.
I permessi brevi richiesti per le sole attività funzionali all’insegnamento ma e
previsti dal “piano annuale delle attività” approvato nelle sedi collegiali,
andranno recuperati con attività di insegnamento entro il termine previsto dal
CCNL all’art. 16, c. 3, tranne che non siano coperti da certificato medico;
La concessione dei permessi orario è subordinata alla possibilità di sostituzione
con personale in servizio
Il recupero dei permessi orari richiesti avverrà entro i due mesi successivi e,
comunque, con la disponibilità del docente, entro l’anno scolastico di
riferimento.
Il recupero avverrà con ore di supplenza nei giorni di maggiore esigenza di
servizio previa comunicazione preventiva del D S o, in caso di esigenze non
prevedibili, con anticipo o prosieguo di orario del docente che si sia reso
disponibile
Il mancato recupero per esigenze personali comporterà, al secondo diniego la
sottrazione della somma relativa alle ore di permesso fruite.
La richiesta di giorni di ferie ai sensi dell’art. 13 del CCNL vigente deve essere
inoltrata almeno tre giorni prima del loro utilizzo.
In caso di più richieste di ferie o di permessi per gli stessi giorni, il diritto alla loro
fruizione sarà accordato nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione
delle domande.
La giustificazione alla richiesta di ferie avrà le stesse caratteristiche
contrattualmente richieste per i permessi retribuiti.
Art. 20 – Lavoro ordinario
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali a quanto stabilito dal
Piano di attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte
le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e
documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi.
A tal fine gli obblighi di lavoro del personale Docente sono articolati in attività di
insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento e regolamentati
dal CCNL vigente
CAPO IV - PERSONALE ATA
Art.21 – Atti preliminari
1 – All’inizio di ogni anno scolastico e comunque prima dell’inizio delle lezioni, sulla base
del POF e delle attività ivi previste:


Il DSGA formula una proposta di piano annuale delle attività
Il Dirigente Scolastico e il DSGA consultano il personale in un’apposita riunione in
orario di lavoro
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
Il Dirigente Scolastico stabilisce quante unità di personale assegnare alle diverse
sedi, tenendo conto della suddivisione dei settori di lavoro per le diverse
professionalità
Art.22 - Assegnazione ai plessi, succursali e sezioni staccate
1 – Preliminarmente alle operazioni di cui ai commi seguenti, per motivate esigenze
organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione
rispetto all’anno precedente di uno o più unità di personale.
2 – L’assegnazione alle diverse sedi avviene all’inizio di ogni anno scolastico, prima
dell’inizio delle lezioni e dura di norma per tutto l’anno
3 – Il personale è confermato nella sede dove ha prestato servizio nell’anno scolastico
precedente, salvo quanto disposto nel comma 1 – del presente articolo
4 – Nel caso sussistano in una o più sedi dei posti non occupati da personale già in
organico nella scuola nell’anno precedente, e non vi siano le condizioni per disposizioni
di cui al comma 1 -, si procede come di seguito, in ordine di priorità, sulla base della
disponibilità degli interessati ed eventualmente della graduatoria interna:
assegnazione di un’unica sede di servizio del personale utilizzato su due o più sedi
 assegnazione ad altra sede del personale già in servizio
 assegnazione alle sedi del personale entrato in organico con decorrenza 1
Settembre
 assegnazione alle sedi del personale con rapporto a tempo determinato
5 – Qualora non sia possibile confermare tutto il personale in servizio in una delle sedi,
per decremento d’organico o altro, si procede all’assegnazione in altra sede a domanda,
come da comma precedente; nel caso non emergano disponibilità, si procede d’ufficio a
partire dalla ultime posizioni in graduatoria
6 - In caso di presenza di più richieste sulla stessa sede da parte del personale già in
servizio presso l’istituzione scolastica, oltre ai criteri precedente espressi si terrà conto, in
ordine, della:
 continuità di servizio nella scuola di titolarità
 anzianità
 distanza tra la sede di servizio e la sede richiesta, rispetto all’abitazione
( viene favorita la sede più vicina all’abitazione del richiedente)

N.B. Nel caso di presenza di più personale scolastico fruitore dei benefici ex L. 104, per sé
o per familiare, al fine di contenere disagi organizzativi e/o per ragioni di salvaguardia del
diritto allo studio degli alunni, sarà distribuito, ove sia possibile, su sedi diverse e/o in classi
diverse.
Art.23 - Settori di lavoro
1 – I settori saranno definiti in modo tale da assicurare un’equa ripartizione del lavoro tra
le diverse unità di personale della stessa qualifica
2 – L’assegnazione ai settori vale di norma per l’intero anno scolastico
3 - Nell'assegnare i settori, si tiene conto delle diverse professionalità.
Art.24 – Orario normale
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1 – L’orario di lavoro viene di norma stabilito per l’intero anno scolastico
2 – Nella definizione dell’orario si tiene conto sia delle esigenze dei lavoratori che delle
necessità di servizio
3–L’orario normale deve assicurare, per quanto possibile, la copertura di tutte le attività
didattiche previste dal curricolo obbligatorio e di tutte le riunioni degli OO.CC.
Art.25 – Definizione dei turni ed orari
1 - Nella definizione degli orari e dei turni di tutte le unità di personale, per le diverse
figure professionali, per le diverse sedi si terrà conto:
 della disponibilità dichiarata
 delle esigenze di servizio
2 - I prefestivi, corrispondenti ai giorni: 24 e 31 dicembre 2013, 4 gennaio 19 aprile,
5,12,19,26 luglio, 2,9,14,16,17,23,30 agosto 2014, per complessivi 15 giorni lavorativi.
saranno garantiti a tutto il personale quali ferie o, se precedentemente prestati, quali
recuperi per intensificazione o per la sostituzione dei colleghi assenti. In tali giorni la
scuola resterà chiusa come deliberato nel C. di I. del 13/09/2013.
Il servizio nei mesi di luglio ed agosto sarà prestato nel plesso capoluogo.
3-Il ritardo sugli orari d’ingresso non potrà avere carattere abitudinario: se è inferiore a
trenta minuti, può essere recuperato anche lo stesso giorno, a scelta dell’interessato,
prolungando l’orario d’uscita. Se il ritardo è superiore a trenta minuti, sarà recuperato
entro l’ultimo giorno del mese successivo in base alle esigenze di servizio.
4 - Onde evitare squilibri di prestazioni relative al comma precedente, si prevede un
controllo periodico da parte della DSGA per le pari opportunità di recupero.
N. B. Il piano delle mansioni e degli orari del personale ATA si allega al presente contratto
(All. A) d è pubblicato all’albo della scuola.
Art.26 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario)
1-Possono essere richieste al personale prestazioni aggiuntive, anche oltre l’orario
d’obbligo, in caso di assenza di una o più unità di personale o di esigenze impreviste e
non programmabili.
2 - Il lavoro straordinario va sempre autorizzato
3 - Eccedenze di orario in entrata o in uscita, se non autorizzate, vanno compensate nella
stessa giornata lavorativa e non accumulate.
4 - Nella richiesta di prestazioni aggiuntive si terrà conto, in ordine di priorità:





della disponibilità espressa dal personale
possesso d’esperienze pregresse
della specifica professionalità, nel caso sia richiesta
della sede ove va effettuata la prestazione aggiuntiva
della graduatoria interna di plesso;
5 - nel caso vi siano richieste da parte di più persone anche fuori dalla sede della
prestazione, si valuterà:
 la rotazione tra il personale disponibile
 l’anzianità di servizio nella sede
11
 l’anzianità complessiva di servizio
 minore anzianità anagrafica
Art. 27 - La formazione del personale ATA
Il personale ha il diritto - dovere di partecipare alle attività di formazione indette
dall’amministrazione, previo proposta della D.S.G.A. ed autorizzazione della Dirigente
Scolastico, a partecipare ad ulteriori diverse attività di formazione compatibili con le
esigenze di servizio, purché attinenti al proprio profilo e migliorative delle specifiche
competenze professionali.
La partecipazione a iniziative di formazione, anche e-learning, è considerato servizio a tutti
gli effetti.
Nel caso in cui le richieste di partecipazione a corsi di formazione e/o aggiornamento
superino le possibilità di accoglimento, il Dirigente Scolastico, d’intesa con il D.S.G.A.,
rilascerà la dovuta autorizzazione sulla base dei seguenti criteri in ordine di priorità:
 unità di personale non formato che, in precedenza, non abbia già fruito di altre
esperienze di formazione
 unità di personale che non abbia partecipato a tali attività da un maggior numero
di anni
 unità di personale più giovane di età anagrafica
È esclusa la partecipazione alla formazione del personale che si trovi nel biennio
precedente l’età pensionabile e/o abbia già presentato domanda di quiescenza se la
stessa incide sulla funzionalità del servizio e sul numero dei partecipanti interessati.
Qualora detta formazione venga effettuata al di fuori dell’orario di servizio, dà diritto al
recupero con permessi delle ore effettivamente svolte nel corso.
La formazione fuori dall’orario di servizio va comunicata preventivamente al D S e, se
attinente al proprio profilo lavorativo e migliorativo delle specifiche competenze
professionali, andrà recuperata, secondo le esigenze di servizio, nei tempi e nelle
modalità individuate dalla D S, sentito il parere della DSGA.
La partecipazione volontaria ad iniziative di formazione non coerenti con le mansioni
richieste dal profilo professionale di appartenenza rientra nell’autonoma
determinazione del dipendente e non incide in alcun modo sull’organizzazione del
servizio normalmente reso, né da diritto a recuperi e/o altro.
Art.28 - Le ferie per il personale ATA sono spendibili durante i periodi di sospensione delle
attività didattiche (1 luglio – 31agosto), ma per periodi non inferiori a 15 giorni.
La richiesta di ferie per un periodo superiore ai 15 giorni va sempre autorizzata.
 Le ferie estive saranno fruite nel rispetto del piano predisposto dalla DGSA ed
approvato dalla DS.
 I restanti periodi, a richiesta degli interessati, potranno essere fruiti anche
frazionatamene nei termini previsti dal CCNL vigente
 Le richieste devono essere formulate entro il 30 aprile d’ogni anno. Entro la
fine di maggio, ad ogni dipendente sarà comunicato l’esito della propria
richiesta.
 La fruizione dei permessi retribuiti di cui all’art. 15 del CCNL è regolata come
per il personale docente ai punti 1 e 2 del presente articolo.
 Per i permessi di cui all'art. 33, c. 3 ex lege 104/92 si estende al personale Ata
quanto previsto per i docenti all’art. 15, comma 6.
 In caso di più richieste per ferie o permessi per gli stessi giorni, al fine di
garantire la sostituzione, il diritto sarà accordato.
1. secondo una rotazione annuale
12
2. per sorteggio.
CAPO V - Criteri per la ripartizione delle risorse e per l' attribuzione dei compensi
accessori ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001, al personale
docente, educativo ed ATA
TENUTO CONTO delle note del MIUR del 3/12/2013 e del 5/12/2013, relative all’
assegnazione ed erogazione del MOF a.s. 2013/14, in applicazione dell’intesa MIUROO.SS. del 26 novembre 2013;
CONSIDERATO che per le attività complementari di educazione fisica si provvederà
all’assegnazione con successive note, subordinata all’effettiva realizzazione dei progetti di
avviamento alla pratica sportiva;
Art. 29 - Finalità e ripartizione del Fondo dell'Istituzione scolastica
Il fondo dell'Istituzione scolastica è finalizzato all’attuazione del POF ed è pertanto
utilizzato a favore di tutto il personale scolastico in servizio che svolga attività e progetti,
diretti o di supporto, in aggiunta alla normale attività lavorativa o all’interno di essa come
previsto dal CCNL, finalizzati all’arricchimento dell’offerta formativa dell’istituzione
scolastica.
In considerazione delle attività programmate e degli impegni susseguenti alle stesse, il
consiglio di istituto, nella seduta del 07/02/2014, tenuto conto anche del numero degli
addetti avente diritto all’accesso, ha proposto la seguente ripartizione percentuale:
a) 70 % ai docenti;
b) 30 % al personale ata
Tale suddivisione è stata ratificata nel consiglio di istituto del 14/02/2014.
In relazione a quanto sopra le parti definiscono e concordano quanto negli articoli
seguenti:
Art. 30 - Retribuzione accessoria personale
Per quanto riguarda il personale docente si individuano i seguenti compiti:
 Attività di insegnamento
 Attività funzionali all’insegnamento ed all’organizzazione scolastica
L’accesso al fondo verrà garantito, nell’ordine, allo svolgimento delle seguenti attività:
1. Supporto all’organizzazione
2. Supporto alla didattica
3. Attività di insegnamento
4. Progetti ed attività di arricchimento dell'offerta formativa aggiuntiva
5. Partecipazione a commissioni di studio/lavoro;
6. Partecipazione a convegni di studio coerenti sia con il POF che con la propria
disciplina, previa autorizzazione del Collegio dei Docenti;
7. Flessibilità organizzativo-didattica;
VERIFICA DEI RISULTATI
I progetti che in corso di svolgimento dovessero avere una caduta di frequenza pari al
50% degli alunni iscritti, verranno sospesi.
La D.S. Accerterà la frequenza ai progetti mediante gli strumenti che riterrà opportuni.
Tutti i progetti, a consuntivo, dovranno testimoniare l’effettiva ricaduta sugli
apprendimenti e sui comportamenti degli alunni che vi hanno partecipato attraverso le
valutazioni curricolari scritte ed orali che concorrono alla definizione dei risultati scolastici
documentati ( pagella – certificazione delle competenze ...).
13
Per quanto riguarda il personale amministrativo si individuano le seguenti attività:
1. Diretta collaborazione con il DSGA, sua sostituzione in caso di assenza o
impedimento
2. Intensificazione dei carichi di lavoro per la sostituzione dei colleghi assenti al di fuori
del proprio orario di servizio
3. Flessibilità oraria.
4. Supporto amministrativo alle iniziative didattiche previste dal P.O.F. e dai progetti
P.O.N.
Per quanto riguarda i collaboratori scolastici si individuano le seguenti attività:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Flessibilità oraria per la sostituzione dei colleghi assenti
Intensificazione orarie connesse allo svolgimento delle attività
Supporto all’attività amministrativa e servizi esterni
Piccola manutenzione di beni mobili e immobili
Rientri pomeridiani
Assistenza igiene portatori di handicap
Assistenza alla mensa nella scuola dell’ infanzia
ART. 31 - Definizione dei compensi
Si definisce che:
 il personale docente impegnato in progetti presentati nell'ambito del POF che
prevedano una retribuzione in base alla tabella "V" del CCNL, espleti i suddetti
progetti, sia per le ore aggiuntive di insegnamento che per le ore aggiuntive
funzionali all'insegnamento, in orario extra-curricolare.
 Laddove la realizzazione del progetto sia prevista in orario curriculare per gli alunni,
con la presenza del docente titolare in quella ora, si concorda che i docenti
impegnati in orario aggiuntivo avranno diritto al trattamento economico così
come previsto per ore funzionali all'insegnamento.
 All’assistente amministrativo designato si attribuirà l’indennità di amministrazione
per il periodo di effettiva sostituzione della DSGA assente, nella misura prevista dal
CCNL 2006/09.
 Nel caso in cui lo svolgimento dell’incarico specifico venga ritenuto non adeguato,
anche durante l’anno scolastico, la Dirigente Scolastica, su motivata proposta della
DSGA e previa informazione preventiva, revocherà l’attribuzione dell’incarico
specifico effettuato e provvederà a nuova attribuzione applicando quanto previsto
nel presente contratto. Il compenso previsto per l’incarico specifico revocato sarà
corrisposto pro-quota agli interessati.
 L’incarico specifico si considera assolto e, quindi, retribuito per intero, se è garantita
la presenza di almeno l’80% dei giorni di lezione come da calendario scolastico
(giorni 203). Superata la quota di assenza del 20% (giorni 41), la DSGA assumerà la
relativa delibera al fine di proporre al Dirigente Scolastico eventuali riduzioni del
compenso spettante.
Le parti convengono che tali incarichi possono essere svolti sia in orario di servizio che in
orario straordinario, secondo le necessità ed autorizzate dalla Dirigente su proposta della
DSGA.
La DSGA, in collaborazione con i responsabili di plesso, curerà le modalità di
accertamento delle prestazioni al fine della corretta rendicontazione.
L’ intensificazione del lavoro verrà riconosciuta quando, oltre alle proprie mansioni, il
personale svolgerà, nell’ambito del proprio orario di servizio, ANCHE quelle dei colleghi
14
assenti.
Le ore di straordinario e le prestazioni aggiuntive saranno retribuite solo se effettivamente
prestate e nel limite della capienza preventivata dando la priorità del pagamento alle ore
prestate nei progetti aggiuntivi.
Eventuali ore eccedenti non retribuibili, se accettate dal personale, saranno poste a
recupero concordandole con gli stessi anche secondo le esigenze organizzative della
scuola.
Art. 32 - Criteri per la riduzione delle indennità e dei compensi di carattere forfetario.
I compensi relativi agli incarichi conferiti al personale scolastico in servizio che svolga
attività di supporto in aggiunta alla normale attività lavorativa o all’interno di essa, in caso
di assenza anche per malattia vedrà ridotto il compenso spettante in relazione alla
riconduzione delle attività:
1. ad un ammontare giornaliero calcolato sui mesi di effettivo svolgimento del servizio
Per effetto della disposizione di cui sopra, gli eventuali residui saranno utilizzati secondo le
disposizioni di cui all’art. 5 del citato Accordo nazionale del 18/11/2009.
Al fine di ottemperare alla legge 241/90 sulla trasparenza degli atti amministrativi si
chiarisce, come da adeguata informazione fornita dal DSGA in data 06/02/2014, che il
fondo dell'istituzione scolastica per l'anno 2013/14, calcolato sulla base della normativa
vigente, è, in linea di massima, così composto:
TOTALE lordo Stato
LORDO DIP.
ASSEGNATO
€ 19.273,87
€ 14.524,39
€ 6.893,52
€ 5.194,82
€ 26.167,39
€ 19.719,21
====
====
TOTALE
€ 26.167,39
€ 19.719,21
FF.SS. (€ 29,00 x n. 65 doc. + quota b. € 923,94 +
quota compl. € 450,95)
€ 4.326,32
€ 3.260,24
II. SS. (n. 11 unità x € 74,60)
€ 1.089,00
€ 820,65
ORE ECCEDENTI SC. INFANZIA E PRIMARIA
( € 22,19 x n. 41 doc.)
€ 1.207,45
€ 909,91
€ 1.466,16
€ 1.104,87
€ 957,96
€ 721,90
FONTE NORMATIVA
Art. 85 CCNL 29/11/2007
N.ro unità di personale in organico di diritto: 77 totale
Totale n.77 x € 188,63
Art. 85 CCNL 29/11/2007 e art. 4 CCNL 23/01/2009
Punti di erogazione del servizio
Totale n. 4 x € 1.298,71
TOTALE ANNO CORRENTE
Economie FIS 2012/2013
ORE ECCEDENTI SC. MEDIE
( € 46,04 x n. 24 doc.)
CSS
Le risorse indicate,
pari all’importo complessivo di € 26.536,78 (lordo dipendente)
15
vengono utilizzate ripartite in 4/12 (periodo sett./dic. 2013) e 8/12 (periodo genn./ago.
2014):
4/12 sett. Dic. 2013
Quota ind. Direzione Dsga
Quota ind. dir. Sost. dsga
(prev. max. 20 gg.)
Funzioni strumentali
Incarichi specifici ata
Ore ecc. Sost. Docenti assenti
Somma disponibile F.I.S.
docenti e ata
Lordo Dipendente
€ 1.020,00
€ 134,52
€ 1.086,75
€ 273,55
€ 671,59
€ 5.418,55
A carico del Fis
A carico del Fis
Di cui :
Ata 30%
Doc. 70%
€ 1.625,56
€ 3.792,98
con delibera n. 14 del consiglio di istituto del 07/02/2014, la somma disponibile per il
F.I.S. sarà divisa nella misura del 70% al personale docente e 30% al personale ata,
confermando quanto stabilito negli anni precedenti.:
PERSONALE DOCENTE € 3.792,98
PERSONALE ATA € 1.625,56
8/12 genn. ago. 2014
Quota ind. direzione
Dsga
Quota ind. dir. Sost. Dsga
(prev. max. 20 gg.)
Funzioni strumentali
Incarichi specifici ata
Ore ecc. Sost. docenti
assenti
Somma disponibile F.I.S.
docenti e ata
Lordo dipendente
€ 2.040,00
A carico del Fis
€ 269,04
A carico del Fis
€ 2.173,49
€ 547,10
€ 1.343,19
€ 10.837,10
Come su esposto, la somma disponibile per il F.I.S.
personale docente e 30% al personale ata:
Di cui :
Ata 30%
Doc 70%
€ 3.251,13
€ 7.585,97
sarà divisa nella misura del 70% al
PERSONALE DOCENTE € 7.585,97
PERSONALE ATA € 3.251,13
Art. 34 - Retribuzione accessoria
CONSIDERATE le sezioni e le classi funzionanti e le attività nel corrente anno scolastico:
 sezioni di Scuola Materna ad orario completo
n° 9
 classi di Scuola Elementare
n° 15
 classi di Scuola Media
n° 9
 n 1 palestra
 n. 1 locale adibito a laboratorio linguistico e scientifico
 n. 2 laboratori nel plesso capoluogo
 n. 2 laboratori nel plesso Cappellano
 n. 1 biblioteca
16
 n. 4 punti di erogazione del servizio
si definisce
1) per il personale docente
a) Progetti ed attività di arricchimento dell’offerta formativa aggiuntiva e attività di
insegnamento € 2.415,00:
PROGETTO
DOCENTI
IMPEGNATI
Playing with
English per la sc.
Infanzia
Avvio alla pratica
sportiva
Miglioramento
Offerta Formativa
In line skating
Css
3
1
2
1
1
IMPONIBILE
LORDO
DIPENDENTE
Forfetizz. a
carico delle
famiglie
€ 17,50/h*
N° ORE
TOTALE SPESA
78
€ 1.365,00
A carico delle
famiglie
€ 35,00/h
finanziato
100
**€ 3.500,00
30
€ 1.050,00
€ 600,00
Totale
€ 2.415,00
*La retribuzione oraria al lordo degli oneri è pari a € 17,50 perché le attività di
insegnamento vengono svolte in compresenza.
** Gli esperti da selezionare per tali attività verranno retribuiti con fondi provenienti dal
contributo delle famiglie.
b) Supporto alla didattica ed all’organizzazione della didattica
(coordinatori di classe, coordinatori di dipartimento, referenti, ecc.)
€
2.362,00
Coordinatore visite n. 1
guidate
€ 17,50/h
8
€ 140,00
Coordinatori
dipartimenti
n. 12 x 8 ore pro
capite
€ 17,50/h
96
€ 1.680,00
Referente mensa
inf.
n. 1
€ 17,50/h
8
€
140,00
Referente lettura
n. 1
€ 17,50/h
8
€
140,00
Referente BES
n. 1
€ 17,50/h
15
€
262,00
Tot.
€ 2.362,00
c) Supporto all’organizzazione € 2.957,50 (responsabili di plesso, commissioni, gruppi di
lavoro orario,ecc.)
Responsabili di plesso
scuola elementare
Responsabili di plesso
scuola materna
Responsabili di plesso
scuola media
Commiss. POF
n. 2 x 10 ore
n. 1 x 10 ore
n. 2 x 10 ore
€ 17,50/h
n. 1
n. 3 x 4 ore max pro
capite
€ 17,50/h
20
10
20
€ 350,00
€ 175,00
€ 350,00
€ 17,50/h
20
€ 350,00
€ 17,50/h
12
€ 105,00
17
GLI
Responsabile Sicurezza
ASPP
GLH di Istituto
n. 6 x max 6 ore pro
capite
n. 1
€ 17.50
36
€ 630,00
€ 17,50/h
25
€ 437,50
n. 4 x max 8 ore pro
capite
€ 17,50/h
32
€ 560,00
Tot.
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1
N. 1
AREA 2
N. 1
AREA 3
N. 1
AREA 4
N. 1
AREA 5
AREA 5 BIS
N. 1
30 ore
funzionali
30 ore
funzionali
30 ore
funzionali
36 ore
funzionali
36 ore funzionali
24 ore funzionali
Tot. funz. Strum.
€ 2.957,50
€ 525,00
€ 525,00
€ 525,00
€ 630,00
€ 630,00
€ 420,00
€ 3.255,00
residua disponibilità € 5,24
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORE - VICARIO
II COLLABORATORE
CSS
ATTIVITA’SPORTIVA
Tale somma rappresenta il
finanziamento determinato
sulla base delle classi in organico
scuola media
138 ore funzionali
67 ore funzionali
€ 2.415,00
€ 1.172,50
Tot. collaborazioni € 3.587,50
Non a carico del fondo
€ 721,90
30 h
TOTALE IMPEGNO FONDO DOCENTI:
Attività di insegnamento
Attività funzionali
(supporto all’organizz. + collaborazioni)
€
€
Totale
2.415,00
8.907,00
€ 11.322,00 lordo dipendente
di cui € 3.774,00 per i 4/12 (sett./dic. 2013)
€ 7.548,00 per gli 8/12 (genn./ago.2014)
Considerato che la disponibilità del fondo docenti è complessivamente pari a €
11.378,96, la residua disponibilità accantonata risulta essere pari a € 56,96.
Art. 35 - Retribuzione accessoria personale ATA – retr.h € 12,50
a) collaboratori scolastici € 3.800,00
18
ATTIVITA'
RISORSE
UMANE
ORE
IMPEGNATE
SPESA
Ore a
QUOTA ORARIA
recupero
LORDO DIPENDENTE compensativo
€ 12,50
Flessibilità oraria ed
organizzativa
4
6
56
60
€ 1.450,00
Sost. Collega assente
4
4
2
48
40
0
€ 1.100,00
MAGGIORE IMPEGNO
10
100
€ 1.250,00
Recupero compensativo
7
24h pro cap.
====
168 ore
b) Assistenti Amministrativi area b € 1.073,00 – retr. h € 14,50
ATTIVITA'
RISORSE
UMANE
ORE
IMPEGNATE
SPESA
Ore a
QUOTA ORARIA
recupero
LORDO DIPENDENTE compensativo
€ 14,50
Flessibilità oraria ed
organizzativa
3*
24
€
348,00
Sost. Collega assente
2
2
18
8
€
377,00
Lavoro straordinario
2
2
16
8
€
348,00
Recupero compensativo
2
2
24h pro cap.
12h pro cap.
====
72 ore
* Le ore previste per la flessibilità vengono assegnate a n. 3 unità che di fatto prestano
servizio nelle giornate di funzionamento pomeridiano degli Uffici.
Per quanto riguarda gli incarichi specifici, si rammenta che sono esclusi dall’assegnazione
i beneficiari ex art. 7 CCNL 2004/05.
N.ro
Incarico specifico
incarico
art. 47
1
Area b.
Assistenti
Amministrativi
1
Attribuzione incarico
Retribuzione
lorda procapite
€ 123,10
Diretta collaborazione con la
DSGA, sua sostituzione in
caso di assenza o
(pari a circa 8h/€
impedimento,
14,50)
coordinamento ufficio
personale
Assistenza laboratori
€ 191,49
informatici
(pari a circa
15h/€ 12,50))
Importo complessivo
€ 246,20
€ 191,49
19
1
Area a Coll. scol.
1
accompagnamento uscite
esterne orchestra e/o visite
guidate
€ 191,49
€ 382,97
(pari a circa
15h/€ 12,50)
piccola manutenzione
Totale
€ 820,65
La somma su indicata per gli incarichi specifici verrà ripartita al personale secondo gli
importi già esposti negli schemi riassuntivi per dodicesimi.
Se a tale fondo, così composto, dovessero aggiungersi altre risorse, derivanti da
innovazioni legislative e/o contrattuali, la DS riconvocherà le RSU per decidere in merito.
Totale fondo Ata impegnato:
€
€
€
4.873,00 lordo dipendente
1.624,33 4/12
3.248,67 8/12
di cui
Totale disponibilità Ata:
€
4.876,69 residua disponibilità € 3,69
Il dato è comprensivo di tutte le unità spettanti all’istituzione, senza l’abbattimento del
25% dovuto alla presenza del personale ex Lsu
Art. 36 – Clausola di salvaguardia
Si stabilisce che i compensi per il personale, in caso di incapienza del budget non
prevedibile prima della conclusione delle attività, saranno assoggettati ai seguenti criteri
atti alla riduzione delle spettanze per prestazioni comunque effettuate:

la somma non assegnata sarà decurtata dal FIS secondo le percentuali determinate
dal C. di I. nella misura quindi del 30% al personale ATA e del 70% al personale
docente
Conseguentemente le somme non retribuibili saranno così riconosciute:

per il personale ata, saranno convertite in riposi compensativi (vedi art. 31
“Definizione dei compensi”)

per i docenti sarà effettuata una decurtazione percentuale progressiva dei
compensi attribuiti, fino al completo assorbimento del disavanzo.
La Dirigente Scolastica
Prof…Eugenia Calvi _______________________________________
I Rappresentanti territoriali dello OOSS firmatarie del CCNL
La componente RSU di istituto ________________________________________
________________________________________
_______________________________________
Casola di Napoli, 26/02/2014
20
INDICE
PREMESSA
NORME COMUNI
Campo di applicazione, decorrenza e durata
Procedure di raffreddamento dei conflitti
CAPO I Relazioni sindacali
Art. 1 - 9
CAPO II Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (art 6
comma 2 punto g del CCNL)
Art. 10 - 12
CAPO III Personale docente art 6 comma 2 punto f del CCNL)
Art. 13 - 20
CAPO IV Personale ATA
Art. 21 - 28
CAPO V Criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d'istituto e per
l'attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001
(cfr. nota n.2), al personale docente, educativo ed ATA (art 6 comma 2 punto h del
CCNL)
Art. 29 - 35
Art. 36 - Clausola di salvaguardia
21
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contratto_steso2014 - Istituto Comprensivo Casola