Tempi supplementari Estratti dalla collezione di “Lancillotto e Nausica” Il saggio è stato pubblicato su “Lancillotto e Nausica”, a. XXV (2008), nn. 1-2, fascicolo 37°. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati. ETHICA Nonostante la sentenza riabilitativa emessa dal Tas di Losanna nel maggio del 2008, Oscar Pistorius non ha potuto coronare il suo sogno olimpico di gareggiare tra i normodotati ai giochi di Pechino: il biamputato atleta sudafricano non è infatti riuscito nell’impresa di centrare il cosiddetto “minimo A”1 che gli avrebbe garantito la partecipazione individuale, né è stato convocato dalla Asa (Athletics South Africa, la federazione atletica sudafricana), per far parte della staffetta 4x400, e si è dunque dovuto accontentare di partecipare ai giochi Paralimpici. Per la sua specificità il caso Pistorius è stato ampiamente dibattuto negli ultimi due anni sulle pagine dei giornali e nelle riviste di settore; purtuttavia nell’immensa messe di contributi quasi mai si è avuta l’opportunità di leggere riflessioni interessanti ed originali che si sforzassero di andare al di là della mera enfasi retorica. Sembra quindi doveroso compiere lo sforzo di assemblare alcuni degli spunti più significativi apparsi finora, per poi cercare di gettare nuova luce sull’argomento. prima3 e con le protesi poi, tanto che nella sua vita non condurrà mai un’esistenza da diversamente abile, ma potrà piuttosto dedicarsi a fare sport in totale normalità. Da buon sudafricano comincia con lo sport degli Springbooks4, ma dopo aver affrontato il dramma della morte della madre, scomparsa quando Oscar ha appena 15 anni, proprio giocando a rugby l’anno successivo subisce una frattura al ginocchio che lo induce a passare all’atletica. Grazie alle protesi in carbonio con cui corre inizia ad essere straordinariamente competitivo, e a soli 17 anni, appena otto mesi dopo avere iniziato seriamente a correre, è già oro nei 200m ai Giochi Paralimpici di Atene: il 21 settembre 2004, sulla pista dello Stadio Olimpico, gareggia contro atleti amputati ad una sola gamba e li brucia con una rimonta entusiasmante che gli vale il record del mondo paralimpico (21”97, poi più volte battuto nel corso degli anni) e l’inizio di una serie di successi che dura tutt’oggi, essendo da allora imbattuto sulla distanza. Nello stesso anno Pistorius inizia a prendere parte ai meeting di atletica per normodotati che si svolgono in Sudafrica, e dal 2005 la Iaaf inizia ad invitarlo ai suoi meeting internazionali. Tuttavia Oscar preferisce concentrarsi sulla sua educazione e pensa a finire gli studi, pur non rinunciando ad allenarsi duramente: il ritorno alle gare avviene così solo due anni più tardi, nel 2007, quando il 17 marzo riesce addirittura a classificarsi al secondo posto nei 400 m piani ai campionati nazionali sudafricani con il tempo di 46”56. Dal rugby all’atletica Nato2 privo di entrambi i peroni a causa di una malformazione congenita, Oscar Pistorius ha dovuto fronteggiare la sua prima sfida importante prima ancora di saper parlare, quando di fronte al bivio tra il tentare una ricostruzione ossea e la biamputazione i suoi genitori decisero per la seconda ipotesi: all’età di 11 mesi subì dunque l’intervento chirurgico che gli portò via la parte finale di entrambe le gambe e gli lasciò in eredità due moncherini poco sotto il ginocchio. A causa della precocissima operazione, il piccolo Oscar non ha nessuna difficoltà ad imparare a camminare sui moncherini La nuova regola dell’Iaff Il suo exploit ha un fortissimo impatto nel mondo dell’atletica, al punto che il 26 marzo dello stesso anno la Iaaf introduce il comma (e) della regola 144.2 che sembra scritto appositamente per il caso di Pistorius: inserita nella seconda sezione del regolamento Iaaf («Section II: general competition rules»), la regola 144 che legifera in tema di assistenza agli atleti («Assistance to athletes») nel secondo punto recita infatti: «For the purpose of this rule, the following shall be considered assistance, and are therefore not allowed: [….] (e) Use of any technical device that incorporates springs, wheels L’OSSIMORO PISTORIUS L’assurdo “vantaggio dell’handicap” di Andrea Salvarezza 58 L’OSSIMORO PISTORIUS A. SALVAREZZA Oscar Pistorius ha dovuto fronteggiare la sua prima sfida importante prima ancora di saper parlare, quando di fronte al bivio tra il tentare una ricostruzione ossea e la biamputazione i suoi genitori decisero per la seconda ipotesi: all’età di 11 mesi subì dunque l’intervento chirurgico che gli portò via la parte finale di entrambe le gambe e gli lasciò in eredità due moncherini poco sotto il ginocchio. 59 ETHICA or any other element that provides the user with an advantage over another athlete not using such a device»5. Viene dunque vietato l’uso di «ogni dispositivo tecnico che incorpori molle, ruote o ogni altro elemento in grado di assicurare un vantaggio rispetto a chi non utilizza tale dispositivo». Si inizia allora a discutere se in base alla novità regolamentare egli sia ancora eleggibile per le competizioni Iaaf riservate ai normodotati: il 15 giugno la federazione internazionale fa sapere per bocca del suo presidente che Pistorius potrà gareggiare tranquillamente fino a che studi scientifici non dimostreranno che le protesi danno un vantaggio effettivo. Così, quando Oscar viene invitato a prendere parte allo “stage B”6 dei 400m al Golden Gala, che avrebbero avuto luogo a Roma il 13 luglio, la Iaaf fa approntare da un laboratorio sportivo italiano un sistema di telecamere ad alta definizione che sia in grado di riprenderne la performance da ogni angolazione: in questa fase embrionale di studio, si vuole innanzitutto verificare l’ampiezza della falcata di Pistorius e il lasso di tempo in cui le sue protesi sono a contatto col terreno durante la corsa. Poiché il videotape della gara non evidenzia differenze siOscar a diciassette gnificative con la corsa degli altri par- protesi. tecipanti, la Iaaf decide di condurre degli studi più approfonditi e commissiona al dr. Elio Locatelli di verificare la possibilità che le avveniristiche protesi Cheetahs7 diano o meno vantaggi all’atleta sudafricano. Locatelli si rivolge così al prof. Brüggeman della “German Sport University” di Colonia il quale appronta un protocollo di test biomeccanici e metabolici che daranno vita appunto vita al “Cologne Report”. Il “Cologne Report” Svoltisi nelle giornate del 12 e 13 novembre 2007, i test condotti a Colonia rilevarono la prestazione atletica di 60 mesi Pistorius misurandola insieme a quella di cinque atleti normodotati utilizzati come campione di controllo. Dai dati forniti dal prof. Brüggeman emersero sostanzialmente due aspetti di una certa rilevanza: uno circa il diverso consumo di ossigeno e l’altro sulla differente quantità di energia persa durante la corsa. Per quanto riguarda l’assorbimento di VO28, i test evidenziarono che durante la prestazione sui 400m l’atleta sudafricano aveva consumato una quantità di ossigeno inferiore del 25% rispetto al campione di controllo che aveva corso sugli stessi tempi; in più, misurando la quantità di energia restituita dalle protesi rispetto alle gambe umane, si potè calcolare che mentre l’energia di ritorno al contatto col terreno era per gli atleti normodotati di circa il 60%, per le protesi Cheetahs era invece pari al 90%: dunque Pistorius aveva un vantaggio meccanico più alto di circa il 30% rispetto al campione di controllo. In base a questi dati, appariva evidente che egli avesse dei vantaggi: le sue protesi in pratica gli permettevano di perdere meno energia a contatto col terreno, e quindi di poter correre sugli stessi tempi di un atleta normodotato ma con meno assunzione di ossigeno. Inoltre, uno studio sui tempi della gacon le sue prime ra corsa da Pistorius al Golden Gala di Roma evidenziò come egli avesse una seconda parte di gara più veloce della prima, cosa che nel giro di pista è assolutamente impossibile per qualunque altro atleta9. Sulla base di queste assunzioni, il 14 gennaio 2008 la Iaaf lo ha reso ineleggibile per le competizioni da lei organizzate10 in quanto le protesi Cheetahs lo mettono nella situazione di violare il “neonato” comma (e) della regola 144.2. Lo “Houston Report” e la decisione del Tas L’atleta sudafricano non si è però perso d’animo ed ha anzi presentato ricorso alla massima autorità sportiva L’OSSIMORO PISTORIUS A. SALVAREZZA in materia, ossia il Tribunale Arbitrale dello Sport di hanno portato a due risultati opposti? E cosa ha perLosanna (Tas); parallelamente si è dato da fare per ormesso al rapporto texano di essere più convincente di ganizzare una nuova serie di test che si sono svolti a quello tedesco? Houston nel febbraio del 2008. In base a queste nuove Secondo il Tas, la risposta ad entrambi i quesiti è molto misurazioni, e contrariamente a quanto stabilito dai semplice: i due rapporti sono giunti a conclusioni ditest di Colonia, è emerso invece che Pistorius utilizza verse perché fin dall’inizio hanno cercato di trovare co11 «at a sub-maximal running speed» la stessa quantità se diverse. Come emerso di fronte alla corte di Losanna, nel commissionare al prof. Brüggeman il test di Codi ossigeno degli atleti normodotati, e dunque non ha lonia la Iaaf non ha chiesto di anaalcun vantaggio metabolico. Inollizzare la prestazione di Pistorius tre gli studi condotti nei laboratonel complesso allo scopo di cercari texani avrebbero permesso di re eventuali vantaggi o svantaggi, calcolare la quantità di energia ma ha piuttosto chiesto allo staff persa dalle protesi contro quella di Brüggeman di analizzare quelinvece “conservata” dalle gambe le parti della gara in cui l’atleta umane normali grazie al lavoro sudafricano era (tempi alla mano) dei tendini e degli altri elementi evidentemente avvantaggiato: che contribuiscono a non disperquindi anziché stabilire se egli dere energia; tuttavia su questo avesse o meno un vantaggio netto aspetto non sono stati comunicati e complessivo rispetto agli atleti dei dati ufficiali, così come in realnon dotati di protesi Cheetahs, il tà il rapporto di Houston non ha “Cologne Report” ha potuto solo mai avuto una pubblicazione defar luce sul fatto che Pistorius era finitiva e completa. Con in mano due diversi rapporti sì avvantaggiato ma solo in alcune fasi di gara. Va da sé che, da e le loro diverse conclusioni, il Tas un punto di vista legale, se non di Losanna ha cercato di ricomviene dimostrata l’esistenza di porre la frattura affrontando nuoquesto vantaggio “generale”, non vamente l’argomento: ma curiosaè possibile provare che Oscar stia mente non ha commissionato una violando la regola 144.2 (e): come nuova serie di test, decisione auafferma la stessa sentenza del Tas, spicabile nell’ottica di un procestale violazione si verifica solo se so ex novo, bensì si è limitata ad Oscar si allena quotidianamente per diverse ore. Qui ascoltare i due staff scientifici re- in un particolare esercizio di stretching. l’atleta che utilizza le protesi può usufruire di un «vantaggio netto sponsabili del “Cologne” e dello complessivo» rispetto agli altri corridori12. “Houston” Report nel tentativo di evidenziare dei punNon essendo dunque dimostrabile che Pistorius sia avti di accordo accettati da entrambe le parti. Come già rivantaggiato nel complesso dalle sue avveniristiche proportato proprio nell’incipit di questo scritto, sul neutro di Losanna “Houston” ha sconfitto “Colonia” e Pistotesi, il Tas non ha potuto che decidere di accogliere il ririus è stato riammesso a far parte delle competizioni ricorso dell’atleta sudafricano e reintegrarlo quindi con conosciute o direttamente organizzate dalla Iaaf. Ma effetto immediato in tutte le competizioni targate Iaaf. come mai due diverse misurazioni dello stesso dato Ma attenzione, sia la sentenza del Tas, che gli studi sensibile (ossia la prestazione dell’atleta sudafricano) scientifici finora condotti sull’argomento, e sui quali 61 ETHICA peraltro si è basata la sentenza, non sostengono però l’ipotesi contraria, ossia che le protesi Cheetahs non diano alcun vantaggio a chi le utilizza: semplicemente, il Tas afferma che, basandosi sulle conoscenze scientifiche attualmente disponibili, è impossibile stabilire con certezza se le protesi Cheetahs siano più o meno performanti di una normale caviglia umana13. E ancora, la sentenza non esclude la possibilità che in futuro si possa dimostrare con dei nuovi e più efficienti test che Pistorius abbia invece quel «vantaggio netto complessivo» che lo porterebbe a violare la regola 144.214. Si tratterebbe dunque, almeno allo stato attuale delle cose, di un limite della scienza, ossia dell’impossibilità di dimostrare con coerenza e logicità scientifica se le protesi in questione siano in grado di fornire un vantaggio o meno all’atleta che le indossa. Tas c’era la volontà di “mettere le mani avanti” per frenare nuove, eventuali, rovinose cadute. Non si spiegano altrimenti le raccomandazioni espresse dallo stesso Tribunale Arbitrale nella parte finale del dispositivo, in cui si afferma esplicitamente che la decisione si applica solo ed esclusivamente alle protesi testate a Colonia (e non è quindi un generico permesso accordato a Pistorius di utilizzare qualsiasi modello di protesi)17. Fin qui non sembra esserci nulla di strano: la sentenza dà il via libera all’atleta sudafricano circa il modello preciso delle protesi testate (ci sarebbe semmai da chiedersi come sarà possibile per la Iaaf da un punto di vista organizzativo verificare che Pistorius scenda in pista sempre con lo stesso modello, quando, come vedremo, anche la modifica più impercettibile - e quindi difficilmente rintracciabile delle protesi può portare ad ampie variazioni nella preLe anomalie della sentenza stazione). Quello che appare inaccettabile è che il Tas All’indomani della sentenza del Tas, i giornali sportisi sia preso la briga di previ di tutto il mondo e in gecisare che la decisione presa non può essere applicata a nerale tutti i mezzi di comunicazione di massa hannessun altro atleta all’infuono dato ampio spazio alla ri di Pistorius18: così facenIl momento del distacco dai blocchi di partenza è cruciale per gli atleti notizia della “riabilitazio- provvisti di protesi. do si è quindi voluta rene” di Pistorius: nonostante stringere l’applicabilità del l’enorme quantità di parole versate sull’argomento, procedimento al solo atleta sudafricano; in pratica ogni quasi nessuno ha pensato però di analizzare con la doatleta con le protesi che vorrà misurarsi con atleti norvuta criticità i rischi impliciti nella decisione presa a modotati avrà l’onere di guadagnarsi sul campo l’elegLosanna. Il massimo quotidiano sportivo italiano ad gibilità da parte della Iaaf, ripercorrendo lo stesso aresempio, oltre a rallegrarsi per questo (presunto) duo e costosissimo (in termini non solo finanziari) cam«grande giorno per lo sport»15, ha velatamente deciso mino di Oscar Pistorius. Con buona pace degli ideali di passare oltre, affidando ad un semplice e isolato virsportivi di uguaglianza nella possibilità di accesso alla golettato del campione olimpico di maratona di Atene prestazione, visto appunto l’enorme costo sia dei test di 2004, Stefano Baldini, l’onere di porre in luce i pericoli misurazione che delle protesi in carbonio: è fin troppo che l’atletica e lo sport in generale rischiano di correre a facile ipotizzare infatti che non tutti gli atleti biamputapartire dal 16 maggio 200816. Eppure già la stessa senti del mondo avranno la possibilità economica di patenza lasciava chiaramente intravedere che da parte del garsi le protesi e le spese legali e mediche per sottopor62 Legal vs Science Come emerso dall’analisi della sentenza del Tas, Pistorius è stato dichiarato eleggibile per le competizioni tra normodotati perché allo stato attuale della ricerca scientifica non è ancora possibile stabilire se egli abbia o meno un vantaggio complessivo nella performance. Si è trattato quindi di una decisione presa sul piano legale, e che se affrontata in quest’ottica non poteva che avere questo esito. Il dr. Ross Tucker, fisiologo dello “Sports Science Institute” presso Oscar Pistorius, con le del mondo. University of Cape Town, nonché editorialista della versione sudafricana di “Runner’s World”, il magazine di atletica più diffuso e più letto al mondo, lo ha affermato esplicitamente subito all’indomani della sentenza del Tas: la Iaaf ha perso di fronte alla corte di Losanna perché non ha saputo trovare risposta alla domanda se fosse possibile o meno provare il vantaggio nella performance di Pistorius21. Ancora più esplicitamente, il dr. Ross afferma che è assolutamente impossibile chiarire se Pistorius abbia o meno un vantaggio nella perfor- L’OSSIMORO PISTORIUS A. SALVAREZZA si ai test. Così la decisione del Tas, se da una parte scontenta la Iaaf (nonostante le ovvie dichiarazioni “politiche” dei vertici federali19), dall’altra non riesce ad accontentare gli atleti disabili, ma offre garanzie al solo Pistorius: un clamoroso autogol da parte della corte di Losanna, contrario persino a quanto auspicato dallo stesso Oscar nella sua recente autobiografia: «penso che d’ora in poi chiunque altro avrà problemi simili ai miei potrà appoggiarsi a questa esperienza, a una decisione che spero incoraggi altri disabili a impegnarsi nello sport, e non solo, sapendo di poter arrivare a delle soddisfazioni straordinarie»20. mance atletica; l’unico approccio scientifico possibile è dunque quello di cercare se esistono delle differenze fisiologiche che possano “implicare” un vantaggio. La questione sta dunque nell’impossibilità di provare a livello legale quello che gli studi del prof. Bruggemann lasciano intendere, ossia che i vantaggi fisologici evidenziati portino poi ad un probabile vantaggio nella performance22. Legalmente dunque il Tribunale Arbitrale dello Sport ha preso l’unica decisione possibile; ma per esplicita ammissione contenuta nella stessa sentenza, non si esclude che in futuro tale decisione possa essere ribaltata da eventuali nuovi studi o nuove informazioni acquisite sulle protesi in questione. È opportuno dunque cercare di gettare ulteriore luce sull’oggetto principale degli studi condotti prima a Colonia e Houston e poi dibattuti a Losanna, ossia le protesi Cheetahs, che sono prodotte da un’azienda finlandese di nome Ossur. sue Tre argomenti chiave Ancora prima che Oscar corresse coi normodotati al Golden Gala di Roma e poi al meeting di Sheffield, già nei primissimi giorni di luglio del 2007 il dr. Ross Tucker aveva protesi, alla conquista iniziato a parlare del “caso Pistorius” sulle pagine di “The Science of Sport”23. Prima di addentrarci nell’analisi degli argomenti da lui proposti, è opportuno sgombrare il campo da ogni equivoco circa il giudizio umano e morale sull’esperienza dell’atleta sudafricano: che si sia favorevoli o meno alla sua partecipazione alle competizioni riservate ai normodotati, va specificato che tale opinione non ha nulla a che vedere con la profonda ammirazione per la sua parabola umana. La vicenda sportiva e umana di Oscar ha infatti dell’incredibile: come emerge 63 ETHICA anche dalle pagine della sua recentissima ve menomazione, Naltalie non si è affatto persa d’aniautobiografia24, la sua forza d’animo e determinazione mo, ma anzi è tornata subito in piscina e da allora, oltre sono commoventi e hanno a dir poco dell’incredibile, ad aver partecipato ai più importanti eventi riservati meritando il massimo e pieno rispetto. Lo stesso dr. agli atleti paralimpici, si è messa in luce anche nelle Tucker, in una “lettera aperta” indirizzata alla Iaaf per competizioni tra normodotati, sia in vasca (raggiunmetterla in guardia circa i pericoli impliciti nell’eleggigendo una finale negli 800 sl ai Giochi del Commonbilità di Pistorius, afferma apertamente che Oscar resta wealth del 2002), sia soprattutto in mare, dove non è un «modello per tutti gli atleti, non solo quelli amputapenalizzata dalla fase di virata e in cui è riuscita additi», e che le sue convinzioni scientifiche di medico non rittura a qualificarsi alla 10 km per i Giochi di Pechino, inficiano in alcun modo il giudizio sugli sforzi di uomo nella totale assenza di opinioni avverse o contrarie sule atleta di Pistorius. Tuttavia, la sua ammissibilità. Il motivo avverte Tucker, è opportuno per cui nessuno ha obiettato che la Iaaf riconsideri il suo niente circa la partecipazione approccio alla ricerca onde della Du Toit alle gare per norevitare di commettere errori modotati? La risposta è molto imperdonabili25. semplice: perché Natalie nuoNon si tratta dunque di schieta senza l’ausilio di alcun tipo rarsi pro o contro Oscar Pistodi protesi. È evidente dunque rius, ma solo di stabilire se la che i problemi suscitati invece sua eleggibilità comporta o dalla situazione di Pistorius meno dei rischi, dei pericoli, sono dovuti esclusivamente sia per l’atletica che per lo alle sue protesi avveniristiche, sport in generale. ed è su queste dunque (e non È inoltre opportuno puntuasu Oscar) che si deve ora conlizzare che le considerazioni centrare la nostra attenzione. espresse nei confronti di PistoCercando di non entrare troprius non sono in alcun modo po nel dato medico-scientifico, frutto del pregiudizio nei cone provando a mantenere la rifronti dei “diversi” (ossia gli flessione su ambiti più generaatleti paralimpici), come inveli e più facilmente comprensiLa sudafricana Natalie du Toit, oltre ad aver partecipato ai più ce a volte certe correnti di opi- importanti eventi riservati agli atleti paralimpici, si è messa in bili, ci sono tre argomenti che nione tentano di lasciar crede- luce anche nelle competizioni tra normodotati. il dr. Tucker e il dr. Dugas hanre. E la testimonianza sta nel no proposto in tempi non sodiverso atteggiamento avuto dalle istituzioni sportive spetti circa i vantaggi generali che l’assetto di corsa acnei confronti di una vicenda analoga a quella di Oscar: quista grazie alle protesi Cheetahs26. Innanzitutto, le protesi sono in grado sia di conservare quella di Natalie Du Toit. Nuotatrice di ottimo livello, l’energia che viene generata durante la fase di appogsudafricana anch’essa, all’età di 16 anni Natalie ha sfiorato la qualificazione ai giochi di Sidney 2000. Nel febgio, sia di orientarla verso un movimento in avanti; ma la caviglia umana non può semplicemente “spostare” braio del 2001, mentre rientrava a casa in scooter dagli energia da una direzione all’altra senza ausilio muscoallenamenti, è stata investita da una macchina e in selare, e soprattutto se anche l’organismo tende a conserguito all’incidente ha subito l’amputazione della gamvare l’energia piuttosto che a disperderla, non è in graba sinistra all’altezza del ginocchio. Nonostante la gra64 L’OSSIMORO PISTORIUS A. SALVAREZZA do di farlo passivamente, ma deve anzi “contrarsi” attito alle “normali” gambe umane. vamente: poiché la contrazione muscolare richiede Se una simile asserzione può apparire strana, è allora energia, vi è dunque un disperdio maggiore in termini utile in merito esaminare il parere del prof. Hugh Herr, di costo metabolico. Invece Pistorius, secondo questo docente del prestigioso Massachusetts Institute of Techpunto di vista, ha un costo energetico ridotto perché le nology (Mit) e biamputato alle gambe, il quale afferma sue protesi gli restituiscono energia in modo passivo. esplicitamente di non volere indietro le sue gambe In secondo luogo c’è l’aspetto della differenza di peso. umane perché saranno presto «arcaiche»28. Poiché durante la corsa gli atleti utilizzano forza muHugh Herr è un professore associato del Mit, e ne è scolare per imprimere alla propria massa un’acceleraanche direttore del Biomechatronics Group29, oltre a lavorare come collaboratore della Ossur, la ditta finlanzione, due sono i fattori che entrano in gioco: la quantidese che produce le protesi Cheetahs; tà di forza impressa e la massa. Ora, un addetto ai lavori molto esperto per via della sua amputazione, Pistodunque, peraltro anch’egli vittima rius ha un peso inferiore di circa 6 kg di una doppia amputazione alle per gamba (le protesi pesano circa 1 gambe, e che pur lavorando per l’akg l’una, una normale caviglia tra i 5 zienda che ha il maggior interesse a e gli 8 kg). Certamente un atleta non evidenziare la superiorità delle biamputato al di sotto del ginocchio protesi Cheetahs rispetto alle gambe è penalizzato dall’assenza dei muumane, nonostante tutto afferma che scoli del polpaccio; ma se nella corsa preferisce le protesi da lui adesso di velocità il contributo di questa utilizzate rispetto a riavere indietro muscolatura è nell’ordine del 10le gambe che aveva prima. Ma più 15%, in termini di peso il risparmio è che cercare di stabilire la superiorità di circa il 40% rispetto ad un arto di un arto artificiale rispetto all’arto completo e del 90% rispetto all’estrenaturale, sarebbe più opportuno limità inferiore della gamba. I muscoli mitare la riflessione su un singolo principali coinvolti nella corsa quinaspetto, ossia su quanto la prestaziodi, i cosiddetti hip flexors27, nel caso ne atletica sia determinata dal prodi Pistorius fanno senza dubbio megresso tecnologico anziché dall’evono lavoro, dovendo accelerare una luzione umana: a tal proposito, semmassa inferiore. Ad Atene nel settembre 2004 nello sprint finale Per finire, le protesi Cheetahs sono a confronto con il campione paralimpico Mar- bra interessante la “provocazione” lanciata dal dr. Ross Tucker circa il disegnate appositamente per simulon Shirley. ruolo svolto dalla tecnologia nei relare la capacità dell’atleta di correre centi miglioramenti degli atleti paralimpici. Egli afferappoggiandosi sulle punte, mentre ad ogni appoggio ma infatti che se anche i materiali sportivi per gli atleti un normale corridore può rischiare di trovare un apnormodotati sono soggetti ad una certa evoluzione nei poggio non corretto e subire una sorta di “collasso” materiali e nelle forme, tuttavia l’impatto di queste della caviglia, con relativa e conseguente perdita di efmodifiche non è minimamente paragonabile a quello ficienza. Seppure allo stato attuale della ricerca scientiavuto sulle protesi usate nelle gare paralimpiche: infica non è stato dunque possibile dimostrare un vansomma cosa accadrebbe oggi se Pistorius corresse con taggio generale nella performance, tuttavia sembra piutle protesi da lui usate alle Paralimpiadi di Atlanta nel tosto evidente che ci siano delle differenze fisiologiche 1996? E che tempo farebbe invece ad esempio Jeremy che sembrano avvantaggiare l’uso delle protesi rispet65 ETHICA Wariner, il campione olimpico di Atene 2004, correndo voglia di contribuire a spingere oltre le conquiste della con le scarpe e il materiale tecnico delle stesse Olimtecnologia, noi siamo felici»31. piadi di Atlanta? Se è altamente probabile che Wariner Sarebbe difficile trovare un’ammissione di “colpevolezsia capace di correre più o meno sugli stessi tempi, saza” più esplicita (anche se certamente inconscia) di rebbe interessante capire se Pistorius sia in grado o questa: eppure lo stesso atleta sudafricano, nello stesso meno di fare lo stesso; perché se con le protesi di un documentario, afferma candidamente che «dietro un decennio fa non dovesse essere in miglioramento di un centesimo di grado di confermare i suoi tempi secondo c’è un incredibile quantidi oggi, afferma il dr. Tucker, è tà di lavoro, e i tecnici si sono davevidente che la natura dei suoi vero dati molto da fare per ottenemiglioramenti è di tipo tecnologire questo centesimo»32. Questa non è più atletica leggera, co, e non umano. E se l’incremeno almeno non è l’atletica leggera to è dovuto all’innovazione tecnodei nostri padri; assomiglia più ad logica, allora aver permesso a Piuna competizione tra macchine, storius di gareggiare con i normodove il lavoro sulla parte meccanidotati potrebbe portare presto le ca è importante tanto quanto la multinazionali produttrici di scarcomponente umana (se non di pe a realizzare modelli di calzatupiù); e non è un caso allora se la re che abbiano le stesse proprietà voce narrante dello stesso docuelastiche delle Cheetahs, lasciando mentario su Pistorius, quando prefigurare così l’abbattimento parla dei miglioramenti cronomedel muro dei 40” sui 400 m addirittura nel giro di cinque anni30. trici, si sbilancia nel dire che «si tratta solo di una frazione di seChe ci sia un rapporto tra tecnolocondo, ma dietro Oscar c’è un’ingia e prestazione molto più stretto tera squadra di ingegneri che non e determinante del normale, del ha nulla da invidiare a un team di resto, emerge anche dalle ingenue Formula 1»33. parole pronunciate circa le protesi Cheetahs da Hilmar Janusson, vice Al centro della performance non c’è presidente della Ricerca e Sviluppiù “l’uomo solo”, ma un pool di po alla Ossur, in un recente docu- Al Golden Gala di Roma il 13 luglio 2007, finalmente ingegneri che con il proprio lavoro, mentario televisivo su Pistorius: a confronto con i campioni normodotati, Oscar Pisto- la propria conoscenza tecnologica e rius nei 400 m chiude al secondo posto nella serie «sono molto diverse dalle protesi il loro innegabile ed attivo contribucontro gli atleti italiani normodotati con usate per la vita di tutti i giorni. promotional to sono in grado di influenzare la un notevole 46.90. Quando si corre si appoggia il peprestazione sportiva con un impatso del corpo sulle dita dei piedi. Abbiamo creato queste to assolutamente inedito in uno sport individuale come lame a forma di “i lunga” proprio pensando a questo: l’atletica. L’uomo prende quasi le sembianze di un uomoimitano la posizione naturale che si assume per la cormacchina: oltre che un problema tecnico-sportivo divensa. Le lame a “i lunga” sono come molle potenti che reta anche un problema di carattere etico. Se infatti «il comstituiscono l’energia che viene impressa su di esse. Gli pito di un’etica generale dello sport» è quello di «consiingegneri lavorano con Oscar per incrementare al masderare l’uomo nella sua forma più differenziata, più compiuta, e considerarlo, come tale, modello per ogni pratica simo questa energia di ritorno. Quando qualcuno ha 66 L’OSSIMORO PISTORIUS A. SALVAREZZA e per ogni istituzione sportiva»34, allora appare evidente che si rende opportuna una nuova indagine etico-filosofica: se “cambia” l’uomo, di conseguenza deve cambiare anche il “modello” per la pratica sportiva. cità «sub-massimale» Pistorius utilizza la stessa quantità di ossigeno degli altri atleti; ma a velocità superiori, egli utilizza una quantità di ossigeno inferiore rispetto al campione di controllo. Ma come può un atleta incrementare la propria velocità senza accrescere l’uso di ossigeno come invece avviene per gli altri atleti? Non esiste altra possibilità che un ausilio tecnologico, un vantaggio di natura meccanica, per giustificare uno scenario in cui un atleta sia in grado di imprimere un’accelerazione senza ulteriore dispendio di ossigeno35: se non è ancora possibile dimostrare l’esistenza del “vantaggio complessivo” con dati oggettivi, tuttavia il buon senso lascia invece pensare che tale vantaggio ci sia. Un quesito fondamentale Prima di passare ad evidenziare i problemi aperti che il caso Pistorius ha visto nascere, torniamo per un momento ai test medici effettuati a Colonia e Houston e cerchiamo di dare una risposta in qualche modo “definitiva” sull’esistenza o meno del vantaggio complessivo offerto dalle protesi Cheetahs. Uno degli aspetti più controversi del dibattito di Losanna verteva sulla quantità di ossigeno spesa da Pistorius durante il suo giro di pista: come Una sfida da vincere a tutti i costi esposto precedentemente, i test efPrima di concludere queste rilfesfettuati per conto della Iaaf a Colosioni sul “caso Pistorius”, vogliania avevano riscontrato che duranmo tornare per un attimo alle parote la prova sui 400 m l’atleta sudale pronunciate da Stefano Baldini36 fricano aveva un risparmio nel subito dopo la sentenza di riabilitaconsumo di ossigeno del 25% rizione emessa dal Tas di Losanna: spetto al campione di controllo, sono parole che possono sembrare rappresentato dagli atleti normoeccessivamente apocalittiche e pesdotati che correvano sugli stessi simiste, ma che a nostro avviso ben tempi; a Houston invece tale dato fotografano i pericoli che rischiano fu ribaltato, perché fu calcolato che di contaminare lo sport lungo il l’ammontare di ossigeno usato ducammino intrapreso a Losanna nel rante la performance era lo stesso giorno in cui è stato aperto «il vaso del campione di controllo. Come è L’abbraccio di Oscar a Stefano Braciola, l’unico a precederlo al traguardo del Golden Gala. di Pandora»37. Baldini è un atleta stato possibile ottenere due dati di grande esperienza e innegabile diversi partendo dalla misuraziocarisma, capace di trionfare alle Olimpiadi di Atene ne della medesima situazione? Semplicemente, le due nella gara di atletica più prestigiosa ed affascinante, la situazioni indagate a Houston e Colonia non erano maratona: quindi un uomo di sport di primissimo liesattamente uguali: come puntualizza il dr. Tucker invello, molto più che un semplice addetto ai lavori. Perfatti, i test condotti dalla Iaaf registrarono il consumo sonalmente sentiamo di condividere pienamente le di ossigeno alla velocità “di punta”, mentre i test svolpreoccupazioni espresse da una fonte così autorevole e ti a Houston misurarono l’utilizzo di ossigeno ad una così “interna” al mondo dell’atletica; abilitare un atleta velocità inferiore («at a sub-maximal running speed»). che usa un dispositivo come le protesi Cheetahs indosQuindi la situazione è la seguente: ad una certa velo67 ETHICA sate da Pistorius può dare l’avvio ad un graduale e NOTE massiccio intervento della tecnologia in uno sport (l’at1 Si tratta del requisito imposto dalla Iaaf, la Federazione Inletica, ma il discorso si può estendere agli altri sport ternazionale di Atletica Leggera, per la partecipazione ai gioindividuali o di squadra) che dovrebbe invece avere il chi olimpici. Sulla distanza dei 400m piani era fissato a 45”55, suo centro focale nella performance dell’uomo. A nomentre Pistorius non è andato oltre il personale di 46”25 ottestro avviso dunque il Tas ha perso un’occasione imnuto a Lucerna mercoledì 16 luglio 2008. portantissima per svolgere una riflessione accurata e 2 Oscar viene alla luce il 22.11.1986 a Johannesburg. approfondita sulle tematiche in discussione: anziché 3 L’efficace operazione di amputazione portata a termine dal procedere frettolosamente per arrivare ad una decisiodottor Gerry Versfeld si conclude infatti con l’asportazione di ne pro o contro Pistorius, sarebbe stato opportuno inuna parte di tessuto dai talloni che viene usata per chiudere vece pensare in termini più generali alla regolamentaentrambi i moncherini: questo gli permette di avere degli appoggi resistenti e solidi come normalissimi piedi, per cui zione futura dello sport. Come si è giunti in passato a Oscar può inizialmente camminare senza ausilio di protesi. regolamentare l’uso di attrezzi esterni quali mazze da 4 Springbooks è il nome con cui vengono chiamati i giocatori hockey o le aste del salto con l’asta, si dovrebbe pensadella nazionale sudafricana di re a fare lo stesso per l’uso rugby. delle protesi, stabilendo insie5 International association of Athme ad atleti e scienziati il liletics Federations, Competition mite tra il fair e l’unfair38. Un Rules 2008, Iaaf, Monaco 2008, p. altro stringente problema vie100 (consultabile all’indirizzo inne posto dai progressi ragternet http://www.iaaf.org/mm/Docgiunti dalla medicina moderument/imported/42192.pdf). 6 Si nominano così per convenna: se una protesi artificiale zione quelle batterie che nei meeesterna può avvantaggiare ting di atletica leggera non vedochi ne fa uso, come regolano la partecipazione degli atleti mentare la presenza di evendi punta, impegnati invece nello 39 tuali protesi “interne”? . “stage A”. Oggi la chirurgia medica per7 La scelta del nome da parte delmette di “installare” sul corla ditta che produce le protesi A fine gara gli strumenti della deambulazione normale. po umano, solo per citare un non è affatto casuale, ed è anzi esempio, un’anca artificiale piuttosto significativa, visto che il che sia più funzionale di un’anca umana deteriorata. termine cheetah in inglese indica il ghepardo, l’animale più veloce della terra. Non ci vorrà molto, tenendo a mente le parole del dr. 8 Si intende per VO2 la quantità di ossigeno che il corpo utilizHerr, perché si arrivi alla creazione tecnologica di proza quando è impegnato in un esercizio fisico. Si misura in tesi artificiali che siano più funzionali anche di arti millilitri di ossigeno al minuto per Kg di peso(ml/kg·min). umani non deteriorati: come impedire dunque che lo 9 Il 13 luglio sulla pista dello stadio Olimpico di Roma l’atleta sport di domani sia costellato di prestazioni stupefasudafricano aveva infatti corso i 400 m in 46’78”, con i parziacenti ma non più interamente umane? La posta in pali di 12’86” (in fase di partenza è fortemente svantaggiato per lio è molto alta, c’è in ballo la sopravvivenza dell’idea via delle protesi), 11’20”, 10’80” e 11’92” nel rettilineo finale. 10 stessa di sport come fino ad oggi l’abbiamo intesa: apQuindi, in base alla Carta Olimpica, anche dai Giochi di Pepare evidente che la riflessione culturale e scientifica chino. Lo statuto del movimento olimpico recita infatti che la sullo sport è davanti ad una sfida che non può permetpartecipazione degli atleti alle Olimpiadi viene decisa dalle federazioni internazionali di appartenenza: «to be eligible for tersi di perdere. 68 L’OSSIMORO PISTORIUS A. SALVAREZZA 18 participation in the Olympic Games, a competitor […] must Il Tas ha infatti dichiarato che «the Panel’s decision in this comply with […] the rules of the IF concerned as approved appeal has absolutely no application to any other athlete […]. by the IOC». Cfr. International Olympic Committee, Olympic Each case must be considered by the Iaaf on its own merits. Charter, IOC, Lausanne 2007, Chapter 5, II - Participation in The ruling does not grant a blanket licence to other single or the Olympic Games, Rule 41, p. 80-81 (consultabile all’indidouble amputees to compete in Iaaf-sanctioned events using rizzo http://multimedia.olympic.org/pdf/en_report_122.pdf). Cheetah Flex-Foot prosthetics […]. Each amputee athlete must 11 Vedremo in seguito, nel paragrafo 2.2, quanto sia decisiva collaborate with the Iaaf to have his or her eligibility under questa specifica relativa alla «velocità sub-massimale di corsa». Rule 144.2 (e), as interpreted by this Panel, established on an 12 Come si legge nella sentenza, «a violation would only ocindividual basis». Ivi, 104, p. 16. 19 cur if the user of the prosthesis gained an overall net advantage Come ad esempio la dichiarazione del Presidente della Iaaf over other runners». Court of Arbitration for Sport, Arbitral Lamine Diack: «The Iaaf accepts the decision of Cas and Oscar Award CAS 2008/A/1480 Pistorius v/IAAF, 16 maggio 2008, 92, will be welcomed wherever he competes this summer. He is an p. 15. inspirational man and we look forward to 13 Si legge infatti che «based on current sciadmiring his achievements in the future», in entific knowledge, it appears to be impracPistorius is eligible for Iaaf competition, Iaaf Ofticable to assess definitively whether the ficial Website, 16 maggio 2008, http://www. Cheetah Flex-Foot prosthesis acts as more iaaf.org/aboutiaaf/news/newsid=44917.html. 20 than, or less than, the human ankle and O. Pistorius (con Gianni Merlo), Dreamlower leg, in terms of “spring-like” qualiRunner. In corsa per un sogno, Rizzoli, Milaty». Ivi, 96, p. 16. no 2008, p. 209. 14 21 In proposito il Tas afferma che «the PanOssia «the Iaaf got killed in court beel does not exclude the possibility that, cause clever lawyers asked the right queswith future advances in scientific knowltion: “Can you prove performance advanedge, and a testing regime designed and tage?” The answer is no». carried out to the satisfaction of both ParR. Tucker, J. Dugas, Great discussion on preties, the Iaaf might in the future be in a povious posts: Law + marketing trumps science, sition to prove that the existing Cheetah 18 maggio 2008, http://www.sportsscienFlex-Foot model provides Mr Pistorius tists.com/2008/05/pistorius-verdict-comwith an overall net advantage over other ments-and.html. 22 athletes». Ivi, 103, p. 16. «When you ask the question: Does the re15 C. Cannavò, La grande vittoria dello sport, search prove that Pistorius has an advanin «La Gazzetta dello Sport», 17 maggio tage? This question is completely unan2008, p. 2. swerable, nobody on earth can say either 16 «Felice per lui, davvero. Ma ora non mi yes or no to it. If they do, they are lying or stupirei se arrivassero delle scarpe con le ignorant. The truth is that the only way to In DreamRunner Oscar racconta per la primolle per migliorare le prestazioni», Ibifind an advantage is to do an experiment ma volta la sua storia straordinaria. dem. where an athlete runs in normal legs, then 17 Come si può leggere nella sentenza, «the in prosthetics. Of course, that’s impossible, and so the only Panel’s decision applies to Mr Pistorius while using the parapproach for the scientist to this matter is to look for differticular model of Cheetah Flex-Foot prosthesis that was the subences that imply advantage - to actually confirm advantage is ject of the Cologne tests and shown to the Panel as exhibits impossible. Now [...] you cannot prove a performance advanduring the hearing in Lausanne. It is not a general licence for tage. But you can prove physiological difference. And if you find Mr Pistorius to use any further developments of the Cheetah that difference, then it is grounds for a ban. The Cas have Flex-Foot that might found to provide him with an overall net clearly seen it differently - thanks, in no small part, to 7 advantage». Court of Arbitration for Sport, Arbitral Award, lawyers from New York. Therefore, if you ask the question: Is op. cit., 102, p. 16. there a physiological advantage?..the answer is: yes. Is there a 69 ETHICA sists he doesn’t want his human legs back because soon performance advantage? The answer is probably, but not they’ll be archaic. “People have always thought the human 100% certain. And that is where marketing takes over, and body is the ideal,” he says. “It’s not”». E. Adelson, Let’em three lawyers can be led to the incorrect verdict. So, the law play, Espn.com, 21 aprile 2008, http://sports.espn.go.com/espnsays “Can you prove it?” Science says “Can you suggest it, mag/story?id=3357051. based on hypotheses and physiological theory?” What Profes29 sor Bruggemann’s study did was confirm the existing theories «The Biomechatronics Group seeks to advance the science for an advantage - classic science, hypothesis - research - result of biomechanics and biological movement control, and to apconclusion. But proof? That’s a legal issue». R. Tucker, J. Dugas, ply that knowledge to the design of human rehabilitation and Pistorius cleared Part 2. Views from the running industry: logic and augmentation technology». Per approfondire le ricerche svolimplications, 17 maggio 2008, http://www.sports te dal prof. Herr si rimanda direttamente a http://biomech.mescientists.com/2008/05/pistorius-cleared-part-2.html. dia.mit.edu/index.html. 23 30 “The Science of Sport. Scientific comment and analysis of «So what I would suggest is that Pistorius must run in sports and sporting performance” è un portale di informaziolimbs that were used in the 1996 Paralympic Games. And Jene sullo sport di carattere medico-scientifico. È raggiungibile remy Wariner must run in shoes and clothing that were worn all’indirizzo www.sportsscientists.com. in the 1996 Olympic Games (both in Atlanta). And then we 24 will immediately see whether the O. Pistorius (con Gianni Merlo), change in technology affects one DreamRunner, op. cit. 25 athlete more than the other. My «Finally, let me say that I believe suspicion is that Wariner will run that Oscar Pistorius is a great role almost exactly the same time in the model for everyone, not only those shoes from 1996 as he can in the with amputations. I think that his shoes from 2007. What will happen courage and spirit are fantastic, and with Pistorius? Because if he can’t my scientific stance in no way rerun the same time, then we have flects on my perceptions of his efthe answer - the improvements are forts as an athlete or a human. Howtechnological. And if the improveever, in the name of the sport, which ments are technological, then alsurely is greater than any individual, lowing him to run at the Olympic I urge the Iaaf to strongly consider Games will present the whole its approach to this research before world with an opportunity to benewe make a great mistake, one way 30 aprile 2008, Oscar Pistorius davanti al Tribunale Arbitrafit from the same technology. Beor the other». R. Tucker, An open letle dello Sport in occasione della sentenza che riconoscerà il cause you cannot outlaw technoloter to the IAAF: Oscar Pistorius resuo diritto a gareggiare con i normodotati. gy for some athletes, but not for search, 2 luglio 2007, http://www. others. And before you realise it, Nike, Adidas, Mizuno and sportsscientists.com/2007/07/open-letter-to-iaaf-oscar-pistorius.html. 26 Reebok will all be designing shoes that have the same spring Per un’analisi più dettagliata e approfondita degli argoproperties as the Cheetahs. It will have opened Pandora’s Box, menti in questione si rimanda a R. Tucker, J. Dugas, Oscar Piand my prediction is that a sub-40 second 400 m will be storius, Science and Engineering vs Training. An evaluation of achieved within five years». R. Tucker, J. Dugas, op. cit. ALL the evidence, 11 luglio 2007, http://www.sportsscientists. 31 com/2007/07/oscar-pistorius-science-and-engineering.html. J. Routh, D. Notman-Watt, Pistorius, l’atleta bionico, Edizione 27 italiana a cura di Fox Italy, October Films, 2008. Gli ileopsoas sono i grandi muscoli che partono a livello 32 lombare per inserirsi sulla parte superiore del femore, e serIbidem. 33 vono per flettere la coscia sul bacino. Ibidem. 28 34 «A bilateral amputee professor named Hugh Herr works G. Franchi, Appunti di etica sociale dello sport, Aracne, Roma here. If anyone can predict what sports will look like in 2050, 2007, p. 15. 35 it’s Herr, who lost his legs 26 years ago in a climbing acci«Remember that when Herr and Weyand did their research dent. Herr wears robotic limbs with motorized ankles and inon Pistorius, they made him run at slow speeds and measured 70 L’OSSIMORO PISTORIUS A. SALVAREZZA just rules of sports to the time, why not for prosthetics? Create a his oxygen use. They found that at slow speeds, he used similar panel of scientists and athletes, able-bodied and disabled, and amounts of oxygen as the able-bodied runners to whom he was ask them to determine what’s fair». E. Adelson, Let’em play, cit.. compared. But when the IAAF tested Pistorius at 400m race 39 speeds, they found he used 25% LESS oxygen than able-bodied «”When you replace somebody’s bone and it’s under the runners. So, here’s the situation: At slow speeds, you have a skin, you can’t even tell,” says Penn State sports science prorunner who uses the same oxygen as able-bodied runners. At fessor emeritus Charles Yesalis. “What are we going to do, high speeds, he uses less oxygen than them. (the issue of constart X-raying people?”». Ibidem trols is a major one, and I’ll touch on that in the future - PistoFONTI rius’ team used some dodgy control subjects). So, how does a runner go from slow speeds to high speeds and not increase his - E. Adelson, Let’em play, Espn.com, 21 aprile 2008. use of oxygen like able-bodied runners - Court of Arbitration for Sport, Arbido? The answer can only be that he is tral Award CAS 2008/A/1480 Pistorius getting a mechanical advantage that v/IAAF, 16 maggio 2008. allows him to run faster. He gets a me- G. Franchi, Appunti di etica sociale dello chanical advantage from the blades sport, Aracne, Roma 2007. that the able-bodied runners don’t en- «La Gazzetta dello Sport», 17 magjoy. They must produce more energy gio 2008. from metabolic sources, and hence in- International Association of Athletcrease their use of oxygen relative to ics Federations, Competition Rules Pistorius. That is, in a single question, 2008, Iaaf, Monaco 2008. the most telling evidence yet that an - International Association of Athletadvantage exists». R. Tucker, J. Dugas, ics Federations, Pistorius is eligible for The Remarkable Physiology of Oscar PisIaaf competition, Iaaf Official Website, torius, 17 luglio 2008, http://www.sports16 maggio 2008. scientists.com/2008/07/oscar-pistorius-re- International Olympic Committee, markable-physiology.html. Olympic Charter, IOC, Lausanne 2007. 36 Supra, par. Le anomalie della senO. Pistorius (con Gianni Merlo), tenza. DreamRunner. In corsa per un sogno, 37 «What I do believe is that this deciRizzoli, Milano 2008. sion has changed the face of athletics, - J. Routh, D. Notman-Watt, Pistorius, La vicenda di Pistorius ha coinvolto l’opinione pubbliand a journey has now begun which l’atleta bionico, Edizione italiana a cuca internazionale al punto che il giorno 24 gennaio we will ultimately all regret. So the 2008, in occasione della sua ventilata esclusione dai ra di Fox Italy, October Films 2008. Giochi Olimpici di Pechino sul quotidiano “The Star” è day of May 16, 2008, will indeed go - R. Tucker, An open letter to the IAAF: stata pubblicata una lettera, dal titolo Chinate la testa down in history (as Pistorius is quotOscar Pistorius research, Sportsscienper la vergogna, imbecilli, con l’invito a boicottare tutti ed to have said), because it is the day tists.com, 2 luglio 2007. gli sponsor delle Olimpiadi. that Pandora’s box was opened», in - R. Tucker, J. Dugas, Oscar Pistorius R. Tucker, J. Dugas, Going, going, gone: Science and Engineering vs Training. An Pistorius wins appeal, and Pandora’s box is now open - good luck to evaluation of ALL the evidence, Sportsscientists.com, 11 luglio athletics, 17 maggio 2008, http://www.sportsscientists.com 2007. /2008/05/pistorius-appeal-science-sold.html. - R. Tucker, J. Dugas, Going, going, gone: Pistorius wins appeal, 38 «The bottom line is this: sports do not need knee-jerk segregaand Pandora’s box is now open - good luck to athletics, Sportsscition, they need rational and fair regulation. Every organized entists.com, 17 maggio 2008. sport begins the same way, with the creation of rules. We then - R. Tucker, J. Dugas, Great discussion on previous posts: Law + establish technological limits, as with horsepower in auto racmarketing trumps science, Sportsscientists.com, 18 maggio 2008. ing, stick curvature in hockey, bike weight in cycling. As sports - R. Tucker, J. Dugas, The Remarkable Physiology of Oscar Pistoprogress, those rules are sometimes altered. […] So if we can adrius, Sportsscientists.com, 17 luglio 2008. 71