Codice
Indicatore
DPSIR
S64
Fosforo ortofosfato
S
Descrizione
Misura la concentrazione di fosforo inorganico, disciolto sottoforma di ortofosfati (PO4), nelle
acque superficiali
Scopo
Fornire indicazioni sull’inquinamento derivante da attività agricola e scarichi civili
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA - CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Corpi idrici superficiali
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT - IRSA - CNR, 2003
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2, 3.3, 3.4, 3.5)
Codice
Indicatore
DPSIR
S65
Calcio
S
Descrizione
Misura la concentrazione di Calcio (Ca++) nei corpi idrici sotterranei significativi
Scopo
Caratterizzazione idrochimica delle acque sotterranee
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA - CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Corpi idrici sotterranei
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT - IRSA - CNR, 2003
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.2); D.P.R. 236/88
Codice
Indicatore
DPSIR
S66
Potassio
S
Descrizione
Misura la concentrazione di Potassio (K+) nei corpi idrici sotterranei significativi
Scopo
Caratterizzazione idrochimica delle acque sotterranee
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA - CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Corpi idrici sotterranei
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT – IRSA - CNR, 2003
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.2); D.P.R. 236/88
125
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S67
Sodio
S
Descrizione
Misura la concentrazione di Sodio (Na+) nelle acque
Scopo
Caratterizzazione idrochimica delle acque sotterranee
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA - CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Corpi idrici sotterranei
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT - IRSA - CNR, 2003; ARPA
Piemonte (sito web)
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.2); Dir. 778/80/CEE; D.P.R. 236/8; D.L.
105/92
Codice
Indicatore
DPSIR
S68
Bicarbonati
S
Descrizione
Valuta la concentrazione di sali inorganici dell’acido carbonico (HCO3¯) nei corpi idrici sotterranei significativi
Scopo
Fornire valutazioni sulle caratteristiche idrochimiche delle acque sotterranee
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA - CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Corpi idrici sotterranei
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT – IRSA - CNR, 2003; ARPAT
Toscana (sito web)
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.2); D.P.R. 236/88
126
Codice
Indicatore
DPSIR
S69
Solfati
S
Descrizione
Valuta la concentrazione di solfati (SO=4 ) nei corsi d’acqua superficiali e nei corpi idrici
sotterranei significativi
Scopo
Testimonia la presenza di fenomeni di inquinamento derivante da attività produttive e se associata
alla significativa presenza di fosfati indica inquinamento di tipo agricolo
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA - CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Corpi idrici superficiali e sotterranei
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT – IRSA - CNR, 2003
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2, 4.4), All.2 (Sez. A)
Codice
Indicatore
DPSIR
S70
Cloro e Cloruri
S
Descrizione
Misura la concentrazione di cloro residuo totale (HOCl) e cloruri (Cl¯) nelle acque. Si applica
ai corsi d’acqua superficiali e corpi idrici sotterranei significativi
Scopo
Caratterizzare e monitorare le acque superficiali e sotterranee. Indicatore di inquinamento di
origine civile, idustriale ed agricolo
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA - CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Corpi idrici superficiali e sotterranei
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT - IRSA - CNR, 2003
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2 e 4.2 ), All.2 (Sez A e B)
127
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S71
Escherichia coli
S
Descrizione
Valuta la concentrazione di Escherichia coli nei corpi idrici superficiali
Scopo
Stimare la presenza di inquinamento fecale
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA CNR -2003 – Metodi analitici per le acque. Si esprime
in Unità Formanti Colonia (UFC) su 100 ml di acqua analizzata
Unità di misura
Ambito di riferimento
UFC/100 ml
Corpi idrici superficiali
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT - IRSA CNR, 2003
Note
Nelle acque destinate alla molluschicoltura si valuta la concentrazione di coliformi fecali comprendenti anche E. coli
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2), All.2 (Sez C); D.Lgs. 258/2000
Codice
Indicatore
DPSIR
S72
Enterococchi
S
Descrizione
Valuta la concentrazione di Streptococchi fecali (Enterococchi + S. bovis e S. equinus) nei corsi
d’acqua e nelle acque potabili
Scopo
Valutare il livello di inquinamento fecale recente
Metodo di misura/modalità di applicazione
Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA CNR -2003 – Metodi analitici per le acque. La concentrazione si calcola come Unità Formanti Colonia (UFC) su 100 ml di acqua analizzata
Unità di misura
Ambito di riferimento
UFC/100 ml
Corpi idrici significativi
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT - IRSA - CNR, 2003
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i All.1 (3.4, 3.5), All.2 (Sez A)
128
Codice
Indicatore
DPSIR
S73
Clorofilla a
S
Descrizione
Misura la concentrazione di pigmento fotosintetico presente nella biomassa algale in superficie
e lungo la colonna d’acqua
Scopo
Valutare la produzione primaria ed il grado di trofia di un ecosistema
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il metodo si basa sulla determinazione spettrofotometrica della clorofilla a estratta in acetone
dalle cellule fitoplanctoniche preconcentrate su filtro. Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA
CNR -2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Acque lentiche
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; APAT – CNR IRSA, 2003; ARPA Piemonte (sito web)
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.3), Tab.10
Codice
Indicatore
DPSIR
S74
Feofitina
S
Descrizione
Misura la concentrazione di feofitina nella biomassa algale e nella colonna d’acqua. La feofitina
è uno dei prodotti di degradazione della clorofilla
Scopo
Valutare lo stato di un ecosistema sulla base delle caratteristiche trofiche. Assieme alla valutazione
della clorofilla a, la feofitina fornisce indicazioni sulla produzione primaria e sulla dinamica dei
processi di degradazione
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si procede tramite estrazione del pigmento. Metodica ufficiale descritta in: APAT – IRSA CNR
-2003 – Metodi analitici per le acque
Unità di misura
Ambito di riferimento
mg/l
Acque lentiche
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
ANPA (RTI CTN_AIM), 1999; APAT – IRSA CNR, 2003
Note
129
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S75
Aree interessate da deposito ed erosione
S
Descrizione
Misura la percentuale di territorio di pertinenza fluviale interessata da deposito ed erosione
Scopo
Stimare il livello di rischio di dissesto ed esondazione nell’ambito fluviale
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si calcola la percentuale di territorio interessata da fenomeni di deposito ed erosione sul totale
del territorio di pertinenza fluviale; è opportuno effettuare la misura e parte della rilevazione
tramite l’uso di foto aeree e/o da satellite
Unità di misura
Ambito di riferimento
%
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Note
È stata proposta e sperimentata una metodologia speditiva di valutazione nell’Analisi Ambientale Iniziale condotta nel Parco del Po tratto vercellese-alessandrino nell’ambito del progetto
“Applicazione pilota di Sistemi di Gestione Ambientale nelle Aree Protette” condotto da ENEA
(http://qualitypark.casaccia.enea.it)
Codice
Indicatore
DPSIR
S76
Fascia di pertinenza fluviale
S
Descrizione
Misura l’estensione della porzione di territorio circostante più strettamente correlata al fiume
Scopo
Definire e valutare l’estensione delle aree di pertinenza fluviale a fini sostanzialmente pianificatori
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si utilizzano criteri prettamente geomorfologici per analizzare i sistemi fluviali: in particolare, l’analisi
del comportamento degli alvei-tipo in piena e il riconoscimento delle tendenze evolutive
Unità di misura
Ambito di riferimento
2
km
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
L’alterazione degli ecosistemi fluviali può rendere difficile leggere correttamente la reale ampiezza
delle fasce di pertinenza fluviale
Fonti di riferimento
Dutto, 1994
Note
130
Codice
Indicatore
DPSIR
S77
Lunghezza dell’alveo
S
Descrizione
Stima la lunghezza dell’alveo misurato lungo la “linea di thalweg”
Scopo
Valutare la morfologia (in pianta) dell’alveo
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si stima la lunghezza dell’alveo tramite la “linea di thalweg”, che corrisponde alla linea di maggiore
velocità della corrente o di maggior profondità dell’alveo
Unità di misura
Ambito di riferimento
m
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S78
Larghezza dell’alveo
S
Descrizione
Misura la larghezza dell’alveo di piena ordinaria (a rive piene o full-bank), in corrispondenza
di una data sezione
Scopo
Caratterizzare, anche ecosistemicamente, il corso d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si sceglie opportunamente la sezione e si misura la larghezza dell’alveo
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzioni significative
m
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Il dato è utile solo se vi è a monte una corretta localizzazione delle sezioni di indagine
Fonti di riferimento
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S79
Indice di sinuosità (Is)
S
Descrizione
Stima la sinuosità di un alveo monocursale
Scopo
Valutare la morfologia (in pianta) degli alvei; consente, indirettamente di effettuare una valutazione del grado di naturalità della morfologia fluviale
Metodo di misura/modalità di applicazione
L’indice di sinuosità si calcola secondo la formula: Is = l/L, dove:
l = lunghezza del canale principale;
L = lunghezza della valle
Unità di misura
Ambito di riferimento
N
Bacino idrografico
Fonti di riferimento
Brice, 1984
Note
Tale parametro deve essere associato ad altri parametri per descrivere correttamente la naturalità
morfologica del corso d’acqua
131
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S80
Braiding parameter
S
Descrizione
Descrive il grado d’intrecciamento (numero di barre fluviali) di un alveo pluricursale
Scopo
Valutare la morfologia (in pianta) dell’alveo
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si applica la formula: Bp= Σ Lb/Lm, dove:
Lb= lunghezza di una barra fluviale;
Lm= lunghezza del tratto considerato
Unità di misura
Ambito di riferimento
N
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Rust, 1978
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S81
Classificazione di Rust
S
Descrizione
Si tratta di un sistema di classificazione degli alvei sulla base del grado di sinuosità ed intrecciamento
Scopo
Valutare la morfologia (in pianta) dell’alveo e le sue variazioni nel tempo
Metodo di misura/modalità di applicazione
Per la classificazione si utilizza una matrice a due righe e due colonne che conduce a discriminare
quattro tipologie di alveo: rettilineo, meandriforme, intrecciato e anastomizzato
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Rust, 1978
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S82
Capacità di deflusso delle sezioni
S
Descrizione
Misura la conduttività idraulica (conveyance)
Scopo
Stimare la capacità del corso d’acqua, in corrispondenza di determinate sezioni, di far defluire
la piena
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si calcola secondo la formula: Capacità di deflusso = A x R2/3 , dove:
A=Area bagnata;
R=Raggio idraulico
Unità di misura
Ambito di riferimento
m8/3
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Note
132
Codice
Indicatore
DPSIR
S83
Tempo di Corrivazione
S
Descrizione
Stima l’intervallo di tempo impiegato dalle acque meteoriche cadute nei punti più lontani di un
bacino imbrifero, a raggiungere la sezione di chiusura dello stesso
Scopo
Valutare la pericolosità, a scala di sottobacino o di bacino, della propagazione delle onde di piena.
Stimare indirettamente la capacità di un bacino di trattenere le acque meteoriche, in particolare
per precipitazioni brevi ma intense
Metodo di misura/modalità di applicazione
Uno dei metodi di calcolo è riferibile alla formula di Giandotti:
Tc = [ a √S + (b x L)] / (c √h), dove:
S = superficie del bacino in km2;
L = lunghezza dell’asse principale del bacino (rettifica del collettore principale);
h = dislivello medio del bacino (h/H medio dalla curva ipsometrica);
a, b, c = coefficienti sperimentali che nelle nostre regioni corripondono a: a = 4; b = 1,5; c =
0,8.
In prima approssimazione si può considerare il tempo di corrivazione direttamente proporzionale
alla radice dell’area del bacino e inversamente proporzionale al dislivello medio
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacini idrografici di piccole dimenOre, minuti
sioni
Limiti dell’indicatore
Su bacini idrografici di grandi dimensioni il livello di approssimazione della stima non è tollerabile
Fonti di riferimento
Nardi, 2000; Legambiente Lazio (sito web)
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S84
Coefficiente di deflusso
S
Descrizione
Stima il rapporto tra deflusso ed afflusso meteorico in un bacino imbrifero
Scopo
Valutare, seppur indirettamente, in un bacino imbrifero e in un dato intervallo di tempo, l’influenza delle caratteristiche climatiche, litologiche e vegetazionali sul regime idrologico del corso
d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il coefficiente di deflusso si calcola applicando la formula: Cd = Dh / P , dove:
Dh = deflusso misurato alla sezione di chiusura (comprende l’apporto delle acque sotterranee);
P = afflusso lordo al bacino
Cd assume valori compresi tra 0 e 1; 0 in assenza di precipitazioni o in regioni dove l’infiltrazione è totale (regioni aride o carsiche); 1 in totale assenza di infiltrazione ed evaporazione (suolo
impermeabile e clima freddo)
Unità di misura
Ambito di riferimento
N
Bacini idrografici di piccole dimensioni
Limiti dell’indicatore
Su bacini idrografici di grandi dimensioni il livello di approssimazione della stima non è tollerabile
Fonti di riferimento
Nardi, 2000
Note
133
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S85
Bilancio idrologico
S
Descrizione
Stima il rapporto che intercorre tra afflussi e deflussi idrici complessivi in un bacino idrografico
Scopo
Quantificare le risorse idriche superficiali e sotterranee disponibili, a livello di bacino, in un
determinato intervallo di tempo
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il bilancio idrologico è dato dal rapporto fra la quantità d’acqua che entra nel bacino sotto varia
forma (precipitazioni, incluse quelle dovute alle condensazioni, acqua proveniente da altri bacini
per via sotterranea) e di quella che esce sotto varia forma (acqua di scorrimento superficiale,
evaporazione, traspirazione delle piante, perdite sotterranee)
Unità di misura
Ambito di riferimento
mm/anno
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Alcuni parametri sono di difficile stima
Fonti di riferimento
De Marchi e Bandini, 1931
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S86
Gradiente di pendio
S
Descrizione
Esprime la pendenza longitudinale dell’alveo
Scopo
Stimare l’energia cinetica del corso d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il gradiente di pendio si calcola secondo la formula: Δ pendio = H/L, dove:
H = dislivello di un’asta;
L = lunghezza dell’asta stessa
Si considera la media dei valori nell’area unitaria
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Nardi, 2000
Note
134
Codice
Indicatore
DPSIR
S87
Quota minima di fondo alveo
S
Descrizione
Individua il punto della sezione dell’alveo posto a quota inferiore
Scopo
Caratterizzare la morfologia dell’alveo: il monitoraggio della quota nel tempo consente di valutare
i processi erosivi di fondo operanti nel tratto di corso d’acqua considerato
Metodo di misura/modalità di applicazione
La misura si effettua in corrispondenza di sezioni “di riferimento” individuate dagli Enti competenti (Autorità di Bacino). Si misura la quota in metri sul livello del mare
Unità di misura
Ambito di riferimento
m s.l.m.
Sezione di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S88
Livello idrometrico
S
Descrizione
Misura l’altezza del pelo libero dell’acqua corrente rispetto allo zero idrometrico della stazione
(caposaldo prefissato)
Scopo
Valutare, indirettamente, la portata. È una delle misure associate alla misura della portata in
corrispondenza di sezioni di interesse
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il dato si ottiene atraverso l’uso di aste idrometriche graduate oppure per mezzo di sistemi
automatici di rilevamento
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
m
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Il dato è disponibile solo laddove siano previste misure di portata, quindi, solitamente in un
numero troppo limitato di sezioni per bacino
Fonti di riferimento
Note
135
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S89
Sezione dell’alveo
S
Descrizione
Esprime l’area della sezione trasversale in piena ordinaria (a rive piene o full-bank)
Scopo
Caratterizzare il corso d’acqua; contribuisce, inoltre, a valutare l’entità dei processi erosivi in
tratti di interesse
Metodo di misura/modalità di applicazione
La misura viene effettuta in corrispondenza di sezioni di interesse generalmente individuate
dall’Autorità di Bacino
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
m2
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Nardi, 2000
Note
L’utilità del dato è legata alla corretta individuazione delle sezioni di misura
Codice
Indicatore
DPSIR
S90
Raggio idraulico di una sezione
S
Descrizione
Descrive la morfologia della sezione dell’alveo in corrispondenza di sezioni di interesse individuate
Scopo
Valutare la morfologia, il grado di artificializzazione della sezione considerata e, in generale, il
grado di artificializzazione del corso d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
La misura viene effettuata in corrispondenza di sezioni di interesse secondo la formula:
R = S/P, dove:
S = area della sezione;
P = lunghezza del perimetro bagnato della sezione
In genere, quanto più la sezione è artificializzata tanto più aumenta il valore del raggio idraulico
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
m
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Nardi, 2000
Note
L’utilità del dato è legata alla corretta individuazione delle sezioni di misura
136
Codice
Indicatore
DPSIR
S91
Velocità media delle acque
S
Descrizione
Stima la velocità media delle acque in funzione della struttura del fondo dell’alveo, della pendenza
dell’alveo e del raggio idraulico
Scopo
Oltre che per la caratterizzazione di base di un corso d’acqua, tale indicatore consente di valutare
in modo indiretto il grado di artificializzazione dell’alveo
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si applica la formula: Vm = c √(I x R), dove:
c = coefficiente di rugosità del fondo;
I = pendenza dell’alveo;
R = raggio idraulico
Unità di misura
Ambito di riferimento
m/s
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Nardi, 2000
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S92
Portata
S
Descrizione
Stima il volume d’acqua che passa attraverso una data sezione del corso d’acqua nell’unità di
tempo
Scopo
Caratterizzare un corso d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
La portata è calcolata direttamente attraverso l’uso di misuratori di portata, che registrano in
continuo le variazioni in altezza del livello dell’acqua in corrispondenza di una data sezione del
corso d’acqua.
La portata è espressa dalla formula: Q = Vm x S, dove:
Vm = velocità media;
S = area della sezione bagnata
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
3
m /s
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
La presenza di misuratori di portata non è così diffusa come sarebbe necessario, vista l’importanza dei dati di portata; conseguentemente, per studi di un certo dettaglio o per l’applicazione
di modelli idraulici, i dati di portata disponibili sono spesso non sufficienti
Fonti di riferimento
Nardi, 2000; Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999
Note
Per quasiasi studio o progetto di caratterizzazione, valutazione o gestione del corso d’acqua è
necessario poter disporre di dati di portata affidabili e riferibili ad una rete fittamente diffusa
lungo tutto il corso d’acqua.
Riferimento normativo: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2)
137
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S93
Portata torbida
S
Descrizione
Stima la quantità di materiale solido trasportato in sospensione dal corso d’acqua in una data
sezione nell’unità di tempo
Scopo
Valutare la quantitità di sedimento trasportato in sospensione dal corso d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si misura la quantità di materiale in sospensione che attraversa una data sezione di area nota
nell’unità di tempo. La portata torbida è indicata come Qt
Unità di misura
Ambito di riferimento
kg/sec
Bacino idrografico
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Nardi, 2000
Note
Sulla base dei dati di portata e di portata torbida è possibile calcolare anche la torbidità specifica
definita come rapporto tra Qt e Q ed avente come unità di misura Kg/m3
Codice
Indicatore
DPSIR
S94
Indice idrochimico
S
Descrizione
Si tratta di una metodologia che consente di classificare le acque sotterranee in funzione del loro
chimismo prendendo in considerazione le concentrazioni di alcuni ioni fondamentali: calcio,
magnesio, sodio, potassio, cloro, solfati, carbonati
Scopo
Caratterizzare le acque sotterranee in funzione delle caratteristiche idrochimiche
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si applicano le metodiche di riferimento per la determinazione di ciascuno degli ioni considerati;
successivamente si usano diagrammi “triangolari” semilogaritmici (o di Schöeller) che consentono
di classificare le acque a seconda del loro diverso chimismo, considerando le concentrazioni di
ogni singolo elemento chimico (anione o catione) ed identificando lo ione dominante
Unità di misura
Ambito di riferimento
Meq
Acque sotterranee
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Colombo e Malcevschi, 1996; ANPA (RTI CTN_AIM), 1999
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.4), Tabb. 20, 21, 22
138
Codice
Indicatore
DPSIR
S95
Coefficiente di permeabilità dell’acquifero
S
Descrizione
Stima il volume di acqua gravifica (acqua che è libera di muoversi per effetto della gravità) che
attraversa, nell’unità di tempo e sotto l’effetto di un’unità di gradiente idraulico, un’unità di
sezione ortogonale alla sezione di deflusso
Scopo
Valutare la permeabilità dell’acquifero
Metodo di misura/modalità di applicazione
Le misure vengono effettuate attraverso prove di pompaggio nei pozzi o per mezzo di prove di
laboratorio
Unità di misura
Ambito di riferimento
m3/s
Bacino idrografico, acquifero
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Castany, 1999
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S96
Trasmissività dell’acquifero
S
Descrizione
Stima la portata d’acqua che defluisce da un acquifero, per unità di superficie, sotto l’effetto di
un’unità di gradiente idraulico
Scopo
Valutare la permeabilità verticale dell’acquifero
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si misura come prodotto dello spessore dell’acquifero per la permeabilità dei materiali costituenti
l’acquifero stesso attraverso prove di emungimento
Unità di misura
Ambito di riferimento
m2/s
Bacino idrografico, acquifero
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Castany, 1999
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S97
Geometria dell’acquifero
S
Descrizione
Fornisce una rappresentazione dello sviluppo tridimensionale dell’acquifero
Scopo
Valutare le caratteristiche geometriche dell’acquifero
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si valuta attraverso sezioni stratigrafiche oppure, indirettamente, attraverso misure geofisiche
Unità di misura
Ambito di riferimento
m3
Bacino idrografico, acquifero
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Castany, 1999
Note
139
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S98
Spessore della coltre superficiale di protezione dell’acquifero S
Descrizione
Valuta lo spessore della coltre superficiale di protezione dell’acquifero, prendendo in considerazione anche la tipologia di substrato costituente la coltre
Scopo
Stimare il livello di protezione dell’acquifero superficiale da inquinanti di diversa natura ed
origine
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si valuta attraverso sezioni stratigrafiche
Unità di misura
Ambito di riferimento
m
Bacino idrografico, acquifero
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Castany, 1999
Note
È importante valutare lo spessore della coltre in condizioni di massimo innalzamento della
falda
Codice
Indicatore
DPSIR
S99
Portata della falda
S
Descrizione
Rappresenta il volume d’acqua che attraversa, nell’unità di tempo, una sezione trasversale unitaria
di acquifero sotto l’azione di un gradiente idraulico determinato
Scopo
Valutare la portata della falda
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si misura attraverso il calcolo del coefficiente di permeabilità e della trasmissività, per mezzo di
prove di emungimento e di pompaggio da pozzi e, solo secondariamente, di prove di laboratorio.
La metodica di calcolo è illustrata in: Castany, 1999
Unità di misura
Ambito di riferimento
m3/s
Bacino idrografico, acquifero
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Castany, 1999
Note
140
Codice
Indicatore
DPSIR
S100
Livello piezometrico
S
Descrizione
Misura la quota del livello piezometrico, ovvero della superficie di separazione tra la zona di
saturazione (zona sotterranea rocciosa satura d’acqua) e la soprastante zona di aerazione
Scopo
Le misurazioni del livello piezometrico e, soprattutto, le sue variazioni consentono di valutare il
grado di sfruttamento di una falda sotterranea e quindi la disponibilità di risorse idriche
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si misura la quota sul livello del mare rispetto al piano campagna a cui si porta l’acqua in un
piezometro
Unità di misura
Ambito di riferimento
m
Acquifero
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
ANPA (RTI CTN_AIM), 1999
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.2)
Codice
Indicatore
DPSIR
S101
LIM (Livello di Inquinamento da Macrodescrittori)
S
Descrizione
È un indice che definisce il livello di inquinamento espresso dai macrodescrittori; questi sono
una serie di parametri ambientali fondamentali per la caratterizzazione chimico-microbiologica
dei corsi d’acqua superficiali
Scopo
Fornisce una stima del grado d’inquinamento dovuto a fattori chimici e microbiologici e serve,
assieme al valore dell’IBE, ad ottenere l’Indice SECA, per valutare e classificare la qualità dei
corsi d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si applica la metodologia descritta per gli indicatori collegati: OD (%), BOD5 (mg/L), COD
(mg/L), Azoto ammoniacale (mg/L) e nitrico (mg/L), Fosforo totale (mg/L), Escherichia coli
(UFC/100ml). Il calcolo dell’indice si effettua come previsto dalla normativa di riferimento tramite
l’attribuzione di punteggi associati a ciascun macrodescrittore: il LIM si determina in funzione
del range in cui ricade il valore della somma dei punteggi ottenuti dai diversi macrodescrittori
e viene espresso in 5 livelli di inquinamento
Unità di misura
Ambito di riferimento
N
Corpi idrici superficiali
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
ANPA, 1999 (RTI CTN_AIM); ARPA Piemonte (sito web); ARPAT Toscana (sito web)
Note
Si tratta di una metodica formalizzata in ambito tecnico-legislativo con specifiche finalità di
classificazione, ha, quindi, limitazioni e finalità di utilizzo molto precise
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2), Tab. 7
141
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S102
Indice SECA (Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua)
S
Descrizione
L’indice SECA è finalizzato alla classificazione dei corsi d’acqua superficiali sulla base dell’integrazione dei dati derivanti dall’elaborazione dei macrodescrittori e dall’applicazione dell’Indice
Biotico Esteso (IBE), secondo quanto definito dal D.Lgs. 152/99 e s.m.i.
Scopo
È un indice sintetico per la classificazione dei corsi d’acqua sulla base della definizione dello
Stato Ecologico, derivante dall’integrazione di dati chimici, microbiologici e biologici. Consente
l’elaborazione dell’indice SACA
Metodo di misura/modalità di applicazione
Per i macrodescrittori presi in considerazione dal LIM e per l’IBE si procede secondo specifiche
metodiche secondo quanto previsto dal D.Lgs 152/99 e s.m.i. Il calcolo dell’indice si effettua come
previsto dalla normativa di riferimento; il SECA si determina in funzione del livello più basso,
raggiunto dal LIM o dall’IBE, e viene espresso in 5 livelli di qualità
Unità di misura
Ambito di riferimento
Corpi idrici superficiali
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
ANPA, 1999 (RTI CTN_AIM); Spaggiari e Franceschini, 2000; ARPA Piemonte (sito web)
Note
Si tratta di una metodica formalizzata in ambito tecnico-legislativo con specifiche finalità di
classificazione, ha, quindi, limitazioni e finalità di utilizzo molto precise.
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2), Tab. 8
Codice
Indicatore
DPSIR
S103
Indice SACA (Stato Ambientale dei Corsi d’Acqua)
S
Descrizione
L’indice SACA è finalizzato alla classificazione dei corsi d’acqua superficiali sulla base dei dati
di presenza di inquinanti chimici (metalli pesanti, composti organoclorurati, ecc.), secondo
quanto definito dal D.Lgs. 152/99 e s.m.i., e dei dati derivanti dall’indice SECA (Stato Ecologico
dei Corsi d’Acqua)
Scopo
È un indice sintetico per la classificazione dei corsi d’acqua basato sulla definizione dello Stato
Ambientale che integra e riassume caratteristiche chimiche e biologiche
Metodo di misura/modalità di applicazione
Per il SECA e per i set di inquinanti si procede secondo specifiche metodiche secondo quanto
previsto dal D.Lgs 152/99 e s.m.i. Il calcolo dell’indice SACA si effettua come previsto dalla normativa di riferimento in funzione dei dati SECA e delle concentrazioni di un set di inquinanti
specifici. Si giunge alla definizione di livelli di Stato Ambientale: Elevato, Buono, Sufficiente,
Scadente, Pessimo
Unità di misura
Ambito di riferimento
Corpi idrici superficiali
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
ANPA, 1999 (RTI CTN_AIM); ARPA Piemonte (sito web)
Note
Si tratta di una metodica formalizzata in ambito tecnico-legislativo con specifiche finalità di
classificazione, ha, quindi, limitazioni e finalità di utilizzo molto precise.
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2), Tabb. 1 e 9
142
Codice
Indicatore
DPSIR
S104
Indice SCAS (Stato Chimico Acque Sotterranee)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla classificazione dei corpi idrici sotterranei sulla base dell’esame di indicatori
fisico-chimici
Scopo
Rilevare l’inquinamento dei corpi idrici sotterranei anche al fine di pianificare azioni di risanamento a salvaguardia delle risorse idriche
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si applicano le metodiche per la determinazione dei diversi indicatori chimico-fisici su cui si fonda.
L’indice definisce 5 classi chimiche. Il metodo di calcolo è illustrato nel D.Lgs. 152/99 e s.m.i.
Unità di misura
Ambito di riferimento
Corpi idrici sotterranei
Limiti dell’indicatore
Si tratta di una metodica formalizzata in ambito tecnico-legislativo con specifiche finalità di
classificazione, che presenta limitazioni e finalità di utilizzo molto precise
Fonti di riferimento
ANPA (RTI CTN_AIM), 1999
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.4.); D.Lgs. 258/2000
Codice
Indicatore
DPSIR
S105
Indice SQuAS (Stato Quantitativo delle Acque Sotterranee)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla classificazione dei corpi idrici sotterranei sulla base delle caratteristiche
dell’acquifero (tipologia, permeabilità, coefficienti di immagazzinamento) e del relativo
sfruttamento (tendenza piezometrica e della portata, prelievi)
Scopo
Valutare l’entità e il livello di sfruttamento delle risorse idriche sotterranee
Metodo di misura/modalità di applicazione
La classificazione viene effettuata sulla base della valutazione diretta o indiretta di indicatori
funzionali alla valutazione dello stato quantitativo; per ciascuno di essi si applicano specifiche
metodiche di misura. L’indice definisce 4 classi quantitative. Il metodo di calcolo è illustrato nel
D.Lgs. 152/99 e s.m.i.
Unità di misura
Ambito di riferimento
Corpi idrici sotterranei
Limiti dell’indicatore
Si tratta di una metodica formalizzata in ambito tecnico-legislativo con specifiche finalità di
classificazione, che presenta limitazioni e finalità di utilizzo molto precise
Fonti di riferimento
ANPA (RTI CTN_AIM), 1999
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.4)
143
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S106
Indice SAAS (Stato Ambientale Acque Sotterranee)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla classificazione dei corpi idrici sotterranei sulla base dello Stato Chimico
SCAS e dello stato quantitativo SQuAS
Scopo
Rilevare condizioni di inquinamento e di sovrasfruttamento delle acque sotterranee, al fine di
pianificare eventuali azioni di risanamento e di salvaguardia delle risorse idriche
Metodo di misura/modalità di applicazione
Sulla base dei risultati derivanti dal calcolo dello SCAS e dello SQuAS si determina il livello di
SAAS, indicato come: Elevato, Buono, Sufficiente, Scadente, Particolare. Il metodo di calcolo è
illustrato nel D.Lgs. 152/99 e s.m.i.
Unità di misura
Ambito di riferimento
Corpi idrici sotterranei
Limiti dell’indicatore
Si tratta di una metodica formalizzata in ambito tecnico-legislativo con specifiche finalità di
classificazione, che presenta limitazioni e finalità di utilizzo molto precise
Fonti di riferimento
ANPA (RTI CTN_AIM), 1999
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (4.4), Tabb.20, 21, 22
Codice
Indicatore
DPSIR
S107
Indice Biotico Esteso (IBE)
S
Descrizione
Indice macrobentonico fondato sull’analisi della struttura della comunità di macroinvertebrati
che colonizzano le diverse tipologie fluviali. L’indice valuta di quanto la comunità macrobentonica
presente si discosta da quella attesa
Scopo
Consente di esprimere giudizi di qualità in ambienti di acque correnti superficiali sulla base
delle modificazioni nella composizione della comunità di macroinvertebrati, indotte da fattori
di inquinamento delle acque e dei sedimenti o da significative alterazioni fisico – morfologiche
dell’alveo bagnato
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si effettua l’analisi semiquantitativa e tassonomica di un campione di benthos; si ottiene un
valore numerico dell’indice che può essere tradotto in cinque Classi di Qualità Biologica. La
metodica ufficiale è descritta in APAT-IRSA CNR, 2003
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
L’indice non è applicabile in acque di transizione (salmastre) o in situazioni di estrema
oligotrofia (acque di nevaio). Gli indici macrobentonici potrebbero sottostimare l’inquinamento
derivante da carico organico
Fonti di riferimento
Ghetti, 1997; ANPA (RTI_CTN_AIM), 1999; APAT – IRSA CNR, 2003
Note
Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/99 e s.m.i. All.1 (3.2)
144
Codice
Indicatore
DPSIR
S108
Biological Monitoring Working Party (BMWP)
S
Descrizione
Indice macrobentonico basato sull’analisi della composizione della comunità di macroinvertebrati
che colonizzano le diverse tipologie fluviali. L’indice valuta la comunità campionata sulla base
della sua diversità e della sensibilità delle singole famiglie che la compongono
Scopo
Consente di esprimere un giudizio di qualità in ambienti di acque correnti superficiali sulla base
della composizione della comunità di macroinvertebrati e della presenza di famiglie più o meno
tolleranti all’inquinamento
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si effettua l’analisi tassonomica di un campione di benthos; il valore numerico dell’indice si ottiene dalla sommatoria dei valori attribuiti dal metodo a ciascuna famiglia considerata. Il valore
dell’indice può essere tradotto in cinque Classi di Qualità Biologica
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
L’indice non è applicabile in acque di transizione (salmastre) o in situazioni di estrema oligotrofia (acque di nevaio). Il livello di determinazione è relativamente poco sensibile alla presenza
o assenza di singole specie a tolleranza diversa
Fonti di riferimento
Hellawell, 1978
Note
La versione spagnola del metodo, denominata BMWP’ (Alba-Tercedor e Sánchez-Ortega, 1988),
avendo introdotto alcune famiglie in più e modificato alcuni valori, è più adatta alla realtà italiana
rispetto alla versione originale, elaborata per le isole britanniche
145
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S109
Average Score Per Taxon (ASPT)
S
Descrizione
È un indice macrobentonico derivato dal BMWP. L’indice esprime un valore di sensibilità media
della comunità macrobentonica presente
Scopo
Consente di esprimere un giudizio di qualità in ambienti di acque correnti superficiali sulla base
della composizione della comunità di macroinvertebrati e della presenza di famiglie più o meno
tolleranti all’inquinamento
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si suddivide il valore totale di BMWP calcolato per una comunità campionata per il numero di
unità sistematiche (famiglie) campionate
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
L’indice non è applicabile in acque di transizione (salmastre) o in situazioni di estrema oligotrofia
(acque di nevaio). L’ASPT mostra una maggiore sensibilità alle variazioni termiche e quindi alla
stagionalità rispetto al BMWP
Fonti di riferimento
Armitage et al., 1983
Note
Il calcolo del valore medio di sensibilità/tolleranza all’inquinamento di una comunità macrobentonica permette di ridurre il peso della presenza o dell’assenza di un taxon nel calcolo del
BMWP, rendendo l’indice meno dipendente dall’efficienza e dallo sforzo di campionamento. Il
calcolo del valore medio utlizzando i punteggi stabiliti nel BMWP’ viene definito ASPT’ (AlbaTercedor e Sánchez-Ortega, 1988)
146
Codice
Indicatore
DPSIR
S110
Indici macrofitici GIS
S
Descrizione
Si tratta di un gruppo di indici macrofitici a score fondati sull’uso di oltre 200 taxa indicatori di
cui si valuta la presenza/assenza e/o abbondanza
Scopo
Fornire, sulla base della comunità di macrofite, indicazioni complessive sulla qualità biologica
dell’acqua in ambienti di acque correnti superficiali, comprese le porzioni lentiche, con particolare
riferimento ai livelli di trofia che caratterizzano le acque
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si valuta la presenza/assenza, e per alcuni indici l’abbondanza, dei taxa indicatori rinvenuti
nell’ambito di una stazione di campionamento; sono stati formulati indici GIS riferiti alla sola
cenosi rinvenibile in alveo di magra (zona acquatica) e indici che prendono in considerazione
l’intera cenosi presente sia nell’alveo di magra che nel greto (zona sopracquatica). La metodica
di calcolo dei vari indici GIS è descritta in: Haury et al., 1996
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Le metodiche di calcolo proposta dagli autori non consente la classificazione delle stazioni. Come
tutti gli altri indici macrofitici non consentono di discriminare a priori tra livelli elevati di trofia
fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
Haury et al., 1996; Minciardi et al., 2003b
Note
Secondo gli autori i risultati sono particolarmente correlabili con i livelli di concentrazioni di azoto
ammoniacale e ortofosfati. Sono tra gli indici macrofitici a maggior ambito di applicabilità per
l’elevato numero di taxa indicatori e per la possibilità di considerare anche le cenosi di greto
147
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S111
Indice Biologique Macrophytique en Rivière (IBMR)
S
Descrizione
Indice macrofitico fondato sull’uso di di oltre 200 taxa indicatori di cui si valuta la presenza e
l’abbondanza
Scopo
Fornire, sulla base della comunità di macrofite, indicazioni complessive sulla qualità biologica
dell’acqua in ambienti di acque correnti superficiali, comprese le porzioni lentiche, con particolare
riferimento ai livelli di trofia che caratterizzano le acque
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si valuta la presenza e l’abbondanza dei taxa indicatori rinvenuti nell’ambito di una stazione di
campionamento; a ciascun taxon indicatore, oltre ad un indice specifico di sensibilità, è associato
un valore indicatore; l’indice IBMR è riferito alla sola cenosi rinvenibile in alveo di magra (zona
acquatica). La metodica di calcolo dell’indice, che conduce alla possibilità di classificare la stazione
secondo 5 livelli, è descritta in: AFNOR- Determination de l’indice biologique macrophytique
en rivière (IBMR), 2003
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Come tutti gli altri indici macrofitici non consente di discriminare a priori tra livelli elevati di
trofia fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
AFNOR, 2003
Note
Deriva dagli indici GIS, è stato formalizzato in ambito AFNOR (Ente normativo francese)
Codice
Indicatore
DPSIR
S112
Macrophyte Index Scheme (MIS)
S
Descrizione
Indice macrofitico fondato sulla valutazione della presenza/assenza di un numero limitato di
taxa indicatori riferiti a diversi “gruppi di sensibilità”
Scopo
Fornire, sulla base della comunità di macrofite, indicazioni complessive sulla qualità biologica
dell’acqua in ambienti di acque correnti superficiali, comprese le porzioni lentiche, con particolare
riferimento ai livelli di trofia che caratterizzano le acque
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si valuta la presenza/assenza dei taxa indicatori suddivisi nell’ambito di gruppi di sensibilità. La
metodologia è descritta in: Caffrey, 1987
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
L’esiguo numero di taxa indicatori rende scarsamente applicabile la metodologia nei corsi
d’acqua italiani, specie in quelli a prevalenza di acque turbolente. Presenta limiti analoghi a
quelli di tutti gli altri indici macrofitici in relazione alla capacità di discernere tra elevati livelli di
trofia fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
Caffrey, 1987; Minciardi et.al., 2003b
Note
148
Codice
Indicatore
DPSIR
S113
Plant Score per Taxon
S
Descrizione
Indice macrofitico a score fondato sull’uso di circa 70 taxa indicatori di cui si valuta la presenza/
assenza; a ciscuno di tali taxa è associato un indice di sensibilità specifico
Scopo
Fornire, sulla base della comunità di macrofite, indicazioni complessive sulla qualità biologica
dell’acqua in ambienti di acque correnti superficiali, comprese le porzioni lentiche, con particolare
riferimento ai livelli di trofia che caratterizzano le acque
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si valuta la presenza/assenza dei taxa indicatori rinvenuti nell’ambito della stazione di rilevamento; il campionamento si effettua nel solo alveo di magra. La metodologia è descritta in:
Harding, 1981
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Il numero limitato di taxa indicatori limita l’applicabilità della metodologia nei corsi d’acqua
italiani, specie in quelli a prevalenza di acque turbolente. Presenta limiti analoghi a quelli di
tutti gli altri indici macrofitici in relazione alla capacità di discernere tra elevati livelli di trofia
fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
Harding, 1981; Minciardi et.al., 2003b
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S114
Trophyc Index
S
Descrizione
Indice macrofitico a score fondato sull’uso di oltre un centinaio di taxa indicatori di cui si valuta
la presenza/assenza; a ciscuno di tali taxa è associato un indice di tolleranza specifico
Scopo
Fornire indicazioni complessive sulla qualità biologica dell’acqua in ambienti di acque correnti
superficiali, comprese le porzioni lentiche, con particolare riferimento ai livelli di trofia che
caratterizzano le acque
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si valuta la presenza/assenza dei taxa indicatori rinvenuti nell’ambito di una stazione di
campionamento; il campionamento si effettua nel solo alveo bagnato. La metodica è descritta
in: Newbold e Holmes, 1987
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Il numero limitato di taxa indicatori limita l’applicabilità della metodologia nei corsi d’acqua
italiani, specie in quelli a prevalenza di acque turbolente. Presenta limiti analoghi a quelli di
tutti gli altri indici macrofitici in relazione alla capacità di discernere tra elevati livelli di trofia
fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
Newbold e Holmes, 1987; Minciardi et.al., 2003b
Note
149
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S115
Specific Pollution Sensitivity Index (SPI)
S
Descrizione
Indice diatomico a score basato sull’uso di oltre 200 specie come indicatori sensibili a fenomeni
di eutrofizzazione ed inquinamento in genere
Scopo
Fornire indicazioni complessive sulla qualità dell’acqua e sul livello di alterazione dei corpi idrici
sulla base della composizione della comunità diatomica
Metodo di misura/modalità di applicazione
La metodologia, formulata in Belgio e Francia, consente di classificare le stazioni ed i corsi d’acqua
in base alla definizione di 4 classi di qualità. La metodica è descritta in: CEMAGREF, 1982
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
La determinazione delle diatomee a livello di specie può essere molto complessa. Analogamente
agli indici macrofitici, anche gli indici diatomici presentano qualche limite nella capacità di
discernere tra elevati livelli di trofia fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
CEMAGREF, 1982
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S116
Indice Biologique Diatomées (IBD)
S
Descrizione
È un indice diatomico che si fonda sull’uso di circa 200 specie come indicatori sensibili a fenomeni
di eutrofizzazione ed inquinamento in genere
Scopo
Fornire indicazioni complessive sulla qualità dell’acqua e sul livello di alterazione dei corpi idrici
sulla base della composizione della comunità diatomica
Metodo di misura/modalità di applicazione
La metodologia, formulata nell’ambito delle Agencies de l’Eau francesi e del CEMAGREF di
Bordeaux, consente di classificare le stazioni ed i corsi d’acqua in base alla definizione di 7 classi
di qualità. Il metodo è descritto in: Prygiel e Coste, 2000
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
La determinazione delle diatomee a livello di specie può essere molto complessa. Come gli altri
indici diatomici e come quelli macrofitici, presenta qualche limite nella capacità di discernere
tra elevati livelli di trofia fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
Prygiel e Coste, 2000
Note
150
Codice
Indicatore
DPSIR
S117
Indice Diatomique Générique (IDG)
S
Descrizione
È un indice diatomico che utilizza come taxa indicatori circa 150 generi sensibili a fenomeni di
eutrofizzazione ed inquinamento in genere
Scopo
Fornire indicazioni complessive sulla qualità dell’acqua e sul livello di alterazione dei corpi idrici
sulla base della composizione della comunità diatomica
Metodo di misura/modalità di applicazione
Consente la classificazione dei corsi d’acqua. Il metodo è descritto in: Prygiel et al., 1997
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Sembra fornire indicazioni meno attendibili rispetto agli altri indici diatomici, sottostimando
fenomeni di inquinamento. Come gli altri indici diatomici e come quelli macrofitici, presenta
qualche limite nella capacità di discernere tra elevati livelli di trofia fisiologici o derivanti da
carico organico
Fonti di riferimento
Prygiel et al., 1997
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S118
Eutrophication Pollution Index (EPI)
S
Descrizione
È un indice diatomico che si fonda sull’uso di circa un centinaio di specie indicatrici sensibili a
fenomeni di eutrofizzazione ed inquinamento in genere
Scopo
Fornire indicazioni complessive sulla qualità dell’acqua e sul livello di alterazione dei corpi idrici
sulla base della composizione della comunità diatomica
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il metodo, formulato in Italia in ambito appenninico, consente di classificare i corsi d’acqua
sulla base della definizione di 5 classi di qualità. La metodica è descritta in: Dell’Uomo, 1996;
Dell’Uomo, 2004
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
La determinazione delle diatomee a livello di specie può essere molti complessa. Come gli altri
indici diatomici e come quelli macrofitici, presenta qualche limite nella capacità di discernere
tra elevati livelli di trofia fisiologici o derivanti da carico organico
Fonti di riferimento
Dell’Uomo, 1996; Dell’Uomo, 2004
Note
151
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S119
Index of Biological Integrity (IBI)
S
Descrizione
Indice ittico fondato sull’analisi della comunità rinvenibile nell’ambito delle diverse tipologie
fluviali
Scopo
Valutare l’integrità della comunità ittica e, indirettamente, l’integrità ecosistemica del corso
d’acqua
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si tratta di un indice multimetrico che analizza la comunità ittica rinvenuta in corrispondenza
di una stazione. La metodica di applicazione è descritta in: Karr e Chu, 2000
Unità di misura
Ambito territoriale di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
L’indice è stato formulato per gli Stati Uniti, per l’Italia si devono individuare metriche idonee
Fonti di riferimento
Karr e Chu, 2000
Note
L’utilizzo di un indice multimetrico per la valutazione delle comunità ittiche può permettere di
superare le problematiche legate alla massiccia presenza di specie alloctone nel nostro paese che
renderebbe, altrimenti, difficile l’utilizzo della comunità ittica come comunità indicatrice
Codice
Indicatore
DPSIR
S120
Environment Landscape Index (ELI)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla valutazione paesaggistica complessiva dell’ambiente fluviale
Scopo
Valutare il paesaggio fluviale in termini di sensibilità alla trasformazione, in funzione della salvaguardia e ripristino della naturalità, della valorizzazione di un uso antropico compatibile, della
valorizzazione delle specificità storiche del luogo e della fruizione sociale
Metodo di misura/modalità di applicazione
Oggetto di indagine sono i diversi elementi che costituiscono il paesaggio fluviale. Il metodo prevede
la divisione dell’alveo in aree omogenee (A.D.R.), aventi precise caratteristiche geomorfologiche,
e la compilazione della “Scheda di rilevamento delle caratteristiche del paesaggio fluviale” per
ciascuno dei tratti individuati. La scheda è articolata in sei gruppi di elementi omogenei che
sono: 1. Emergenze architettoniche; 2. Viabilità ed infrastrutture; 3. Elementi vegetazionali; 4.
Elementi d’acqua; 5. Altri elementi; 6. Scena visiva. La compilazione delle schede e l’elaborazione
dei risultati conducono alla possibilità di classificare il paesaggio fluviale in 5 classi: buono, quasi
buono, accettabile, povero, assai povero
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Il procedimento di elaborazione dei dati registrati nelle schede non è stato ancora compiutamente
formalizzato
Fonti di riferimento
Braioni et al., 1994; Braioni e Penna, 1996; Braioni e Penna, 1998
Note
152
Codice
Indicatore
DPSIR
S121
Buffer Strip Index (BSI)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla valutazione della funzionalità delle rive di un corso d’acqua; fornisce una
misura indiretta della capacità delle rive di filtrare, metabolizzare e bioaccumulare i nutrienti e
gli inquinanti veicolati dalla massa d’acqua durante le piene o percolanti dal territorio
Scopo
Valutare le rive del corso d’acqua con particolare riferimento alla funzionalità delle funzioni
filtro e di autodepurazione
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il metodo prevede l’esecuzione di rilievi in campo allo scopo di compilare la “scheda di rilevamento delle rive”. Essa prevede 31 punti da verificare, ciascuno dei quali è analizzato sotto vari
aspetti. I dati inseriti nella scheda permettono, attraverso un apposito software (RIVE 4.0), di
calcolare il valore di 6 sub indici (ciascun sub indice fa riferimento a specifici punti della scheda).
A ognuna delle classi dei 6 sub indici è attribuito un valore di qualità
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Il procedimento di elaborazione dei dati registrati nelle schede non è stato ancora compiutamente
formalizzato ed il software non risulta al momento disponibile
Fonti di riferimento
Braioni et al., 1994; Braioni e Penna, 1996; Braioni e Penna, 1998
Note
Codice
Indicatore
DPSIR
S122
Wild State Index (WSI)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla valutazione della potenziale capacità delle rive a sostenere un elevato livello
di biodiversità
Scopo
Valutare il livello di naturalità delle rive
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il metodo prevede l’esecuzione di rilievi sul campo allo scopo di individuare tratti omogenei
dell’alveo e di compilare, per ciscun tratto, la “Scheda di rilevamento delle rive” per ciascuno
di essi. Tale scheda è la medesima compilata per l’indice B.S.I., ma per il calcolo del W.S.I. si
considerano solo 25 delle 31 variabili presenti. I dati inseriti nella scheda permettono il calcolo
di 8 sub indici, articolati in più classi (da 3 a 5), ciascuna definita da un intervallo numerico.
Il punteggio calcolato dal software si colloca in uno degli intervalli, permettendo di definire la
classe del sub indice. La sommatoria dei valori di qualità relativi agli 8 sub indici determina lo
Score Naturalistico e la relativa Classe di Qualità
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Il procedimento di elaborazione dei dati registrati nelle schede non è stato ancora compiutamente
formalizzato ed il software non risulta al momento disponibile
Fonti di riferimento
Braioni et al., 1994; Braioni e Penna, 1996; Braioni e Penna, 1998
Note
153
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S123
Indice di Funzionalità Fluviale (IFF)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla valutazione dell’integrità ecosistemica dell’ambiente fluviale, con specifico
riferimento alla funzionalità. La funzionalità è intesa complessivamente nel senso di capacità
filtro ed autodepurativa ma anche di cosituzione di habitat fluviali e di efficienza come corridoio
ecologico per le specie vegetali ed animali ecologicamente coerenti
Scopo
Valutare la funzionalità dell’ambiente fluviale
Metodo di misura/modalità di applicazione
Il metodo prevede l’esecuzione di rilievi sul campo, allo scopo di individuare tratti omogenei di
corso d’acqua e di compilare una “Scheda di funzionalità fluviale” per ciascuno di essi. La scheda
è strutturata in 14 punti/domande che permettono di caratterizzare i vari comparti ecosistemici:
territorio circostante, ambiente ripario, morfologia fluviale, comunità acquatiche. Associando
a ciscun punto/domanda una delle 4 possibili risposte si giunge ad attribuire a ciscun tratto un
valore dell’indice. La metodica permette la classificazione del corso d’acqua in uno dei 5 livelli
principali e 4 livelli intermedi di funzionalità definiti
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
L’indice non può essere applicato agli ambienti di transizione
Fonti di riferimento
Siligardi et al., 2000
Note
Elaborando separatemente i risultati derivanti da gruppi di domande tematicamente riferite
ad uno stesso comparto è possibile elaborare il calcolo di sub-indici: sono stati formulati indici
specifici per la valutazione della funzionalità della vegetazione riparia e della funzionalità morfologica dell’alveo (Minciardi et al., 2003b)
154
Codice
Indicatore
DPSIR
S124
River Habitat Survey (RHS)
S
Descrizione
Inventario finalizzato alla descrizione e valutazione degli ambienti fluviali in funzione della presenza
ed efficienza di habitat idonei per la fauna; conduce al calcolo di due indici valutativi derivati
Scopo
Rilevare le caratteristiche ecologiche degli ambienti fluviali attraverso l’analisi della struttura
fisica
Metodo di misura/modalità di applicazione
L’inventario si effettua attraverso l’uso di una scheda di rilevamento che si riferisce alle diverse
componenti ambientali. Il tratto da esaminare, di lunghezza di 500 metri, è individuato in maniera
randomizzata. Lungo il tratto è previsto si debbano rilevare e descrivere alcune componenti in
corrispondenza di 10 spot checks di rilevamento, altre sulla base dell’esame dell’intero tratto
rilevato
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Pur essendo uno strumento di rilevamento efficiente, la limitata rilevanza attribuita a struttura e
composizione della componente vegetale riduce la significatività dell’informazione raccolta
Fonti di riferimento
Raven et al., 1998 ; Environment Agency, 2003
Note
Si tratta della metodica di inventario adottata da tempo dall’Environment Agency nel Regno
Unito; i dati rilevati sono elaborati in due indici finalizzati alla valutazione della qualità dell’habitat (Habitat Quality Assessment) ed al grado di artificializzazione del corso d’acqua (Habitat
Modification Score). È attualmente in elaborazione una versione modificata per il Sud Europa
(Buffagni e Kemp, 2002)
155
S
Codice
Indicatore
DPSIR
S125
Habitat Quality Assessment (HQA)
S
Descrizione
Indice calcolato sulla base dei rilievi effettuati mediante il metodo del River Habitat Survey
lungo tratti di aste fluviali
Scopo
Valutare la qualità relativa di un tratto fluviale e del potenziale impatto di interventi
Metodo di misura/modalità di applicazione
Ai caratteri fisici dell’ecosistema fluviale rilevati in campo è attribuito un punteggio a seconda
della loro tipologia e della diversità ambientale. Il valore dell’indice (risultante dalla sommatoria
dei punteggi attribuiti per ciascuna caratteristica considerata) deve essere confrontato con i
punteggi attribuiti a corsi d’acqua della stessa tipologia ambientale. Non è possibile quindi una
classificazione sulla base del valore assoluto dell’indice
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Pur essendo uno strumento di rilevamento efficiente, la limitata rilevanza attribuita a struttura e
composizione della componente vegetale riduce la significatività dell’informazione raccolta
Fonti di riferimento
Raven et al., 1998
Note
È attualmente in elaborazione una versione modificata per il Sud Europa (Buffagni e Kemp,
2002)
Codice
Indicatore
DPSIR
S126
Indice di varietà biotipica (Ivb)
S
Descrizione
Indice finalizzato alla valutazione della varietà ecosistemica degli ambienti fluviali quale elemento
di primaria importanza per garantire maggiore stabilità ecositemica
Scopo
Valutare la varietà ecosistemica in ambiente fluviale
Metodo di misura/modalità di applicazione
Si attribuisce a ciscun tratto di indagine del corso d’acqua un valore dell’indice derivante dalla
presenza di biotipi complementari dal punto di vista strutturale. Viene presa in considerazione
la presenza di più unità ecosistemiche (formazioni) a dinamica naturale o semi-naturale e, in
funzione della presenza e del numero di unità ecosistemiche a diverso grado di naturalità, si
calcola il valore del tratto
Unità di misura
Ambito di riferimento
Bacino idrografico, porzione significativa
N
di corso d’acqua
Limiti dell’indicatore
Fonti di riferimento
Rivella, 2003; ARPA Piemonte, 2001
Note
156
Scarica

Codice Indicatore DPSIR S64 Fosforo