Cultura dei contesti Ottica degli economisti Flussi import/export Ottica degli aziendalisti Differenze culturali Gestione interazioni Primi anni ‘90’ Ipotesi di convergenza Compatibilità culturali Alleanze Shock culturale Effetti negativi sulle performance 1 Cultura: quale concetto? Insieme di patterns di comportamento trasmessi attraverso artefatti (Kroeber) Programmazione mentale collettiva (Hofstede) Melting Pot (importanza educazione) Valori condivisi dalla maggioranza (MartinSiehl) Controcultura - Sottocultura 2 Insieme di assunti sviluppati per l’adattamento esterno e l’integrazione interna (Schein) Valori, miti, eroi, riti Cultura come un iceberg Punta Parte nascosta artefatti determinanti Ciò che resta dopo che si è dimenticato tutto (Herriot) 3 Compito del manager? Comprendere le differenze culturali dei diversi contesti Cercare il trade-off tra: Valori universali Individualismo Particolarismi locali Collettivismo Cross Cultural Management Cross Cultural Resarch Cross National Research 4 Come si può studiare la cultura dei diversi contesti? Metafore America Football (squadra, agonismo) Germania Orchestra sinfonica (ordine, leader) Giappone Italia Giardino (Gruppo, armonia) Opera 5 Metafore di Trompenaars Uguaglianza Missile teleguidato Incubatrice Sistemi olistici: Paesi nordici Usa, UK Famiglia Gerarchia Giappone Italia, Spagna Torre Eiffel Germania Austria, Paesi bassi, Danimarca Singolo Gruppo Orientamento 6 Risultati delle ricerche di Hofstede (1967-1973 - 40 consociate IBM) Ricerca di Hofstede Controllo dell’incertezza Debole Accettazione rischi, tolleranza (USA) Forte Ricerca delle verità assolute (Giappone, Paesi latini) Distanza gerarchica Accettazione potere e sua ineguale distribuzione Forte Africa nera (stabilità classe media) Debole Germania, Usa (chiusura classe dominante) 7 Individualismo/Collettivismo Livello di interazione Mascolinità Decisioni del singolo Usa, Italia, Germania Femminilità o del Gruppo Paesi nordici Orario di lavoro o aumento di salario? L’impresa può interferire nella vita privata? 8 Risultati delle ricerche di Trompenaars (Approccio cultura/strategia - compromesso strategico) Universalismo/Particolarismo Universalismo (Norvegia) Adeguamento alle norme e regole astratte Rigidità Particolarismo (Ottica contingente – Corea) Occasione per non seguire le norme Difficoltà di coordinamento 9 Patologie “locali” Individualismo (Nigeria) Emotività (Iran, Italia) Italia Collettivismo ( Messico) Neutralità (Corea) Specificità Diffusione Visione atomistica Visione Olistica Convivenza culture diverse (Svezia, Italia) (Cile???) 10 Separazione lavoro e vita privata Orientamento: Al risultato (Usa) All’attribuzione Italia Al passato Egitto??? Al futuro Usa: nessuna importanza al passato Francia: massima importanza Controllo interno Controllo esterno Subordinazione forze esterne Individuo natura Imprese ambiente (Usa, Italia ) (Egitto) 11 Cross National Research Ipotesi implicita: Il funzionamento delle organizzazioni è correlato alla cultura del contesto Gli studi hanno collegato il Modello di Hofstede con il “diamante” porteriano: Controllo incertezza Apertura Collettivismo Interazione Vantaggio competitivo delle Nazioni Vantaggio giapponese 12 Avversione al rischio = Deterrente allo sviluppo Cultura nazionale e cultura d’impresa: interazioni? Concetto base: L’impresa è un sistema aperto Hofstede: Dominanza cultura nazionale Hickson: Dominanza logica industriale Adler: Dominanza cultura paesi-origine degli espatriati L’impresa crea la sua cultura in simbiosi con il contesto ambientale Coalizione dominante (interna) Ambiente 13 Si abbandona così l’assunto: One size fits all Fine etnocentrismo spinto delle imprese americane ’50-’60 Esistenza di un neo-localismo: l’impresa si appropria delle risorse immateriali country-specific solo attraverso un processo di interazione con il contesto Forma di radicamento 14 Joint venture: dialogo o conflitto? J.V. Ricerca equilibrio tra asimmetrie culturali Paradosso Fallimento J.V. (shock) Diversità culturali Premessa per il cambiamento (innesti esterni) Ma i cambiamenti possono essere imposti? 15 Come si può cambiare la cultura delle organizzazioni? NON COSì! • Il cambiamento è più difficile se attuato in modo impositivo oppure attraverso innesti esterni • Il cambiamento non può essere rivoluzionario, richiedono un tempo di assimilazione • Il cambiamento culturale può avvenire alla Lakatos: senza mistificazioni né falsificazioni Ibridazioni successive 16 Caratteristiche di alcuni contesti culturalmente omogenei Giappone Cultura Confuciana/Scintoista Fiducia Barriera all’ingresso La collaborazione rende gli attori più forti 17 Dinamismo confuciano Orientamento al futuro Principi di: Perseveranza Parsimonia Senso di pudore Scala di priorità dei legami Il collettivismo non spontaneo porta a: Burocrazia Rigidità gestionale 18 Conformismo Scambi relazionali di conoscenze Visione olistica: Concertazione collettiva (Ringi) Ottica di lungo periodo Informalità dei legami Keiretsu Azionariato concentrato Fiducia Stabilità partnerhip Contestualizzazione Impiego a vita ? Il MITI favorisce le alleanze Accordi: Fujtsu-Hitachi; Nec-Toshiba 19 Fino alla prima metà ’60 Autorizzazioni all’I.D.E. Liberalizzazione degli investimenti nelle yen Companies (capitali esteri convertiti) Dal 1964, dalla convertibilità dello yen Inizio processo cognitivo Elevato spirito di adattamento all’ambiente Concorrenza tra Keiretsu 20 Ottica di lungo periodo Caso: Centro ricerca Hitachi a Dublino Fiducia Calzaturificio Moda Europa (rinuncia lettera di credito irrev. e conferm.) Joint Venture Maddalena – Toshiba (riduzione n. fornitori da 13 a 3) Una via di ingresso in Giappone è quella transitiva Caso: Russo – Okura (Buyer) 21 Paesi anglosassoni Etica Protestante - esaltazione del singolo Scissione proprietà/controllo (Impresa manageriale) Imprese fortemente etnocentriche contrarie alle alleanze Visione atomistica acquisizioni Lavoratore come merce Opportunismo Individualismo Caso: Pfizer -Taito 22 Ottica contingente Tirannia dei contabili Instabilità delle relazioni Casi: J. V. Comco (Svizzera) – Martech (Usa) Pasta vitaminizzata Russo 23 Europa Esiste un modello europeo? Politiche nazionali difensive Legislazioni non uniformi Germania U.K. e L’Italia? Alleanze Giappone USA Tante Italie Perdita parziale del controllo 24 Modello tedesco Fattore aggregante Orientamento alla qualità tecnica Supporto: Agenzie Tecnologiche Regionali (agevolazioni finanziarie,consulenza) Es: La figura del “maestro” nella Volkswagen Casi di successo/insuccesso: GEOX in J. V. con Freudenberg Fallimento accordo AIRBAC e A&S Fallimento J. V. Siemens – Allis Chalmers 25 Conclusione Individualismo Opportunismo Collaborazioni più facili Collettivismo da clan interno individualismo nei rapporti internazionali 1) Gli impatriati collettivisti diventano individualisti 2) I “percepiti” diversi non vengono accettati facilmente 26 PRIMA CHIAVE DI LETTURA Accettazione delle diversità Contesti multiculturali Pluralismo delle idee Contesti pluriculturali Categorizzazione Contesti monolitici Conflitto Confronto tra culture Dialogo 27 SECONDA CHIAVE DI LETTURA Tipologia di contesti Contesti multiculturali Relazioni instabili (facili da avviare) Relazioni opportunistiche Contesti pluriculturali Contesti monolitici Relazioni stabili (difficili da avviare) Relazioni forzate Chiusura alla collaborazione Individualismo Collettivismo Spirito di appartenenza al gruppo 28