CALCOLO, CONTABILIZZAZIONE ED ESPOSIZIONE
DELLE IMPOSTE DIFFERITE
a cura di:
Nicola Ratti
dottore commercialista
revisore legale
Programma
L'iscrizione delle imposte anticipate e differite
Differenze tra imponibile fiscale e risultato di bilancio ante imposte:
casistiche
Differenze temporanee di imposta: casistiche
Irap e imposte differite
Le imposte nei casi di trasparenza fiscale e consolidato fiscale
Le imposte correnti e i debiti tributari
Le imposte “correnti” sono:
– certe nell’esistenza e determinabili nel loro ammontare, così
come dovrebbero essere successivamente liquidate nella
dichiarazione dei redditi;
– contabilizzate in bilancio quali debiti correnti, in ragione delle
aliquote d’imposta vigenti.
Altri debiti tributari possono avere scadenza ultrannuale
– ad esempio le imposte sostitutive per le quali è prevista una
rateazione
La collocazione delle imposte in bilancio
ATTIVO
– voce CII) 4-bis) Crediti tributari;
– voce CII) 4-ter) Imposte anticipate;
PASSIVO
– voce B2) Fondi per imposte, anche differite;
– voce D12) Debiti tributari.
CONTO ECONOMICO
– voce 22) Imposte sul reddito dell’esercizio
– a) correnti
– b) differite
– c) anticipate
– d) proventi (oneri) da adesione al regime di consolidato fiscale /
trasparenza fiscale
L'imposizione differita
Il presupposto per la rilevazione è costituito dalle differenze
temporanee tra:
– il valore contabile netto attribuito a un’attività o una passività
e
– il corrispondente valore fiscalmente riconosciuto
Ovvero dalle differenze temporanee tra:
– risultato economico contabile
e
– Reddito imponibile ai fini fiscali
L'imposizione differita
Determinazione:
– le imposte differite devono essere determinate sulla base delle
aliquote in vigore al momento in cui le differenze temporanee si
riverseranno;
annualmente devono essere apportati “aggiustamenti” (rettifiche di
stima):
– in caso di variazione delle aliquote d’imposta;
– in caso di variazione del grado di probabilità di avveramento
delle condizioni richieste per l’iscrizione.
L'imposizione differita IRES e IRAP
Le differenze temporanee rilevanti ai fini I.R.A.P. non sono
esattamente coincidenti con quelle ai fini I.Re.S.
per esempio:
– nel caso dei compensi agli amministratori non pagati
– dei fondi per rischi e oneri di carattere finanziario
– dei fondi per rischi ed oneri legati al costo del personale, ecc.
l'introduzione del principio di derivazione della base imponibile IRAP
dal bilancio d'esercizio (L.244/2007) piuttosto che dall'imponibile
IRES:
– ha ridotto le casistiche di imposte differite ai fini Irap
– il regime è naturale per le SDC ed opzionale per le SDP e le
imprese individuali in ordinaria per le quali le esigenze di
contabilizzazione delle imposte differite sono meno marcate
Le differenze tassabili
Le differenze temporanee tassabili sono costi (segno dare) in
quanto originano imposte che diverranno correnti in esercizi a
venire
aumentano i costi contabilizzati per imposte correnti
– plusvalenze tassate successivamente al periodo di competenza
– dividendi imponibili per competenza e tassati per cassa in
periodi successivi
– adeguamenti al valore del patrimonio netto per le partecipazioni
di controllo/collegamento, con distribuzione di dividendi in
periodi successivi
– costi dedotti anticipatamente al periodo di competenza
Le differenze deducibili
Le differenze temporanee deducibili sono storni di costi (segno avere) in
quanto originano imposte correnti nell'esercizio in cui sono rilevate ma non
di competenza e quindi attività per imposte anticipate
riducono i costi contabilizzati per imposte correnti
– componenti deducibili in esercizi futuri a fronte di costi di
compentenza dell'esercizio
 limitazioni ad ammortamenti e svalutazioni
– limitazioni parziali e diversamente distribuite nel tempo
 spese di manutenzione
– rilevazioni dei costi per cassa
 costi degli amministratori, interessi di mora
– riporto di perdite fiscali
Imposte differite passive o “differite”
Le imposte differite passive sono imposte che, pur essendo di
competenza economica dell’esercizio, si renderanno esigibili solo in
esercizi futuri:
– derivano da differenze temporanee “imponibili”;
– originano “Fondi per imposte” (voce “B2”);
– sono da stanziare anche se solo probabili.
Nell’esercizio in cui emergono differenze temporanee “imponibili”:
– 22 c Imposte differite
a B 2 Fondo per imposte differite
Nell’esercizio in cui le predette differenze si riverseranno:
– B 2 Fondo per imposte differite a 22 c Imposte differite
– 22 a Imposte correnti
a D 12 Debiti tributari
Imposte differite attive o “anticipate”
Le imposte “differite attive” derivano da differenze temporanee
“deducibili” che determinano:
– imposte “anticipate” (quelle che, pur essendo di competenza
economica di esercizi futuri, si rendono esigibili già nell’esercizio
in corso);
– benefici fiscali impliciti nelle perdite riportabili;
– altri benefici fiscali impliciti nelle variazioni temporanee
deducibili manifestatesi in assenza di imponibile.
Lo stanziamento di imposte differite attive presuppone la
ragionevole certezza del recupero economico della corrispondente
attività:
– entro un lasso temporale sufficientemente breve affinchè le
previsioni possano dirsi attendibili (con un ragionevole grado di
probabilità);
– sulla base di conti economici previsionali.
Imposte differite attive o “anticipate”
Nell’esercizio in cui emergono differenze temporanee “deducibili”:
– C II 4ter Imposte anticipate a 22 b Imposte anticipate
– 22 a Imposte correnti
a D 12 Debiti tributari
Nell’esercizio in cui le predette differenze si riverseranno:
– 22 b Imposte anticipate
a C II 4ter Imposte anticipate
Le differenze compensabili e non compensabili
Le differenze temporanee “imponibili” e quelle “deducibili” che si
riverseranno nel medesimo esercizio sono compensate qualora
giuridicamente compensabili §I OIC 25, prospetti §I2;
– si genera un solo ammontare di differenze nette e quindi un
solo ammontare di imposte differite o anticipate
– si ritiene ammissibile alimentare separatamente le due voci di
imposte compensando le sole generazioni con gli effetti reversal
Le differenze temporanee “imponibili” e quelle “deducibili” nette
che si riverseranno in diversi esercizi non possono essere
compensate
– l'attualizzazione è vietata quindi non si può generare una unica
voce
Il calcolo delle imposte anticipate e differite
UTILE ANTE IMPOSTE
± VARIAZIONI DEFINITIVE
DELL’IMPONIBILE
× aliquota
IRES IRAP
= REDDITO IMPONIBILE
DELL’ESERCIZIO

IMPOSTE SUL REDDITO
DELL’ESERCIZIO
22 a+b+c
- COMPONENTI DEDUCIBILI
ANTICIPATAMENTE ED ALTRI
TASSATI IN PERIODI SUCCESSIVI
RISPETTO AL LORO EFFETTIVO
SOSTENIMENTO AL NETTO DEGLI
UTILIZZI DA PERIODI
PRECEDENTI

- IMPOSTE DIFFERITE
PASSIVE (O DIFFERITE)
22c (dare)
+ COMPONENTI TASSATI
ANTICIPATAMENTE ED ALTRI
DEDUCIBILI IN PERIODI
SUCCESSIVI RISPETTO AL LORO
SOSTENIMENTO AL NETTO DEGLI
UTILIZZI DA PERIODI
PRECEDENTI

+ IMPOSTE DIFFERITE
ATTIVE (O ANTICIPATE)
22b (avere)
= REDDITO IMPONIBILE

= IMPOSTE CORRENTI
(DA VERSARE)
22a
IMPOSTE PER COMPETENZA
Differenze IRAP: casistiche
La base imponibile per le imprese industriali e
assimilati (art. 5)
VALORE
VALOREDELLA
DELLAPRODUZIONE
PRODUZIONE
AA11Ricavi
delle
vendite
e
delle
prestazioni
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
AA22Variazioni
Variazionidelle
dellerimanenze
rimanenzedidiprodotti
prodottiinincorso
corsodidilavorazione,
lavorazione,semilavorati
semilavoratieefiniti
finiti
AA33Variazioni
dei
lavori
in
corso
su
ordinazione
Variazioni dei lavori in corso su ordinazione
AA44Incrementi
Incrementididiimmobilizzazioni
immobilizzazioniper
perlavori
lavoriinterni
interni
AA55Altri
ricavi
e
proventi,
con
separata
indicazione
Altri ricavi e proventi, con separata indicazionedei
deicontributi
contributiininconto
contoesercizio
esercizio
COSTI
COSTIDELLA
DELLAPRODUZIONE
PRODUZIONE
BB66Per
materie
prime,
sussidiarie,
di
consumo
Per materie prime, sussidiarie, di consumoeedidimerci
merci
BB77Per
servizi
Per servizi
BB88Per
Pergodimento
godimentodidibeni
benididiterzi
terzi
BB10
a+b)
Ammortamenti
delle
10 a+b) Ammortamenti delleimmobilizzazioni
immobilizzazionimateriali
materialieeimmateriali
immateriali
BB11
Variazioni
delle
rimanenze
di
materie
prime,
sussidiarie,
11 Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie,didiconsumo
consumoeemerci
merci
BB14
Oneri
diversi
di
gestione
(esclusi
altri
costi
del
personale)
14 Oneri diversi di gestione (esclusi altri costi del personale)
Indipendentemente
Indipendentementedalla
dallacollocazione
collocazioneininbilancio:
bilancio:
••lelecomponenti
componentisono
sonoaccertate
accertatesecondo
secondocriteri
criterididicorretta
correttaclassificazione
classificazione
Appendice finanziaria (art.6.9)
Per le finanziarie con partecipazioni industriali tenute all'iscrizione
all'elenco degli intermediari finanziari ai sensi dell'art. 113 D.Lgs.
385/93 alla b.i. determinata ai sensi dell'art. 5 si aggiungono:
++Interessi
Interessiattivi
attivi
--96%
96%degli
degliinteressi
interessipassivi
passivi
Le regole per i soggetti Irpef (art. 5 bis)
La base imponibile si ottiene:
regole
regoleTUIR
TUIR
Ricavi (art. 85.1.a,b,f,g)
± ∆ Rimanenze (art. 92 → 93)
- Costi per materie prime, sussidiarie, consumo e merci
- Servizi (art. 3 D.P.R. 633/72)
- Locazioni anche finanziarie di beni strumentali materiali e imm.
- Ammortamento dei beni strumentali materiali e imm.
I soggetti Irpef in contabilità ordinaria possono esercitare opzione
triennale irrevocabile per l'applicazione delle regole dell'art. 5
Regole comuni (art. 11)
Deducibili
assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni (anche per
lavoro interinale)
spese per acquisti di b/s destinati alla generalità dei
dipendenti e collaboratori
spese per i rimborsi analitici
costi per il personale distaccato presso terzi (i relativi
ricavi sono irrilevanti)
margine addebitato dal fornitore di lavoro interinale
ammortamento di marchi d'impresa e avviamento (1/18
indipendentemente da quanto imputato a c.e.)
Regole comuni (art. 11)
Indeducibili:
costi, indennità e rimborsi forfettari per il personale
dipendente (anche se distaccato da altri soggetti)
costi per collaborazioni co. co. e a progetto
compensi per altro lavoro assimilato a dipendente
compensi per lavoro autonomo e comm.le occasionale
ICI
utili ad associati in partecipazione (solo lavoro)
interessi impliciti sui canoni di leasing
perdite su crediti
come da contratto
Regole comuni: componenti straordinari e
contributi
I contributi per legge sono imponibili se relativi a costi rilevanti
gli utilizzi di fondi, creati prima del periodo successivo a quello in
corso al 31.12.07, da accantonamenti estranei alla BI sono irrilevanti
••plus/minus
plus/minusda
da
cessioni
cessionididi
immobili
immobilinon
non
strumentali
strumentaliné
né
merce
merce
incluse
inclusenel
nelV.P.N.
V.P.N.
••contributi
contributiper
per
l’occupazione
l’occupazione
••utilizzo
utilizzodel
delfondo
fondo
rischi
su
crediti
rischi su crediti
esclusi
esclusiperché
perché
correlati
correlatiaa
componenti
componentiestranee
estranee
alalV.P.N.
V.P.N.
Altri componenti straordinari e contributi
Solo per i soggetti che applicano l'art. 5

componenti straordinari in E 20 e E 21 rilevano se correlati
a componenti del V.A.P., anche in periodi precedenti e
anche per errori e rettifiche di stima

accantonamenti creati con costi inclusi nella BI sono
deducibili in fase di utilizzo (C.M.12/E 2008 § 9.2)
••sopravvenienze
sopravvenienze
••plus/minusvalenze
plus/minusvalenze
non
nonda
daoperazioni
operazionididi
trasferimento
trasferimentodidi
azienda
azienda
incluse
inclusenella
nellaV.P.N.
V.P.N.
••accantonamenti
accantonamentiper
per
spese
legali
anche
spese legali anchesese
non
nonstanziati
stanziatiininB12
B12
rilevano
rilevanoalal
pagamento
pagamentocome
comese
se
fossero
fossero
contabilizzate
contabilizzateininB7
B7
Imposte anticipate sugli accantonamenti
Nell'esercizio x si procede ad accantonamento a fronte di
contenzioso fiscale. Imposte, sanzioni ed accessori accertati per
500, probabilità di soccombenza 50% e spese legali stimate per 50.
Nell'esercizio x+3 la commissione liquida imposte ed accessori per
250, compensando le spese. Le spese liquidate ammontano a 30
Esercizio x:
– accantonamento: 300 (in B 12)
– variazione in aumento b.i. ires: 300 (di cui 50 temporanea)
– variazione in aumento b.i. irap: 300 (di cui 50 temporanea)
– ires anticipata: 13,25 + irap anticipata: 1,95
Esercizio x+3:
– sopravvenienza attiva da utilizzo fondi: 20 (in A 5)
– variazione in diminuzione b.i. ires: 50 (deduco 30)
– variazione in diminuzione b.i. irap: 50 (come se fosse 30 in B7)
– reversal ires anticipata: 13,25 + irap anticipata: 1,95
Prospetti per la dichiarazione: soggetti IRES
Per i soggetti Ires le componenti hanno derivazione contabile dal
conto economico
Prospetti per la dichiarazione: soggetti Irpef
Per i soggetti Irpef le componenti derivano dalle regole del TUIR e
dai principi contabili
Variazioni in aumento e diminuzione
Le variazioni alla base imponibile sono in pratica comuni ai soggetti
Irpef e Ires
IRES: casistiche ed esempi
IRES: regole di deducibilità per le imprese
Competenza
Competenza(*)
(*)
Certezza
Certezzaee
oggettiva
oggettiva
determinabilità
determinabilità
Imputazione
Imputazioneaa
conto
contoeconomico
economico
(**)
(**)
Inerenza
Inerenza
(riferibilità)
(riferibilità)
(***)
(***)
(*) Eccezioni:
• Dividendi, rimb. spese, imposte
non sui redditi né con rivalsa,
contrib. associativi e sindacali
• IAS – IFRS (criteri sostanziali)
(**) Eccezioni:
• IAS – IFRS
• Costi non dedotti in
precedenti esercizi in base a
norme tributarie
• Costi inerenti a maggiori
ricavi accertati
(A)
(B)
(A)
(B)
indistintamente
aa
indistintamente
aabeni
beniooattività
attività aabeni
beniooattività
attività beni
diditipo
(A)
beni
tipo
(A)
da
cui
derivano
da
cui
derivano
da cui derivano
da cui derivano
ee(B)
(B)
ricavi
imponibili
ricavi
o
proventi
ricavi imponibili ricavi o proventi
ooesclusi
esenti
esclusi
esenti
deducibili
deducibili
indeducibili
indeducibili
pro-rata
pro-rata
(***) Eccezioni:
• Interessi, oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
Plusvalenze (art. 86)
Maggior valore realizzato rispetto all’ultimo fiscalmente riconosciuto
relativo a beni aziendali (beni merce esclusi)
cessioni a titolo oneroso

corrispettivo - oneri accessori - costo non ammortizzato
permute beni ammortizzabili

conguaglio in denaro
risarcimenti

indennizzo - oneri accessori - costo non ammortizzato
autoconsumo ai soci o destinazione estranea

valore normale - costo non ammortizzato
rateazione delle plusvalenze
L’effetto della spalmazione della plusvalenza
La rateazione fiscale in 5 periodi della plusvalenza
– non determina alcun vantaggio in termini nominali;
– determina un vantaggio “finanziario” dato dal versamento
differito delle imposte
Esempio: si realizza una plusvalenza rateabile pari a 1.000
VOCE/PERIODO
UTILE SENZA PLUSVALENZE
PLUSVALENZA
UTILE (PERDITA) ANTE IMPOSTE
IMPONIBILE FISCALE
IMPOSTE CORRENTI
IMPOSTE DIFFERITE.
IMPOSTE SUL REDDITO
F.DO I. DIFFERITE
0
1
2
100
100
100
1000
1100 100
100
300
300
300
94,2 94,2 94,2
251,2 -62,8 -62,8
345,4 31,4 31,4
251,2 188,4 125,6
3
100
4
100
100
300
94,2
-62,8
31,4
62,8
100
300
94,2
-62,8
31,4
0
la rateazione della plusvalenza deve risultare nel quadro RF di UNICO
Minusvalenze (art. 101)
Differenza tra valore di carico fiscalmente riconosciuto e realizzo
(anche tramite rimborso ass.) di beni aziendali diversi dai beni
merce
[(corrispettivo o indennizzo - oneri d.i.) - costo non ammortizzato]
in generale valgono le regole viste per le plusvalenze, comprese le
particolarità per auto aziendali ed altri cespiti con indeducibilità
degli ammortamenti
minusvalenze da valutazione sono indeducibili
minusvalenze realizzate su titoli pex sono indeducibili
minus realizzate su titoli non pex sono indeducibili sino a
concorrenza degli utili non imponibili dei 36 mesi precedenti
Imposte anticipate sulle minusvalenze da
valutazione
Nell'esercizio x si procede a svalutare una immobilizzazione
materiale per perdita durevole di valore, il bene passa da 200 a
100. Nell'esercizio x+1 viene venduto a 50
Esercizio x:
– svalutazione: 100 (in B 10 c)
– variazione in aumento b.i. ires: 100 (temporanea)
– variazione in aumento b.i. irap: 100 (temporanea)
– ires anticipata: 27,5
– irap anticipata: 3,9
Esercizio x+1:
– minusvalenza da cessione: 50 (in B 14)
– variazione in diminuzione b.i. ires: 100
– variazione in diminuzione b.i. irap: 100
– reversal ires anticipata: 27,5
– reversal irap anticipata: 3,9
Imposte anticipate sulle minusvalenze da
valutazione (2)
Nell'esercizio x si procede a svalutare una partecipazione non pex
per adeguarla al valore di mercato, il bene passa da 200 a 100.
Nell'esercizio x+1 viene venduta a 50
Esercizio x:
– svalutazione: 100 (in D 19 a)
– variazione in aumento b.i. ires: 100 (temporanea art. 94.4)
– variazione in aumento b.i. irap: 100 (definitiva)
– ires anticipata: 27,5
Esercizio x+1:
– minusvalenza da cessione: 50 (in C 17)
– variazione in diminuzione b.i. ires: 100
– reversal ires anticipata: 27,5
La valutazione dei lavori in corso su ordinazione
ultra annuali (art. 93)
Fanno parte del valore delle rimanenze:
+ rimanenze dell’esercizio precedente + SAL dell'anno non definitivamente
approvati (parte non contabilizzata tra i ricavi)
+ lavori eseguiti tra l’ultimo SAL e la fine dell’esercizio, calcolati in base
della % di completamento
+ 50% delle revisioni di prezzo concordate
l’utilizzo del metodo della commessa completata è consentito solo
per quelle autorizzate prima del 01.01.2007
Secondo ADC n.157 le “riserve” dell’appaltatore non si computano
tra le rimanenze perché non indicate nel contratto originale né
hanno fonte legale
Le svalutazioni per perdite previste non sono deducibili
Perdite su commesse
A fine periodo “x” l'impresa ha cumulato costi per commessa pari a
1.500. I costi totali pianificati sono 2.000 a fronte di corrispettivi
pattuiti per 3.000. Da una verifica risulta che i costi a
completamento saranno 1.000 quindi:
– la commessa è al 60% (1500/2500) e non al 75% (1500/2000)
– l'utile sarà di 500 (3000-2500) e non di 1.000 (3000-2000)
– le rimanenze finali del periodo “x” saranno 1.800 (0,6x3000) e
non 2.250 (0,75x3000) in base ai corrispettivi liquidati ex 93.4
– nel periodo “x” c'è una perdita stimata su commessa di 450 (B
12 o direttamente in A3) perché il margine è 300 (0,6x500) e
non 750 (0,75x1000)
– nel periodo “x+1” si chiude la commessa realizzando il margine
di 200: Ricavi 3000 – Rim.iniziali 1800 – costi 1000
Perdite su commesse valori fiscali
La perdita su commesse è solo stimata, diviene oggettivamente
determinabile quando i costi del periodo “x+1” sono realizzati
Esercizio x:
– svalutazione: 450 (in B 12)
– variazione in aumento b.i. ires: 450 (temporanea art. 93.4)
– variazione in aumento b.i. irap: 450 (temporanea)
– ires anticipata: 27,5% + irap anticipata 3,9%
Esercizio x+1:
– utile da commessa: 200
– risultato fiscale: Ricavi 3000 – Rim.iniziali 2250 – costi 1000=
perdita 250
– variazione in diminuzione b.i. ires ed irap 450
– reversal ires anticipata: 27,5 + irap anticipata 3,9%
Ires nelle società di comodo (art. 30 L.724/94)
Presunzione (legale) di non operatività:
2%
1%
6%
5%
4%
15%
10%
Media
tre esercizi
valore
azioniultimi
e similari,
quotedi:
di soc.
commerciali, obbligazioni, altri titoli, crediti di
bonus per beni in comuni < 1.000
valore immobili e navi (anche leasing)
immobili A 10
abitazioni
acquistate/rivalutate
dall’esercizio
altre immobilizzazioni
materiali
e immateriali-2
(anche leasing)
bonus per beni in comuni < 1.000
1,50%
4,75%
3%
12%
Proventi
Redd.
se proventi reali(**) < teorici →
teorici
presunto
(**) media ultimi tre esercizi, tranne i proventi straordinari
in caso di situazioni oggettive straordinarie è possibile fare un interpello
preventivo disapplicativo alla D.R.E. entro 90 gg dal termine per la D.D.R.
Ires nelle società di comodo (art. 30 L.724/94)
La presunzione non si applica (senza bisogno di interpello) tra l'altro
quando la società:

nei due esercizi precedenti ha sempre avuto almeno dieci dipendenti;

è in liquidazione coatta, giudiziaria, concordato preventivo, fallimento;

il valore della produzione “A)” del conto economico supera il totale
attivo dello stato patrimoniale;

è partecipata da enti pubblici per almeno il 20%;

è congrua e coerente agli studi di settore
non partecipano al calcolo le partecipazioni in soc. non di comodo
conseguenze della non operatività

rimborso, cessione e compensazione dell’IVA vietati (anche il riporto a
nuovo se le operazioni iva < al minimo per 3 periodi consecutivi)

riporto delle perdite limitato alla parte che eccede il reddito minimo
Le società di comodo
Per le società di comodo non esiste un legame tra valori
fiscalmente rilevanti e valori di bilancio per cui:
– non c'è modo di calcolare le imposte differite o anticipate
– le differenze di valore fiscale/civile sono da considerarsi
definitive
Le società che entrano nel regime con delle perdite fiscali:
– possono continuare a riportare l'ires anticipata sulle perdite se
prevedono l'uscita del regime di comodo in tempo utile
– l'entità delle perdite recuperabili sarà decurtato dagli imponibili
forfettari che si genereranno all'interno del regime di comodo
Le regole per l’ammortamento civilistico e
fiscale (art. 102)
Gli ammortamenti dei beni “promiscui” si deducono al 50% (art.64
irpef)
non ci sono ammortamenti minimi ma non si può superare la %
prevista dal D.M. 31.12.1988
indeducibilità parziale per apparecchi telefonici e mezzi di trasporto
indeducibilità leasing (totale)

se il contratto dura meno di 2/3 del periodo d’ammortamento

per gl'immobili se i 2/3 sono inferiori a 11 anni la durata minima è 11
anni; se sono superiori a 18 la durata minima è 18
Le regole per l’ammortamento civilistico e
fiscale (art. 102)
11
----nn
Amm.to
Amm.tocivilistico
civilisticoinferiore
inferiore
alallimite
limitefiscale
fiscale
Amm.to
Amm.tocivilistico
civilisticosuperiore
superioreaa
quello
quellofiscale
fiscale
lelequote
quotesono
sonodeducibili
deducibili
lelequote
quotesono
sonoparzialmente
parzialmente
deducibili
deducibili
lelequote
quotenon
nondedotte
dedottesisi
recuperano
recuperanoaafine
fine
ammortamento
ammortamentocivilistico
civilistico
possibilità
possibilitàdidicontabilizzare
contabilizzare
imposte
imposteanticipate
anticipate
Ammortamenti civilistici di beni materiali
L'impresa acquista un bene materiale dal costo di 1.000 e decide di
ammortizzarlo in quote costanti indipendentemente dall'aliquota
fiscalmente ammessa
del tutto analogo è lo sviluppo dell'irap anticipata
VOCE/PERIODO
1
2
3
4
5
12,50%
25%
25%
25%
12,50%
ALIQUOTA CIVILISTICA
25%
25%
25%
25%
COSTO CIVILISTICO
250
250
250
250
VARIAZIONE +/-
-125
0
0
0
125
COSTO DEDOTTO
125
250
250
250
125
ALIQUOTA FISCALE
IMPOSTE ANTICIPATE 22 b
(34,38)
RiVERSAMENTO IMPOSTE 22 b
IMPOSTE ANTICIPATE C IV ter
34,38
34,38
34,38
34,38
34,38
0,00
L'ammortamento intangibles (art. 108 e 103)
VOCI
IN GENERALE
COSTI IMPIANTO E
AMPLIAMENTO
COSTI DI RICERCA E
SVILUPPO
COSTI DI PUBBLICITÀ
AVVIAMENTO
DIRITTI SU OPERE
DELL’INGEGNO, SU
MARCHI
DIRITTI DI CONCESSIONE E ALTRI DIRITTI
SPESE DI
RAPPRESENTANZA
NOTE

consenso sindaci e
limitazione utili
consenso sindaci e
limitazione utili
consenso sindaci e
limitazione utili
consenso sindaci e
pagamento prezzo
CODICE CIVILE
Come per le i. materiali
(possibilità di residuo
utilizzo)
Entro 5 anni
Entro 5 anni

Entro 5 anni
Entro 5 anni o comunque
entro 20
Minore tra durata diritto e
possibilità di utilizzo
Possibilità di utilizzo
Minore tra durata diritto e
possibilità di utilizzo

Sono costi di esercizio


T.U.I.R.
Quota imputabile a ciascun
esercizio (108.3)
Come c.c. (108.3)
5 quote cost. per sogg. IAS
100% nell’esercizio o a
quote cost. max 5 (108.1)
100% nell’esercizio o a
quote cost. max 5 (108.2)
Max 1/18 annuo (103.3)
Max 50% annuo (103.1)
Max 1/18 annuo (103.1)
Corrispondente alla durata
del diritto (103.2)
D.M. 19.11.08 (108.2):
1,3% fino 10 M;
0,5% tra 10 e 50 M;
0,1 oltre 50 M
Ammortamento oneri pluriennali
Costo deducibile 1000,
– Impresa che applica gli IAS per costi d'impianto e ampliamento
– Impresa che deduce volontariamente le spese di pubblicità in 5
anni
– esempio relativo all'ires, del tutto analoga la situazione irap
VOCE/PERIODO
1
2
3
4
5
ALIQUOTA FISCALE
20%
20%
20%
20%
20%
ALIQUOTA CIVILISTICA
100%
COSTO CIVILISTICO
1000
VARIAZIONE +/-
-800
200
200
200
200
COSTO DEDOTTO
200
200
200
200
200
55
55
55
55
165
110
IMPOSTE ANTICIPATE 22 b
(220)
RiVERSAMENTO IMPOSTE 22 b
IMPOSTE ANTICIPATE C IV ter
220
55
0
Ammortamento dell'avviamento
Ammortamento civilistico dell'avviamento:
– l'impresa sostiene un costo di 1000 ed esegue l'ammortamento
in base al codice civile
– deduzione dell'ammortamento in base all'art. 103.3 TUIR
– esempio relativo all'ires, del tutto analoga la situazione irap
VOCE/PERIODO
ALIQUOTA FISCALE
ALIQUOTA CIVILISTICA
AMMORTAMENTO
VARIAZIONE COSTO DEDUCIBILE
IRES DIFFERITA 22b
REVERSAL IRES DIFFERITA 22b
IRES DIFFERITA C II 4ter
1
5,56%
20%
200,00
-144,44
55,56
-39,72
39,72
2
3
4
5
6
7
…
18
5,56% 5,56% 5,56% 5,56% 5,56% 5,56%
5,56%
20%
20%
20%
20%
200,00 200,00 200,00 200,00
-144,44 -144,44 -144,44 -144,44 55,56
55,56
55,56
55,56
55,56
55,56
55,56
55,56
55,56
55,56
-39,72 -39,72 -39,72 -39,72
15,28
15,28
15,28
79,44 119,17 158,89 198,61 183,33 168,06
0,00
La B.I. degli ammortamenti per gli immobili
D.L. 223/06
Se nell’atto d’acquisto non è previsto un valore specifico
per il terreno, gli si deve assegnare il valore superiore tra
quello in bilancio nell’anno di acquisto e il 20% del costo
complessivo (a corpo)
nel caso di fabbricati industriali (produzione o
trasformazione dei beni) la percentuale è del 30%
per gli immobili già presenti nel bilancio chiuso prima del
4/7/06 il valore è il maggiore tra il valore eventualmente
assegnato al terreno in quel bilancio e il 20% o 30% del
costo a corpo dedotte le eventuali capitalizzazioni
incrementative e le rivalutazioni
Il trattamento del fondo ammortamento
pregresso
Gli ammortamenti e le quote leasing riferibili al terreno dedotte
negli esercizi prima del 4/7/06 sono imputate allo stesso in
proporzione
RM 192/07: chi ha acquistato il diritto di superficie deve scorporare
la quota indeducibile solo se il diritto è stato acquisito a tempo
indeterminato
una soluzione alternativa alla suddivisione contabile può essere lo
stralcio, nel registro cespiti, della % riferibile al terreno dal costo
fiscalmente ammortizzabile dell'intero immobile iscritto a corpo
Ammortamento e leasing degli immobili
L’indeducibilità dell’ammortamento del terreno si estende ai canoni
di leasing immobiliare (DL 262/06, C.M. 38/E 2010)
nel caso di acquisto a corpo è indeducibile la quota di canone
riferibile al terreno in base alle stesse regole per l'ammortamento
ai fini Ires gli interessi passivi per finanziamenti esterni sono
deducibili quindi anche la quota implicita nel leasing
per l’irap si segue la metodologia del D.M. 24.4.98 per la
separazione della quota interessi dal canone
Quota riferibile a:
Capitale
Interessi (irap)
Interessi (ires)
Terreno
Indeducibile
Deducibile
Deducibile
Fabbricato
Deducibile
Indeducibile
Deducibile
Ammortamento e leasing degli immobili
Come confermato in Telefisco 2011 in caso di cessione del contratto
di leasing:
– dalla sopravvenienza attiva deve essere decurtata dalla somma
delle quote capitali non dedotte riferite al terreno
– non si procede quindi all'applicazione della percentuale come
per i beni ex 164 TUIR
in linea puramente teorica la cessione del contratto di leasing
genererebbe un riversamento di imposte anticipate correlate alla
parte di canone riferibile al terreno, nel caso in cui le stesse fossero
stanziate in sede di contabilizzazione dei canoni....
si ricorda che, ai sensi del § G dell'OIC 25:
– le imposte anticipate si iscrivono solo se v'è certezza del fatto
che vi sarà riversamento negli esercizi successivi
– quando ciò avviene nel caso di specie l'iscrizione già si annulla
con il reversal quindi è inutile iscriverla
Trattamento fiscale degli ammortamenti e dei
costi auto (art. 164)
D.L. 81/07
Tutti i costi relativi a mezzi di trasporto non esclusivamente
strumentali né ad uso pubblico

aeromobili, navi e imbarcazioni da diporto → indeducibili 100%

assegnati per la maggior parte del periodo al dipendente → 90%

autovetture, autocaravan, motocicli e ciclomotori → 40% (80%
per rappresentanti e agenti) con le seguenti limitazioni sul costo:
Spese
Acquisto e leasing
Locazione
Autovetture e caravan
Motocicli
Ciclomotori
18.075,99 (25.822,94)
4.131,66
2.065,83
3.615,20
774,69
413,17
Spese di manutenzione (art. 102.6)
Incrementative del valore del bene → capitalizzazione

si può verificare un accorciamento della vita utile del bene
in base a contratti periodici di intervento → deducibilità integrale
ordinarie (anche sostenute in proprio) → deducibilità nel limite del
plafond del 5% e la parte eccedente in 5 anni a quote costanti
regole di compilazione del registro cespiti (art.16 DPR 600/73) si
devono ritenere implicitamente abrogate
La deduzione fiscale delle spese di
manutenzione (art.102.6)
PROSPETTO PER IL CALCOLO DEL COSTO DEI BENI AMMORTIZZABILI AL _______________
GRUPPO
DESCRIZIONE
BENI PRESENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO
FABBBRICATI
MACCHINARI
ATTREZZATURE
MOBILI
MACCHINE UFFICIO
AUTOMEZZI
COSTO STORICO
90.000
26.000
35.000
58.000
63.000
72.000
A) TOTALE INVENTARIO INIZIALE
VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO
FABBRICATI AMMINISTRATIVI
- ATTREZZATURE
B) TOTALE VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO
TOTALE INVENTARIO FINALE (A + B)
BENI COPERTI DA MANUTENZIONI CONTRATTUALI
- MACCHINE UFFICIO
344.000
COSTO STORICO gg.
20.000 125
-7.500 64
RETTIFICHE
6.849
-1.315
12.500
5.534
356.500
349.534
COSTO STORICO
-40.000
C) TOTALE BENI COPERTI DA MANUTENZIONI
-40.000
TOTALE BASE PLAFOND (A + B - C)
309.534
La deduzione fiscale delle spese di
manutenzione (art.102.6)
Anno di
formazione
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Totali
Tabella 1: Calcolo dell'importo deducibile e del residuo
Spese di am_
Spese di
modenamento
Costo beni
manutenzione e trasforma_
ammortizzabili e riparazione
zione
Totale costi
Anno
(a)
(b)
(c)
(d = b + c)
2000
8.208
6.828
6.828
2001
10.667
2.865
2.865
2002
11.873
1.672
1.672
2003
34.284
675
675
2004
38.284
2.800
2.800
2005
40.284
1.217
1.217
2006
42.149
3.298
3.298
2007
46.110
3.967
735
4.702
2008
21.545
1.983
895
2.878
2009
118.527
20.139
20.139
2010
309.534
16.777
16.777
0
Tabella 2: Riepilogo dei residui ammortizzabili e degli importi deducibili
Residui ammortizzabili
Imp. deducibili
Anno di ammortamento
2.006
2.007
2.008
2.009
2.010
466
0
0
0
0
216
216
0
0
0
0
0
0
0
0
177
177
177
177
0
0
0
0
0
0
0
238
238
238
238
2.966
0
0
479
479
479
2.937
0
0
0
360
360
1.972
0
0
0
0
2.843
7.181
0
0
0
0
0
19.397
859
631
895
1.255
3.920
Reversal differenze temporanee
Differenze temporanee generate
Base di calcolo per le imposte anticipate
aliquota
Imposte anticipate
ammortizzabile
Deduzione 5% Residuo da
del valore dei ammortizzare
cespiti
(eccedenza di
(e = a * 5%)
d su e)
410
6.418
533
2.332
594
1.078
1.714
0
1.914
886
2.014
0
2.107
1.191
2.306
2.396
1.077
1.801
5.926
14.213
15.477
1.300
0
0
IRES
IRAP fino 2008
3.920
717
1.300
0
2.620
717
27,5%
3,9%
721
28
Valutazione dei crediti in euro art.106 TUIR
Accantonamento con limite 0,5%, fondo con limite 5%
La presenza di limitazioni fiscali alle svalutazioni rende
obbligatoria la gestione di fondi dedotti e fondi tassati
Le perdite su crediti vanno prima imputate al fondo
dedotto
Norme particolari per le banche
fondo dedotto
credito
inesigibile
o svalutazione
di attività
fondo tassato
perdita su
crediti in
bilancio
perdita deducibile
Perdite su crediti
L'impresa accantona nell'esercizio “x” svalutazioni crediti
commerciali per 100, di cui deducibili 50. Il fondo tassato ammonta
a 150, quello dedotto a 120. Nell'esercizio “x+1” si realizza una
perdita per inesigibilità pari a 180.
Esercizio “x”:
– svalutazione: 100 (in B 10 d)
– variazione in aumento b.i. ires: 50 (temporanea art. 106 c.1,2)
– variazione in aumento b.i. irap: 100 (definitiva)
– ires anticipata: 13,75 (50x27,5%)
Esercizio “x+1”:
– utilizzo fondo dedotto C II 1: 120
– utilizzo fondo tassato C II 1: 60
– variazione in diminuzione b.i. ires: 60
– reversal ires anticipata: 16,5 (60x27,5%)
Valutazione dei crediti/debiti/obbligazioni in
valuta (art.110.3)
L’allineamento ai cambi di chiusura non ha rilevanza
fiscale
Valuta
Importo
GBP
1.615,33
USD
USD
Saldo valute
750,00
750,00
Valori chiusura
Cambio
EURO
Crediti
0,7502
2.153,20
0,9801
0,9801
Debiti
765,23
765,23
622,74
Valori storici
Cambio
EURO
Utili (perdite)
0,7300
2.212,78
(59,58)
0,9601
0,9400
781,17
797,87
15,94
32,64
633,74
(11,00)
quindi se incasso il credito in GBP per 2.150,00:

ho in bilancio una perdita su cambi di 3,20

fiscalmente la perdita deducibile è 62,78
Perdite o utili su cambi
L'impresa matura nell'esercizio “x” perdite stimate su cambi per 11.
Nell'esercizio “x+1” si realizzano sulle stesse partite perdite per 10
e sulle nuove partite a fine esercizio si maturano utili stimati per 15
Esercizio “x”:
– accantonamento perdite da valutazione: 11 (in C 17 bis)
– variazione in aumento b.i. ires: 11 (temporanea art. 110 c.3)
– voce irrilevante ai fini irap
– ires anticipata: 0,28 (11x27,5%)
Esercizio “x+1”:
– storno iniziale per masse fondo in sospensione C 17 bis: 11
– accantonamento utili da valutazione C 17 bis: 15
– giro a riserva utili da valutazione: 15
– variazione in diminuzione b.i. ires: 26 (11+15)
– reversal ires anticipata: 0,28 (11x27,5%)
– ires differita 4,13 (15x27,5%)
Interessi passivi (art. 96)
Gli interessi passivi e assimilati non capitalizzati che eccedono quelli
attivi e assimilati, sono deducibili entro il limite del 30% del ROL
ROL = A – B + 10a + 10b + canoni leasing
interessi impliciti:

si includono quelli attivi e passivi nei leasing, quelli attivi nei
crediti commerciali e quelli da ritardi di pagamento dalla P.A.

si escludono gli interessi passivi impliciti nei debiti commerciali
la norma non si applica per le banche, public utilities
prevalentemente pubbliche ed altri soggetti del c. 5
Interessi passivi (art. 96) riporto quota non
dedotta
Gli oneri non dedotti in un periodo possono essere riportati in
avanti sino a saturazione delle relative quote di ROL
a partire dall'esercizio 2010 si possono utilizzare le quote di
ROL non utilizzate per la deduzione di interessi
a
b
b1
b2
c
c1
c2
d
e
interessi att.
interessi pass.
interessi non dedotti aa.pp.
interessi da dedurre (b+b1-a)
30% ROL
eccedenze 30% ROL aa.pp. (dal 2010)
30% ROL disponibile (c+c1)
interessi indeducibili [se(b2-c2)>0]
30% ROL non utilizzato [se (c2-b2) > 0]
2008 2009 2010 2011
10 15 10
15
120 140 150 100
10 15
30
110 135 155 115
100 120 125 300
0
0
100 120 125 300
10 15 30
0
0
0
0
185
Interessi passivi
L'impresa contabilizza nell'esercizio 2008, 2009 e 2010 interessi
passivi indeducibili per 10, 5, 15. Nell'esercizio 2011 a fronte di
eccedenze di ROL si deducono gli interessi non dedotti per 30.
esercizio 2008:
– variazione temporanea ires: 10
– imposte anticipate per 2,75 (10x0,275)
esercizio 2009:
– variazione temporanea ires: 5
– imposte anticipate per 1,38 (5x0,275)
esercizio 2010:
– variazione temporanea ires: 15
– imposte anticipate per 4,13 (15x0,275)
esercizio 2011:
– variazione in diminuzione temporanea per 30
– reversal ires anticipata: 8,25 (30x27,5%)
Analisi
Analisiesercizi
eserciziprecedenti
precedenti
Lo sviluppo temporale delle imposte differite
perdite
utili
strutturali
occasionali
no prospettive
cambiamento
prospettive
cambiamento
solo imposte
differite
previsioni
previsioni
imponibili > 0
anticipate ≤ differite
sia imposte
anticipate che
differite
imponibili < 0
anticipate > differite
imponibile in grado di
recuperare le anticipate
eccedenti
imponibile insufficiente a
recuperare le anticipate
eccedenti
sia imposte anticipate
che differite in un arco di
tempo limitato
tutte le differite ma le
anticipate solo per
quanto recuperabili
solo imposte
differite
Compilazione
del prospetto
extra
contabile
RF6
Maggiori deduzioni da
prec. esercizi
Riassorbimento naturale ai fini IRES
Riassorbimento per sesti ai fini IRAP
Precedenti deduzioni
tassate o affrancate
nel periodo
=
Valore fiscale – valore
civile
RF6
Possibilità di affrancare (IRES e IRAP) le eccedenze
pregresse
• 12% fino a 5 M
• 14% oltre 5 e fino a 10 M
• 16% oltre 10 M
con rimozione del vincolo sulle riserve
RF6
-
≤
La determinazione della base imponibile
(artt. 81→116)
Opzione per trasparenza (art. 115)

le imposte a carico della partecipata sono versate dalle
partecipanti proporzionalmente alle loro quote

le partecipanti cumulano ai propri redditi quelli provenienti dalla
partecipata e determinano le imposte dovute con evidenza (nei
crediti) di quelle riferibili alla partecipata
Imposte correnti a Debiti tributari ... (imposte proprie)
Crediti vs. partecipata a Debiti tributari ... (della partecipata)
La determinazione della base imponibile
(artt. 81→116)
Opzione per trasparenza (art. 115)

a differenza delle SDP, la partecipata contabilizza le proprie
imposte ed i relativi crediti e debiti fiscali nei confronti della
partecipante
Imposte correnti a Debiti verso soci
...
Opzione per la trasparenza per le srl (art. 116)

i soci persone fisiche versano le imposte contabilizzate
comunque a costo e debito/credito da parte della partecipata
Imposte correnti a Debiti verso soci
...
Esempio: B.I. Irap
CONTO ECONOMICO
VALORE DELLA PRODUZIONE
vendite e prestazioni
variaz. riman. prodotti in corso lavoraz. semilav. e finiti
variazioni lavori in corso su ordinazione
incrementi immobilizzaz. per lavori interni
altri ricavi e proventi
TOTALE
COSTI DELLA PRODUZIONE
per materie prime, sussid., di consumo e merci
per prestazioni di servizi
per godim. beni di terzi
per il personale
ammortamenti e svalutazioni
variaz. riman. mat. prime, sussid., di consumo e merci
oneri diversi di gestione
TOTALE
VALORE DELLA PRODUZIONE LORDA
- Premi INAIL
- Spese per il personale deducibili
- Deduzioni base imponibile
VALORE DELLA PRODUZIONE NETTA
VALORI
CONTABILI
VAR +
VAR -
VALORI
IRAP
1.764.000
1.764.000
210.000
210.000
15.300
1.989.300
15.300
1.989.300
1.412.000
119.334
1.200
304.253
73.200
20.000
1.412.000
100.534
304.253
4.400
68.800
-30.000
-30.000
3.100
1.881.887
3.100
1.554.434
nicola ratti:
includere accantonamenti
ed utilizzi di fondi rilevanti
434.866
-25.414
409.452
DETERMINAZIONE DELLE IMPOSTE
(arrotondare all'unità di euro)
Esempio: B.I. Ires
UTILE ANTE VARIAZIONI
a)
c)
d)
e)
h)
i)
l)
b)
d)
e)
f)
h)
i)
l)
VAR +
ACC.TO FONDO RISCHI SU CREDITI
ACC.TO PER RISCHI
ONERI DA IMMOBILI ABITATIVI
SPESE DI MANUTENZIONE NON DED.
COMPENSI AMMINISTRATORI
SPESE RAPPRESENTANZA
RATA PLUSVALENZE
94.563
2.350
5.000
100
1.616
15.000
2.829
TOTALE
26.895
VAR QUOTA ESENTE DIVIDENDI ESTERI
PROVENTI DA IMMOBILI ABITATIVI
RECUPERO SPESE DI MANUTENZIONE
PLUSVALENZE NON IMPONIBILI
COMPENSI AMMINISTRATORI
SPESE DI RAPPRESENTANZA ES. PREC.
PLUSVALENZE DA RATEIZZARE
3.800
45
1.000
886
14.700
200
14.143
TOTALE
34.774
TOTALE VAR + / -
-7.879
UTILE IMPONIBILE
86.684
IRES CORRENTE (27,5%)
IRAP CORRENTE (3,9%)
TOTALE IMPOSTE DA VERSARE
ACCONTI
SALDO DI PERIODO
23.838
15.969
39.807
-30.500
9.307
Prospetto riconciliazione per nota
integrativa
SEZIONE I - IRES
Risultato prima delle imposte
Differenze definitive
+ Parte non deducibile delle spese di rappresentanza
+ Interessi passivi oltre i limiti di rendimento effettivo
+ Quote non deducibili di ammortamento
+ Costi immobiliari non deducibili
- Proventi immobiliari non tassati
- Quota dividendi esente
- Plusvalenze non imponibili
…
Totale
Risultato imponibile per competenza
Imposte di competenza sul reddito dell'esercizio (27,5%)
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi
- Anticipato pagamento emolumento amministratori
- Ammortamenti anticipati non civilisticamente giustificati
- Plusvalenze rateizzate (4/5)
…
Totale
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi
+ Spese di manutenzione eccedenti il plafond
+ Accantonamento al fondi rischi su crediti tassato
+ Altri fondi rischi tassati
+ Stanziamento di emolumenti per amministratori
…
Totale
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti
+ Stanziamento di emolumenti pagati anticipatamente
+ Ammortamenti civilistici oltre il completamento dell'amm. anticipato
- Pagamento di emolumenti stanziati
- Utilizzo dei fondi rischi non dedotti
- Spese di manutenzione in ammortamento
- Spese di rappresentanza
- Quote di plusvalenze sospese
…
Totale
Imponibile IRES
Imposta corrente sul reddito di esercizio (27,5%)
94.563
100
-45
-3.800
-886
-4.631
89.932
24.731
-11.314
-11.314
1.616
2.350
5.000
15.000
23.966
-14.700
-1.000
-200
-15.900
86.684
23.838
Prospetto riconciliazione per nota
integrativa
SEZIONE II - IRAP
Differenza tra valori e costi della produzione
+ Costi del personale dipendente e assimilati non rilevanti
Totale
Differenze definitive
+ Parte non deducibile delle spese di rappresentanza
+ Compensi a lavoratori autonomi occasionali e collaboratori
+ Svalutazioni e perdite su crediti
…
Totale
Risultato imponibile per competenza
Imposte di competenza sul reddito dell'esercizio (3,9%)
107.413
278.839
386.252
15.000
4.400
19.400
405.652
15.820
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi
…
Totale
0
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi
+ Ammortamenti indeducibili per supero aliquota fiscale
+ Acc.ti per rischi e spese tassati
…
Totale
5.000
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti
- Ammortamenti civilistici oltre il completamento dell'amm. Fiscale
- Utilizzo dei fondi rischi non dedotti
- Spese di manutenzione in ammortamento
- Spese di rappresentanza
+ Quote di plusvalenze sospese
…
Totale
-1.000
-200
Imponibile IRAP
Imposta corrente sul reddito di esercizio (3,9%)
5.000
-1.200
409.452
15.969
Lo sviluppo temporale delle imposte anticipate
Sit.iniziale
2003
A C.II.4ter
IRES riferita a:
Spese di rappresentanza
2001
2002
2003
2004
1.050 321 472 -
Utilizzi
2004
E 22.a
2005
33%
Utilizzi esercizi successivi
2006
2007
2008
33%
33%
33%
525
107
118
148
-
525
107
118
37
107
118
37
118
37
81.840 - 20.460
11.668
95.351 - 21.062
20.460
20.460
20.460
Sit.finale
2004
A C.II.4ter
2009
33%
525
214
354
148
-
37
Perdite d'esercizio
2002
2003
Totale
IRAP riferita a:
Spese di rappresentanza
2001
2002
2003
2004
Totale
Sit.iniziale
2003
A C.II.4ter
136 42 60 -
238 -
Ageing perdite
Periodo di creazione
Importo
2002
310.208
2003
35.359
Totale
345.567
Utilizzi
2004
E 22.a
68
14
15
20
77
11.668
21.247
20.722
20.615
2005
4,25%
Utilizzi esercizi successivi
2006
2007
2008
4,25%
4,25%
4,25%
68
14
15
5
14
15
5
15
5
5
102
34
20
5
Utilizzate e/o scadute
2003
2004
2005
2006
- 66.990
-
11.705
- 66.990
-
-
-
61.380
11.668
74.289
Sit.finale
2004
A C.II.4ter
2009
4,25%
-
68
28
45
20
161
Residuo
Per imposte anticipate
2007 disponibile Perdite
Imposte
243.218
186.000
61.380
35.359
35.358
11.668
-
278.577
221.358
73.048
Lo sviluppo temporale delle imposte differite
IRES differita riferita a:
Sit.iniziale
2003
PB2
Utilizzi
2004
E 22.b
Utilizzi esercizi successivi
2006
2007
2008
33%
33%
33%
2005
33%
Sit.finale
2004
PB2
2009
33%
Plusvalenze
2004
Totale
IRAP differita riferita a:
-
24
6
6
6
6
-
24
6
6
6
6
Sit.iniziale
2003
PB2
Utilizzi
2004
E 22.b
2005
4,25%
Utilizzi esercizi successivi
2006
2007
2008
4,25%
4,25%
4,25%
24
-
24
Sit.finale
2004
PB2
2009
4,25%
Plusvalenze
2004
Totale
0
4
-
4
1
1
1
1
1
1
1
4
1
4
-
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Deducibili