GIOVEDÌ 5 GIUGNO 2014 LA SICILIA 26. CATANIA Campanella-Sturzo La scuola «viva» La festa a sorpresa che gli allievi della CampanellaSturzo di Librino hanno preparato per il loro preside che lascia dopo tanti anni. In basso Lino Secchi, commosso, tra i ragazzi per cui ha speso la propria vita offrendo loro mille occasioni d’incontro e di crescita (foto Davide Anastasi) Le mamme espongono lenzuola bianche dai balconi dei palazzi: «I nostri figli ti amano». Manifestazione di stima e affetto per chi ha dato molte occasioni di crescita ai propri figli e fatto della scuola un luogo aperto a tutto il quartiere I bimbi: «Ciao, preside Lino, ciao...» Saluto colorato al ritmo dei Modà Festa per il prof. Secchi che lascia dopo tanti anni a Librino PINELLA LEOCATA Per dirgli «ciao» si sono fatti arcobaleno e, insieme, al ritmo dei Modà, cantano «Ciao, preside Lino, ciao. E’ difficile lasciarti dopo tanti anni insieme». In piedi, schierati lungo i gradoni dell’anfiteatro all’aperto, i piccoli allievi della Campanella-Sturzo cantano, seguono la musica con le mani, piangono, ridono e con enormi lettere multicolori scrivono un’unica frase ripetuta di fila in fila: «Grazie». Lino Secchi, «il preside», lascia, dopo 43 anni di appassionato e generoso lavoro 17 dei quali spesi a Librino. E le sue maestre, i ragazzi e i collaboratori gli dicono «ciao» sorprendendolo con uno spettacolo fatto di sketch, canti, balli e striscioni realizzati dalle mamme del quartiere. «Ti vogliamo un mondo di bene», dicono. «Sei una guida, un papà». «Nei nostri cuori ci sarà sempre uno spazio speciale per te», «Magicamente... insieme». E ancora «Grazie per tutte le cose che ci hai insegnato». Per Lino Secchi, per la scuola che ha saputo creare, per la rete, forte, che ha costruito con il quartiere e per il quartiere, persino lenzuoli bianchi dai balconi dei palazzi. Lenzuoli che dicono «I nostri figli ti amano», «Tu 6 una cosa grande». «Unico grande preside». Con un espediente lo chiamano in cortile e, davanti a quella tavolozza di bambini in festa, Lino Secchi, per una volta, rimane di sasso. Non se lo aspettava. Per una volta maestre e bambini gli hanno nascosto qualcosa. Hanno fatto le prove in ogni classe e poi una insieme, trovando il modo di bloccare il preside nell’ala più distante della scuola. Poi la signora Rosetta, collaboratrice di sempre, ha avvertito la moglie, Paola Scuderi, perché fosse dei loro, e anche i giornalisti che per tanti anni hanno seguito e raccontato le iniziative che la scuola intraprendeva con passione, fantasia e competenza. Tutti insieme per dire «ciao, semplicemente ciao. Disegno l’erba verde come la speranza che tu hai saputo regalare». Il posto del preside è al centro dell’anfiteatro, in mezzo ai suoi bambini che cantano e mimano la canzone del Re Leone, che rappresentano scenette di classe, la maestra attenta e gli allievi scanzonati. I suoi bambini per lui hanno preparato un grande al- bum con le foto di tutte le classi e delle tante manifestazioni portate avanti nel tempo. La storia della Campanella- Sturzo, la loro storia, la storia del preside Secchi. Un album grande e pesante che ha voluto consegnarli l’ultima arrivata, una bambina marocchina che vuole dirgli un suo grazie speciale, «grazie per avermi adottata». Poi a schierarsi davanti al loro preside sono le maestre e i collaboratori, anche loro con le magliette arcobaleno. Ognuna legge un periodo di un’unica lettera, la voce rotta, gli occhi rossi. E sono parole che dicono che la dedizione per il proprio lavoro, la passione, la disponibilità, l’apertura mentale lasciano il segno, fanno la differenza, producono frutto. «Autorevole, ma mai autoritario», «vigile e co- tempo in cui si può costruire un progetto educativo». La scuola non del preside o del sindaco, ma del quartiere, della cittadinanza, la scuola senza sbarre e senza cancelli, la scuola aperta a tutti, come la sua piccola piscina, la sola in un quartiere di oltre 70.000 abitanti, perché, come dice Lino Secchi, «meglio la polvere della scuola che la polvere della strada». E poi le mille occasioni offerte agli alunni con Antonio Presti e Fiumara d’Arte: gli incontri con i poeti, con grandi scrittori e fotografi, il lavoro comune con gli scultori, la Porta della Bellezza, il Rito della Luce... E allora «ciao, semplicemente ciao, preside, tutta la scuola è / azzura è / come il cielo è / il mare è... ». Cantano i bambini, le maestre, le mamme e il preside, insieme, il volto rigato dalle lacrime. AVVIATO PER UN GRUPPO DI RAGAZZI UN PROGETTO PER ACQUISIRE COMPETENZE LAVORATIVE PRATICHE Studenti del Cannizzaro per un mese tra scuola e lavoro IN UN CAMION FRIGO IN VIA DOMENICO TEMPIO Dodici quintali di tonno rosso sequestrati dalla Guardia di finanza I finanzieri della sezione operativa navale di Catania, nel corso di un servizio per il controllo della filiera alimentare, hanno sottoposto ad un controllo un camion frigorifero che transitava in via Domenico Tempio. All’interno le fiamme gialle hanno trovato 12 quintali di tonno rosso (della specie Thunnus Thinnus) destinato al Maas, senza documenti che ne certificassero la tracciabilità, così come prevede la legge. Il pesce, perfettamente idoneo al consumo alimentare, è stato sequestrato, venduto all’asta e i proventi versati all’erario. La Galleria Clifford Baron via Milano, 78 - Catania nel mese di Giugno farà una promozione reale del 50% su tutta la merce in Bottega per trasferimento attività stante», l’artefice «di una scuola viva aperta al territorio, al dialogo, all’ascolto», di una «scuola che dal sapere passa al saper fare». Sono state bene con il preside Secchi perché «a far piacevoli i luoghi di lavoro non sono solo le belle strutture o le comodità, ma l’umanità dei responsabili, quella rara capacità di capire che ciò che fa grande un uomo è il sentirsi come gli altri». Della sua avventura Lino Secchi ricorda quando nel 2000, costituiti gli istituti comprensivi, l’elementare Tommaso Campanella e la media Luigi Sturzo si riunirono a Librino, dentro baracche e prefabbricati, mentre la scuola nuova, grande, bella, finiva di essere costruita. Finalmente una scuola di quartiere dove i ragazzi vengono seguiti per 10 anni, «un Disponibile per effettuare perizie riservatissime Telefonare al 347 9658135 Per otto studenti del corso diurno di Informatica e per otto del corso serale dello stesso Dipartimento l’istituto tecnico Stanislao Cannizzaro ha avviato un progetto di alternanza scuola-lavoro per far acquisire ai ragazzi una serie di competenze tecnologiche e lavorative pratiche inserendoli nel mondo del lavoro. Il progetto, coordinato dai professori Colombo, Cosentino e Gallo (nella foto quest’ultimo con tre dei ragazzi selezionati per il progetto), è uno dei tanti avviati anche quest’anno dall’istituto per fare in modo che gli studenti, oltre ad acquisire conoscenza e competenza nelle aule e nei laboratori della scuola, abbiano anche la possibilità concreta di entrare, grazie ad una serie di accordi che la scuola ha chiuso con importanti aziende della provincia di Catania, nel mondo del lavoro. Il progetto prevede un impegno dei ragazzi per quattro settimane nelle aziende che li accolgono, dove vengono seguiti, oltre che dai loro docenti, anche da tutor e responsabili delle stesse aziende che spiegano loro i meccanismi e le dinamiche di quell’impresa, ed in particolare delle attività legate alle dinamiche commerciali e a quelle informatiche collegate al marketing e al fare impresa. Il corso si concluderà a fine giugno e, naturalmente, così come è accaduto in passato con studenti che hanno partecipato a stage in importanti aziende anche di altre regioni d’Italia, la speranza è che, oltre a maturare una esperienza interessante e formativa, qualche studente possa anche gettare le basi per una eventuale occupazione futura. in breve POLIZIA Due arresti delle «Volanti» I poliziotti delle «Volanti» hanno arrestato Giuseppe Fisichella, 35 anni, perché sorpreso fuori dalla propria abitazione nonostante, da sorvegliato speciale, avrebbe dovuto trovarsi a casa. L’uomo è stato fermato dagli agenti in piazza dei Martiri. Un secondo arresto è stato eseguito sempre dallo stesso personale di polizia nei confronti del pregiudicato Giuseppe Mermina (54 anni), residente a Pozzallo. L’uomo, ricercato per furto, è stato rintracciato dagli agenti in un hotel del centro città, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Forlì per furto. VIA GRIMALDI Arrestato spacciatore di «erba» I carabinieri del Nucleo operativo delle Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato un20enne (del quale non sono state rese note le generalità), catanese, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’altra sera, i militari, durante un servizio antidroga, hanno notato il giovane in via Grimaldi mentre cedeva degli involucri a dei clienti. Bloccato e perquisito, il fermato è stato trovato in possesso di 2 buste in plastica contenenti 200 grammi di marijuana.