IL CAFFÈ 19 febbraio 2012
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C1MONDO
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www.rabadan.ch/
Il boomerang Wulff per Merkel
Ombre sulla cancelliera dopo il ko del secondo “suo” presidente
STEFANO VASTANO da Berlino
Ieri mattina, sabato18 febbraio,
Berlino s’è svegliata con un'aria
lievemente wagneriana. Qualche nube offusca il cielo sopra la
capitale. Ma una temperatura
mite, 4 gradi, e qualche spiraglio
di luce annunciano una nuova
primavera sullo Schloß Bellevue. Il castello, a pochi passi del
Parlamento, ove negli ultimi due
mesi s’è girato lo psicodramma
intitolato Christian Wulff. Mai
un Presidente – il più giovane
nella storia della Repubblica federale - è stato insidiato tanto
dal coro dei media, crollando
cosí in basso nel favore dei tedeschi. Che non riuscivano a digerire il fatto che il loro primo cit-
Classifica dei Paesi
più corrotti in Europa
(Da 0 a 10, dove 10 indica
il livello minimo di corruzione)
1 Bulgaria
3.3
2 Grecia
3.4
3 Romania
3.6
4 Italia
3.9
5 Slovacchia
4
6 Lettonia
4.2
7 Repubblica ceca
4.4
8 Lituania
4.8
9 Polonia
5.5
10 Malta
5.6
11 Portogallo
6.1
12 Spagna
6.2
13 Cipro
6.3
14 Estonia
6.4
15 Francia
7
16 Irlanda
7.5
17 Belgio
7.5
18 Austria
7.8
19 Germania
8
20 Lussemburgo
8.5
21 Paesi Bassi
8.9
22 Svezia
9.3
23 Finlandia
9.4
24 Danimarca
9.4
POTERE ROSA
La destra non
esclude che
sarà la stessa
Merkel a fare
da capo di
Stato, o
l’attuale
ministro del
Lavoro Ursula
von der Leyen
Socialdemocratici e
Verdi ora rivendicano
per Joachim Gauck
la guida della
Repubblica federale
tadino, quando era premier in
Bassa Sassonia, avesse spuntato
da un banchiere amico – a tassi
agevolati del 4% – un prestito di
circa 500mila euro per acquistare un villino. E si fosse poi
fatto pagare, da un altro conoscente, tre notti in un albergo a
Sylt.
“Mi vergogno d’essere rappresentata da un presidente su cui
indaga la magistratura”, è il commento di tanti in queste ore. È
per questo preciso motivo che
Christian Wulff, il presidente voluto a tutti i costi dalla cancelliera Merkel, ha gettato la spugna. Come ci aveva spiegato a
cena qualche sera prima il presidente dei Verdi Cem Özdemir:
“Nessun politico tedesco resiste
a un’indagine della magistratura, tanto meno un presidente
di questa repubblica” Anche per
questo l’atmosfera che ora si respira sulla Sprea è di sapore lievemente wagneriano. “Perchè
per tutti i tedeschi che lavorano
e pagano le tasse - aveva anticipato Özdemir -, la fine del
dramma Wulff è la liberazione
da un incubo. Che getta le sue
ombre anche sulla Merkel”.
Sì, Berlino è a 1.600 chilometri
da Roma, ma dal punto di vista
dello stile politico è anni luce
dalla “tangentopoli” di partiti e
politici in Italia. “Qui in Germania - aggiunge Özdemir, con un
certo orgoglio -basta un sospetto
della Procura a far cadere un
presidente”. E far tirare un sospiro di sollievo, oltre che ai cittadini, ai giornali: “Aus!” titola
Bild, il quotidiano più letto. Sí,
anche per Wulff - che ieri s’è defilato da Schloß Bellevue in
Skoda, con al volante Bettina, la
sua seconda consorte – “è finalmente finita“, ha titolato il Tagesspiegel, il quotidiano di Berlino.
Berlino
Ed ha ragione il presidente dei
Verdi quando dice che le sue dimissioni “sono un segnale di
forza per la società civile e dell’informazione in Germania”.
Sbaglia invece il politico verde
quando crede che la crisi al Castello Bellevue appanni “l'incredibile fascino che la Merkel come ammette lo stesso Özde-
Francia
mir - continua ad avere sui tedeschi“. Ecco l’altro motivo di
quell’atmosfera wagneriana che
tira a Berlino. Certo, adesso la
Merkel dovrà ascoltare di più socialdemocratici e verdi. Che,
dopo ben due presidenti “bruciati” dalla Merkel (prima di
Wulff s'era dimesso Horst Köhler), vorranno più quiete al Ca-
stello di Bellevue. Per Spd e
Verdi il candidato ideale è il 72
enne Joachim Gauck, “presidente dei cuori” dei tedeschi.
Nella Cdu, invece, si vocifera che
sarà una donna a rappresentare
gli 82 milioni di tedeschi. Probabilmente Ursula von der Leyen,
attuale ministro del Lavoro. Una
delle pochissime nella Cdu a po-
ter competere con la cancelliera.
O toccherà alla stessa Merkel diventare de facto la presidente
dei tedeschi? “Una donna
esperta, integra e che già governa la Germania come un presidente“, ha scritto la Süddeutsche Zeitung. No, a quanto pare,
la fine di Wulff non è ancora
quella di Angela Merkel.
Domenique Strauss-Kahn interrogato in stato di fermo per un giro di squillo
#HappyValentinesDay
Martedì si festeggiava la festa
degli innamorati e Twitter non è
certo stato da meno. Grande
successo ha riscosso il Doodle
di Google: un logo animato con
le note retrò di “Cold cold heart”
cantata da Tony Bennett.
#Sarkozy
Mercoledì, il presidente
francese Nicolas Sarkozy ha
aperto la sua pagina su
Twitter e ha ufficialmente
annunciato la sua
ricandidatura alle elezioni
presidenziali.
#wulff
Venerdì il presidente tedesco
Christian Wulff si è dimesso,
dopo che la procura di
Hannover ha chiesto al
Bundestag la revoca della sua
immunità. Gli si rimprovera pure
di aver mentito al suo Paese.
Festini hard inguaiano Dsk
Nuovo capitolo nella storia a
luci rosse di Dominique
Strauss-Kahn, l’ex direttore del
Fondo monetario internazionale (Fmi) arrestato - e poi assolto - per un presunto stupro a
New York. Dsk sarà interrogato
dal magistrato, in stato di fermo,
martedì prossimo sulla vicenda
delle escort dell’hotel Carlton di
Lille, nel nord della Francia.
Un’inchiesta che riguarda festini hard organizzati in ristoranti e night di Parigi, Washington, Madrid, Vienna e Gand, in
Belgio.
L’ex numero uno del Fmi, uscito
indenne dalle accuse di stupro
di una cameriera negli Stati
uniti e da quelle della scrittrice
Tristane Banon di 32 anni, in
Francia, dovrà rispondere di
complicità in sfruttamento della
sidenziali che si terranno il
prossimo 22 aprile. Ora si dovrà
accontentare d’osservare da
lontano Francois Hollande che
sfida Nicolas Sarkozy.
Finito in carcere a New York lo
scorso 14 maggio con l’accusa di
aver stuprato una cameriera
dell’hotel Sofitel di New York, e
poi assolto, Dsk si presenterà
nella caserma di Lille spontaneamente verso le 9 di martedì.
Lui stesso ha ripetutamente
chiesto di essere interrogato
sulla vicenda. Ma, essendo in
stato di fermo, potrà essere trattenuto fino a 48 ore. Agli investigatori dovrà fornire la sua versione sulla vicenda nota come le
“scappatelle all’Hotel Carlton”,
un giro di squillo in alberghi di
lusso in Europa e negli Stati
Uniti.
prostituzione e abuso di beni
sociali, se non riuscirà a dimostrare che era all’oscuro dell’origine dei “doni” di cui ha beneficiato. Secondo il quotidiano locale “La Voix du Nord”, Dsk oltre
a fornire agli inquirenti la sua
versione sugli incontri con ragazze, dovrà spiegare anche la
natura dei rapporti controversi
che ha avuto con uno dei dirigenti del gigante dell’edilizia
Eiffage, David Roquet, e con un
altro imprenditore del settore
paramedico, Fabrice Paszkowski, i quali finanziavano le trasferte delle ragazze negli Usa
nel periodo in cui Strauss Kahn
era ancora direttore del Fondo
monetario internazionale.
Solo un anno l’ex ministro delle
Finanze francesi era il favorito
del partito socialista per le pre-
Egitto
L’Orso d’argento alla regista franco-svizzera Ursula Meier
Dopo ventun anni di astinenza
l’Orso d'oro della 62esima edizione del Festival di Berlino ritorna in Italia grazie a Paolo e Vittorio Taviani per il film “Cesare
deve morire”. Sul podio trova spazio anche la Confederazione grazie alla regista francosvizzera Ursula Meier
che, col suo “L’enfant
d'en haut” ha ricevuto
un Orso d’argento
come premio speciale
della giuria.
Il film dei due ottantenni fratelli toscani autori di capolavori
come “La notte di San Lorenzo”,
“San Michele aveva un gallo” e,
soprattutto “Padre padrone”aveva già conquistato il pubblico
della Berlinale alla sua prima ap-
parizione. Un film, girato con un
rigoroso bianco e nero, nel carcere romano di Rebibbia con la
partecipazione degli stessi detenuti nei panni di attori, che non
lesina atmosfere shakespeariane,
e che è stato accolto da autentiche
ovazioni. Il gran premio della giuria, sempre assegnato con un
Orso d’argento, è andato invece
all’ungherese Bence Fliegauf per
il suo “Just The Wind”, mentre l’argento per la miglior regia è toccato
al tedesco Christian Petzold per
“Barbara”.
L’Italia porta a casa anche il premio del pubblico grazie a “Diaz,
Non pulire questo sangue” di Daniele Vicari. Il film racconta i fatti
e le violenze registrate nell’ormai
famigerata scuola Diaz durante il
G8 di Genova.
#WhitneyHouston
Sabato, si è svolto il funerale in
forma privata delle celebre
cantante trovata morta in un
hotel di Los Angeles lo scorso
weekend. Aretha Franklin e
Steve Wonder hanno cantato
durante la funzione.
Israele accusa Teheran di provocazione
I Taviani conquistano la Berlinale Navi da guerra iraniane
I vincitori
dell’Orso d’oro
raccontano il loro
film nell’Incontro
di Stefano
Vastano
A PAGINA 54
a cura di
Carolina Cenni
@simplypeperosa
Fonte: Transparency International 2011
Dopo 21 anni d’attesa il cinema italiano vince il Festival grazie ai fratelli toscani
L’INCONTRO
Il mondo
su Twitter
entrano nel Mediterraneo
L’Iran ha inviato due navi da guerra, un cacciatorpediniere ed un’unità ausiliaria, verso le coste
siriane. Nel giro di pochi mesi è la seconda volta
che unità militari iraniane navigano nelle acque
mediterranee. “Una provocazione”, l’ha giudicata
Israele. L’anno scorso Teheran e Damasco hanno
sottoscritto un accordo per effettuare manovre
congiunte. Un’alleanza che oggi preoccupa
molto le potenze occidentali.
Le due navi hanno attraversato il Canale di Suez,
autorizzate dalla giunta militare egiziana che
controlla la via d'acqua che collega il Mar Rosso
al Mediterraneo. In seguito, hanno attraccato nel
porto siriano di Tartus, dove sono previste attività di addestramento dei militari della Marina
siriana, secondo l’accordo siglato tra i due Paesi
un anno fa, come precisa l’agenzia iraniana
Mehr. Intanto, il capo della Repubblica islamica,
Habibollah Sayari, ha spiegato che l’intento di
Teheran è di mostrare la sua “potenza” contro
Israele e a sostegno del presidente siriano, Bashar Assad.
#sanremo
Nella TT italiana non si è parlato
d’altro per tutta la settimana.
Piovono critiche e pareri positivi
sulle canzoni, vallette ed ospiti.
Ma Twitter si conferma il social
network ideale per scoprire in
diretta il parere della gente.
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su Twitter
@lilloalaimo
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