Wulff, presidente con fatica
Domenica 04 Luglio 2010 23:00
di Emanuela Pessina
BERLINO. E' stato più complicato del previsto, ma alla fine il risultato é arrivato. La Germania
ha un nuovo Presidente della Repubblica: si chiama Christian Wulff, ha 51 anni e vanta una
lunga carriera politica tra le fila della CDU. Candidato alla presidenza dalla Coalizione di Angela
Merkel (CDU) e Guido Westerwelle (FDP), Wulff è stato eletto al terzo turno di votazioni con
una maggioranza assoluta di soli tre voti.
E' una vittoria incredibilmente faticosa, che rappresenta uno schiaffo morale alla Cancelliera e
alla sua Coalizione. In effetti, la difficoltà che ha incontrato l’elezione di Wulff va a infierire su
una situazione, quella del Governo federale tedesco, già delicata: la Coalizione nero-gialla si
difende con tutti i mezzi, ma la stampa non perdona. La crisi esistenziale della Cancelliera
sembra appesantirsi sempre più.
In realtà, tutto lascia intuire per l’ex-primo ministro della Bassa Sassonia Christian Wulff una
presidenza dignitosa e sicura: avvocato di professione, Wulff è iscritto al partito dei
Cristianodemocratici dal 1975 ed è un grande esperto di res politica. Chi ha fatto una pessima
figura è la Coalizione nero-gialla: CDU e FDP hanno trasmesso l’immagine di un governo
debole, diviso e insoddisfatto. Pur avendo la maggioranza assoluta nella Bundesversammlung,
l’organo incaricato dell’elezione del Presidente federale, i cristianodemocratici e i liberali hanno
raggiunto la maggioranza dei voti solo al terzo scrutinio.
I numeri parlano chiaro: 44 membri del Governo non hanno dato l’appoggio al proprio candidato
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Wulff nel primo turno e, nonostante gli appelli dei maggiori rappresentanti di partito, 20 lo hanno
rifiutato anche nel secondo. Un vero e proprio ammutinamento nella già di per sé sbieca nave
della Coalizione.
Prima del terzo scrutinio, a dimostrazione della situazione di emergenza e di preoccupazione,
sono intervenuti Horst Seehofer, il presidente della CSU, la consorella bavarese dei
cristianodemocratici, e il ministro dell’Assia Roland Koch (CDU). Il primo ha ricordato ai suoi
colleghi la grande “responsabilità storica” del momento, mentre Koch ha invitato palesemente la
Coalizione al buonsenso, ammettendo forse la crisi esistenziale in seno al proprio Governo.
“Suicidarsi per la paura di morire non è un’alternativa”, ha detto Koch, riferendosi
all’insoddisfazione che i membri della Coalizione stessa hanno voluto esprimere nei confronti
del lavoro del Governo Merkel con il loro voto.
Perché la fatica con cui Wulff è stato eletto, in realtà, è il chiaro segnale della crescente
disapprovazione dei membri del Governo tedesco nei confronti della Cancelliera. Il quotidiano di
sinistra Tageszeitung individua maliziosamente nelle “decisioni solitarie” di Angela Merkel la
causa della sua impopolarità, dall’approvazione del pacchetto europeo di aiuti salva-euro alle
proposte zigzaganti per il mercato finanziario. Tra le fila della Coalizione, qualcuno è talmente
deluso da mettere in gioco la sopravvivenza del Governo stesso. Secondo la stampa tedesca,
Angela Merkel è stata colpita: le sono sfuggite le redini del suo Governo e ora deve presiedere
in un’atmosfera di sfiducia manifesta.
La lista dei temi da affrontare, tuttavia, è ancora lunga: oltre alla riforma del sistema sanitario, il
Governo tedesco ha in agenda la riapertura delle centrali nucleari e la riforma fiscale. Per
quanto riguarda la salute, le proposte sono già state fatte. Secondo il Tagesspiegel, i vertici dei
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tre partiti di maggioranza si sarebbero accordati per un aumento dei contributi al servizio
sanitario di 0.6 punti, che salirebbero a quota 15.5%. Insieme all’aumento dei contributi per la
disoccupazione, che dal 2.8% passeranno a 3%, le spese salariali totali torneranno a superare
il 40% della busta paga: un effetto che la maggior parte di politici non approvano poiché
potrebbe impedire la ripresa economica. Per quanto riguarda la riforma fiscale, invece, il
Governo si aggiornerà mercoledì prossimo.
Se la Coalizione riuscirà ad affrontare tutti questi nodi con successo, è ancora da vedere. Per
ora la Merkel è alle prese con un altro tipo di successo, quella calcistico della Germania contro
l’Argentina a Città del Capo, in Sudafrica. La Cancelliera, infatti, ha voluto partecipare alla
partita personalmente e la grande performance della squadra tedesca non può che offrire
un’interessante distrazione alla situazione di profonda crisi in cui sembra versare “la ragazza
venuta dall’est”.
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