8 Expo 2015 Eventi Lunedì 22 dicembre 2014 Uno dei campi di spinaci nel Lazio, zona Latina, dal quale si approvvigiona Findus Una delle fasi di lavorazione degli spinaci nello stabilimento Findus di Cisterna di Latina ■■ FINDUS ITALIA / Controllata da Iglo Group, tra le principali società europee del settore alimentare, presenta il programma di responsabilità sociale “Forever Food Together” La riduzione degli sprechi passa anche dal freezer Ecco come contrastare lo spreco di cibo e promuovere il ruolo dei surgelati in questa operazione di consumo intelligente N el pianeta, e in Europa, si spreca molto cibo. Troppo: addirittura un terzo della produzione globale. Le famiglie buttano letteralmente nel cestino una media di 5 euro di cibo a settimana, solo perché non si ha tempo di prepararlo prima che scada o vada a male. Questo andamento non può essere tollerato, e anche il tema di Expo 2015 si focalizza proprio su questo. Iglo Group, una delle principali società europee del settore alimentare, che controlla Findus in Italia, ha da poco presentato il suo programma di responsabilità sociale Forever Food Together (Fft), un progetto a livello europeo che ha proprio l’obiettivo di contrastare lo spreco di cibo, e di far conoscere in maniera diffusa il ruolo che il cibo surgelato e congelato può avere in questa battaglia a favore del consumo intelligente. Piena sintonia con Expo 2015, dunque, a cui Findus è fortemente orientata a partecipare. Il percorso di Forever Food Together inizia mesi fa, come racconta Francesco Formisano, marketing manager della categoria Main Dish di Findus, nonché ambassador di Fft per la Unit Italia: “A luglio è stato compiuto un roadshow di presentazione interno all’azienda, cui è seguito il lancio esterno, durante un evento che si è tenuto a Londra a metà ottobre, presieduto dal Ceo del Gruppo, Elio Leoni Sceti, e alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, associazioni di consumatori e Ong”. La strategia di diffusione del progetto utilizza uno strumento molto conosciuto dalle famiglie, anche italiane: il famoso Capitan Findus. Dal mese di settembre, le confezioni dei prodotti Findus riportano, sul packaging, un nuovo logo, che ha l’immagine stilizzata e green del Capitano. “Ecco così che il nostro simbolo diventa anche l’icona della sostenibilità, oltre che dell’intero progetto”. Altro strumento di collegamento tra Fft e i consumatori è una sezione del sito web pensato ad hoc, http://fft.findus.it/ nella quale, con linguaggio semplice e d’impatto, l’azienda si Gli obiettivi di Forever Food Together I Pisellini Primavera Findus rivolge agli utenti, spiegando come il forte utilizzo delle risorse del pianeta imponga al gruppo scelte responsabili e come la surgelazione aiuti a utilizzare meglio il cibo. Tre dunque sono gli obiettivi di Forever Food Together e di Findus: aiutare a capire come i cibi surgelati e il congelamento degli alimenti siano una scelta maggiormente sostenibile; offrire nuovi prodotti che consentiranno di fare scelte alimentari corrette; approvvigionare e preparare i prodotti in maniera responsabile (vedi box). “Si tratta - spiega Formisano - di un cammino di ampio respiro, di un impegno che il gruppo si è preso da qui al 2020. L’obiettivo più importante del progetto è quello di far comprendere che il cibo, sia surgelato che congelato, permette di ridurre in maniera sensibile gli sprechi. Sensibile e quantificabile: si parla infatti, si veda il box, di una riduzione degli sprechi che avvengono nelle famiglie di ben il 47% se si utilizzano cibi surgelati”. Infatti, il cibo surgelato viene preparato in modo tale da non contenere scarto, le confezioni possono essere usate nella giusta quantità e hanno una data di scadenza ben più lunga rispetto ai freschi o alla quarta gamma. Forever Food Together è un percorso culturale che Iglo Group sostiene con l’obiettivo di informare i consumatori sui benefici che l’utilizzo di cibi surgelati e il congelamento degli alimenti hanno per ridurre gli sprechi alimentari. “I prodotti surgelati sono infatti edibili al 100% e se la confezione non si utilizza interamente, può essere riposta nel freezer e consumata in un’altra occasione. Viene dato inoltre per scontato di poter man- giare verdure gustose e nutrienti, come piselli e spinaci, tutto l’anno. In realtà, senza i surgelati questo sarebbe quasi impossibile. Per il cibo fresco, le lunghe distanze significano maggiori sprechi. Si pensi che Francesco Formisano, marketing manager Main Dish di Findus e ambassador di Forever Food Together per l’Italia glo Group e Findus, in prima linea nella lotta allo spreco alimentare, hanno fatto propria una delle grandi responsabilità cui le aziende del food sono chiamate ad assolvere, identificando tre obiettivi da perseguire all’interno del programma Forever Food Together. Innanzitutto è essenziale informare i consumatori europei che utilizzare il cibo surgelato e congelato è vantaggioso anche dal punto di vista economico e può aiutare a contrastare il problema dello spreco alimentare. Il secondo obiettivo chiama in causa proprio Iglo Group/Findus, che si impegnano, entro il 2020, affinché il 100% dell’innovazione di prodotto possa essere parte integrante di una dieta bilanciata: già oggi l’80% del portafoglio Iglo Group è composto da ortaggi, pesce e pollo. Infine, il terzo obiettivo prevede che, sempre entro il 2020, la totalità dei prodotti Findus sia approvvigionata e preparata in modo responsabile (il discorso vale per il settore dell’ittica e per la verdura, carne, pollame e uova). su un chilogrammo di piselli freschi, solo 400 grammi raggiungeranno il supermercato, se venduti come prodotto fresco. Inoltre, non tutti sanno che, per i pisellini Findus, dalla raccolta al confezionamento passano solo tre ore, come peraltro già riportano i pack delle confezioni. Insomma, c’è una consapevolezza, tra le persone, ma latente, e comunque poco diffusa”. Fft è la prosecuzione del programma Forever Food, lanciato dal gruppo nell’anno 2010, che affrontava il tema della sicurezza alimentare. Oggi, gli obiettivi sono di più ampia portata, e vengono consegnati anche al mondo politico, che Se il progresso genera sprechi non va bene Uno studio Fao del 2011 rileva che un terzo del cibo prodotto e confezionato ogni anno viene sprecato. Male anche gli italiani I dati sembrano incredibili: il progresso ha portato benessere, ma anche tanta disattenzione. Secondo uno studio della Fao del 2011, ogni anno viene sprecato un terzo di tutto il cibo prodotto e confezionato nel mondo. La cifra, all’interno dell’Unione Europea, si attesta, sempre annualmente, attorno agli 89 milioni di tonnellate, che potrebbero diventare - se non si cambiano le abitudini - 126 milioni entro il 2020. Questi numeri non sono accettabili, se si pensa che tra sei anni sul pianeta saremo in otto miliardi, e occorrerà avere - come suggerisce anche Expo 2015 - un’attenzione complessiva all’uso delle risorse e alla loro sostenibilità. A sprecare sono un po’ tutti, privati e operatori, ma il 42% dello spreco viene generato nelle famiglie ed è pari a ben 260 euro l’anno. Altri studi hanno invece sottolineato come chi utilizza cibo surgelato riesce a sprecare di meno. Molto meno: il 47%. deve essere sollecitato sull’importanza della surgelazione e sul consumo di cibi congelati come soluzioni ideali per la conservazione alimentare che sia il più possibile esente da sprechi, o che almeno li minimizzi. Iglo Group non opera singolarmente, nel progetto Fft, ma coinvolgendo anche la catena di approvvigionamento e gli stakeholder. In questo senso l’azienda è allineata con gli intenti di Expo 2015: sostenibilità e sicurezza alimentare sono temi che devono essere trattati ora, senza attendere il 2020, anno in cui, secondo le previsioni, la popolazione raggiungerà gli otto miliardi. La prova? Secondo la Sheffield Hallam University, i prodotti ittici surgelati molto difficilmente vengono sprecati (solo da un 6% degli intervistati). E gli italiani? Sono più o meno virtuosi dei vicini di casa europei? Sono bravi quando al supermercato comperano – la giusta quantità di cibo - seguendo la lista della spesa; però sprecano, troppo. Uno su cinque “butta” dai 10 ai 25 euro a settimana, quando la media del valore del cibo sprecato è di 5 euro a settimana a livello europeo (i Paesi inclusi nel campione di ricerca sono in particolare Italia, Germania, Austria, Francia e Regno Unito). Il motivo? Si esce a pranzo o a cena più di quanto non si fosse programmato.