Il colloquio : l’arte del dialogo
RADUNO “ASPIRANTI” OSSERVATORI
Castel San Pietro – ottobre 2012
Dott.sa Barbara Bononi
DA DOVE PARTIAMO
IDENTIKIT
DELL’OSSERVATORE
…………………………..
OBIETTIVI DEL SETTORE
 CREARE uniformità valutativa
 AVERE credibilità ( personale e professionale)
 POSSEDERE, Approfondire e migliore le conoscenze del gioco,
della meccanica, del regolamento ……
 Trasferire e trasmettere conoscenze al fine di FORNIRE
strumenti adeguati ed essenziali agli osservatori, per fornire
RISPOSTE ADEGUATE – CERTEZZE -
OBIETTIVI DEL SETTORE
 mantenere alta la motivazione
 definire il vostro ruolo
 Sensibilizzare e creare il senso di
APPARTENENZA

Far passare in maniera forte il concetto di
LAVORO DI SQUADRA
PROFILO DI PRESTAZIONE
DELL’ARBITRO/PERSONA
ABILITA’ TECNICA
CARATTERISTICHE COGNITIVE
PREPARAZIONE FISICA
CARATTERISTICHE EMOZIONALI
INTERPERSONALI
PROFILO DI PRESTAZIONE
DELL’OSSERVATORE
COMPETENZA TECNICA
INTELLIGENTE
PRESENTAZIONE “FISICA”
COMPETENZA EMOTIVA
Quali caratteristiche di
“personalità” dovrebbe avere
un osservatore?
QUALITÀ PERSONALI
Flessibilità , coerenza, disponibilità, umiltà, intelligenza,
educazione , empatia, …..
CREDIBILITÀ - ONESTÀ
Consapevole di sé, responsabile, assertivo, empatico,
motivato, ottimista, autocritico , professionale
COMPETENTE
DIMOSTRARE COMPETENZE
• Relazionali: la relazione implica cooperazione, solidarietà,
condivisione, collaborazione, interazione, comunicazione,
senso e assunzione di responsabilità per ciò che vivono gli
altri (attenzione alla persona)
•Tecniche : lettura del gioco, della partita …, strumenti per
osservare, cosa e come (attenzione al compito)
Comunicazione
Ascolto
GLI
STRUMENTI
Metodo
di lavoro
Motivazione
Conoscenze
tecniche/relazionali
Saper comunicare: competenza specifica
Comunicare : mettere in comune – condividere
( dia- logos: intelligenza a due, scambio o Incontro di
intelligenze )
Non vuol dire trasmettere semplicemente un
messaggio o dire delle cose; quanto piuttosto
impegnarsi per ottenere una reazione/relazione di
fiducia
Il senso ed il significato del messaggio viene
interpretato dall’interlocutore nell’ambito della relazione.
La comunicazione è una attività fondamentale e
connaturata all’essere umano
Infatti, in ogni comportamento che adottiamo, anche
non utilizzando parole, trasmettiamo dei messaggi
Comunicazione vuol dire condivisione: atto sociale
e reciproco di partecipazione
-
COMUNICAZIONE COME RELAZIONE E
COMPRENSIONE – mettere in comune
Come comunicare significa in buona sostanza saper governare i canali
paraverbali (VOCE) e non verbali (CORPO) di una comunicazione.
• Saper leggere il contesto
 Saper interpretare i segnali (feedback)
 Saper usare il proprio stile naturale
Come governare la voce
 Tono
 Volume
 Ritmo, velocità, modulazione
 Pause, silenzi, attese
Comunicazione efficace nella conduzione
del colloquio
Essere consapevole di “trasferire” qualcosa a qualcuno;
Contribuire alla costruzione dell’autostima dell’arbitro
Considerare i bisogni individuali , della coppia e del gruppo
Motivare adeguatamente gli arbitri
Comprendere la relazione interpersonale tra gli arbitri
Porsi in relazione asimmetrica e responsabile
Creare un clima positivo
Esprimersi in modo efficace
Dirette all’azione (gesto/fischio) e non alla persona
Segnalano in modo positive , utile ed efficace, ciò che non
funziona dell’azione stessa
Sono espresse in termini concreti e con precisi riferimenti
Sono orientate a risolvere difficoltà e problemi
Sollecitato il senso di responsabilità
Assegnare un compito di miglioramento all’arbitro
(aspettative )
Messaggi efficaci per il colloquio
o Devono essere diretti
o Devono essere chiari e senza doppio significato
o Devono focalizzarsi su un argomento alla volta
o Non devono avere secondi fini
o Verbali e non verbali devono essere congruenti tra loro
oRendere il messaggio appropriato all’arbitro
oDevono incoraggiare e rinforzare;
oNon devono suscitare il senso di ingiustizia
percepita/subita
OSTACOLI DURANTE IL COLLOQUIO
•Timore di essere giudicati
•Pregiudizi
•Eccesso di spirito critico
•Prevaricazione
•Confusione e ambivalenza
•Non definire con chiarezza i problemi
Un clima negativo crea passività,aggressività,
non accettazione
Potranno dimenticare quello che abbiamo detto o fatto,
ma ricorderanno sempre come li abbiamo FATTI SENTIRE.
Far valere, a prescindere , il proprio ruolo o status
(prevaricare)
Parlare sull’altro ( capire perché)
Sollecitare soluzioni affrettate
Utilizzare etichettamenti
Rigettare la responsabilità
Negare i sentimenti altrui
“Lasciare” Contraddire per principio
- Abolire parole come “ Ma”, “ Però “..
- Evitare argomentazione personali: “ io avrei
fatto, mi hanno detto che, quando arbitravo
io … io sono noto per … se te lo dico io…”
- Evitare affermazioni negative che descrivano
ciò che non si deve fare
VOGLIAMO AGGIUNGERE ALTRO???
Posture / atteggiamenti durante il colloquio:
comunicazione non verbale
Come governare il linguaggio del corpo:
espressione del viso, contatto visivo, postura,
respirazione, gestione dello spazio, prossemica,
gestualità , abbigliamento ( essere predisposti ….. )
Come governare la voce:
il tono, il volume, ritmo, velocità, modulare silenzi,
pause e attese
CAPACITÀ DI ASCOLTO
Il primo obiettivo è costituito dalla Conquista della
fiducia di chi ci ascolta. Si conquista con :
ASCOLTO RECIPROCO
EMPATIA
RELAZIONE
CONDIVISIONE OBIETTIVI
AUTOREVOLEZZA/FERMEZZA
DOVE SIAMO ARRIVATI
COMPETENZE DELL’OSSERVATORE
(comportamento educativo)
Maturità emozionale
Fiducia in se stessi
Competenze relazionali ( solidarietà e umiltà )
Competenze tecniche
Abilità logiche
Saper comunicare e Saper Ascoltare
Assertività
Capacità di guidare il lavoro degli altri
Uniformità
Di fronte ad una persona
/arbitro arrabbiato,
spaventata o triste, quando
l’ansia spinge a dire migliaia
di parole o pensare
innumerevoli soluzioni del
problema, è importante
offrire un luogo per l’ascolto
e per “raccontarsi”:
LO SPOGLIATOIO !!
Buon lavoro a tutti
Barbara
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