Il proemio dell’Eneide o. Canta, o dea, l’ira di Achille Pelide, rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei, gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde d’eroi, ne fece il bottino dei cani, di tutti gli uccelli – consiglio di Zeus si compiva- da quando prima si divisero contendendo l’Atride signore d’eroi e Achille glorioso. L’uomo multiforme raccontami, o Musa, che a lungo errò dopo ch’ebbe distrutto la rocca sacra di Troia; di molti uomini le città vide e conobbe la mente, molti dolori patì in cuore sul mare, lottando per la sua vita e per il ritorno dei suoi. Ma non li salvò, benché tanto volesse, per loro propria follia si perdettero, pazzi! che mangiarono i buoi del Sole Iperìone, e il Sole distrusse il giorno del loro ritorno. Anche a noi di’ qualcosa di queste avventure, o dea, figlia di Zeus. Individua il proemio dell’Eneide (a p. 115 di Trame C) 1.Identifica le due figure maschili. Di chi si tratta? Da quali elementi è possibile identificarli con relativa sicurezza? 2.Cosa rappresenta la scena? 3.Perché una delle figure femminili è accasciata sulla poltrona ed è sorretta da un’altra figura? Quale effetto ha prodotto la declamazione del poema? 1 5 10 15 Canto le armi, canto l’uomo che primo da Troia Venne in Italia, profugo per volere del fato sui lidi di Lavinio. A lungo travagliato e per terra e per mare dalla potenza divina a causa dell’ira di Giunone, molto soffrì anche in guerra: finché fondò una città e stabilì nel Lazio i Penati di Troia, origine gloriosa della razza latina e albana e delle mura della superba Roma. Musa, ricordami tu le ragioni di tanto doloroso penare: ricordami l’offesa e il rancore per cui la regina del cielo costrinse un uomo famoso per la propria pietà a soffrire così, ad affrontare tali fatiche. Di tanta ira sono capaci i Celesti? 1.Individua l’invocazione alla Musa e la protasi. Virgilio segue la tradizione omerica o la modifica? 2.Individua le analogie e le differenze rispetto ai proemi dei poemi omerici. 3.Chi è che canta le vicende di Enea? 4.Quale funzione è riservata alla Musa? 1 5 10 15 Canto le armi, canto l’uomo che primo da Troia Venne in Italia, profugo per volere del fato sui lidi di Lavinio. A lungo travagliato e per terra e per mare dalla potenza divina a causa dell’ira di Giunone, molto soffrì anche in guerra: finché fondò una città e stabilì nel Lazio i Penati di Troia, origine gloriosa della razza latina e albana e delle mura della superba Roma. Musa, ricordami tu le ragioni di tanto doloroso penare: ricordami l’offesa e il rancore per cui la regina del cielo costrinse un uomo famoso per la propria pietà a soffrire così, ad affrontare tali fatiche. Di tanta ira sono capaci i Celesti? 4.Quali sono gli argomenti del poema? 1 5 10 15 Canto le armi, canto l’uomo che primo da Troia Venne in Italia, profugo per volere del fato sui lidi di Lavinio. A lungo travagliato e per terra e per mare dalla potenza divina a causa dell’ira di Giunone, molto soffrì anche in guerra: finché fondò una città e stabilì nel Lazio i Penati di Troia, origine gloriosa della razza latina e albana e delle mura della superba Roma. Musa, ricordami tu le ragioni di tanto doloroso penare: ricordami l’offesa e il rancore per cui la regina del cielo costrinse un uomo famoso per la propria pietà a soffrire così, ad affrontare tali fatiche. Di tanta ira sono capaci i Celesti? 5.Quali sono le caratteristiche principali dell’eroe protagonista del poema? 6.Quali sono le differenze tra Enea e gli eroi omerici di Iliade e Odissea (Achille e Ulisse)? Next time (sabato 12/05) 1.Studia il proemio dell’Eneide. 2.Rispondi al questionario in fotocopia (studia le risposte alle domande).