IN ACQUARIO VIMAX MAGAZINE LUGLIO / AGOSTO 108 2012 di Alessandro Mancini COME SI CHIAMA? I nomi dei nostri pesci: come cambiano e perché SI CALCOLA che nel nuovo millennio oltre il 10% dei pesci conosciuti abbia… cambiato nome! Ma non si cambia per caso: i nomi dei pesci sono infatti stabiliti dalla Tassonomia o Sistematica, la branca delle Scienze Naturali che si occupa della classificazione degli organismi viventi. Si basa sull’opera del medico e naturalista svedese Carlo Linneo, Systema naturae, del 1758, che gettò le basi per la moderna classificazione degli animali e delle piante. UN PO’ DI STORIA. Prima di Linneo, solo una ridotta percentuale di animali e di piante aveva un proprio nome, per giunta variabile nelle diverse lingue e popolazioni, nonché spesso attribuito a più entità solo apparentemente affini. Il nome comune si presta a infiniti equivoci e, proprio perché privo di qualunque base scientifica, dovrebbe essere usato il meno possibile e solo quando non c’è alcun rischio di essere fraintesi: meglio, anzi, sarebbe non usarlo mai. La nomenclatura binomia (genere e specie) fu adottata per la prima volta per gli animali solo nella decima edizione del Systema naturae, datata 1758. I nomi scientifici sono tutti rigorosamente in latino (lingua dotta e universale ai tempi di Linneo). Grazie alla classificazione linneana, ogni specie ha un solo e univoco nome scientifico, scrivendo o pronunciando il quale non si può sbagliare e non si può quindi generare alcun equivoco; viceversa, una specie può avere più nomi comuni, oppure uno stesso nome comune può designare più specie. Anche se apparentemente astrusa e complicata, la gerarchia della classifiIL FRONTESPISZIO DELLA 13A EDIZIONE DEL SYSTEMA cazione basata sulle categorie tassonomiche è in realtà semplice e scheNATURAE DI LINNEO (ARCHIVIO COLLEZIONE A. MANCINI) matica, paragonabile alla suddivisione amministrativa e geografica di un Paese (quartiere, comune, provincia, regione, stato e continente si possono considerare analoghi, rispettivamente, a: sottospecie, specie, genere, famiglia, ordine e classe). UN CODICE INTERRNAZIONALE. La specie è la più importante categoria tassonomica e viene indicata con due nomi: il primo si riferisce al genere di appartenenza (che può comprendere una sola specie o più specie affini), il secondo designa appunto la specie. I nomi scientifici si possono ispirare alla località di rinvenimento dell’esemplare (loretoensis, da Loreto, Perù), a un particolare morfologico (longipinnis, lunghe pinne) o essere dedicati a una persona (paccagnellae, dedicato a Werter Paccagnella). Se un animale o una pianta appartengono a una specie non meglio definita, perché sconosciuta a chi ne parla o perché ancora da descrivere, al nome del genere si fa seguire la parola species (abbreviata in sp.). Se invece ci si riferisce a tutte le specie che appartengono a un genere, senza però citarle necessariamente una a una, si usa il termine spp. Il Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica, presieduto da eminenti zoologi, IL CICLIDE NANO MICROGEOPHAGUS RAMIREZI È TRA I PESCI DA ACQUARIO CON LA DENOMINAZIONE PIÙ codifica e mantiene aggiornata nel tempo CONTESTATA, PROTAGONISTA DI NUMEROSI CAMBI DI GENERE: APISTOGRAMMA, PSEUDOGEOPHAGUS, PAPILIOCHROMIS E MIKROGEOPHAGUS, QUEST’ULTIMA (CON LA “K”) RITENUTA ANCORA DA MOLTI PRIORIla nomenclatura linneana. Secondo le regoTARIA RISPETTO AL NOME ATTUALMENTE IN USO le stabilite dal codice di nomenclatura sia