Venerdì 16 maggio si è tenuto, nella sala Ivo Teglia, del comune di Monzuno il 1° Workshop Agorà Cibo & Arte. Il convegno, patrocinato da Emilbanca e da CAAB Centro Agro Alimentare Bologna, ha visto l’adesione di numerosi relatori e partecipanti. Tema centrale è stata la presentazione del progetto F.I.CO (Fabbrica Italiana Contadina), ormai in fase di attuazione, arricchita dai brillanti ed eruditi interventi delle Professoresse Beatrice Buscaroli, Cristina Bragaglia e Silvana Hrelia dell’Ateneo bolognese sull’accostamento Cibo & Arte. Tra gli ospiti il celebre attore comico Stefano Bicocchi in arte Vito che non solo si intende di palcoscenico, ma è anche un eccellente conoscitore della gastronomia emiliano-romagnola (nella foto con il Sindaco di Monzuno Marco Mastacchi). Dopo l’introduzione di Daniele Ravaglia, Direttore Generale di Emilbanca, nonché monzunese d.o.c., che ha portato i videosaluti del Ministro all’ambiente Gianluca Galletti, il convegno è entrato nel vivo, avvalendosi del giornalista Claudio Cumani in veste di moderatore. L’intervento del Prof. Andrea Segrè, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna e presidente del CAAB, ha posto in evidenza le motivazioni che hanno spinto il Comune di Bologna a trovare un diverso utilizzo per gli spazi del CAAB, sottolineando la crisi che il centro agroalimentare sta affrontando a causa del calo dei consumi e conseguentemente degli operatori. La soluzione ideale è stata individuata grazie al coinvolgimento nell’impresa di quel “Re Mida” di Oscar Farinetti che, con la partnership ormai consolidata di Coop, ha progettato un polo alimentare dal potenziale di 6 milioni di visitatori l’anno, che lo pone come il più grande d’Europa e probabilmente del mondo. L’intenzione è di creare un luogo di eccellenze agroalimentari che riceva il testimone da Expò in ottobre 2015 e che identifichi in Bologna la “city of food” . Tiziana Primori, Vice Presidente di Eataly e Alessandro Bonfiglioli, Direttore Generale CAAB hanno posto l’accento sullo sviluppo culturale che F.I.CO. rappresenta per la città di Bologna. Strutturalmente autosufficiente, la fabbrica contadina ospiterà 60 operatori fissi a cui si affiancheranno in alternanza artigiani dell’alimentare che, a seconda della stagione, presenteranno le loro capacità produttive. Un’area riservata all’Università sarà impegnata per Master e congressi ma ci sarà anche un’area per bambini e saranno rappresentate anche le altre eccellenze italiane come la moda le ceramiche i libri ed il turismo. A seguire Angela Laganà, già presidente del settore cosmetico di Assindustria e Alessandro Filippini, Presidente della società Phenibiox, hanno esposto l’integrazione tra industria alimentare e produzione di cosmetici, mentre Aldo Zivieri, altro monzunese d.o.c. ha messo in luce gli aspetti positivi della caccia di selezione, diventata per l’Appennino motivo di distinzione grazie alla genuinità della produzione e al controllo della filiera. In chiusura il manager Maurizio Lenzi ha voluto evidenziare come, Bologna “la grassa” e “city of food” sia in sintonia con F.I.CO., eccellenza delle eccellenze.