l a b a n ca a l t u o s e r v i z i o Scelte che tutelano la famiglia Educare alla prevenzione: assicurazione caso di morte e responsabilità civile di Laura Simoncelli | [email protected] Cassa Padana in assemblea il 20 maggio di Stefano Boffini | [email protected] L’ assemblea del 2012 di Cassa Padana, prevista per il 20 maggio a Leno, è chiamata a pronunciarsi su questioni molto importanti. Nella parte ordinaria, l’approvazione del bilancio di esercizio rappresenta anche un modo per fare il punto della situazione, di come la banca e i territori dove opera stanno vivendo l’attuale momento di crisi e quali sono le prospettive da co- 6 A ssicurarsi è prima di tutto un atto di prevenzione a tutela della famiglia. È frequente l’erronea opinione che associa l’assicurazione a un costo aggiuntivo che grava sul bilancio familiare, un obbligo imposto dalle banche per poter accedere a determinati servizi o prestazioni finanziarie. «Il nostro obiettivo è invece quello di comunicare alla clientela che il termine “assicurarsi” significa, in primo luogo, trasferire i rischi che gravano sulla famiglia, o sul singolo, in capo a specialisti abituati per mestiere a gestire determinate incognite» spiega Dino Telò, responsabile comparto assicurativo. Con l’assicurazione, infatti, i rischi personali vengono assunti da una collettività attraverso un principio di mutualità, cioè quella forma di cooperazione sociale basata sulla reciproca tutela e assistenza. Le “assicurazioni caso morte” tutelano il nucleo familiare (talvolta monoreddito) che ha contratto con la banca un mutuo poliennale per l’acquisto di beni durevoli come la casa. Si tratta, quindi, di coperture assicurative flessibili e adattabili ad ogni esigenza personale che, in caso di morte del contraente, servono ad estinguere i debiti residui dei finanziamenti esistenti presso le banche e procurano alla famiglia liquidità adeguate per poter superare il grave momento di crisi. I costi per tale operazione sono limitati poiché, nella maggior parte dei casi, tale tipologia di assicurazioni viene proposta a una clientela giovane che chiede credito alle banche per costruire gradualmente il proprio futuro. gliere per uscirne prima e bene. In sede straordinaria l’assemblea deve decidere su modifiche statutarie tese a rendere più trasparente la governance aziendale e ad approvare il progetto di fusione fra Cassa Padana e Bcc della Valtrompia. A tal riguardo i soci riceveranno entro aprile un numero speciale di Popolis che approfondirà questo tema. È il momento centrale di un iter, iniziato a metà ottobre con le delibere dei consigli di amministrazione delle due bcc, che lo scorso gennaio ha avuto anche l’autorizzazione da parte di Banca d’Italia. L’assemblea rappresenta un passaggio centrale nella vita di una cooperativa. Partecipazione democratica e scambio mutualistico sono gli asset principali a disposizione del socio. È quindi un’occasione proficua da non perdere. Altra forma di assicurazione è, invece, la cosiddetta “responsabilità civile del capo famiglia”. Questo tipo di copertura assicurativa tiene indenne il nucleo familiare dal pagamento, a titolo di risarcimento, per danni involontariamente causati a terzi per morte, lesioni personali, danneggiamenti a cose e animali, in conseguenza di un fatto che si verifica in modo accidentale in relazione ai rischi della vita privata. L’assicurazione sulla responsabilità civile è particolarmente adatta per famiglie al cui interno vi siano figli minori e animali domestici, spesso causa di sinistri nei confronti di terze persone. L’assicurazione vale per i danni che avvengono nel territorio italiano e in qualsiasi parte del mondo, durante il soggiorno temporaneo dell’assicurato. I massimali di copertura sono ottimi e vanno da un minimo di 750.000 euro a un massimo di 2.000.000 di euro. Il costo si limita a poche decine di euro all’anno. La breve esposizione economica evidenzia l’importante funzione sociale dell’assicurazione, che va di pari passo con una proposta etica ed adeguata nei confronti di una clientela solitamente sprovveduta. «Il nostro compito – conclude Telò – non è “vendere” l’assicurazione, ma educare alla prevenzione, trasformare l’obbligatorietà in opportunità, trasmettere al nostro cliente che la nostra missione e professione è orientata ad un preciso scopo sociale di tranquillità familiare e personale». ● 7