Agenzia di informazione su agricoltura, alimentazione e ambiente Anno XXXV – n. 19 mercoledì 22 luglio 2015 Sommario Da Expo l’indicazione di una “via italiana” all’innovazione in agricoltura per superare gli Ogm Il programma di alleggerimento della pressione fiscale va incontro alle attese delle imprese Positivo il Registro unico dei controlli che risponde ad una esigenza di semplificazione Il rinnovato Consiglio direttivo di Confagricoltura Cuneo elegge presidente Enrico Allasia Preoccupazione per la presenza del coleottero Popillia japonica nell’area del Parco del Ticino E’ allarme siccità: la situazione più critica nella zona della Baraggia Biellese e Vercellese Accordo tra Confagricoltura Vercelli e Biella e l’associazione Contoterzisti Vercellesi _______________________________________________________________________________________________________________________________________ Da Expo l’indicazione di una “via italiana” all’innovazione in agricoltura per superare gli Ogm E’ stato un invito formale ad aprire la ricerca genetica in agricoltura quello che Confagricoltura ha rivolto al Governo, da Expo 2015, nel corso del convegno “Geni italiani – Per una via nazionale alla ricerca e alla nuova genetica in agricoltura”, organizzato la scorsa settimana nell’Auditorium di Palazzo Italia. Un confronto sul moderno miglioramento genetico a cui hanno partecipato i professori Harald Von Witzke dell’Università di Berlino e Michele Morgante dell’Università di Udine, e il ricercatore Roberto Defez, dell’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Cnr di Napoli. Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che ovunque, nel mondo, la ricerca e l’innovazione genetica in agricoltura sono viste come una soluzione alle sfide globali del pianeta, piuttosto che come un problema. Solo in Europa, e in Italia in particolare, si registrano forti resistenze. Ma dove gli Ogm sono utilizzati, aumentano i vantaggi per il settore e per la collettività. Sono infatti ormai 181 milioni gli ettari a transgenico nel mondo, con un aumento di 100 volte in meno di 20 anni. E quello che più conta è che in concomitanza con l’incremento delle superfici è diminuito l’utilizzo di agrofarmaci del 37%, sono aumentate le rese del 22% e il profitto degli agricoltori è cresciuto del 66%. “Ma il vero paradosso italiano – ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – da noi sempre denunciato, è che mentre si vieta la coltivazione ai nostri imprenditori, si importa moltissima materia prima transgenica, che viene in larga parte utilizzata per produrre le nostre eccellenze agroalimentari”. Secondo una stima del Centro Studi di Confagricoltura, ormai il valore della soia e del mais importati in Italia assomma ad oltre 8 milioni di tonnellate, più di 20 mila ogni giorno, per un controvalore di 2 miliardi di euro. “Il problema è l’assenza nel nostro Paese – ha aggiunto Guidi – di una politica a favore di una ricerca per l’innovazione e la genetica in agricoltura. Abbiamo bandito la ricerca in campo aperto su una delle principali innovazioni adottate in tutto il mondo. Abbiamo ricercatori e Accademie che sono ampiamente in grado di lavorare su questi temi, producendo innovazioni di cui la nostra agricoltura può ben beneficiare. Tecniche nuove, diverse da quelle transgeniche utilizzate nelle commodities internazionali, come il genome editing e la cisgenesi, che potrebbero addirittura non essere considerate degli Ogm, se solo si provvedesse anche ad una diversa definizione”. C’è, insomma, la possibilità di produrre direttamente, e rapidamente, delle varietà geneticamente identiche a quelle che si otterrebbero utilizzando i meccanismi naturali, con tecniche che mantengono praticamente intatta l’identità genetica “tipica” della pianta e che sono quindi perfette per un’agricoltura basata sulla tipicità com’è la nostra e per assicurare un futuro dei marchi del made in Italy agroalimentare. _______________________________________________________________________________________________________________________________________ Il programma di alleggerimento della pressione fiscale va incontro alle attese delle imprese “Una risposta a favore della crescita”. E’ questo il giudizio che il Comitato direttivo di Confagricoltura, che si è riunito oggi a Roma, ha espresso in relazione alla manovra fiscale che il Governo intente avviare. “In attesa di conoscere i dettagli delle misure, esprimiamo apprezzamento per il programma di alleggerimento della pressione fiscale: viene incontro alle attese dei contribuenti e delle imprese”. Confagricoltura giudica positivamente la volontà di abrogare l’Imu agricola che, per la tassazione dei terreni, ha comportato, come più volte denunciato, iniquità e discriminazioni. Intervento analogo Confagricoltura auspica per il corrente anno. Sicuramente il Governo dovrà pensare ad una fonte di copertura, la più immediata delle quali potrebbe essere un’attenta spending review. Favorire il lavoro delle imprese significa aiutare il Paese a colmare quello 0,7% di crescita che ci distanzia dalla media europea. Messo nelle condizioni di essere competitivo, il settore agricolo potrà offrire un grande contributo in questa direzione. _______________________________________________________________________________________________________________________________________ Positivo il Registro unico dei controlli che risponde ad una esigenza di semplificazione Agrinsieme valuta positivamente la firma da parte del ministro delle Politiche agricole del decreto che dà avvio al Registro unico dei controlli. Ad avviso del Coordinamento tra Confagricoltura, Cia, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e Copagri si tratta di un provvedimento di semplificazione richiesto da tempo per migliorare ulteriormente quello che è già uno dei più efficaci sistemi di controllo. Dopo molti anni, le aziende agricole non vedranno più diverse Pubbliche Amministrazioni che controllano gli stessi registri e adempimenti nel corso dell’anno, portando via tempo e denaro alle attività di impresa e allo Stato. “Ci auguriamo – sottolinea Agrinsieme – che quello che è stato fatto dal Ministero delle Politiche agricole trovi altrettanta attenzione e partecipazione anche negli altri Ministeri incaricati dei controlli e che, cogliendo questa opportunità, mettano a disposizione anche i loro sistemi informativi di controllo, affinché, come peraltro chiesto dall’Europa, vi sia un solo sistema di controllo centralizzato”. ____________________________________________________________________________________________________________ Il rinnovato Consiglio direttivo di Confagricoltura Cuneo elegge presidente Enrico Allasia Enrico Allasia, 45 anni, imprenditore agricolo di Cavallermaggiore, è il nuovo presidente di Confagricoltura Cuneo per il prossimo triennio. Già vicepresidente nella precedente tornata, sostituisce ai vertici dell’organizzazione agricola cuneese Oreste Massimino. Allasia è anche presidente della Sezione risorse boschive e pioppicoltura di Confagricoltura Piemonte, consigliere nazionale dell’Associazione Pioppicoltori e membro della Commissione nazionale del pioppo. “E’ per me un grande onore – ha dichiarato il neopresidente – rappresentare Confagricoltura Cuneo, associazione a cui sono legato fin da ragazzo. Il rinnovato Consiglio direttivo, che ringrazio per la fiducia che ha riposto in me, lavorerà nel segno della continuità. Due sono, in particolare, le priorità che mi stanno a cuore. La prima è l’importanza della rappresentanza sindacale. In un momento in cui vengono meno capisaldi importanti di ogni tipo, Confagricoltura Cuneo vuole essere sempre più un punto di riferimento solido e strategico per i propri associati. La seconda è la valorizzazione della produzione agricola. Si parla tanto di prodotto finito, ma poco dei processi che conducono al risultato finale. Non si conosce quanto impegno in risorse umane, capitali e tecnologia c’è dietro ad uno qualunque dei nostri prodotti agricoli. Serve quindi più attenzione nei confronti di chi produce”. Enrico Allasia, perito agrario, conduce insieme con il fratello e i cugini l’azienda “Allasia Plant”, impresa vivaistico-forestale, con sede a Cavallermaggiore, ma che opera a livello nazionale e che negli ultimi anni ha diversificato le produzioni con investimenti anche nel settore delle energie rinnovabili. ____________________________________________________________________________________________________________ Preoccupazione per la presenza del coleottero Popillia japonica nell’area del Parco del Ticino Confagricoltura Novara e Vco e Cia Novara Vercelli e Vco hanno incontrato i principali organi di informazione per denunciare la preoccupazione delle aziende agricole e florovivaistiche per la presenza di un insetto che sta minacciando le coltivazioni all’interno dell’area del Parco del Ticino. Si tratta della Popillia japonica, piccolo coleottero originario del Giappone, capace di erodere ogni tipo di vegetazione, sia allo stadio larvale sia da adulto. E’ annoverato tra gli organismi di quarantena ed è arrivato per la prima volta nel nostro territorio l’estate scorsa. Il focolaio non è stato però adeguatamente contenuto, in quanto i competenti Servizi regionali si sono limitati a monitorare l’infestazione con la raccolta degli adulti attraverso l’installazione di trappole e a definire alcune prescrizioni di sicurezza per le aziende vivaistiche e le vicine aree aeroportuali. Paola Battioli, presidente di Confagricoltura Novara e Vco, ha chiesto quindi l’attivazione di forme di lotta di più ampia portata, mentre Manrico Brustia, presidente di Cia Novara Vercelli e Vco, ha sollecitato una deroga per l’utilizzo di prodotti fitosanitari utili al controllo degli adulti del coleottero. Marzio Liuni, presidente della Sezione florovivaismo e manutenzione del verde di Confagricoltura Piemonte, ha lamentato le difficoltà tecniche ed economiche nell’attuazione delle misure dettate dal Settore fitosanitario regionale per la movimentazione del materiale vivaistico. ____________________________________________________________________________________________________________ E’ allarme siccità: la situazione più critica nella zona della Baraggia Biellese e Vercellese Le alte temperature di questi giorni aumentano le necessità idriche delle colture, che cominciano a manifestare segni di sofferenza. Il ridotto manto nevoso non riesce infatti a sopperire alle esigenze delle irrigazioni. La situazione più critica è attualmente nella zona della Baraggia delle province di Biella e di Vercelli. Il Consorzio di Bonifica della Baraggia segnala come le portate derivate dai fiumi da cui si approvvigiona il territorio maidicolo e risicolo sono poco superiori al 50 per cento di quelle assentite. Questa situazione perdura da più di una settimana e le uniche zone in grado di essere irrigate con adeguati corpi idrici sono quelle sottese agli invasi sui torrenti Ostola, Ravasanella e Ingagna. Le deficienze idriche del territorio baraggivo, ormai ricorrenti, potranno essere risolte – evidenzia il Consorzio – solo ad ultimazione del programma di costruzione di un nuovo invaso sul torrente Sessera in sostituzione di quello esistente. Programma che prosegue con lentezza, anche a causa degli ostacoli frapposti da chi contrasta l’iniziativa. ____________________________________________________________________________________________________________ Accordo tra Confagricoltura Vercelli e Biella e l’associazione Contoterzisti Vercellesi Confagricoltura Vercelli e Biella e l’associazione Contoterzisti Vercellesi hanno siglato un accordo di collaborazione che fa seguito all’intesa raggiunta in sede nazionale tra Confagricoltura e Uncai. L’iniziativa – spiegano i rispettivi presidenti Giovanni Perinotti e Maurizio Tomatis – costituisce la base per un nuovo modo di fare rappresentanza nel settore agricolo, cercando sinergie e istanze comuni e condivise. La collaborazione nasce con lo scopo di fare sistema, localmente, nei confronti delle istituzioni, ma anche di ottimizzare i servizi a favore degli agricoltori. A questo fine Confagricoltura Vercelli e Biella offrirà agli aderenti dell’associazione Contoterzisti Vercellesi, tramite la propria società S.A.F.A., i servizi fiscali e tecnici e le consulenze di cui dispone. Nel contempo, potranno essere meglio finalizzate agli associati di entrambe le organizzazioni le attività di informazione e formazione sui temi di interesse comune, in vista di un maggior collegamento tra le due categorie, magari utilizzando anche lo strumento della rete. __________________________________________________________________________________________ Redazione: Corso Vittorio Emanuele II, 58 – 10121 Torino – Tel.: 0115623297 – Fax: 0115635337 – E-mail: [email protected] Direttore responsabile: Giovanni Demichelis – Segretaria di redazione: Maria Grazia Valinotto – Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 2975 dell’8/8/1980 _______________________________________________________________________________________________________________________________________ Qualora non si intenda più ricevere questa agenzia di informazione, inviare il messaggio “CANCELLAMI” all’indirizzo e-mail: [email protected] _______________________________________________________________________________________________________________________________________