N° 11 July 2012 magazine I I I I I I I I I I 190 Lusso: Chanel I I I I I I I I I I Chanel 191 I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I La storia... Coco Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel nata a Saumur il 19 agosto 1883, è stata una celebre stilista francese, capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale del fashion design e della cultura del XX secolo. Nata tra gli stenti in un piccolo paesino della Francia, la sua infanzia fu molto travagliata: dopo la morte della madre e l'abbandono del padre, Gabriel e la sorella minore vennero spedite in orfanotrofio. Proprio nel monastero in cui fu costretta a vivere per 7 anni, Gabriel imparò l'arte del cucito che la portò, una volta compiuti 18 anni, a trovare lavoro presso la piccola bottega di un sarto locale. Qui avviene l'incontro e la conseguente storia d'amore con il magnate francese Etienne Balsan. I due iniziano una convivenza che conferì a Chanel la possibilità di entrare in contatto con personaggi molto influenti dell'alta società del tempo. Nel 1913 aprì il suo primo negozio e da lì in poi fu un exploit di successi, espansione di punti vendita e ampliamento della gamma di prodotti. Tuttavia, a detta dei critici e degli intenditori di moda, l'apice della sua creatività è da attribuire ai più fulgidi anni ‘30, quando, pur dopo aver inventato i suoi celeberrimi e rivoluzionari "tailleur" (costituiti da giacca maschile e gonna diritta o con pantaloni, appartenuti fino a quel momento all'uomo), impose uno stile sobrio ed elegante dal timbro inconfondibile. Morì a Parigi, il 10 gennaio 1971. Il suo stile ha rappresentato il nuovo modello femminile del '900, dedita al lavoro, ad una vita dinamica, sportiva, dotata di autoironia, fornendo a questo modello il modo più idoneo di vestire. Chanel riesce a dar vita ad un nuovo stile di vita, quello di una donna indipendente ed emancipata la cui personalità non si contraddistingue solo per gli abiti che porta ma anche per gli accessori (borse, scarpe, cappelli, profumi, bijoux) e, soprattutto, per l'innata classe. History Chanel, pseudonym of Gabrielle Bonheur Chanel was born on August 19th 1883 in Saumur, she was a famous French fashion designer, able with her » Coco work to revolutionize the concept of femininity and establish herself as a key figure in the fashion design and culture of the twentieth century. Born in hardship in a small village in France, her childhood was very troubled: after the death of her mother and her father's abandonment, Gabrielle and her younger sister were sent to an orphanage. Just in the monastery in which she was forced to live for 7 years, Gabrielle learned the art of sewing that, once achieved 18 years, led her to get a job at the small shop of a local tailor. Here is the meeting and the consequent love story with the French magnate Etienne Balsan. The two start a coexistence that gave Chanel a chance to get in touch with very influential people of high society of the time. In 1913 she opened her first shop and from there on it was an exploit of successes, expansion of retail outlets with a wider range of products. However, according to critics and connoisseurs of fashion, the peak of her creativity can be attributed to the brightest '30s, when, even after having invented her famous and revolutionary "tailleur" (consisting of man's jacket and straight skirt or trousers, until then belonged to the man), imposed a sober and elegant style of a unmistakable timbre. She died in Paris, January 10th, 1971. Her style represented the new model of the ‘900 women, devoted to their work, with a dynamic and sporty life, with self irony, giving this model the most appropriate way of dressing. Chanel can create a new lifestyle, the style of an emancipated and independent woman whose personality is characterized not only for her clothes but also for carrying accessories (handbags, shoes, hats, perfumes, jewelry) and above for her innate class. magazine I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I The Jacket La Giacca 192 In principio ci fu il tailleur. Gabrielle Chanel si allontanò dallo stile anni ’50 che considerava troppo limitato e non adatto per quegli anni, introducendo un tailleur elegante, caratterizzato da linee androgine. Era un tailleur rivolto alle donne libere e attive, concepito sia per il giorno che per la sera, privilegiando quindi la comodità e la praticità. “Il tailleur Chanel è disegnato per una donna in movimento” diceva Gabrielle Chanel. “Sono una grande ammiratrice della donna e ho pensato di creare per lei degli abiti che la possano mettere a proprio agio, con cui possa comodamente guidare e al tempo stesso sottolineino la sua femminilità”. La sua giacca e la sua gonna a portafoglio rappresentano perfettamente il pensiero di Chanel. La creazione della giacca Chanel portò con sé la nascita dell’iconica giacca in tweed. Una giacca unica nel suo genere: squadrata, strutturata e chiusa da lato a lato. Mentre il tweed s’imponeva come materiale emblematico, Mademoiselle Chanel mise a punto delle tecniche che facevano della giacca una seconda pelle, un capo d’abbigliamento unico. “L’eleganza di un abito sta nel- » la libertà di muoversi”, Chanel tolse l’imbottitura sulle spalle perché era convinta che questa irrigidisse troppo la sua giacca. Oggi non è cambiato nulla. Negli Atélier di Rue Cambon rimane la stessa esigenza nel creare le giacche. Sono mantenuti gli stessi standard. Pur rimanendo fedele alla tradizione, Karl Lagerfeld, continua a modernizzare la giacca, adattandola ai tempi moderni e conferendole una buona dose di divertimento “irriverente”. Karl Lagerfeld ha separato la giacca dalla sua gonna, apportando numerose innovazioni, offrendo nuovi tessuti in tweed, bluse in forte contrasto e audaci combinazioni di tessuti e motivi. Nel 1985 ha abbinato la giacca a un paio di jeans e un top alla marinara. Nella Collezione Primavera Estate 1992, l’ha presentata in spugna. In seguito, nell’Autunno-Inverno del 1994 l’ha disegnata in pelliccia sintetica mantenendo però il motivo intrecciato. Karl Lagerfeld continua ad accostare la giacca ad abiti, a costumi da bagno, a pantaloni di ogni genere e addirittura agli shorts. Conferisce al capo un tocco sovversivo, disegnandola in neoprene lu- In the beginning there was the tailleur. Gabrielle Chanel moved away from the 50’s style she considered too limited and not suitable for those years, by introducing an elegant tailleur, characterized by androgynous lines. It was a tailleur directed to free and active women, it was designed by day and the evening, then preferring the comfort and convenience. "The Chanel tailleur is designed for a woman in motion," said Gabrielle Chanel. "I am a great admirer of the woman and I thought of creating clothes for her that could put at ease, by which she could conveniently guide and at the same time emphasize her femininity." Her jacket and skirt portfolio represent perfectly the thought of Chanel. The creation of the Chanel jacket brought the birth of the iconic tweed jacket. A jacket unique in its kind: square, structured and closed from side to side. While the tweed imposed itself as emblematic material, Mademoiselle Chanel began to develop techniques that made the jacket a second skin, a single garment. "The elegance of a suit lies in the freedom to move," Chanel took off the padding on the shoulders because she was convinced that this made too rigid her jacket. Today nothing has changed. In the Rue Cambon Atélier remains the same need to create the jackets. They maintained the same standards. Though remaining faithful to the tradition, Karl Lagerfeld, continues to modernize the jacket, adapting it to modern times and giving it a good dose of "irreverent" fun. Karl Lagerfeld has separated the jacket from his skirt, introducing many innovations, offering new tissues in tweed, high-contrast blouses and audacious combinations of textiles and patterns. In 1985 he matched the jacket with a pair of jeans and a sailor top. In the Spring Summer 1992 Collection, he presented it in sponge. Later, in the Fall-Winter 1994, he designed a synthetic leather jacket but keeping the pattern wire. Karl Lagerfeld continues to approach the jacket to dresses, to bathing suits, to Lusso: Chanel I I I I I I I I I I Emma Stone e Keira Knightley con la giacca Chanel 193 cido e accostandola a shorts con paillettes. E’ riuscito a mantenere il capo sempre al passo con i tempi dandogli un taglio più aderente con maniche più sottili e spalle più strette. Continua a giocare con il motivo intrecciato utilizzando catene, perle o plastica intrecciata. La giacca iconica Chanel è un capo classico eternamente al passo con i tempi che continua a tenere le luci della ribalta. La collezione Haute Couture Primavera Estate 2008 le ha reso omaggio con una scultura di 20 metri a forma di giacca Chanel in passerella, facendo così da decoro alle numerose variazioni indossate dalle modelle. Karl Lagerfeld celebra la giacca nera di Chanel con più di 100 fotografie nel libro The Little Black Jacket: Chanel's classic revisited by Karl Lagerfeld and Carine Roitfeld in uscita il prossimo autunno. Lo stilista dimostra che questo capo iconico del XX secolo è intramontabile e nello stesso tempo contemporaneo. Come Karl Lagerfeld dice: "La giacca Chanel si è ispirata alla giacca austriaca maschile. Coco Chanel ha inventato un nuovo tipo di giacca che non esisteva ancora, dalle forme particolari, e nessuno può prendersene il merito oltre a lei. Si tratta di un’icona che incarna l’essenza dello stile Chanel. Alcune cose non vanno mai “fuori moda” nel mondo della moda: i jeans, la camicia bianca e la giacca Chanel ". Nel suo libro, la giacca nera di Chanel viene indossata dalle più grandi personalità della cultura contemporanea. Più di 50 anni dopo il suo primo bozzetto, questo capo occupa un posto fondamentale nel mondo della moda: quello del lusso, del must-have e dell’essenziale nel guardaroba di ogni donna. “L’eleganza di un abito sta nella libertà di muoversi” Carine Roitfeld to be released next fall. The designer trousers of all kinds and even to the shorts. It gives the “The elegance of a suit lies shows that this iconic garment of the twentieth garment a subversive touch, drawing it in shiny in the freedom to move” century is timeless and yet contemporary. As Karl neoprene and approaching it to shorts with paillettes. Lagerfeld says: "The Chanel jacket was inspired by the He succeeded in maintaining his garment always in Austrian men's jacket. Coco Chanel invented a new step with the times by giving it a more adherent cut with thinner sleeved and narrower shoulders. He continues playing with the type of jacket that did not exist yet, with special shapes, and nobody can take woven pattern by using chains, pearls or woven plastic. The iconic Chanel credit for her as well. This is an icon that embodies the essence of Chanel style. jacket is a classic garment eternally in step with the times that continues to Some things never go "out of fashion" in the world of fashion: jeans, the white hold the spotlights. The Haute Couture Spring Summer 2008 collection was shirt and the Chanel jacket". In his book, the Chanel black jacket is worn honoured with a sculpture of 20 metres in the form of Chanel jacket on the by the most important figures of contemporary culture. More than 50 years runway, so decorating the numerous variations worn by the models. Karl after his first sketch, this garment has a fundamental place in the world of Lagerfeld celebrates Chanel black jacket with over 100 photographs in the fashion: the luxury, the must-have and the essential in every woman's book The Little Black Jacket: Chanel's classic revisited by Karl Lagerfeld and wardrobe. magazine I I I I I I I I I I The Bag 2,55 La Borsa 2,55 194 Per più di mezzo secolo la tipica borsetta, la 2.55, di Chanel ha impreziosito le braccia dei ricchi, dei famosi e di coloro che aspiravano a qualcosa di più. Disegnata da uno dei più famosi stilisti del tempo, Gabrielle “Coco” Chanel, la borsa trapuntata è stata lanciata nel febbraio del 1955 e da quel momento non ha mai perso il suo fascino, tanto da essere molto in voga tra l’élite di Hollywood e l’alta borghesia europea del tempo. A quell’epoca Jackie Kennedy, Romy Schneider e Elisabeth Taylor erano tutte fedeli alla 2.55, tanto quanto Mia Farrow e Jane Fonda. Molto recentemente, il particolare design - dalle catene dorate e dal logo cc - ha comportato un rilancio della griffe, specie dal 1983, anno in cui Karl Lagerfeld è diventato lo stilista di Chanel. Ogni stagione Lagerfeld rinnova la classica quilted, utilizzando velluto, rafia, jeans e tweed. In breve la 2.55 è diventato il Santo Gral delle borse, forse anche per il fatto che una delle peculiarità della Maison Chanel, per quanto riguarda la realizzazione del prodotto, è notoriamente la segretezza. Poco lontano da Parigi, nella verde campagna francese, a Verneuil, si trova la fabbrica dove vengono realizzate le borse Chanel. Prendendo sempre se stessa a modello, Mademoiselle Chanel seppe creare una moda conforme alle esigenze del contemporaneo stile di vita. Infatti, per quanto riguarda le borse, affermò: “stanca di dover tenere in mano la borsa e di perderla, ci passavo una cinghia e la portavo a tracolla". Eccelleva nel carpire dall’universo maschile i tratti fonte di ispirazione per una moderna ed elegante linea femminile. Trasse perciò ispirazione dalla bisaccia dei militari che dotata di cinghia la- sciava le mani libere. Nel 1929 lanciò la raffinata versione femminile della borsa a tracolla, allora in jersey nero o blu scuro, foderata in “gros-grain” rosso o blu, come le divise del convitto della sua infanzia. Studiata per essere funzionale ed esteticamente piacevole, la borsa Chanel si impose subito per essere ancora ai nostri giorni un vero e proprio elemento di riferimento nella pelletteria, immediatamente riconoscibile in tutto il mondo. Con l’evolversi del gusto la borsa Chanel è stata interpretata in numerose versioni ma la concezione di base è rimasta sempre la medesima. La borsa è dotata di due patte. La più grande, che chiude la borsa, copre una tasca nascosta adatta a contenere bigliettini galanti oppure qualche banconota; "le mance sono spiccioli da spendersi per piccoli comfort", diceva Mademoiselle. La seconda patta si apriva su tre comparti, tra i quali quello centrale per il rossetto. Nel febbraio 1955, la borsa venne dotata di fori dove far passare la catena. Entra nella leggenda Chanel con il nome familiare di "2.55". Comparve in cuoio nella versione da giorno, in jersey o in seta per quella da sera. Per darle volume e consistenza, Mademoiselle si ispira ai giubbotti dei garzoni di scuderia incontrati sui campi da corsa: realizza la borsa in "matelassé" a losanghe, poi in tessuto a spina di pesce o in "épis", mentre le doppie "C" erano appuntate sulla fodera. Un fermaglio rettangolare a mulinello dorato e la famosa tracolla a catena-bracciale intrecciata a fili di cuoio completano l’inimitabile silhouette di questo grande classico. A tutt’oggi la borsa Chanel è il risultato di un’eccellente maestria artigianale il cui segreto è gelosamente custodito. “eccellente maestria artigianale I I I I I I il cui segreto è gelosamente custodito” “excellent craftsmanship whose secret is jealously preserved” I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I Lusso: Chanel I I I I I I I I I I did 195 » For over half a century, the Chanel typical bag, 2.55, has enhanced the arms of the rich and famous people, and those who aspired to something more. Designed by one of the most famous designers of the time, Gabrielle "Coco" Chanel quilted bag was launched in February 1955 and since then has never lost its charm, so much to be very popular among the Hollywood elite and high European bourgeoisie of the time. At that time, Jackie Kennedy, Romy Schneider and Elizabeth Taylor were all faithful to 2.55, as well as Mia Farrow and Jane Fonda. Very recently, the particular design from gold chains and the cc logo - has led to a revival of the brand, especially since 1983, when Karl Lagerfeld became the designer for Chanel. Each season Lagerfeld renews the classic quilted, using velvet, raffia, jeans and tweed. In short, the 2.55 has become the Holy Grail of handbags, perhaps for the fact that one of the peculiarities of the Maison Chanel, as regards the implementation of the product, is notoriously the secrecy. Not far from Paris, in the green countryside of France, in Verneuil, you can find the factory where the Chanel handbags are made. Taking always herself as a model, Mademoiselle Chanel was able to create a fashion line with the requirements of the contemporary lifestyle. In fact, about the handbags, she said: "tired of having to hold the bag and lose it, I put a belt and carried over the shoulder". She excelled in snatching from the male universe the traits which were source of inspiration for a modern and elegant female line. Therefore she took inspiration from the military bag so that the belt has left their hands free. In 1929 he launched the refined version of the feminine shoulder bag, in black or dark blue jersey at those times, lined with a red or blue “ grosgrain” as the uniforms of the school of her childhood. Designed to be functional and aesthetically pleasing, the Chanel bag was imposed immediately to be a real point of reference in the leather nowadays, instantly recognizable around the world. With the evolution of taste Chanel bag has been interpreted in many versions but the basic concept has remained the same. The bag has two flaps. The largest, which closes the bag, covers a hidden pocket that can hold a few gallant bills or notes; "tips are pennies to be spent for small comfort," said Mademoiselle. The second flap is opened into three compartments, including the central one for lipstick. In February 1955, the bag was provided with holes where to pass the chain. It enters into the Chanel legend with the familiar name of "2.55". Appeared in the leather version day, in jersey or silk for the evening. To give volume and texture, Mademoiselle is inspired by the jackets of the stable-boys met on the golf course: she realizes the bag in "matelassè" into strips, then woven in herringbone or in "épis", while the double "C" were pinned on the lining. A golden swirl rectangular clip and the famous shoulder strap-bracelet belt woven with leather threads complement the unique silhouette of this great classic. To date, the Chanel bag is the result of an excellent craftsmanship whose secret is jealously preserved. Jeanne Moreau con la borsa Chanel 2,55 Le 9 caratteristiche della Borsa Chanel The 9 characteristics of the Chanel Bag 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Pelle o tessuto di prima qualità, molto morbidi / Leather or tissue of the highest quality, they are very soft L’effetto matelassé / Leather or tissue of the highest quality, they are very soft La tracolla con catena dorata o catena dorata intrecciata con pelle / The shoulder bag with gold chain or gold chain woven with leather La chiusura a vite dorata 3 microns / The closure screw golden 3 microns La marchiatura «Chanel R» in oro fine (a caldo) / The marking "Chanel R” in fine gold (warm) La fodera color granata (nella maggioranza dei casi) / The garnet coloured lining (in most cases) Almeno una tasca con chiusura lampo all’interno / At least one zippered pocket inside La carta di autenticità e il numero di identificazione scritto all’interno della borsa / The card of authenticity and the identification number written inside the bag Rinforzi ai punti deboli / Reinforcements to the weaknesses