COMUNICATO STAMPA Circa 200 cittadini del Centro Direzionale di Napoli, al momento ( molti altri stanno per aderire), hanno avviato una CLASS ACTION, notificando tramite Ufficiale Giudiziario, la diffida di rito al Comune di Napoli per porre fine alla scandalosa vicenda della gestione delle aree pubbliche e dei servizi nel Centro Direzionale di Napoli da parte del consorzio GESECEDI, nato per altre finalità e stranamente sopravvissuto quale gestore delle aree pubbliche e private, con gravosi oneri impropri a carico dei cittadini residenti, che aumentano di anno in anno e ciò grazie alla immotivata e illegittima resistenza da parte del Comune a gestire le aree e i servizi pubblici nel Centro Direzionale, ove ogni giorno transitano migliaia di cittadini. Va premesso che sin dal 15/02/2005 il SUNIA e l’APU avevano invitato formalmente il Comune di Napoli a 1) di rilevare le aree pubbliche nel Centro Direzionale al fine di gestirle nel rispetto di quanto previsto dalla legge; 2) esonerare i cittadini residenti del Centro Direzionale di Napoli, che già pagano le tasse comunali ( TARSU, ICI,oggi IMU), dall’obbligo di corrispondere al Consorzio GE. SE. CE. DI già compresi nella fiscalità generale in quanto attengono a servizi generali che l’Ente deve fornire a tutti i cittadini ( manutenzione aree pubbliche, pulizia aree pubbliche, vigilanza urbana) 3) farsi carico degli oneri anche arretrati sopportati dai cittadini per far fronte ai servizi pubblici generali innanzi richiamati; che, a seguito di tale iniziative, sono state convocate, in questi anni, varie riunioni da parte dell’Amministrazione che, in pratica, si è sempre dichiarata d’accordo con le legittime richieste dei cittadini, ma,in sostanza, chissà per quali motivi, non ha mai dato seguito concreto ad azioni risolutive; che in data 12/05/2006 ( con nota firmata dall’allora vicesindaco prof. Rocco Papa e dal Direttore Generale del Comune, Luigi Massa) il Comune rassicurava formalmente i cittadini in ordine alla soluzione del problema; che si sono susseguiti, in questi anni, incontri istituzionali a tutti i livelli e, addirittura, il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato, da tempo, una formale risoluzione per l’avvio a soluzione del problema , anche questa rimasta lettera morta; il SUNIA e l’APU hanno, tra l’altro, inviato vari esposti sia al Difensore Civico del Comune che all’Autorità Giudiziaria, senza che questo abbia modificato lo stato delle cose; la nuova amministrazione, in linea con il passato, finge di ignorare la questione; Per questi motivi il SUNIA e l’APU, ricorrendo ad uno strumento di difesa collettiva introdotto nella nostra legislazione, hanno promosso la class action nei confronti del Comune di Napoli che, questa volta dovrà necessariamente rispondere e uscire dall’ambiguità. COORDINAMENTO PROVINCIALE: Via Arenaccia 29 – 80141 – Napoli. Tel. 081/261371 – Fax 081/262023 www.sunia/napoli.it – [email protected]