Santa Maria di Castello
Genova tra XI e XII secolo
Santa Maria di Castello
Genova Secolo XII
Santa Maria di Castello
Fu costruita sulla collina di Castello, il nucleo più antico della città, e racchiusa all’interno della
prima cerchia di mura che allora cingeva una parte del centro storico. Fin dalle origini
intitolata a Santa Maria, compare già in un elenco di chiese fatte costruire dal re longobardo
Ariperto nel 658
Tra il VII e il IX secolo, quando la cattedrale della città era San Siro, questa chiesa serviva da
residenza estiva del vescovo
Venne rifatta nella prima metà del XII secolo, quando si stava ultimando la cattedrale di San
Lorenzo. Nella ricostruzione fu conservato l’impianto basilicale della chiesa precedente,
riutilizzate le colonne di marmo che suddividevano le navate e reimpiegati i capitelli tardo
romani di spoglio
Santa Maria di Castello
La nuova chiesa fu progettata e condotta a termine da maestri lombardi che si erano da poco
stabiliti a Genova
Nel 1442 la chiesa fu affidata ai Domenicani, che vi sono tuttora e che provvidero ad un
radicale rifacimento
L’aspetto originario è stato in parte alterato dalle ristrutturazioni dei secoli XV e XVI: in
questo periodo, oltre alla costruzione del convento, vennero aperte le cappelle nelle navate
laterali e prolungata l’abside centrale
Santa Maria di Castello
L’edificio è a croce latina
Presenta tre navate, transetto e tre absidi
semicircolari, ora irriconoscibili in seguito agli
ampliamenti e alle trasformazioni che l’edificio
ha subìto nel tempo
Le tre navate sono separate da colonne, 5 per
ogni lato, di epoca romana
Le strutture portanti del transetto sono pilastri
cruciformi che reggono le arcate e le volte a
crociera
Santa Maria di Castello
Le colonne sostengono
archi a tutto sesto
La navata centrale è illuminata
da monofore. Le navate sono
coperte da volte a crociera
rafforzate da costoloni
L’abside centrale, ingrandita e
prolungata, è stata adattata a
contenere il coro
All’incrocio di transetto e navate
si eleva la cupola, databile tra il
XV e il XVI secolo
Alla sinistra del transetto
è inserito il campanile
Santa Maria di Castello
La facciata è a salienti e in pietra. Un
tempo si presentava decorata a fasce
bianche e nere
E’ tripartita da lesene e coronata da
archetti pensili
Ha tre porte sormontate da archi ciechi
Il suo unico elemento decorativo è nel
portale che presenta una cornice
romana del III secolo d.C., decorata
con motivi vegetali
San Donato
E’ uno degli edifici religiosi della
Genova medievale più completi. E’
collocato quasi al centro della cinta
difensiva del IX secolo
San Donato
Tipico esempio di romanico genovese,
la chiesa di San Donato è stata
consacrata nel 1189, anche se è datata
già dal secolo anteriore: dalla sua
fondazione e fino al XIX secolo, è stata
sottoposta
a
numerosi
rimaneggiamenti
San Donato
La chiesa è a tre navate e priva di
transetto.
Presenta
tre
absidi
semicircolari, di cui quella centrale è la
maggiore
Le navate sono separate fra loro da una
fila di colonne, 6 per ogni lato
Al centro della zona presbiteriale si
eleva la cupola, coperta da un tiburio a
base ottogonale sostenuto da pilastri
cruciformi
Il rifacimento del corpo longitudinale,
avvenuto forse nella seconda metà del
XII secolo, mantenne parte dei muri
esterni e riutilizzò le colonne originarie.
Le successive modifiche apportarono
intonacature, aperture di finestre e
allungamento delle absidi
San Donato
Le colonne sostengono due
ordini di archi a
tutto sesto. L’ordine superiore,
dove si trova il finto matroneo,
è esattamente la metà di quello
inferiore
Ci sono due tipologie di colonne:
-in granito;
-a fasce bianche e nere.
Le prime sono di epoca romana.
Le seconde sono medievali e sono
state aggiunte in una
fase successiva di ampliamento
della chiesa. Sono coronate da
capitelli che imitano quelli
antichi.
San Donato
Il finto matroneo si affaccia
sulla navata centrale tramite bifore
che presentano una doppia ghiera e
colonne binate
La navata centrale è coperta da
capriate lignee, quelle laterali da
volte . L’attuale soffitto a capriate,
realizzato dopo la Seconda Guerra
Mondiale, è una fedele ricostruzione
di quello originario. Anche
le absidi laterali sono il frutto
del restauro compiuto dopo il 1945
e condotto sulla traccia
delle fondazioni e dei livelli originari
Il pavimento presenta motivi
decorativi ed è tutto in
piastrelle di marmo
San Donato
Il tiburio ottagonale, elevato al centro
del presbiterio, appartiene alla parte più
antica della chiesa: risale alla metà
dell’XI secolo
E’ tra i più belli di Genova ed è stato
restaurato prima della seconda guerra.
E’ a tre ordini di archi. Il primo ordine
presenta bifore racchiuse in arcate
cieche, il secondo ordine trifore
coronate da archetti pensili.
L’ultimo ordine, formato da loggette,
appartiene all’intervento di restauro
compiuto nell’Ottocento
Caratteristica la cornice che separa
ciascun ordine, decorata con motivo a
dente di sega
San Donato
La facciata è databile al 1160. E’ a
capanna, con archetti ciechi che
incorniciano gli spioventi
E’ stata restaurata nella seconda metà
dell’Ottocento, con l’aggiunta delle
due monofore, del rosone e del protiro
ad arco a fasce bianche e nere su
mensole e colonne
Il Complesso di San Giovanni di Prè
Il complesso di San Giovanni di Prè fu edificato, verso la fine del XII secolo, sull’area dove sorgeva
una chiesa intitolata al Santo Sepolcro e affidata all’ordine degli agostiniani. Le origini di questa
chiesa sarebbero antichissime, ma non facilmente documentabili: secondo una tradizione, nel 1098
ospitò per breve tempo le ceneri del Battista prima che fossero trasferite nella cattedrale. Dopo il
1180 le fonti citano solo la nuova chiesa di San Giovanni
Il Complesso di San Giovanni di Prè
La chiesa di San Giovanni e la Commenda, insieme all’Ospizio, ovvero agli alloggi per i pellegrini e i
monaci, furono costruiti per iniziativa dei Cavalieri di Gerusalemme, e sorgevano in un’area isolata
che progressivamente si urbanizzò fino ad essere compresa nel centro cittadino dalla cinta muraria
del XIV secolo.
Gran parte di questo complesso di edifici è andata perduta nel secolo scorso, con i lavori di
ampliamento della zona portuale
San Giovanni di Prè
Il Complesso di San Giovanni di Prè
Ciò che oggi si vede dalla piazza della
Commenda è la chiesa con la torre ad est e la
Commenda, con porticato e due ordini di logge
Non sappiamo quale fosse la parte destinata a
ospitare i pellegrini a causa delle alterazioni del
XV secolo, quando si provvide alla costruzione
delle stanze dei sacerdoti, con l’aggiunta di un
piano
L’edificio dell’Ospizio era unito direttamente alla
chiesa inferiore cui si accedeva attraverso un
portale interno
La chiesa superiore non aveva una facciata:
comunicava con l’esterno solo attraverso la
Commenda, essendo stata costruita ad uso
esclusivo dell’Ordine. Solo nel XVIII secolo,
con l’apertura della chiesa al pubblico culto, fu
aperta la porta d’ingresso nell’abside orientale.
Il Complesso di San Giovanni di Prè:
la chiesa inferiore
I pareri sono discordi per quel che riguarda la
chiesa inferiore: questa non poteva avere
funzione di cripta perché non comunicava con
la chiesa superiore, bensì con gli alloggi
dell’Ospizio. Tutto ciò fa pensare che questa
fosse la chiesa dei pellegrini e in genere del
pubblico
Il suo spazio interno corrisponde alla sola
navata centrale di San Giovanni ed è a sua volta
diviso in tre navate di uguale ampiezza, voltate
a crociera. Le tre absidi coincidono con quelle
superiori
Questa chiesa era fiancheggiata da due
porticati, corrispondenti alle navate laterali di
quella superiore, con funzione di sostegno
A partire dal XV secolo la chiesa inferiore e il
pianterreno della Commenda subirono vari
adattamenti per ospitare le Confraternite e gli
Oratori
Il Complesso di San Giovanni di Prè:
la chiesa superiore
Una lapide alla base del campanile ci dà la
data dell’inizio dei lavori della chiesa
superiore: 1180
La chiesa è a tre navate. La navata
centrale, più ampia di quelle laterali, è
suddivisa in quattro ampie campate voltate
a crociera.
L’edificio presenta il transetto e tre absidi
Le volte a crociera presentano costoloni, 5
per ogni navata. Le volte delle navate
laterali hanno subito un rifacimento
quando furono soppressi i matronei che si
affacciavano sulla navata centrale
Il Complesso di San Giovanni di Prè:
la chiesa superiore
Nel 1731 la chiesa subì gli interventi
più massicci: nell’abside venne aperto
l’ingresso e si collocò un’abside
posticcia nella controfacciata. I fianchi
esterni furono sopraelevati per inserire
sopra le navate laterali dei locali
Il campanile è inserito sull’ala destra
del transetto, si presenta in una
posizione singolare per l’apertura della
porta nell’abside
Le absidi laterali erano quadrate come
appaiono tuttora
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Santa Maria di Castello